Perché la Terra è abitabile?

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Demetrio.D
00lunedì 24 marzo 2014 14:36
La Terra è un pianeta abitabile perché gode di una miriade di condizioni fisiche chimiche e ambientali, dalla temperatura alla composizione dell'atmosfera, che si sono mantenute entro un intervallo di valori medi, favorevoli allo sviluppo e alla continuazione della vita. E questo si deve almeno in parte alle dinamiche geologiche che portano all'esposizione di nuovi strati di roccia durante la formazione delle grandi catene montuose e che hanno mantenuto in equilibrio il ciclo globale del carbonio e quindi un livello di anidride carbonica nell'atmosfera né troppo elevato né troppo basso.

E' quanto sostengono in un articolo sulla rivista “Nature” Mark Torres della University of Southern California a LosAngeles e colleghi dello stesso istituto e dell'Università di Nanjing, in Cina.

In termini teorici, quando in un sistema dinamico si determinano condizioni favorevoli solo se un certo numero di parametri si mantengono lontani dai valori estremi si parla di principio di Goldilocks, dal nome di una favola in cui la protagonista, una bambina dai riccioli biondi, si trova a suo agio nella casa degli orsi in cui è entrata di soppiatto solo quando trova un cibo “Né troppo freddo né troppo caldo”, o un letto per dormire “né troppo grande né troppo piccolo”.

Il principio è citato in diverse discipline, dall'ingegneria all'economia, dalla psicologia dello sviluppo alla biologia, ed è utilizzato in particolare dagli astrobiologi che cercano pianeti extrasolari che rientrino nelle cosiddette “zone abitabili”, cioè né troppo vicini né troppo lontani dalla loro stella. In questo caso si parla, più sinteticamente e gergalmente, di pianeti goldilocks.

Fonte articolo: Terra, un pianeta abitabile grazie ai cicli geologici

Fonte articolo originale Nature: http://www.nature.com/nature/journal/v507/n7492/full/nature13030.html

Rif.: Ipotesi della rarità della Terra - Wikipedia



Takenspace
00lunedì 24 marzo 2014 15:21
Bello spunto di discussione [SM=g3734441] , la domanda secondo me ha due possibili visioni quella scientifica e quella religiosa.

Quella scientifica non può prescindere dalla Tettonica a Placche che è il motore della Terra. Senza quel carburante non ci potrebbe essere la vita. I fattori penso siano concatenati, una dose di fortuna ha voluto che la zona di abitabilità, la longevità del sole, e una bassa esposizione ai pericoli planetari abbiano dato il tempo alla vita di evolversi e mantenersi florida, anche dopo le glaciazioni o le estinzioni di massa.
Però da solo questo non basta a creare tutto quello che conosciamo ecco perchè sostengo che non è da pazzi ipotizzare un evento esterno che abbia fornito la scintilla, cosa sia non chiedetemelo, non lo so [SM=x2976641]
Demetrio.D
00lunedì 24 marzo 2014 16:12
Re:
Takenspace, 24/03/2014 15:21:

la domanda secondo me ha due possibili visioni quella scientifica e quella religiosa.


La religione risolve tutte le questioni in quanto afferma che un "qualcuno" mai nato ma sempre esistito ha creato tutto. Accettando questo accetti di non poter andare oltre in quanto devi necessariamente farne un atto di fede.

La scienza, al contrario, per sua natura tende ad andare ben oltre, anche ipotizzando una "inseminazione" esterna, casuale, naturale o artificiale che tu chiami "scintilla", si arriva sempre e comunque al punto di partenza: "qual è l'origine di questa scintilla?"







Ticino.
00lunedì 24 marzo 2014 16:16
Re: Re:
Demetrio.D, 24/03/2014 16:12:


La religione risolve tutte le questioni in quanto afferma che un "qualcuno" mai nato ma sempre esistito ha creato tutto. Accettando questo accetti di non poter andare oltre in quanto devi necessariamente farne un atto di fede.

La scienza, al contrario, per sua natura tende ad andare ben oltre, anche ipotizzando una "inseminazione" esterna, casuale, naturale o artificiale che tu chiami "scintilla", si arriva sempre e comunque al punto di partenza: "qual è l'origine di questa scintilla?"











Non si potrà mai sapere, e perchè gli atomi da soli sono inanimati ma uniti danno vita a una persona....la scintilla potrebbe essere venuta da fuori..panspermia...magari siamo i marziani originati dai resti di dna portati dopo una estinzione da marte. Milioni di anni fa... [SM=g8087]
Demetrio.D
00lunedì 24 marzo 2014 16:44
Re: Re: Re:
Ticino., 24/03/2014 16:16:


Non si potrà mai sapere


Forse faccio un ragionamento sbagliato ma a istinto penso che la risposta sia proprio che "non lo sapremo mai".
Per quanto ci stiamo evolvendo sempre di più, lo stesso Sole che ci mantiene in vita non potrà durare abbastanza da permetterci di vivere un tempo sufficientemente lungo per arivare alla fine della storia e scoprire l'origine di tutto.

Anche fantasticando un po', ammettendo che fra migliaia di anni disporremo di tecnologie per superare la barriera della velocità della luce, l'Universo sembrerebbe infinito.

A meno che si prendono in considerazione le teorie sui multi universi





zambu(83)
00lunedì 24 marzo 2014 17:13
Re:
Takenspace, 24/03/2014 15:21:


Però da solo questo non basta a creare tutto quello che conosciamo ecco perchè sostengo che non è da pazzi ipotizzare un evento esterno che abbia fornito la scintilla, cosa sia non chiedetemelo, non lo so [SM=x2976641]



La mano di Dio? [SM=g1420769]


Demetrio.D, 24/03/2014 14:36:

La Terra è un pianeta abitabile perché gode di una miriade di condizioni fisiche chimiche e ambientali, dalla temperatura alla composizione dell'atmosfera, che si sono mantenute entro un intervallo di valori medi, favorevoli allo sviluppo e alla continuazione della vita. E questo si deve almeno in parte alle dinamiche geologiche che portano all'esposizione di nuovi strati di roccia durante la formazione delle grandi catene montuose e che hanno mantenuto in equilibrio il ciclo globale del carbonio e quindi un livello di anidride carbonica nell'atmosfera né troppo elevato né troppo basso.




