Questioni di fisica, chimica, biologia...nei cerchi nel grano

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cropbuster
00mercoledì 26 giugno 2013 03:50
Voyager magazine, n. 10, luglio 2013.

Gran parte è dedicata ai cerchi nel grano.

Vi si legge: “Da luglio grande novità su Rai Due. Vi invitiamo a un nuovo viaggio, a caccia del tesoro più prezioso, la verità…

E subito all’interno:

Proprio questa nostra “attitudine alla verifica” ha fatto scuola e dato origine a un nuovo programma sperimentale […] Il Verificatore – questo il suo nome – sarà una sorta di detective che condurrà le sue inchieste…


A questo punto si dice che si fa una nuova indagine sui cerchi nel grano, una indagine “definitiva!”
Mi son detto finalmente il “verificatore”, un detective, e la verità!

Poi però, qualche pagina dopo si dice che l’80% dei crop circles è realizzato dall’uomo, ma per circa il 20% dei casi di cerchi nel grano sarebbe impossibile scrivere la parola fine.
Sapete perché?
Cito:
Ci sono elementi di fisica, chimica e biologia che è molto difficile pensare di riprodurre

OK. Vediamoli allora.

1) Fisica.
Si dice che: “gli steli sono piegati: al loro interno sembra essersi verificato un repentino riscaldamento. In pratica è come se fossero stati passati al microonde e le radiazioni avessero velocemente riscaldato i liquidi all’interno del gambo […] I liquidi interni, in pratica, si trasformano in vapore, che in qualche modo deve uscire. Se la pianta è giovane, le fibre esterne sono più flessibili e il vapore allunga i nodi. Se, invece, le piante sono adulte, le fibre sono indurite e il vapore crea piccoli “crateri” in corrispondenza dei nodi stessi”.

Bene, qualcuno però spero ricorderà al verificatore di verificare che uno stelo posto nel microonde reagisce diversamente a seconda del tipo di pianta e del tempo e intensità di microonde a cui è sottoposto. In ogni caso lo stelo avvizzisce e muore, scoppietta e si brucia, ma non si piega all'altezza dei nodi, e questi ultimi non esplodono. Questo qualcuno dica poi al verificatore che è impossibile verificare l’azione del microonde su una pianta viva, poiché per metterla nel microonde bisogna prima che sia divelta e portata a casa, a ciò causa uno stress traumatico alla pianta tale da rendere l’esperimento inservibile. Dica soprattutto infine al verificatore di verificare che il liquido interno, essendo sostanzialmente acqua, per trasformarsi in vapore dovrebbe raggiungere circa i 100 gradi celsius, temperatura alla quale la pianta è già morta, sepolta e incendiata da tempo, incenerita assieme all'appezzamento che la ospitava. Dica infine al verificatore, se non vuol fidarsi di trattati e libri già scritti da alcuni “scettici” sull'argomento, di parlare di queste cose con qualificati agronomi super-partes. Gli spiegheranno probabilmente che la “questione di fisica” da lui sollevata, forse è una semplice questione di agronomia: uno stelo di grano che subisce un trauma (ad esempio calpestato), “ginocchia”, e tende poi a risollevarsi agendo sulle sue articolazioni, che sono i nodi (leggasi fototropismo e gravitropismo). Per questo gli steli risultano piegati e a volte i nodi risultano rigonfi o forati. Nulla di più naturale. Verificherà questo il verificatore?


2) Chimica.

Qui si titola “sostanze impossibili” e si fa riferimento al dott. Levengood il quale avrebbe per primo riscontrato che nei crop circles “autentici” sarebbero presenti: “due tipi di polvere molto particolari. Sostanze che non dovrebbero esserci. La prima si chiama “magnetite” e compare con una concentrazione 600 volte superiore a quella della nostra atmosfera […] La seconda è una polvere di biossido di silicio, purissima, che normalmente non appare composta da microsfere: quella dei cerchi esaminati da Levengood, invece, è come se fosse stata fusa da una radiazione estremamente calda e poi si fosse raffreddata. Non solo: al buio la polvere di silicio trovata nei cerchi considerati autentici emana una luce giallo-verde, pur non avendo fluoro o fosforo”.

