Quando l'Abduction è al femminile

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cagliari79
00martedì 5 gennaio 2010 14:58
UFO Notiziario n°14 - Luglio-Agosto 2000


Quando l'Abduction è al femminile

Uteri presi a prestito, maternità imposte, gravidanze monitorate: essere rapite e fecondate dagli alieni. Troppe ormai le testimonianze agli atti. Sarà vero? E se è vero, perché?



La compianta Dott.ssa Karla Turner ha scritto un libro eccezionale, "Taken", apparso in traduzione italiana (Edizioni Mediterranee, Roma) con il titolo "Rapite dagli UFO". In tale lavoro l'autrice analizza vari casi di donne coinvolte nel controverso e sconvolgente trauma dei "sequestri da UFO" (abductions).
Le "rapite", da lei intervistate e seguite, ci danno scorci inquietanti sulla natura e finalità delle loro esperienze, che indubbiamente escono dalla sfera del soggettivo e che sottintendono l'intervento di intelligenze non umane tese a svolgere sui soggetti prelevati un vero e proprio "programma" personalizzato tutt'altro che lasciato al caso.
Molti degli episodi si collegano così ad eventi dimenticati e verificatisi nella giovinezza, o addirittura nell'infanzia, con i misteriosi "rapitori" impegnati ad orientare la stessa esistenza delle protagoniste. E lo scenario potrebbe anche essere ritenuto da incubo: rapimento dei soggetti, analisi anatomo-biologica dei loro corpi, prelievo di campioni organici, inserimento di corpi estranei (impianti) presumibilmente utili per monitorare l'organismo, vari tipi di manipolazioni di carattere genetico, ivi incluso l'uso dell'apparato genitale per fini di "procreazione assistita".
In altri termini, inseminazione artificiale e gestazione di feti che, prematuramente, vengono poi prelevati nel corso di successive "abductions" dai "rapitori". Questi sono fin troppo spesso inquadrabili nella tipologia umanoide dei cosiddetti "grigi", esseri esili e macrocefali, glabri, calvi, con grandi occhi, con assenza di padiglioni auricolari e di bassa statura. Ma i feti in questione non sono del tutto umani e rappresenterebbero un qualche tipo di incrocio tra l'"Homo Sapiens" e i fantomatici rapitori alieni.
Non c'è bisogno di dire che tutto ciò apre prospettive allucinanti. Ma se è vero che eminenti autori come David Jacobs gettano un grido di allarme ed evocano prospettive apocalittiche di controllo e conquista aliena del nostro pianeta, altri la vedono diversamente.
Lo psichiatra John Mack e lo scrittore Whitley Strieber, ad esempio, considerano questa "comunione" umano-aliena un'occasione di crescita epocale per la nostra specie e le intenzioni dei "rapitori" tutt'altro che cattivi. Analogamente l'operato di un veterinario su animali, ignari ma bisognosi di cure, non è affatto negativo, nonostante la paura di questi ultimi nel corso dei necessari interventi.
Infatti, se alieni malintenzionati avessero voluto intervenire in termini sgradevoli per noi, lo avrebbero certo fatto ben prima e senza tanti scrupoli. Di qui l'atteggiamento cosciente e talvolta sereno - al di là dello shock dell'abduction - dimostrato da alcuni soggetti. E, curiosamente, fra i tanti "addotti" appaiono più spaventati i soggetti maschili. Le "rapite", invece, hanno un atteggiamento di maggiore apertura e responsabilità verso le rispettive esperienze. Considerate, in fondo, anche come qualcosa in grado di dilatare la visione della realtà e della vita.


Loro l'hanno "prescelta", per noi è Angela C.