E' proprio questo il punto. La vita non è detto che si sia sviluppata su altri pianeti proprio in base alla complessità dei fattori che intervengono nelle dinamiche di sostenibilità di un pianeta abitabile. Teoricamente, per quanto assurdo possa essere e per quanto statisticamente improbabile, potremmo essere l'unico pianeta abitato in tutto l'Universo...un pianeta dove la vita è nata per mano di Dio.
Se non ci fossero quelle belle astronavi aliene che scorazzano saltuariamente nei nostri cieli [SM=g6794] ...la teoria della unicità della vita sul nostro pianeta è quella che mi sembrerebbe più convincente [SM=g2201348]
Demetrio.D
00lunedì 24 marzo 2014 17:50
Re: Re:
zambu(83), 24/03/2014 17:13:


La vita non è detto che si sia sviluppata su altri pianeti proprio in base alla complessità dei fattori che intervengono nelle dinamiche di sostenibilità di un pianeta abitabile.


E' un'ipotesi, terribile, ma possibile anche questa, per quanto però improbabile almeno da un punto di vista statistico.


zambu(83), 24/03/2014 17:13:


potremmo essere l'unico pianeta abitato in tutto l'Universo...un pianeta dove la vita è nata per mano di Dio.


Come ho scritto sopra, con Dio, le religioni in generale, risolvi tutti i problemi e ottieni tutte le risposte. C'è solo da capire se sono giuste o reali, ma con la fede risolvi anche questo ostacolo.
Però ti fermi, non vai oltre.




Stige81
00lunedì 24 marzo 2014 18:01
Re: Re: Re:
Demetrio.D, 24/03/2014 17:50:


Come ho scritto sopra, con Dio, le religioni in generale, risolvi tutti i problemi e ottieni tutte le risposte. C'è solo da capire se sono giuste o reali, ma con la fede risolvi anche questo ostacolo.
Però ti fermi, non vai oltre.



E' riduttivo dichiarare di ottenere risposte, sono solo comodità.

Dove proprio le risposte latitano che entra il gioco la fede, alla stregua per dire "non ci sono problemi, è solo andata così, in che modo non si sa, ma è così".

Anche molti internauti fanno capo alla fede del dio WWW, in virtù che si sappia solo che arrivi tramite doppino telefonico collegato ad un apparecchio ed il giro del mondo è assicurato. Il come funzioni è oscuro, ma l'importate è che funzioni...

Dal mio punto di vista, l'ipotesi panspermia non è proprio da gettare alle ortiche al posto di previsioni future con cavalieri apocalittici. Quindi se risulta possibile un territorio prolifico, non vedo per quale motivo non debbano essercene altri con le medesime condizioni.

Si tratta di simbiosi con il territorio, adattamento della specie e concetto di sopravvivenza, nulla di così divino e semplicistico (dal punto di vista logico)
Demetrio.D
00lunedì 24 marzo 2014 19:51
Re: Re: Re: Re:
Stige81, 24/03/2014 18:01:


E' riduttivo dichiarare di ottenere risposte, sono solo comodità.


E' certamente molto riduttivo.
Che sia ciò che propone quella Cattolica, o impone l'Islam, per citarne un paio di esempio, tutte le religioni offrono soluzioni "di comodo", se le accetti e riponi in queste la tua fede hai le risposte praticamente a tutto.


Stige81, 24/03/2014 18:01:


Dal mio punto di vista, l'ipotesi panspermia non è proprio da gettare alle ortiche al posto di previsioni future con cavalieri apocalittici. Quindi se risulta possibile un territorio prolifico, non vedo per quale motivo non debbano essercene altri con le medesime condizioni.


Riporto da Wikipedia alcuni punti credo interessanti, compreso le obiezioni:

Prove e meccanismi a sostegno della panspermia
Nel 1968 nella polvere interstellare vennero identificate molecole policicliche aromatiche. Nel 1972 si consolidò l'evidenza della presenza di porfirina, mentre nel 1974 Wickramasinghe dimostrò che nello spazio sono presenti polimeri organici complessi, specificatamente poliformaldeide.[1] Queste molecole sono strettamente collegate alla cellulosa, molto abbondante in biologia. Dalla metà degli anni '70 Hoyle e Wickramasinghe si convinsero che i polimeri organici costituissero una parte importante della polvere interstellare e, sebbene ai tempi questa opinione fosse considerata al limite della fantasia, al giorno d'oggi viene generalmente accettata.

Esistono alcune evidenze che suggeriscono che i batteri possono sopravvivere per lunghi periodi di tempo anche nello spazio profondo (e potrebbero quindi essere il meccanismo della panspermia). Studi recenti condotti in India hanno trovato batteri nell'atmosfera terrestre ad altezze maggiori di 40 km, dove il loro mescolamento con gli strati più bassi dell'atmosfera è improbabile. Batteri Streptococco mitus, che sono stati portati accidentalmente sulla Luna dalla sonda spaziale Surveyor 3 nel 1967, potevano essere facilmente rinviviti dopo essere stati portati di nuovo sulla Terra, dopo 31 mesi.

Una conseguenza della panspermia è che la vita, in tutto l'Universo, dovrebbe avere una biochimica sorprendentemente simile, perché deriverebbe dagli stessi organismi ancestrali. Perciò che i batteri ad alta quota abbiano una biochimica molto simile a quelli terrestri non prova né l'una né l'altra ipotesi. Questa conseguenza non può essere verificata fino a che non verrà trovata la vita su un altro pianeta.

Un'altra obiezione alla panspermia è che i batteri non sopravviverebbero alle immense forze e all'intenso calore di un impatto contro la Terra. Non sono state raggiunte conclusioni (positive o negative) su questo punto.