Preghiamo allora il Verificatore di verificare le nostre informazioni, cioè che che quella rinvenuta da Levengood era più esattamente una polvere ferrosa composta da ematite mista a magnetite, e fu rinvenuta in un unico caso, non essendo negli anni mai stato riscontrato nulla di simile da nessun altro ricercatore. Lo preghiamo anche di verificare che la “magnetite” non va messa tra virgolette, perché – come l’ematite - non è una sostanza impossibile. Si tratta invece di un comune materiale ferroso che si è ossidato, giacché l’ematite e la magnetite altro non sono che ossidi di ferro. L’ossidazione del ferro avviene tramite il semplice contatto con l’aria, ed è accelerata in caso di contatto con l’acqua (pioggia). Il circlemaker Robert Irving diede prova che il crop circle “autentico” in cui Levengood rinvenne questo materiale, fu da lui realizzato, e successivamente cosparso con della polvere di ferro fornitagli da Jim Schnabel e – come dimostrato dall’investigatore R. Ashby - proveniente dalla “Berk Limited”, che era parte della “Steetley Organization”, la quale si occupava di produzione di rivestimenti interni dei forni utilizzati nella produzione dell'acciaio. Quella polvere successivamente si sarebbe ossidata a contatto con l'aria e la pioggia, per poi essere trovata da Levengood. Per inciso è bene precisare che lo stesso Levengood non parlò mai di evento misterioso o ufologico, ritenendo invece quella polvere di origine naturale, proveniente da una pioggia di asteroidi.

Come dicevo, la presenza di ossido di ferro sul suolo terrestre non è un evento particolarmente eccezionale. Certo però c’è poco di normale a concentrazioni 600 volte superiori a quelle presenti nell’atmosfera. Ma non ci risulta che Levengood abbia mai parlato di questo “600” (si spiegherebbe comunque con l’operato di Irving), che invece ci risulta essere una gratuita affermazione del dott. E. Haselhoff, a pag. 27 del suo libro “La natura complessa dei cerchi nel grano”: “Questo [riferito proprio al “Semi-Molten Meteoric Iron Associated with a Crop Formation” di Levengood] segnò l’inizio di uno studio ininterrotto nel corso del quale i ricercatori americani misurarono la concentrazione di magnetite nel suolo all’interno di numerosi cerchi nel grano di tutto il mondo [..] nei cerchi nel grano ne è stata riscontrata una concentrazione da 20 fino a 250 mg per grammo di terreno, cioè un valore che supera più di seicento volte quello normale”.
Peccato che di questi studi – che io sappia - non si faccia alcuna menzione, alcun nome, alcun dato. Invece, ad esempio, il quotidiano “Focus” nel 2001 scrisse il report di alcuni suoi inviati che avevano analizzato dei crop circles nello Wiltshire, ritrovando al loro interno residui ferrosi e anche particelle di ferro con silicio, manganese, alluminio e altri elementi, anche di forma sferica, ma in una quantità e misura definite normali.
Ho sottolineato silicio e forma sferica perché questo ci porta alla seconda sostanza che nei cerchi nel grano “non dovrebbe esserci”. La situazione in realtà credo sia più complessa di come viene qui descritta. La sostanza biancastra analizzata da Levengood era con ogni probabilità quella rinvenuta in un crop circle presso
Zutphen, in Olanda. Trovata da alcuni visitatori, gli sarebbe stata inviata per delle analisi. Parrebbe che alcuni campioni furono
inviati al gruppo di ricerca BLT negli USA, e altri ai laboratori di ricerca della Philips. Entrambi avrebbero identificato quella sostanza in Biossido (o diossido) di silicio, o quarzo (SiO2 ), che si presentava stranamente in forme sferiche.
Questo almeno è quanto racconta Haselhoff nel suo libro, mostrando anche una foto (accreditata a Levengood) di queste sfere di biossido di silicio su una (indeterminata) foglia.
Va detto che la presenza di biossido di silicio (così come quella di magnetite) non è affatto qualcosa di particolarmente anomalo. Il silicio è una componente delle pareti cellulari delle piante, ed esistono anche numerosi concimi e spray al silicio. Se non bastasse vicino Zutphen vi sono numerosi stabilimenti chimici. Il problema è capire come mai questo quarzo è stato trovato in forma sferica. A questo francamente non saprei rispondere, non essendo un chimico. Ma si tratta di un unico caso su migliaia, e come nel caso della magnetite, potrebbe esserci una qualche spiegazione naturale, che potrebbe anche includere (o meno) l’intervento una fonte di calore (non necessariamente aliena).