1999, 29 maggio. È in corso il 7° Simposio Mondiale di Ufologia a San Marino e chi scrive, in qualità di organizzatore della manifestazione, va e viene fra la sala congressuale e l'atrio del Teatro Titano. Ad un certo punto mi ferma una sorridente donna bruna, occhi penetranti, che mi dice: "Dottor Pinotti, io sono una rapita e devo dirle una cosa importante!". "Cosa?" le chiedo. "Gli extraterrestri mi hanno detto che ci sarà un tremendo terremoto in Turchia, con tanti morti...". "Ah, interessante..." - taglio corto io - "Però deve scusarmi, ora non posso occuparmene, c'è un congresso in corso. Magari ne riparliamo...". E la lasciai. Poi non la vidi più, e la dimenticai. Fino a che, per una serie di impensate circostanze, un bel giorno mi capita a casa con il marito e il particolare mi torna alla mente: era passato un anno e, poco dopo da quando la donna mi aveva parlato, quel terremoto in Turchia c'era stato davvero. Niente di strano, dunque, che quando me la ritrovai davanti la guardassi con in minimo di sconcerto. "Mi chiamo Angela" si presentò.
Oggi Angela ha 46 anni. Lavora in proprio col marito e ha un'istruzione media. Vive in una località del Grossetano, la provincia più estesa d'Italia.
La notte fra il 6 e il 7 settembre 1997 si alzò dal letto e vide una grande luce che la spinse a salire fino alla terrazza che dominava la sua abitazione di allora. Quando fu all'aperto scorse in cielo un corpo luminoso ovoidale, di colore giallo-verde-azzurro e che non emetteva alcun rumore. Al termine dell'avvistamento, la donna ebbe l'impressione di avere osservato l'oggetto per un periodo di tempo lunghissimo. "Una cosa irreale - dice - come se fossero trascorse ore...". Il corpo ruotava su se stesso ed emetteva un fascio luminoso ondeggiante, che si proiettava sul suolo. Poi tale fascio di luce si ritirò e l'UFO si allontanò velocissimo. Angela non fu però la sola a vedere quello spettacolo. Le segnalazioni di luci celesti anomale furono infatti molteplici quella notte in tutta la provincia, l'intera Toscana e anche altrove. Fatto è che i da allora la donna iniziò una serie di esperienze più che degne dell'attenzione dell'ufologo.
Tutto cominciò con la constatazione di insolite "presenze" all'interno della sua stessa abitazione: da alcune sferette luminose evoluenti a mezz'aria all'apparizione di entità umanoidi del tipo "grigio" nella sua camera da letto. E tali "bedroom invaders" non mancarono di rassicurarla, facendole capire che sarebbero ritornati.
All'inizio le creature presero a manifestarsi solo ad Angela, successivamente anche il marito Francesco vide i fantomatici intrusi.
Via via i visitatori le rivelarono che l'avevano seguita passo passo dall'infanzia, assistendola nel suo sviluppo. Sì, perché Angela sarebbe un "ibrido", e la madre biologica (la donna ha una madre adottiva) l'avrebbe concepita con l'intervento dei "Grigi". La sua graduale presa di coscienza aveva infine consentito loro di manifestarsi senza effetti negativi per lei. Nel corso degli ultimi tre anni "Loro" hanno anticipato ad Angela vari eventi futuri successivamente verificatisi: "Per loro lo spazio e il tempo hanno valori diversi".
Lo scenario che si delinea è tanto complesso quanto chiaro. Ci troveremmo di fronte all'intrusione sulla Terra di più razze extraterrestri umanoidi, generalmente tutte interagenti fra loro, a parte poche eccezioni. Si tratterebbe di un "bestiario" estremamente vasto: dai classici "Grigi" e dagli angelici "Nordici" a piccoli umanoidi pelosi, a nanerottoli di aspetto vagamente asiatico dai grossi zigomi alla mongola, fino a entità di taglia quasi lillipuziana dalla pelle verde-olivastra e, al contrario, a creature longilinee di altissima statura e ad esseri che ricordano gli insetti, dal volto simile a quello di una mantide...