Obiezioni alla panspermia e all'esogenesi
La vita per come la conosciamo richiede determinati elementi, carbonio, azoto e ossigeno (C, N e O, rispettivamente), ad una sufficiente densità e temperatura affinché possano avvenire determinate reazioni chimiche. Queste condizioni non sono diffuse nell'universo e ciò riduce la distribuzione della vita come processo in evoluzione. In primo luogo, gli elementi C, N e O vengono creati in seguito ad almeno un ciclo vitale stellare: ciò costituisce un limite all'insorgere precoce della vita. In secondo luogo, la densità degli elementi sufficiente per la formazione di molecole complesse necessarie alla vita (come gli aminoacidi) è tipica solamente delle nubi di polveri (109–1012 particelle/m³), e (in seguito al loro collasso) del sistema solare. In terzo luogo, le temperature devono essere più basse che in quelle stellari (gli elementi sono spogliati degli elettroni in uno stato di plasma) ma più alte che nello spazio interstellare (la velocità di reazione è troppo bassa). Ciò restringe la possibilità dell'insorgere della vita agli ambienti planetari dove gli elementi sono presenti ad alte densità, dato che le temperature sono sufficienti affinché si scatenino reazioni plausibili. Ciò non circoscrive a questi ambienti le forme di vita latenti, per cui questo argomento contraddice solamente l'interpretazione estensiva della panspermia — cioè che la vita è un processo in corso e diffuso in molteplici ambienti in tutto l'universo — e presuppone che ogni forma di vita necessiti di questi elementi, fatto che i teorici della biochimica alternativa non considerano accertato.

Lo spazio danneggia gli ambienti dove si potrebbe sviluppare la vita, dato che questi risulterebbero esposti a radiazioni, raggi cosmici e venti stellari. Studi sui batteri glaciali presenti in Antartide hanno dimostrato che il DNA ha un'emivita di 1,1 milioni di anni in tali condizioni, e ciò suggerisce che mentre la vita potrebbe essersi potenzialmente diffusa nel sistema solare è improbabile che possa essere giunta da una fonte interstellare.[5] Ambienti potenziali potrebbero essere l'interno di meteore o comete che risultano piuttosto schermati da certi rischi. Tuttavia esperimenti compiuti tramite sonde spaziali hanno dimostrato che alcune forme di vita terrestre riescono a sopravvivere ad almeno 10 giorni di esposizione diretta allo spazio cosmico.

I batteri non sopravviverebbero alle forze immani risultanti da un impatto terrestre — nessuna conclusione (positiva o negativa) è stata raggiunta su questo punto. Tuttavia, la maggior parte del calore generato da una meteora che penetra l'atmosfera terrestre viene ridotto dall'ablazione: l'interno di un meteorite appena atterrato raramente è surriscaldato, spesso è freddo. Per esempio, un campione costituito da un centinaio di vermi nematodi sullo Space Shuttle Columbia sopravvisse all'incidente atterrando da 63 km all'interno di un contenitore di 4 kg, inoltre, anche un campione di muschio non si danneggiò. Sebbene non sia un esempio appropriato, essendo il materiale protetto da manufatti e possibilmente dai pezzi dello Shuttle, costituisce un supporto alla teoria che la vita possa sopravvivere dopo un viaggio attraverso l'atmosfera.[6] L'esistenza sulla Terra di meteoriti provenienti da Marte e dalla Luna suggerisce che il trasferimento di materiale da altri pianeti avviene regolarmente.

Rif.: Panspermia - Wikipedia


Hiverside
00lunedì 24 marzo 2014 20:17
Quando sento che si usano gli argomenti che la vita non può sopravvivere ai raggi cosmici per escludere la Panspermia rotolo a terra in preda agli spasmi. [SM=p3784264] Non credo alla panspermia da Marte, e non sono fan dell'ipotesi della vita importata da fuori. Ma come possono eminenti scienziati mettere come fattore contro questa teoria il fatto che la vita non sopravvive nell'universo [SM=g3061037] . Io mi ricordo le numerose virate sugli studi dei batteri estremofili che non potevano vivere senza questo, poi senza l'altro e infine come è cambiata la percezione di condizione estrema da quando hanno trovato batteri nelle fumarole e vulcani di fango dello Yellowstone quando furono isolati i primi batteri termofili, come il Thermus aquaticus.
La religione mi trova refrattario, ma è stata creata apposta per dar un senso alle cose, la trovo una condizione necessaria alla nostra riproduzione [SM=g3061075]
zambu(83)
00lunedì 24 marzo 2014 21:57
Re: Re: Re: Re:
Stige81, 24/03/2014 18:01:



Dal mio punto di vista, l'ipotesi panspermia non è proprio da gettare alle ortiche al posto di previsioni future con cavalieri apocalittici. Quindi se risulta possibile un territorio prolifico, non vedo per quale motivo non debbano essercene altri con le medesime condizioni.

Si tratta di simbiosi con il territorio, adattamento della specie e concetto di sopravvivenza, nulla di così divino e semplicistico (dal punto di vista logico

)



E dove sono questi altri mondi abitati?...Nel sistema solare non è stata trovata la più pallida tracca di vita nonostante fra pianeti e relativi satelliti ai voglia se ce ne sarebbero di mondi potenzialmente abitabili...ma niente, nemmeno un piccolissimo microbo, nemmeno un piccolissimo ed insignificante licheno. Un pò strana la cosa non trovi?...Sta panspermia non deve funzionare così bene se, ad esempio, nel nostro sitema solare l'unico pianeta abitato è il nostro...
Francamente,ora come ora, la panspermia è una teoria che possiamo definire campata in aria, non essendo supportata da nessunissima prova scientifica che ne avvalori una minima possibile validità.
Demetrio.D
00lunedì 24 marzo 2014 22:50
Re: Re: Re: Re: Re:
Hiverside, 24/03/2014 20:17:


La religione mi trova refrattario, ma è stata creata apposta per dar un senso alle cose


Anche il 42 può dare un senso alla vita (Guida galattica per gli autostoppisti), ma è necessario conoscere la matematica [SM=g2201348]


zambu(83), 24/03/2014 21:57:


E dove sono questi altri mondi abitati?...


Non si sa, si suppone che esistano, così come si suppone che eventuali forme di vita potrebbero essere più o meno evolute rispetto a noi.


zambu(83), 24/03/2014 21:57:


Francamente,ora come ora, la panspermia è una teoria che possiamo definire campata in aria, non essendo supportata da nessunissima prova scientifica che ne avvalori una minima possibile validità.


