Perchè il solo ricordo non basta? (genesi del falso ricordo - Parte 1)

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
IvanPsy
00sabato 19 gennaio 2013 17:51
Spesso la prima impressione non è quella che conta...almeno per ciò che riguarda lo studio e l'analisi delle alien abductions.

La nostra mente in questo processo segue un percorso per cui prima reagisce all'evento, sia in termini di azioni che di emozioni, e solo in un secondo momento ne attribuisce il significato e lo identifica.

Nell'identificarlo poi tenta di inserirlo in schemi a lei conosciuti: ne cerca un significato coerente.

Trasferendo questo concetto nel caso delle interferenze aliene, possiamo allora affermare che il semplice racconto del presunto addotto non è garanzia di una reale abductions, per quanto l'individuo possa essere in buona fede.

Sono troppi i fattori in gioco che concorrono a generare il ricordo di un evento.

Nell'articolo segnalato potete leggere di come il primo passo verso l'identificazione di un evento viene compiuto dall'emisfero destro del cervello, il quale reagisce istintivamente.

Solamente in seguito interviene il nostro emisfero sinistro, il quale assegna un significato a quanto accaduto.

Il collegamento tra questi due passaggi viene garantito dal corpo calloso, quel fascio di neuroni che collega i due emisferi del nostro cervello.

Ad ogni passaggio non interviene un unico centro di controllo, ma un insieme di parti strettamente interconnesse tra loro, ognuna delle quali aggiunge un pezzetto al ricordo.

E' proprio questa complessità che, sebbene ci abbia garantito la sopravvivenza e la conquista del Mondo, tuttavia fa sì che il ricordo finale dell'evento possa emergere "contaminato".

Voi che cosa ne pensate?

(articolo originale: The "Interpreter" in Your Head Spins Stories to Make Sense of the World )
darkman66
00sabato 19 gennaio 2013 18:17
Argomento,molto interessante,evento-identificazione-significato logico,nella regressione ipnotica dell adotto,non tutte le esperienze,
sono realmente accadute,chissa se è possibile,aggiungere false memorie,nel cervello umano.....
IvanPsy
00sabato 19 gennaio 2013 18:39
Re:
darkman66, 19/01/2013 18:17:

Argomento,molto interessante,evento-identificazione-significato logico,nella regressione ipnotica dell adotto,non tutte le esperienze,
sono realmente accadute,chissa se è possibile,aggiungere false memorie,nel cervello umano.....




Quello dell'innesto di falsi ricordi è un tema che ricorre molto spesso e che spesso divide anche i Professionisti del settore.

C'è chi afferma che è possibile inserire una falsa memoria come se fosse un pezzo di Lego, chi invece sostiene che è possibile "suggerire" un ricordo, che poi necessariamente verrà interpretato dal soggetto ed inserito all'interno dei suoi schemi mentali.

Quindi la seconda teoria implica che non è possibile innestare false memorie nette, limpide, e "sicure": non è fisiologicamente possibile, vista anche la complessità del come si forma una memoria.

Sarebbe da fantascienza pensare di avere una così alta precisione: chi può prevedere il comportamento di ogni singolo neurone?

Sicuramente poi esiste la possibilità di manipolazione, ma questa è un'altra questione.
IvanPsy
00sabato 19 gennaio 2013 18:57
A proposito dei limiti e dei rischi delle rivelazioni dei processi cerebrali: http://www.ted.com/talks/molly_crockett_beware_neuro_bunk.html (ha anche i sottotitoli in italiano)
RigelDi Orione
00domenica 20 gennaio 2013 00:32
Grazie Ivan. Sempre interessanti i tuoi contributi. [SM=g8320]

EDIT: Non sono assolutamente ferrato in questi argomenti. Credo però che questo processo d'immagazzinaggio mnemonico, possa essere frutto di una necessità ben più profonda di "proteggere" il pensiero, da parte dei nostri processi neurali.

Ciò che è nascosto nell'inconscio, probabilmente, a volte agisce in maniera da influenzare la valutazione di un ricordo.
E da "un peso" più o meno marcato alla sua "installazione nella memoria".
O meglio, alle modalità ed ai collegamenti che quel cassetto contenente quel ricordo, può andare ad intersecare con altri processi della mente.

Volendo leggerla in questa maniera, appare quasi scontato che le esperienze più estreme, come può essere un'abduction, possano in realtà celare altro. Un ricordo di un evento diverso, o più eventi, che possono inserirsi nella memoria come un vero e proprio film creato su qualcosa che ci ha realmente colpito.
Un qualcosa da cui il processo neurale ha creato qualcos'altro.