Un secondo caso per la verità si ebbe col pittogramma di Sompting, del giugno 2002. Più esattamente venne rinvenuta allora una polvere contenente solamente delle tracce di diossido di Silicio. Anche su questo caso investigò R. Ashby, , il quale ricevette alcuni campioni di questo materiale da Allan Brown (che indagò su questo caso con Andy Thomas). Dopo una accorta analisi di laboratorio, egli dichiarò che in quella polvere non c’era nulla che lasciasse pensare ad una sua origine non terrena, trattandosi forse di qualcosa simile ad un comune materiale cementizio (calce e sabbia erano le componenti principali).

Negli anni successivi sempre il BLT, orfano di Levengood, per opera di Nancy Talbott avrebbe portato alla ribalta non più il quarzo ma un nuovo materiale. Su alcuni crop circles di dubbio gusto scoperti dal medium Robbert Van der Broeke sarebbe stato presente – a loro dire – della pura idromagnesite fluorescente… ma questa è un’altra storia.



Infine 3) biologia.

La ricercatrice J. Ossebaard, si dice, ha fotografato in un crop circle “alcune mosche [che] erano letteralmente esplose, come se fossero state messe in un forno a microonde”.

Di nuovo il microonde … ma su questo argomento mi sembra inutile spendere troppe parole, avendo già il dott. Francesco Grassi ampiamente dimostrato come la morte di quelle mosche fosse dovuta ad un fungo chiamato “Enteromorpha muscae”.


Son andato a memoria, magari ho detto qualcosa di impreciso, quindi speriamo che questo verificatore possa verificare tutto ciò… ma mi sembra che le cose stiano proprio così.



Polemiche o ironia a parte, scrivo per avere vostro parere e considerazioni a riguardo… non tanto su – direbbe Crozza - “cazzenger2”, quanto sulle tematiche in questione.
Ciao
_INSIDER_
00mercoledì 26 giugno 2013 09:14
Personalmente non ho nulla da aggiungere sull'origine prettamente umana dei cerchi del grano. Sia Grassi del CICAP che l'utente Gucumatz attivo nei forum/blog a tema, hanno ampiamente spiegato e documentato su ogni presunta anomalia rilevata all'interno dei crop circle.

Chi ancora specula su questa forma di "land art" è un cialtrone.
eone nero
00mercoledì 26 giugno 2013 09:58
Ritengo a ragion veduta che non esistano neanche labili ombre di dubbio sulla natura umana dei crop circles a parte logicamente gli allettamenti naturali studiati nelle università e danno per i contadini, volerne alimentare ancora il mito con argomentazioni ampiamente sbufalate è marketing e speculazione, come dimostrat ampiamente e senza possibilità d'appello.

Riguardo BLT non ci sono parole per descriverne l'opera tra artifici e fotografie spiritiche, anche qua ci sono ampie dimostrazioni che ne evidenziano gatti e misfatti.

Riguardo il fenomeno crop circle riporto l'ottima sintesi elaborata da Insider riguardo il lavoro immane svolto dall'utente Gucumatz, che spiega per filo e per segno i falsi misteri dei cerchi nel grano.

Crop Circles - Le Spiegazioni Di Gucumatz

Il lavoro svolto dall'ottimo Stefano Panizza del CISU e del CICAP

falsimisteri.myblog.it/vandalismi-campestri/

Riguardo le mosche riporto il seguente articolo

Che le mosche riposino in pace

falsimisteri.myblog.it/archive/2012/05/05/che-le-mosche-riposino-in-p...


Francesco Grassi anche se non necessita di presentazioni

francescograssi.blogspot.it/



cropbuster
00mercoledì 26 giugno 2013 15:27
mi interessava capire meglio, se qualcuno ha informazioni in proposito, la questione di Zutphen... se sono ben informato o meno, qual'è la fonte, se esiste o meno un Labreport o una documentazione (da cui presumo derivi la foto pubblicata da Haselhoff sul suo libro) e come si spiega - se si spiega - la presenza di queste benedette microsfere di quarzo... ;-)
eone nero
00mercoledì 26 giugno 2013 16:33
cropbuster, 26/06/2013 15:27:

mi interessava capire meglio, se qualcuno ha informazioni in proposito, la questione di Zutphen... se sono ben informato o meno, qual'è la fonte, se esiste o meno un Labreport o una documentazione (da cui presumo derivi la foto pubblicata da Haselhoff sul suo libro) e come si spiega - se si spiega - la presenza di queste benedette microsfere di quarzo... ;-)



A proposito del cerchio del 96 apparso a Zutpen, ti invito a leggere a fondo il documento Scribd che è abbastanza esaustivo, mi sono ripromesso di rileggerlo anch'io tempo permettendo, il problema si chiama BLT, il secondo problema è che Gucumatz è assente dal web a quanto mi risulta, c'è RobertoL, Grassi non lo ho ho visto sui forum.