La teoria della panspermia è appunto una teoria.
Anche l’esistenza di Dio non è mai stata provata nè supportata da nessuna prova scientifica, ma nemmeno nessuno lo ha mai visto, però tu ci credi al punto che lo consideri creatore di un immenso e infinito spazio che contiene materia in quantità infinita nonostante l'immenso vuoto (compreso la materia oscura) che separa un atomo dall'altro di pianeta in pianeta, una dimensione impossibile sia da immaginare che da calcolare, ma secondo te assolutamente inabitata. E in un punto ben preciso di questa dimensione, su un pianeta di una dimensione tale che al solo confronto con la più grande super gigante gialla conosciuta siamo praticamente invisibili, ci ha creato e programmati affinchè ci riproducessimo in quantità tale da rischiare nei prossimi 100 anni di non avere più spazio e risorse per poter sopravvivere.

Credimi faccio davvero fatica a dover rinunciare a una teoria che vede la casualità nella nascita degli elementi base della vita e che sempre casualmente si sono depositati sul nostro pianeta così come in altri.






zambu(83)
00lunedì 24 marzo 2014 23:20
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Demetrio.D, 24/03/2014 22:50:


Anche l’esistenza di Dio non è mai stata provata nè supportata da nessuna prova scientifica, ma nemmeno nessuno lo ha mai visto, però tu ci credi al punto che lo consideri creatore di un immenso e infinito spazio che contiene materia in quantità infinita nonostante l'immenso vuoto (compreso la materia oscura) che separa un atomo dall'altro di pianeta in pianeta, una dimensione impossibile sia da immaginare che da calcolare, ma secondo te assolutamente inabitata.




Chi crede in Dio ci crede per Fede non per prove scientifiche è ovvio.
La teoria della Panspermia e della diffusione della vita in tutto l'Universo avrebbe bisogno di qualcosa in più di scientificamente valido per essere supportata. Ed invece niente, non c'è una benchè minima prova che esista vita al di là della Terra e la teoria della Pansperma ci offre una possibile spiegazione della propagazione della vita su altri mondi quando in effetti non abbiamo alcuna prova di tale effettiva presenza di vita...singolare come teoria non trovi?



E in un punto ben preciso di questa dimensione, su un pianeta di una dimensione tale che al solo confronto con la più grande super gigante gialla conosciuta siamo praticamente invisibili, ci ha creato e programmati affinchè ci riproducessimo in quantità tale da rischiare nei prossimi 100 anni di non avere più spazio e risorse per poter sopravvivere.

Credimi faccio davvero fatica a dover rinunciare a una teoria che vede la casualità nella nascita degli elementi base della vita e che sempre casualmente si sono depositati sul nostro pianeta così come in altri.




A questo punto delle nostre conoscenze sulla vita su altri mondi...cioè allo zero spaccato [SM=g6794], mi sembra più credibile la creazione della vita sulla Terra da parte di Dio piuttosto che
la causalità che abbia fatto nascere la vita sul nostro e probabilmente, come credi tu, su altri miliardi di Mondi(statisticamente parlando)...vita di cui attualmente non se ne ha la benchè minima traccia...anzi,direi,che c'è il buio ed il silenzio cosmico più assoluto. [SM=g1420769]
Caro Demetrio ,io mi attengo ai fatti ed alle prove...ed ad oggi c'è solo il fatto che il nostro pianeta sia abitato e nessuna prova che altri mondi lo siano altrettanto. Ci rimangono, anzi, vi rimangono solo supposizioni e teorie campate in aria come la Panspermia.








Demetrio.D
00lunedì 24 marzo 2014 23:38
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
zambu(83), 24/03/2014 23:20:


in effetti non abbiamo alcuna prova di tale effettiva presenza di vita...singolare come teoria non trovi?


A volte alcune teorie nascono da intuizioni, poi vengono creati dei modelli matematici. Un po' come la ricerca della materia oscura. Chi mai sarebbe così folle da cercare qualcosa dove qualcosa non c'è? Solo chi prende per buona una "direttiva" che gli impone di credere che dove non c'è nulla non dev'esserci nulla.
Eppure, nonostante siamo figli del tuo Dio, alcuni di noi studiano tutta una vita quei modelli matematici fino a che un bel giorno ecco che dove non avrebbe dovuto esserci nulla qualcosa invece c'è.

Hai presente il Large Hadron Collider? Ma chi è quel pazzo che ha avuto l'idea di spendere una quantità pazzesca di soldi e riunire le più grandi menti mondiali per costruire il più grande acceleratore di particelle del mondo, e per che cosa? Per ricercare una particella che non esisteva? Eppure.


zambu(83), 24/03/2014 23:20:


Ci rimangono, anzi, vi rimangono solo supposizioni e teorie campate in aria come la Panspermia.


Eh mi sa che hai ragione, ci rimane solo la Panspermia, noi il Paradiso non lo vedremo nemmeno col binocolo ma nemmeno con Hubble e nemmeno grazie a un modello matematico [SM=g6794]


zambu(83)
00martedì 25 marzo 2014 08:48
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Demetrio.D

A volte alcune teorie nascono da intuizioni, poi vengono creati dei modelli matematici. Un po' come la ricerca della materia oscura. Chi mai sarebbe così folle da cercare qualcosa dove qualcosa non c'è?



E' un pò diverso. Sulla materia oscura ci sono dei precisi modelli matematico-fisici gravitazionali che lasciano presagire la presenza fisica della materia oscura anche se non si vede. Non è una teoria campata in aria bensì una teoria che si basa su precisi modelli scientifici.



Eh mi sa che hai ragione, ci rimane solo la Panspermia, noi il Paradiso non lo vedremo nemmeno col binocolo ma nemmeno con Hubble e nemmeno grazie a un modello matematico [SM=g6794]



Beh, forse se farai il bravo e ti convertirai, il Paradiso lo vedrai anche tu [SM=g6794] ...altrimenti lo sai cosa ti aspetta... [SM=g2201341]


Stige81
00martedì 25 marzo 2014 09:17
Re: Re: Re: Re: Re:
zambu(83), 24/03/2014 21:57:



E dove sono questi altri mondi abitati?...Nel sistema solare non è stata trovata la più pallida tracca di vita nonostante fra pianeti e relativi satelliti ai voglia se ce ne sarebbero di mondi potenzialmente abitabili...ma niente, nemmeno un piccolissimo microbo, nemmeno un piccolissimo ed insignificante licheno. Un pò strana la cosa non trovi?...Sta panspermia non deve funzionare così bene se, ad esempio, nel nostro sitema solare l'unico pianeta abitato è il nostro...
Francamente,ora come ora, la panspermia è una teoria che possiamo definire campata in aria, non essendo supportata da nessunissima prova scientifica che ne avvalori una minima possibile validità.