Originari di diversi pianeti extra-solari, questi alieni seguirebbero da tempo l'evoluzione dell'uomo, evoluzione in cui oggi sarebbero coinvolti in modo più deciso e diretto. Così come un tempo essi avrebbero agevolato lo sviluppo della vita sulla Terra, oggi il loro piano - il "Programma" - prevederebbe infatti la creazione di "individui-ponte" fra noi e loro, nell'intento di elevare la razza umana ad una dimensione cosmica. Di qui le manipolazioni genetiche di cui sarebbero variamente responsabili, tese a salvaguardare e rafforzare, con una serie di "selezioni mirate" di soggetti idonei, i lati migliori del DNA umano in grado di produrre individui psicologicamente ed eticamente "positivi". E gli altri? Meno saranno, meglio le cose andranno per l'umanità. L'uomo, infatti, sarebbe da loro visto come una specie giovane e imperfetta, ma anche in grado di sviluppare, accanto a facoltà negative, notevoli potenzialità che, unite al loro bagaglio biologico e genetico, potrebbero contribuire ad originare soggetti migliori.
In questo contesto rientrano le esperienze di tante "rapite" in tutto il mondo, quali strumenti consenzienti di questo "Grande Esperimento" di perfezionamento della razza umana. Tale esperimento sarebbe guidato da questi esseri, in quanto essi avrebbero una maggior esperienza e coscienza, frutto di milioni di anni di evoluzione. Ma Angela sarebbe anche una "impiantata": sostiene di avere ben tre "impianti" alieni (un quarto sarebbe stato espulso dal suo organismo un anno fa circa) nel cranio. Tali strumenti la monitorerebbero costantemente. In particolare, avrebbero lo scopo di consentire l'individuazione della sua persona, la possibilità di ricevere e trasmettere messaggi telepatici, e di tutelarla da rischi o pericoli per la propria incolumità fisica.
In conseguenza di una serie di interventi periodici di ingegneria genetica sul suo organismo, Angela avrebbe portato avanti varie gestazioni indotte dai suoi "amici" alieni, che le avrebbero anche mostrato le creature successivamente nate al di fuori del suo utero in seguito al sistematico prelievo dei feti. La donna accetta con serenità la sua condizione di "tramite" bio-genetico fra uomini e alieni, e non ha mai fatto resistenza al "Programma". Il "padre biologico" alieno delle creature ibride che ha portato in grembo è stato sempre lo stesso, in quanto evidentemente compatibile con lei. Come lo sarebbe stato, nel 1956, Akon, il "partner" extraterrestre della "contattista" sud-africana Elisabeth Klarer, sedicente madre di un "ibrido" umano-alieno. Colpisce, comunque, l'atteggiamento positivo, equilibrato e affettuoso del marito di Angela, Francesco. "È consapevole della situazione e, da compagno cosciente e responsabile, sa essermi vicino" - dice Angela.
E gli alieni? Nonostante l'uso che hanno fatto di lei - pur con il suo consenso - la donna guarda a loro in termini sostanzialmente positivi, anche se conferma che le varie razze extraterrestri, pur in genere caratterizzate da unità di intenti nei nostri confronti, hanno in parte delle finalità non del tutto coincidenti col "Programma". Naturalmente si riferisce in positivo ai suoi interlocutori diretti, e non già ad altri con cui non ha avuto relazioni.
Curiosamente, Angela è senza figli e, come abbiamo detto, il marito ne condivide in toto il ruolo di "individuo-ponte". La donna - che pure vuole evitare ogni forma di pubblicità e tutelare la propria privacy - ritiene che sia giusto parlare della sua esperienza per "preparare la gente a capire". Bisogna anche essere pronti all'incontro con "Loro", che ci sarà comunque e forse a non lunga scadenza.
"Ditelo - ci ha detto - lo non voglio essere studiata, ipnotizzata e brutalizzata dalla curiosità dei giornalisti. È per questo, proprio perché ho visto come opera gente di pochi scrupoli che si accosta all'argomento UFO, che mi sono rivolta al CUN. Non ho nulla da chiedere e nulla da dare, al di là della mia testimonianza e del mio desiderio che la gente sappia...".
Si potrà dubitare o dissentire, e sostenere che si tratta tutt'al più di un soggetto "paranormale" magari dotato di facoltà precognitive (il che spiegherebbe la faccenda della "predizione" del terremoto in Turchia). Ma non crediamo sia possibile, o tanto meno onesto, ignorare o sottovalutare la sua storia. Una replica italiana di tante altre.