Non posso linkare discussioni, ma posso dare i nomi dei 3ad

Su Cosenascoste una discussione interessante è Nuovi cerchi nel grano? , su Crono911 è Le spiegazioni di Gucumatz.

Su Haselhoff trovi documentazione nel file Scribd e sul blog di Panizza.

falsimisteri.myblog.it/archive/2012/05/05/haselhoff-e-le-sfere-di-luce-un-analisi-crit...

Domanda, hai per caso scritto su tale numero di Voyager oppure ti ha colpito l'articolo? In tal caso chi è l'autore?

Grazie anticipate. [SM=g8320]

Posso provare a contattare Panizza, Robertol e Gucumatz con i canali che sono noti a tutti, ma penso che tali canali ti siano noti anche a te essendo esperto in materia, ribadisco pur non avendo loro conoscenza che il problema sia BLT ed il mondo che è orbitato intorno.






cropbuster
00giovedì 27 giugno 2013 02:17
Grazie Eone, ci darò un'occhiata.
No, non ho scritto su Voyager, dubito che possano far scrivere me su una rivista con quell'orientamento...
Quei canali mi sono noti in effetti, proverò... grazie comunque ;-)
cropbuster
00giovedì 27 giugno 2013 04:50
dimenticavo scusa, l'articolo è molto lungo, ci sono ben 6-7 pagine dedicate al tema, io ho preso solo alcune piccole parti. Non è firmato, quindi credo sia una sorta di "redazionale". Ciao
RobertoL
00giovedì 27 giugno 2013 08:43
A proposito della "polvere bianca" di Zutphen.

Non ho mai letto il report originale di Levengood a riguardo ma qua si riporta che secondo il BLT si trattasse di "sodium silicate".

A memoria labile e lontana: a suo tempo, dando un'occhiata alla zona di Zutphen, mi si evidenziò come nei pressi della cittadina olandese fossero presenti diversi stabilimenti produttivi della Solvay in cui si fa ampio uso di tale sostanza per deterrminate operazioni (si veda www.solvay.it/IT/I_settori_di_attivita/Chimica/Essential_Chemic... ).

E' possibile e forse anche probabile che vi sia una connessione fra le sostanze in uso negli stabilimenti olandesi e quella ritrovata nel cerchio.

La mia opinione è che qualcuno possa avere svolto a Zutphen un'operazione del genere di quella messa in atto da Rob Irving a Cherhill nel '93 (la "limatura" industriale) ma è solo un mio pensiero.
cropbuster
00giovedì 27 giugno 2013 15:15
Ciao Roberto.
ritengo anche io che possa trattarsi di qualcosa del genere, esattamente come la limatura di ferro di Irving-Schnabel.
Ci sono però - al solito - dei punti oscuri.
Quello che mi pare emerga, anche dal link del DCCCS, è che tale Amiel Kamphuis ha trovato questa polverina in uno dei quattro cerchi (anche se non tanto regolari come cerchi), ha chiamato tal Rudi, perché li analizzasse. A quanto sembra questi campioni (o altri sempre prelevati li) sono stati inviati poi anche a Levengood, il quale li avrebbe analizzati e avrebbe incaricato un suo collaboratore di dire grossomodo così a Rudi: ehy, quella polverina che mi hai dato è davvero speciale, non apparitene a questo pianeta! (io non ce lo vedo Levengood dire una cosa del genere)

Dopo di che sappiamo che Haselhoff scrive che si tratta di diossido di silicio in forma sferica, e ne pubblica una foto ingrandita al microscopio, accreditandola a Levengood: books.google.it/books?id=rBgiEpB0RkcC&pg=PA15&lpg=PA15&dq=ferriferous+deposits+on+plants+inside+crop+formations&source=bl&ots=6CjA3qLJpd&sig=-bA0Ke1iNYCQJSAbrhS2wx2cZzg&hl=it&sa=X&ei=XD3MUYCxIoSsOrn7gZAO&ved=0CC8Q6AEwAA#v=onepage&q=ferriferous%20deposits%20on%20plants%20inside%20crop%20formations... (trovo assurdo che si diano simili informazioni - magari vere per carità - senza però riportare la fonte. In qualsiasi tesi di laurea una cosa del genere sarebbe rifiutata)

Poi Amiel Kamphuis scrive di averne altri campioni, su cui sarebbe bene fare ulteriori ricerche scientifiche.