Chi lo sa dove si trovino, la mia vuol essere solo una supposizione e la non strafottenza a dire "siamo gli unici esseri viventi del cosmo".
La panspermia è solo una delle teorie, visto che di batteri che viaggiano sulle rocce oltre il nostro pianeta ve ne sono.

Ovvio che se si crede alla religione, allora non dovremmo nemmeno discutere, visto che le risposte di comodo sono state già enunciate. Ricordo ancora chi sostiene la data certa della Terra, stimata in qualche migliaio di anni [SM=g2854182]
zambu(83)
00martedì 25 marzo 2014 09:59
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Stige81, 25/03/2014 09:17:


Chi lo sa dove si trovino, la mia vuol essere solo una supposizione e la non strafottenza a dire "siamo gli unici esseri viventi del cosmo".



Nessuna strafottenza, Io mi attengo ai fatti ed alle prove. Il fatto certo è che il nostro è un pianeta abitato. Il fatto certo è che fino ad ora di prove che ci sia vita al di fuori della Terra non ce ne sono.
Fatti non supposizioni...poi ognuno è libero di fantasticare.


La panspermia è solo una delle teorie, visto che di batteri che viaggiano sulle rocce oltre il nostro pianeta ve ne sono.



Ti stai riferendo a rocce terrestri che volano al di là della stratosfera?...Perchè di prove di batteri alieni non ve ne sono, fino a prova contraria.


Ovvio che se si crede alla religione, allora non dovremmo nemmeno discutere, visto che le risposte di comodo sono state già enunciate. Ricordo ancora chi sostiene la data certa della Terra, stimata in qualche migliaio di anni [SM=g2854182]



Si, lo sosteneva anche un mio amico in un altro forum. Poi è stato cacciato via per motivi religiosi.
Effettivamente è una teoria che non sta in piedi ma la cosa triste è che non si rispetti chi la propugna. Molto spesso non c'è libertà di pensiero. Ognuno è libero di pensarla come vuole , come si dovrebbe essere liberi di contestare teorie bislacche...ma emarginare e cacciare via un utente per motivi religiosi... [SM=g1420769]
Stige81
00martedì 25 marzo 2014 10:15
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
zambu(83), 25/03/2014 09:59:



Nessuna strafottenza, Io mi attengo ai fatti ed alle prove. Il fatto certo è che il nostro è un pianeta abitato. Il fatto certo è che fino ad ora di prove che ci sia vita al di fuori della Terra non ce ne sono.
Fatti non supposizioni...poi ognuno è libero di fantasticare.



Certo Zambu, infatti io ho precisato che si tratta di un pensiero, non di verità. Un po' come quando al tempo oltre le Colonne D'Ercole si professava il baratro, era ovvio, si trattava di certezza fino a prova contraria.
Dici bene, i fatti odierni riportano che non abbiamo scoperto un pianeta abitabile, anche se ripeto, esiste il nostro e non vedo perchè non debbano essercene altri.



Ti stai riferendo a rocce terrestri che volano al di là della stratosfera?...Perchè di prove di batteri alieni non ve ne sono, fino a prova contraria.



Di casi ce ne sono molti, come le analisi effettuate in Australia o su ALH o in tanti altri sassi...
Non so quanto sia salutare e dispendioso andare a recuperare frammenti per lo spazio ed analizzarli in loco [SM=g6794]



Si, lo sosteneva anche un mio amico in un altro forum. Poi è stato cacciato via per motivi religiosi.
Effettivamente è una teoria che non sta in piedi ma la cosa triste è che non si rispetti chi la propugna. Molto spesso non c'è libertà di pensiero. Ognuno è libero di pensarla come vuole , come si dovrebbe essere liberi di contestare teorie bislacche...ma emarginare e cacciare via un utente per motivi religiosi... [SM=g1420769]



Forse mi pare di ricordare e se si riferisce a chi credo, non è stato allontanato per motivi religiosi, ma per offese al sottoscritto, quindi libertà di parola è cosa sacra e non vuol dire poter dire qualsiasi cosa passi per la mente, il rispetto è differente.
Per me tutti possono proferire le proprie idee ed avere contradditori, ma spacciare per verità certe cose è cosa ben diversa.
Come hai detto tu, ci si basa sui fatti.
Demetrio.D
00martedì 25 marzo 2014 10:33
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Demetrio.D
zambu(83):


Sulla materia oscura ci sono dei precisi modelli matematico-fisici gravitazionali che lasciano presagire la presenza fisica della materia oscura anche se non si vede. Non è una teoria campata in aria bensì una teoria che si basa su precisi modelli scientifici.


Mettendo da parte la Panspermia, la possibilità che esistano altri pianeti potenzialmente abitabili, con condizioni del tutto simili alla Terra, su cui esiste la vita (per vita intendo ovviamente la più simile a quella che conosciamo) non è un'ipotesi ma è una teoria ben solida, al punto che la NASA nel 2009 ha avviato un progetto di ricerca molto avanzato, rispetto agli anni passati, con il lancio del telescopio Kepler costruito apposta per ricercare in una "fetta" nella nostra galassia tutti i pianeti che corrispondono a determinati modelli, come ripeto sulla base di ciò che conosciamo escludendo quindi gli alieni saurici insettoidi e simili.

Da quando la missione Kepler è stata avviata sono stati raccolti dati che accertano che il 22% delle stelle presenti nella nostra galassia, con un numero stimato intorno ai 40 / 50 miliardi, possiedono le stesse caratteristiche del nostro Sole intorno a cui ruotano pianeti dalle caratteristiche simili alla Terra.
Stiamo parlando ci circa 8 miliardi di pianeti del tutto simili alla Terra. E solo nella nostra galassia.

