RoboBee, il drone più piccolo del mondo!!!

In varie occasioni qui sul forum, abbiamo parlato di droni. Ecco ora una notizia, che riguarda il drone più piccolo del mondo:

Sviluppato dall'Università di Harvard, è più piccolo di una moneta da cinque centesimi e pesa 0,8 grammi.

La prima cosa che pensi è “Perché l'hanno fatto?”, ma poi ecco la conferma: “È una figata”. Dopo oltre dieci anni di studi, l'Università di Harvard è riuscita a far volare RoboBee, robot grande come un insetto. Per fare un paragone, basta metterlo vicino a una moneta da 5 centesimi di euro: RoboBee è leggermente più piccolo.
Chiaramente ispirati alla biologia, sono il frutto di un lungo lavoro da parte di ingegneri, informatici, biologi. Le componenti dopotutto vanno sotto il millimetro e il movimento simula quello animale. Dei muscoli artificiali composti da strisce di attuatori piezoelettrici, si espandono e contraggono quando percorsi da corrente elettrica, permettendo alle ali, larghe 3 centimetri e indipendenti tra loro, di battere per 120 volte al secondo. Il tutto consente al corpo in fibra di carbonio, del peso di 0,8 grammi, di decollare in verticale, librarsi in aria, muoversi con un'andatura stabile e girare. Proprio come una zanzara o un'ape.
Al momento non sono dei veri e propri droni, il controllo infatti avviene tramite un cavo, e i ricercatori stanno lavorando per raggiungere un risultato ad oggi incredibile: donargli un'intelligenza artificiale evoluta e renderli autonomi.
La strada più studiata prevede l'ausilio della cosiddetta swarm intelligence, l'intelligenza dello sciame, in cui ogni componente del gruppo ha una limitata capacità cognitiva, è privo di un leader, eppure tutto è perfettamente coordinato. Anche qui il paragone è con il mondo animale e in particolare con le api che eseguono le loro operazioni con precisione meccanica pur in assenza di una guida visto che l'ape regina non le segue né le coordina.
Gli scopi del progetto sono molteplici. Il primo è destinare questi robot al salvataggio in caso di incidenti. Le loro dimensioni permetterebbero agli sciami di destreggiarsi tra le macerie di un palazzo o tra i rottami di un aereo senza problemi e impiegando un tempo brevissimo. La seconda linea di sviluppo, ben più romantica, prevede di impiegarli per l'impollinazione artificiale dei fiori laddove gli insetti, per cause come l'inquinamento, non possono più agire secondo natura.
C'è poi una terza possibilità ben più inquietante. Avere per le mani un drone di queste dimensioni permetterebbe di sorvegliare praticamente chiunque senza paura di essere scoperto. A meno che le intelligence di tutto il mondo, non si dotino di zanzariere.

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Qui sotto, un video:



Fonte: wired.it

gia se ne parlava da tempo di droni dalle dimensioni di insetti...è inquietante

Inquietante,e diabolico,addio privacy!