Angela e Karen

San Marino, 1999: 7° Simposio Mondiale di Ufologia. Angela avvicina privatamente la giovane "rapita" statunitense Karen Austin della Florida, che il Prof. John Mack, il famoso psichiatra dell'Università di Harvard, ha portato con sé e che ha colpito l'auditorio per la sincera commozione con cui ha rivissuto le sue scioccanti esperienze di "abduction".
"Mi ha detto tante cose che sostanzialmente confermano quanto mi hanno rivelato 'Loro'- dice Angela - E io le ho detto cose che mi ha detto di avere saputo dai suoi rapitori..."


Dai diari di Angela

Angela ha tenuto diligentemente dei diari delle sue esperienze con "Loro". Ne riportiamo qui solo un piccolo esempio, a carattere indicativo.
Era la notte del 24 marzo 1998. Due di loro dinanzi a me, tutti e tre in piedi... Tante foto sparse su un tavolo, le mie, e uno di loro aveva in mano i miei scritti... Leggeva e mi guardava.
- Sai leggere? - chiedo.
- Sì, capisco la tua scrittura.
Io aspettavo paziente.
- Tutto giusto quello che hai annotato, ma non potrai dire queste verità che a persone giuste. Altrimenti ti mancherà la parola...
E così è stato.


Da dove vengono e dove sono installati

"I loro mondi di origine sono molteplici in varie costellazioni. Mi hanno, fra l'altro, parlato di quella di Orione, dell'Orsa Maggiore e del Reticolo..."
"Dispongono di basi sia sulla Terra che nel cosmo per le loro navi spaziali - dice Angela - Sul nostro pianeta ne abbiamo sotto terra e nelle profondità oceaniche, e non hanno nulla a che fare con una cosa come l'Area 51, dove avvengono incontri e confronti fra loro esponenti e tecnici militari USA in virtù di una forma di accordo: tecnologia in cambio del diritto di utilizzazione senza problemi dei cieli del nostro pianeta controllati dagli americani e dell'impegno a non rivelarsi ufficialmente al mondo. Almeno per ora..."
"Hanno basi sulla Luna, su Marte e nel sistema di Giove..."


Una "Repeater" che non necessita di ipnosi regressive

I limiti dell'ipnosi regressiva sono dati dal fatto che, seppur caratterizzati dalla sincerità del soggetto, i "ricordi" dell'ipnotizzato non possono essere nettamente distinti da aspettative, tendenze, opinioni o fantasie - sempre, beninteso, in perfetta buona fede - del protagonista posto in esame. Solo nel corso di un "doppio rapimento" (caso Hill, 1961 e caso Hickson-Parker, 1973 {[url]http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=4992}) si possono accettare senza riserve eccessive i dati desunti da esperienze di ipnosi regressiva.
Nel caso di Angela non c'è problema. Nessuno - sebbene qualcuno vi abbia tentato - è riuscito a ipnotizzarla. I suoi ricordi sono diretti e consapevoli, e propri di un "repeater" classico (con tale termine in USA si indicano i "rapiti" caratterizzati da esperienze continuate e periodiche).


Una "previsione extraterrestre": 2001, l'anno del Polo

Angela ci ha anche confidato alcuni elementi che i suoi pretesi interlocutori alieni le avrebbero fornito in rapporto al prossimo futuro. "Sono esseri che si spostano nello spazio-tempo - dice - ecco perché visualizzano a breve il nostro futuro. Circa l'Italia, mi è stato detto che nel 2001 le elezioni politiche vedranno il crollo del Centro-Sinistra e la vittoria del Polo. E ciò già un anno fa. Da allora D'Alema è già uscito di scena..."
Beh! questo, e in molti, l'avevamo previsto anche noi terrestri!


Antonio Villas Boas: il primo esperimento di "esogamia"

È il primo caso - maschile - di esperimento genetico indotto dai piloti degli UFO.
Nel 1957 il giovane agricoltore brasiliano fu prelevato e portato di peso a bordo di un veicolo alieno da "esseri" scafandrati, che lo sottoposero ad una serie di test clinico-biologici finalizzati all'accoppiamento con un essere femminile umanoide della stessa specie dei misteriosi rapitori. Eseguito quanto necessario, l'uomo fu rivestito ed estromesso dal velivolo che decollò scomparendo nel cielo. Da allora Antonio Villas Boas vive nel timore di vedere tornare i suoi sequestratori e forse anche suo figlio: un sangue misto umano-alieno.
Non c'è bisogno di dire che il modus operandi di chi avesse voluto verificare concretamente le possibilità di un connubio fecondo fra due specie diverse non avrebbe potuto essere stato più idoneo: in primis, il prelievo di un maschio ad hoc; in secundis, vistane l'idoneità biologica, il suo più o meno forzato accoppiamento con una femmina dell'altra specie; infine, il suo rilascio e la possibilità di controllare e seguire lo sviluppo dell'esperimento nell'utero della donna-cavia.