Riporto alcuni dati dal National Geographic che ha scritto un articolo basato su una pubblicazione di Nature:

Secondo le stime del team del Kepler Space Telescope della NASA, impegnato proprio nella ricerca di nuovi pianeti, circa il 22 per cento delle stelle simili al Sole potrebbe ospitare un pianeta roccioso delle dimensioni della Terra all'interno della propria zona abitabile. Con circa 100 miliardi di stelle nella Via Lattea, questo fa sì che ci potrebbero essere fino a 22 miliardi di pianeti simili alla Terra nella galassia.

Tuttavia questo numero dipende dalla definizione standard della zona abitabile di una stella simile al Sole. Nel corso degli anni sono stati creati diversi modelli e ogni modello fornisce una propria stima della distanza minima e massima tra stella e pianeta perché quest'ultimo rientri nella zona abitabile. Le stime del limite interno di questa fascia nel corso degli ultimi anni sono passate da 0,75 all'attuale 0,99 UA, dove UA è la distanza media tra la Terra e il Sole (mentre le stime del limite esterno viaggiano tra le 1,5 e le 2 UA a seconda del modello).

Nuovo modello più complesso
I passati modelli delle temperature sui mondi alieni essenzialmente trattavano questi pianeti come punti semplici, oggetti unidimensionali. La nuova ricerca utilizza invece un modello climatico 3-D, che tiene in conto dettagli importanti come i flussi d'aria. "Possiamo iniziare a trattare i pianeti extrasolari come veri e propri pianeti tridimensionali, in cui possono verificarsi processi complessi come la formazione delle nuvole", ha detto Leconte.

Un fattore preso in considerazione nel modello in studio è il vapore acqueo, che intrappola il calore. Se un mondo è troppo vicino alla sua stella, troppa acqua sulla sua superficie andrà a vaporizzarsi, riscaldando il pianeta tanto da causare, alla fine, l'evaporazione di tutta la sua acqu,a e rendendo la superficie inabitabile per la vita come noi la conosciamo. I ricercatori sospettano che questo effetto serra fuori controllo, detto runaway greenhouse, sia ciò che è successo a Venere nel nostro Sistema Solare. Il runaway greenhouse non dovrebbe però rappresentare alcun problema per i pianeti a una distanza maggiore di 0,95 UA.

Fino ad ora, gli scienziati pensavano che le nubi di vapore acqueofavorissero l'abitabilità dei pianeti riflettendo il calore delle stelle indietro verso lo spazio. Il nuovo modello rivela che alcune nuvole invece potrebbero intrappolare il calore e contribuire a destabilizzare il clima sui mondi alieni. Le nuvole ad alta quota potrebbero infatti assorbire una parte di questo calore, non consentendone la fuga. Il nuovo modello mostra però anche come ci siano altri fattori che contribuiscono a stabilizzare il clima.

Per esempio, un'atmosfera smuove aria calda e umida dalle regioni tropicali a quelle polari più fredde. "Queste regioni sono molto importanti per stabilizzare il clima del pianeta, scongiurando l'effetto serra galoppante", spiega Leconte. "I nostri modelli indicano che l'alta atmosfera dei pianeti è molto più fredda rispetto a quanto prevedevamo. Questo significa che qualsiasi vapore acqueo si potrebbe trasformare in pioggia o neve prima di arrivare ad altitudini elevate".


Direzioni future
La prossima ricerca del team esplorerà se il metodo di ricerca basato sui modelli 3-D darà risultati diversi anche per quanto riguarda le stime sui limiti esterni delle zone abitabili. "Ad esempio, il modo in cui l'aria circola potrebbe impedire che l'acqua congeli anche in un pianeta più distante dalla sua stella rispetto a quelli finora ritenuti abitabili"

Rif.:
- Quanti sono i pianeti abitabili? - National Geographic

- http://www.nature.com/nature/journal/v504/n7479/full/nature12827.html

- Missione Kepler - Wikipedia

- 8,8 miliardi di pianeti simili alla Terra - Corriere Scienze



zambu(83)
00martedì 25 marzo 2014 13:57
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Demetrio.D
Demetrio.D, 25/03/2014 10:33:


Mettendo da parte la Panspermia, la possibilità che esistano altri pianeti potenzialmente abitabili, con condizioni del tutto simili alla Terra, su cui esiste la vita (per vita intendo ovviamente la più simile a quella che conosciamo) non è un'ipotesi ma è una teoria ben solida

Stiamo parlando ci circa 8 miliardi di pianeti del tutto simili alla Terra. E solo nella nostra galassia.



Quindi figurati sommando i mondi abitabili di tutte le galassie!
E fra questi mondi abitati ce ne saranno alcuni con civiltà evolute presumo...statisticamente parlando...o no?...Ed allora ti risponderò con le parole di Enrico Fermi :..."Dove sono tutti quanti? Se ci sono così tante civiltà evolute, perché non abbiamo ancora ricevuto prove di vita extraterrestre come trasmissioni di segnali radio, sonde o navi spaziali?". [SM=g1420769]




Stige81, 25/03/2014 10:15:



Forse mi pare di ricordare e se si riferisce a chi credo, non è stato allontanato per motivi religiosi, ma per offese al sottoscritto, .



Quella fu la scusa per mandarlo via. I motivi furono puramente di intolleranza religiosa...il mio amico fu provocato sistematicamente da diversi utenti fino a che commise il passo falso di offendere te e così ci fu la scusa buona per disfarsi di chi era scomodo religiosamente parlando. Comunque è acqua passata.



Dici bene, i fatti odierni riportano che non abbiamo scoperto un pianeta abitabile, anche se ripeto, esiste il nostro e non vedo perchè non debbano essercene altri.




Concordo. Probabilmente ce ne sono altri di pianeti abitati ma attualmente non c'è uno straccio di prova che sia così.



Di casi ce ne sono molti, come le analisi effettuate in Australia o su ALH o in tanti altri sassi...



Nessuno, proprio nessuno dei casi esaminati ha potuto dimostrare, nella maniera più assoluta, che ci sia o ci sia stata vita aliena anche solo allo stato microbico.










Demetrio.D
00martedì 25 marzo 2014 14:56
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Demetrio.D
zambu(83), 25/03/2014 13:57:


E fra questi mondi abitati ce ne saranno alcuni con civiltà evolute


Probabile, ma anche il contrario cioè forme di vita primordiali.

zambu(83), 25/03/2014 13:57:


Ed allora ti risponderò con le parole di Enrico Fermi :..."Dove sono tutti quanti?