A questo punto la mia domanda è semplice: perché non le hanno più fatte? oppure dov'è la documentazione? altrimenti stiamo parlando di una storiella, magari di una autentica "bolla di sapone" su cui non vale la pena approfondire...

Sono certo ci sia una documentazione, ma non capisco perché non si trova... pensavo fosse una mia mancanza non conoscerla...ci sarà un LabReport?

Ciao ;-)

eone nero
00giovedì 27 giugno 2013 16:54
cropbuster, 27/06/2013 04:50:

dimenticavo scusa, l'articolo è molto lungo, ci sono ben 6-7 pagine dedicate al tema, io ho preso solo alcune piccole parti. Non è firmato, quindi credo sia una sorta di "redazionale". Ciao



Grazie, sono anni che per principio mi rifiuto di acquistare riviste con taglio sensazionalistico.

Avevo in archivio alcuni links, anche se non riesco a trovare la ricerca in oggetto.

Intervista a Janet Osserbaard

mpfiles.com.ar/entrevistas/janet_ossebaard_eng.htm

A proposito del lavoro di Levengood che lascia dubbi sul metodo scientifico

Levengood’s Crop-Circle Plant Research

www.csicop.org/sb/show/levengoods_crop-circle_plant_research/

Non ho mai avuto sottomano il rapporto Zutphen, se può essere utile avevo conservato quello inerente il crop circle di Logan citato nel libro che hai linkato.

www.iccra.org/levengood/CircleScans/ResearchReport79-16Mar1997-Log...

Qua c'è un nutrito elenco delle sue ricerche ma di Zutphen non ho trovato traccia, al lato destro della pagina trovi gli altri lavori.

www.iccra.org/levengood/usa.htm

Levengood non collabora più con BLT, e non ho idea se sia ancora vivente dato che non dovrebbe essere giovane a vedere alcune sue ricerche degli anni 50 e 60.

www.bltresearch.com/proffcons.php


cropbuster
00giovedì 27 giugno 2013 17:04
Grazie Eone, do un'occhiata ai tuoi link. Se qualcuno intanto è a conoscenza della documentazione del BLT su questo specifico caso lo prego di comunicarla.
Levengood non è più tra noi da diverso tempo, del "BLT" è rimasta solo la "T", alla quale potrei chiedere lumi ma ultimamente non si va tanto d'accordo e volevo vedere di cavarmela da solo... ;-)
eone nero
00giovedì 27 giugno 2013 19:26
Vero che ormai è rimasta solo la Talbot in BLT che ha rimpiazzato Levengood e John A. Burke scomparso nel 2010 con il surreale Robbert van den Broeke sbufalato ampiamente per i suoi fake.

Hai provato a verificare i link dell'articolo di Panizza Polvere di stelle fra le messi? che avevi riportato anche nel tuo sito?

falsimisteri.myblog.it/archive/2012/05/05/polvere-di-stelle-fra-le-me...

Hai provato a contattare Francesco Grassi?

cropbuster
00martedì 2 luglio 2013 19:15
ringrazio Gucumatz per l'imbeccata, direi che questo link (presto rimosso dal DCCCS) chiarisce l'equivoco: web.archive.org/web/20040328102500/http://www.dcccs.org/mysterious__glass_spheres__in_crop_circles___a_mystery_sol...

speriamo lo legga anche il "verificatore"...
:-)

eone nero
00martedì 2 luglio 2013 21:38
cropbuster, 02/07/2013 19:15:

ringrazio Gucumatz per l'imbeccata, direi che questo link (presto rimosso dal DCCCS) chiarisce l'equivoco: web.archive.org/web/20040328102500/http://www.dcccs.org/mysterious__glass_spheres__in_crop_circles___a_mystery_sol...

speriamo lo legga anche il "verificatore"...
:-)




Grazie per la condivisione, ed un grazie anche a Gucumatz, Shawn McBride che era un ingegnere meccanico ed aveva fornito il materiale a Eltjo Haselhoff è morto in un incidente stradale nel 2007, che sia questo uno dei motivi della scomparsa del link?

listserv.uri.edu/cgi-bin/wa?A2=ind0702&L=iepalums-l&P=47




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