Insieme al tabacco vengono inalate più di 40 sostanze
cancerogene.
Nel fumo da tabacco sono state individuate più di 4000 sostanze di cui
almeno 40 sono conosciute per essere cancerogene (vedere sotto). D’altra
parte si ritiene che nel fumo del tabacco siano contenute altre 40 000
sostanze non identificate. Per quanto concerne il fumo passivo, inalato
involontariamente da numerosi non-fumatori, la composizione non si
differenza in modo significativo da quella del fumo inalato direttamente
dai fumatori: spesso le quantità di sostanze tossiche che si liberano da
una sigaretta nell’ambiente sono persino superiori a quelle inalate
direttamente dal fumatore.
Questo "cocktail" di sostanze molto tossiche provoca nei fumatori forme di
cancro che colpiscono organi diversi: polmoni, bocca, faringe, laringe,
esofago, stomaco, vescica, reni. Inoltre il fumo può essere all'origine di
tumori al seno, all’utero e al fegato.
Contrariamente a un’opinione diffusa, non è la carta della sigaretta a
determinare la tossicità del fumo: in effetti il fumo dei sigari contiene
almeno lo stesso numero di sostanze tossiche presenti nel fumo della
sigaretta.
Circa 30 anni fa fece la sua prima apparizione la sigaretta ”leggera” o
”light”. Spinti dai fabbricanti a scegliere questo tipo di sigaretta per
minimizzare i rischi per la salute, i consumatori le adottarono subito. Le
light ebbero subito un grande successo soprattutto nel nostro Paese (come
dire che i fumatori svizzeri sono più attenti alla salute). La loro quota
di mercato è del 75% (CISC, 2002). Tuttavia, sulla base delle informazioni
acquisite, oggi si sa che questo tipo di sigaretta non riduce i rischi in
modo significativo, al punto da poterle raccomandare a chi intende
tutelarsi contro i pericoli del fumo (National Cancer Institute monograph,
2001). Infatti, il metodo adottato per determinare le quantità di nicotina
e di catrame è artificiale: si fa ricorso ad una macchina che ”fuma” in
modo standard e che non tiene quindi conto del comportamento dei fumatori.
Contrariamente a quanto avviene con la macchina, i fumatori che passano
dalle sigarette normali alle light modificano – a volte inconsciamente – il
loro comportamento, inalando la stessa quantità di nicotina e di catrame
che inalavano prima. L’adattamento avviene in modi diversi: con boccate più
frequenti, inspirando più profondamente, mantenendo più a lungo il fumo nei
polmoni od ostruendo i minuscoli fori di ventilazione del filtro, impedendo
così al fumo inalato di essere diluito dall’aria.
I fabbricanti hanno sviluppato e brevettato numerosi procedimenti in grado
di ridurre le quantità di sostanze tossiche nel fumo (ASH, 1999). Ma visto
che i procedimenti di fabbricazione utilizzati a livello industriale sono
segreti, non si sa in che misura tali brevetti siano stati effettivamente
utilizzati. Ciononostante, non esistono indicazioni che provano che la
tossicità delle sigarette negli ultimi dieci anni è sensibilmente
diminuita.
Ma a parte le proprietà cancerogene di certe sostanze contenute nel fumo da
tabacco, la tossicità di quasi tutte le 4000 sostanze identificate è
praticamente sconosciuta. Se è nota la tossicità di un gran numero di
sostanze ingerite, non è invece conosciuta la tossicità delle stesse
sostanze assunte per via respiratoria. Ebbene, c’è una grande differenza:
le sostanze ingerite, fino a un certo punto, possono essere disintossicate
dal fegato. Vengono infatti assorbite a livello di intestino, per essere
poi trasportate dal sangue fino al fegato e, in seguito, al cuore, prima di
essere distribuite agli altri organi mediante la circolazione generale. In
questo processo il fegato è un organo molto importante, in grado di
trasformare un buon numero di sostanze e di disintossicarle. È il caso, per
esempio, dell’alcol che, se consumato moderatamente, è disintossicato dal
fegato. Le sostanze inalate passano facilmente nella circolazione
sanguigna, a livello dei polmoni, per poi entrare nel cuore prima di essere
distribuite in tutti gli organi, senza essere transitate attraverso il
fegato. Questo spiega perché il fumo è causa di cancro a diversi organi.
ASH (Action on Smoking and Health): The safer cigarette: what the tobacco
industry could do ... and why it hasn’t done it. Londra, marzo 1999
(disponibile in Internet all’indirizzo:
www.ash.org.uk/html/regulation/html/patent.html)
CISC (Communauté de l’industrie suisse de la sigarette = Vereinigung der
schweizerischen Zigarettenindustrie): Le tabac en Suisse. Friburgo, feb-
braio 2002
National Cancer Institute: Risks associated with smoking cigarettes with
with low tar machine-measured yields of tar and nicotine. Smoking and
tobacco control monograph No. 13. Bethesda, ottobre 2001 (disponibile in
Internet all’indirizzo:
cancercontrol.cancer.gov/tcrb/monographs/)
Elenco delle componenti del fumo di sigaretta considerate cancerogene
acetaldeide; acetammide; acrilonitrile; 4-aminobifenile; anilina; o-
anisidina; benz[a]antracene; benzene; benzo
fluorantene;
benzo[j]fluorantene; benzo[k]fluorantene; benzo[a]pirene; 1 ‚3-butadiene;
crisene; DDT; dibenza[a,h]acridina; dibenza[a,j]acridina;
dibenz[a,h]antracene; 7H-dibenzo[c,g]carbazolo; dibenzo[a,e]pirene;
dibenzo[a,h]pirene; dibenzo[a,i]pirene; dibenzo[a,l]pirene; 1,1-
dimetilidrazina; formaldeide; idrazina; nitrosamine (N-
nitrosodietanolamina; N’-nitrosonornicotina; N-nitrosodi-n-butilamina; N-
nitrosodietilamina; N-nitroso-n-metiletilamina; N-nitrosopiperidina; N-
nitrosopirrolidina); 2-naftilamina; 2-nitropropano; stirene; 2,3,7,8-
tetraclorodibenzo-p-diossina; 2-toluidina; uretano; vinilcloruro; arsenico;
cadmio; cromo VI; piombo; nichel
E con il polonio sono 41!Per adesso...