Zambu, il paradosso di Fermi nasce come ridimensionamento dell'equazione di Drake, in particolare sulla corrente di pensiero che su quell'equazione ha fantasticato e speculato.

zambu(83), 25/03/2014 13:57:


Se ci sono così tante civiltà evolute, perché non abbiamo ancora ricevuto prove di vita extraterrestre come trasmissioni di segnali radio, sonde o navi spaziali?".


I motivi sono diversi, ma sono 3 i principali:

1)
Ipotizzando anche lo stesso livello di evoluzione nostro ci sono dei limiti fisici, in particolare la velocità della luce.
Un segnale radio di qualsiasi potenza o frequenza è vincolato dalla massima velocità che può ragiungere.
Inoltre, qui sulla Terra, abbiamo scoperto la trasmissione senza filo di segnali verso la fine del 1800 grazie a Tesla, ma era un po' troppo rudimentale sia per poter trasmettere le canzoni di Cristina D'Avena (che dicono non era ancora nata) sia per considerare l'idea di iniziare a lanciare messaggi nello spazio.
Da quando è stata ufficializzata l'invenzione definitiva sono passati circa 100 anni, ma solo negli ultimi decenni abbiamo iniziato a valutare l'idea di tentare di comunicare con l'esterno.

Non so che idea tu abbia riguardo la grandezza dell'Universo ma devi considerare che non è uno spazio di pochi chilometri quadrati. Anche ipotizzando una civiltà evoluta quanto noi e che ha seguito lo stesso identico nostro percorso evolutivo, quei segnali inviati, da noi o da loro, potrebbero essere ancora in viaggio.

2) Ipotizzando invece una civiltà talmente evoluta che possiede conoscenze tecnologiche che nemmeno ci immaginiamo, noi non saremmo in grado forse nemmeno di accorgerci di un loro contatto. Che sarebbe un po' come immaginare di trasmettere un segnale radio verso le scimmie che abitano nella foresta.

3) Per comprendere il terzo punto devi considerare l'Universo non come un tubo in cui abitiamo tutti, ma come è in realtà ovvero uno spazio infinito "intorno" a noi. Hai presente la pubblicità di Banca Mediolanum, quando il direttore disegna un cerchio? L'area del cerchio è l'Universo, il direttore siamo noi, tranne per qualche soldo in meno.
Se guardiamo da un lato, ipotizzando il Nord relativo alla Terra, e in quella direzione inviamo un segnale, potremmo e con grande probabilità, inviarlo nel punto sbagliato, cioè dove non c'è anima viva.
Per risolvere questo problema dovremmo essere in grado di trasmettere costantemente segnali radio a 360 gradi, quindi con trasmettitori che coprono tutta la superficie terrestre rivolti verso lo spazio esterno.
Se questo diventasse fattibile oggi pomeriggio, devi però ritornare al punto 1, cioè oggi pomeriggio partono i segnali, ma ora che arrivano, e dove arrivano, dovranno passare decine, decine e decine di anni.



Stige81
00martedì 25 marzo 2014 15:03
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Demetrio.D
zambu(83), 25/03/2014 13:57:



Nessuno, proprio nessuno dei casi esaminati ha potuto dimostrare, nella maniera più assoluta, che ci sia o ci sia stata vita aliena anche solo allo stato microbico.



Hai letto almeno le analisi (come il recente Yamato Y000593)?

E' ovvio che non è dimostrabile la presenza di vita aliena in forma batterica, altrimenti tutto non sarebbe un'ipotesi, ma una certezza. Di concreto c'è il fatto che organismi sopravvivono nello spazio, come anche da recente esperimento effettuato.
zambu(83)
00martedì 25 marzo 2014 17:35
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Demetrio.D
Stige81, 25/03/2014 15:03:



Hai letto almeno le analisi (come il recente Yamato Y000593)?





E' una cosa di 12 milioni di anni fa...temo grave contaminazione del campione. Servirebbero ulteriori approfondite analisi.
Chissà, magari riusciremo finalmente ad avere questa benedetta prova dell'esistenza di vita aliena...anche se di milioni di anni fa poco importa, basta che ci sia una prova con la P maiuscola.


Demetrio.D, 25/03/2014 14:56:


Non so che idea tu abbia riguardo la grandezza dell'Universo ma devi considerare che non è uno spazio di pochi chilometri quadrati. Anche ipotizzando una civiltà evoluta quanto noi e che ha seguito lo stesso identico nostro percorso evolutivo, quei segnali inviati, da noi o da loro, potrebbero essere ancora in viaggio.




E con questa tua sacrosanta affermazione ci siamo giocati pure i fondi per il SETI [SM=g6794]


2) Ipotizzando invece una civiltà talmente evoluta che possiede conoscenze tecnologiche che nemmeno ci immaginiamo, noi non saremmo in grado forse nemmeno di accorgerci di un loro contatto. Che sarebbe un po' come immaginare di trasmettere un segnale radio verso le scimmie che abitano nella foresta.



Ma anche ce ne potremmo accorgene benissimo...ci saranno migliaia di civiltà nell'Universo in grado di venire in contatto con noi, non è che sono tutti esseri di luce [SM=g6794] ...il fatto è che non compaiono ai nostri occhi...oppure compaiono ma noi diciamo che sono palloni sonda, allucinazioni volanti [SM=g6794], errori interpretativi dei testimoni o errori dei piloti militari etc etc...


Demetrio.D
00martedì 25 marzo 2014 19:55
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Demetrio.D
zambu(83), 25/03/2014 17:35:


E con questa tua sacrosanta affermazione ci siamo giocati pure i fondi per il SETI [SM=g6794]


Non ci siamo giocati nulla, il progetto SETI è nato con intenti degni di rispetto, sicuramente più lodevoli che impegnare una vita a seguire i dettami di libri sacri scritti non si sa bene da chi e che ti impongono di vedere ciò che questi hanno stabilito tu debba vedere.

Lo scopo del progetto è di rilevare, pur consapevoli di una scarsissima probabilità di riuscita, dei segnali non terrestri e con l'aiuto di chiunque voglia partecipare al calcolo condiviso.
Fallirà o è già fallito, ma l'importante è che l'umanità ci ha provato, almeno una parte.