Un universo fatto di "corridoi"

Gli extraterrestri di Angela si spostano con le loro navi spaziali by-passando il limite costituito dalla velocità della luce, di 300.000 km. al secondo.
"Escono dalla nostra realtà lungo “corridoi spaziali” in cui tempo e spazio non hanno più i valori che dovrebbero avere". Ma dispongono anche di altre tecnologie. "Per spostamenti meno impegnativi alcuni di loro utilizzano la propulsione ionica...".


Betty Hill

È stata la prima "rapita" di cui il mondo abbia saputo, attraverso il "best-seller" di John Fuller negli anni Sessanta. Vittima della prima "abduction" documentata, con il marito Barney, Betty fu sottoposta a bordo dell'UFO ad una visita anatomica e ginecologica, ivi incluso un test di fertilità, per quello che se ne può dedurre. Gli alieni si esprimevano telepaticamente, manifestavano una profonda difficoltà a concepire concetti quali il tempo come noi lo vediamo e la morte e fecero capire alla donna che lei e il marito sarebbero da allora stati costantemente seguiti da loro. Parecchi anni dopo, in effetti, Betty vide e fotografò un UFO.
L'uso dell'ipnosi regressiva nel caso Hill, introdotto dallo psicologo Benjamin Simon, vide i due coniugi, in sedute distinte e separate, riferire la stessa incredibile esperienza: che non può, a questo punto, che avere valenze sostanzialmente oggettive.


Betty Andreasson

Nel 1977, nel corso di una seduta di ipnosi, l'americana Betty Andreasson ricordò nei dettagli la propria esperienza di "abduction". La donna aveva letto, due anni prima, un appello rivolto dal Prof. Joseph Allen Hynek del "Center for UFO Studies" a chi avesse avuto esperienze ufologiche e si era sentita spinta a rispondere.
L'ipnosi rivelò così un mondo insospettato. Betty era stata ripetutamente sequestrata da alieni macrocefali dai grandi occhi e l'intrusione degli esseri aveva interessato anche gli altri componenti della sua famiglia. La sua esperienza aveva finito con l'assumere valenze spirituali, con tanto di "messaggi" per l'umanità. L'esame psichiatrico cui Betty si sottopose escluse "sintomi di disordine mentale o problemi psichiatrici".


Pat

Nome convenzionale attribuito da Karla Turner ad una donna di Floyd's Knob (Indiana) che, nel 1954, avrebbe vissuto il trauma dell'"abduction" unitamente alla famiglia (madre, patrigno, nonna, fratello e sorella).
Alla comparsa di entità rispondenti alla classica anatomia dei "grigi" si alternarono, all'interno dell'UFO, esseri luminosi e un biondo personaggio di apparenza "angelica" che la protagonista associò all'immagine di Gesù Cristo. Nel corso dei ripetuti incontri con gli alieni, e in conseguenza del prelievo di campioni biologici dal suo corpo, a Pat fu detto: "Stiamo facendo una nuova te stessa" con implicito riferimento alla clonazione.
"Sei un angelo?" chiese poi Pat ad uno degli alieni.
E la risposta fu: "Sì, ma non come ti è stato insegnato".


Ansie

È anche questo un nome convenzionale assegnato da Karla Turner ad un'altra "rapita", residente in Tennessee. Nata nel 1966, l'esperienza di "abduction" ebbe inizio nel 1988. Angie fu "risuccchiata in un lungo tunnel di luce" e teletrasportata all'interno degli UFO. A bordo, con i "Grigi", un uomo biondo che la "visitò" più volte. Le dissero di essere fra i prescelti per "conquistare il mondo mediante il dominio del potere di infiltrazione". In un'altra occasione, ad Angie furono mostrati un "clone" di bambino e nove bimbi "ibridi" che sarebbero stati usati per "preparare gli umani ai cambiamenti".
Quali?
"La trasformazione spirituale degli umani", fu la risposta.
In seguito Angie scoprì che l'interesse degli alieni per lei risaliva alla sua vita intra-uterina.
Siero Positivo
00mercoledì 6 gennaio 2010 14:21
tra le varie descrizioni di abduction qui presenti conoscevo sonoscevo solo quella di Betty Hill... complimenti alle descrizioni degli accaduti!
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