Queste, sia ben chiaro, sono solo mie considerazioni basate sul mio semplice e autonomo ragionamento. [SM=g8320]
eone nero
00domenica 20 gennaio 2013 01:43
Grazie Ivan [SM=g1420767] .

Vorrei portare uno studio segnalatomi da Miro.72 riguardante la ricerca fatta da ricercatori dell'Università di Roma "La Sapienza", dell'Aquila e di Bologna, e dell'Associazione Fatebenefratelli per la Ricerca (AfaR).

Tale studio spiega la frequente dissociazione tra la percezione di essere svegli e il rallentamento della capacità sensoriali e di integrazione.

www.lescienze.it/news/2011/03/02/news/il_risveglio_a_tappe_del_cervello...

Alla luce di questo è probabile che nelle fasi di inizio sonno e di sveglia tali rallentamenti possano generare falsi ricordi, come ad esempio le abduction da camera da letto o i presunti viaggi astrali?

Grazie anticipate.
darkman66
00domenica 20 gennaio 2013 09:20
Ottimo Ivan,appena ho tempo,approfondirò,l argomento....[SM=g8320]
Per Rigel,é un ragionamento logico..
darkman66
00domenica 20 gennaio 2013 09:26
Andando a scavare,nella psiche,in profondità,la nostra mente,alza delle barriere,essendo,il pensiero umano,il risultato,biochimico,della
interazione neuronale..
IvanPsy
00domenica 20 gennaio 2013 11:15
Re:
RigelDi Orione, 20/01/2013 00:32:

Grazie Ivan. Sempre interessanti i tuoi contributi. [SM=g8320]

EDIT: Non sono assolutamente ferrato in questi argomenti. Credo però che questo processo d'immagazzinaggio mnemonico, possa essere frutto di una necessità ben più profonda di "proteggere" il pensiero, da parte dei nostri processi neurali.

Ciò che è nascosto nell'inconscio, probabilmente, a volte agisce in maniera da influenzare la valutazione di un ricordo.
E da "un peso" più o meno marcato alla sua "installazione nella memoria".
O meglio, alle modalità ed ai collegamenti che quel cassetto contenente quel ricordo, può andare ad intersecare con altri processi della mente.

Volendo leggerla in questa maniera, appare quasi scontato che le esperienze più estreme, come può essere un'abduction, possano in realtà celare altro. Un ricordo di un evento diverso, o più eventi, che possono inserirsi nella memoria come un vero e proprio film creato su qualcosa che ci ha realmente colpito.
Un qualcosa da cui il processo neurale ha creato qualcos'altro.

Queste, sia ben chiaro, sono solo mie considerazioni basate sul mio semplice e autonomo ragionamento. [SM=g8320]



Hai detto bene: tutto è mediato dalle nostre emozioni.

E' quella che io ho definito "teoria dei tre livelli del ricordo", e che spesso cito in questo forum:

1) l'evento oggettivo

2) la percezione dell'evento

3) il ricordo della percezione dell'evento

Se vogliamo analizzare il racconto di un'abduction non possiamo non tenere conto di questa progressione: noi ricordiamo sempre alla luce del terzo livello.

Alcune tecniche (come l'ipnosi) vengono sponsorizzate come "rivelatrici".

E' vero che è posibile rimuovere questi strati e fare emergere non tanto il ricordo, ma ciò che a suo tempo questo ricordo ha comportato per il soggetto che lo ha vissuto.

Spesso un evento percepito traumatico rimane "immagazzinato" nel soggetto anche a livello fisico: è possibile sbloccare questo processo e liberare le emozioni sottese.

Tuttavia non è così semplice, sicuramente non come la vendono i mass media, e lo dico per esperienza professionale.

Inoltre spesso non ci si chiede quanto questa "irruzione" possa essere a sua volta traumatica per la persona, che forse in quel momento non è ancora pronta a rivivere l'esperienza.
Purtroppo i macellai esistono, e la disinformazione anche, e la fretta che alcune persone hanno di scaricare l'ansia generata dal dubbio porta alla crescita di un business che non può che essere deleterio per queste persone.

Quindi, come ho già espresso in questo thread, i metodi che tengano conto anche del rispetto delle resistenze della persona esistono (l'ipnosi non è che il metodo più pubbicizzato), ed è necessario che dall'altra parte ci sia un Professionista del settore.
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 08:58.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com