E' comunque una straordinaria esperienza, una delle tante che dimostra innegabilmente che l'esistenza dell'essere umano non è limitata a procurarsi cibo e riprodursi ma a esplorare e cercare le risposte, anche ponendo le domande sbagliate che sono poi quelle che stimolano l'evoluzione e il miglioramento.








zambu(83)
00martedì 25 marzo 2014 23:09
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Demetrio.D
Demetrio.D, 25/03/2014 19:55:


Non ci siamo giocati nulla, il progetto SETI è nato con intenti degni di rispetto



Non lo metto in dubbio ma viste le tue precedenti considerazioni sulla quasi inutilità della ricerca di civiltà extraterrestri con metodi convenzionali... [SM=g1420769]



, sicuramente più lodevoli che impegnare una vita a seguire i dettami di libri sacri scritti non si sa bene da chi e che ti impongono di vedere ciò che questi hanno stabilito tu debba vedere.



I libri sacri se li vuoi seguire li segui, altrimenti libero di non seguirli...abbiamo il libero arbitrio ed ognuno fa quello che vuole della propria vita...poi è chiaro che se magari fosse vero quello che c'è scritto su tali testi, allora magari sarebbero c....amari per chi ha vissuto fregandosene altamente del prossimo e della Parola di Dio...ma è solo una remota possibilità eh! [SM=g1420769] ...direi che tu Demetrio puoi dormire sonni tranquilli...forse... [SM=g2201341]


Lo scopo del progetto è di rilevare, pur consapevoli di una scarsissima probabilità di riuscita, dei segnali non terrestri e con l'aiuto di chiunque voglia partecipare al calcolo condiviso.
Fallirà o è già fallito, ma l'importante è che l'umanità ci ha provato, almeno una parte.



Si, lodevole iniziativa...magari con quei soldi buttati al vento ci si sarebbe potuta sfamare un'intera nazione africana ma...il progresso del quale beneficeranno in futuro anche i poveri del mondo(speriamo) passa anche per questo tipo di ricerche coi relativi costi da sostenere.



E' comunque una straordinaria esperienza, una delle tante che dimostra innegabilmente che l'esistenza dell'essere umano non è limitata a procurarsi cibo e riprodursi ma a esplorare e cercare le risposte, anche ponendo le domande sbagliate che sono poi quelle che stimolano l'evoluzione e il miglioramento.



Su questo sono totalmente d'accordo.


Felisianos
00mercoledì 26 marzo 2014 07:56
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Demetrio.D
Demetrio.D, 25/03/2014 19:55:


Non ci siamo giocati nulla, il progetto SETI è nato con intenti degni di rispetto, sicuramente più lodevoli che impegnare una vita a seguire i dettami di libri sacri scritti non si sa bene da chi e che ti impongono di vedere ciò che questi hanno stabilito tu debba vedere.

Lo scopo del progetto è di rilevare, pur consapevoli di una scarsissima probabilità di riuscita, dei segnali non terrestri e con l'aiuto di chiunque voglia partecipare al calcolo condiviso.
Fallirà o è già fallito, ma l'importante è che l'umanità ci ha provato, almeno una parte.

E' comunque una straordinaria esperienza, una delle tante che dimostra innegabilmente che l'esistenza dell'essere umano non è limitata a procurarsi cibo e riprodursi ma a esplorare e cercare le risposte, anche ponendo le domande sbagliate che sono poi quelle che stimolano l'evoluzione e il miglioramento.




Il progetto Seti è fallito purtroppo [SM=g2815480] , e va aggiornato oppure mandiamo a monte tutto e risparmiamo su altre risorse. Quando era nato le onde radio erano il mezzo più veloce per comunicare con gli extraterrestri e carpine qualche messaggio.

Io lo avevo scaricato nel pc il programma [SM=g3061177] Che nostalgia di quei tempi, ero rimasto fisso per ore la prima volta pensando di beccare qualcosa [SM=g1950687]


Ma oggi siamo ad un altro livello! Dobbiamo comunicare con la luce, che viaggia veloce e contiene molto informazioni. Il metodo più fantascientifico sono i neutrini ma gli alieni se sono evoluti potrebbero maneggiarlo facilmente.
I neutrini possono passare attraverso qualsiasi oggetto solido e sono ideale per mandare messaggi nello spazio. Ci sono esperimenti interessanti già effettuati:

www.scienzainrete.it/contenuto/news/comunicare-mezzo-dei-...
Trovi leggengo nel link sotto la ricerca in inglese
www.rochester.edu/news/show.php?id=4022

Il seti ragiona come se noi guardassimo ancora la tv analogica degli anni 60.

Sul paradossi di fermi mi sembra ci fosse una bella discussione da qualche parte, nel tempo mi sono fatto l'idea che sia un dogma antropocentrico, smentito dall'equazione di Drake.

La Terrà è abitabile come lo sono secondo me molti altri pianeti, non esiste una sua unicità, le galassie sono miliardi, ogni galassia ha miliardi di stelle, sistemi stellari hanno miliardi di pianeti. Possiamo pensare di avere una specificità così grande. La natura ha creato uno spazio enorme per farci stare da soli come apice dell'evoluzione? Non ci credo [SM=g1950677]
Demetrio.D
00mercoledì 26 marzo 2014 09:44
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Demetrio.D
Felisianos, 26/03/2014 07:56:


Io lo avevo scaricato nel pc il programma [SM=g3061177] Che nostalgia di quei tempi, ero rimasto fisso per ore la prima volta pensando di beccare qualcosa


Anch'io stessa nostalgia ed era eccitante sapere di contribuire e che forse potevo essere proprio io a rilevare qualcosa [SM=g2201348]

Felisianos, 26/03/2014 07:56:


Ma oggi siamo ad un altro livello! Dobbiamo comunicare con la luce, che viaggia veloce e contiene molto informazioni.


Solo per chiarezza, le onde radio, ma in generale la radiazione elettromagnetica, viaggia alla velocità della luce. Più veloce di una comunicazione radio non esiste nulla, a parte ciè che la fisica quantistica sta studiando.


Felisianos, 26/03/2014 07:56:


Il metodo più fantascientifico sono i neutrini ma gli alieni se sono evoluti potrebbero maneggiarlo facilmente.
I neutrini possono passare attraverso qualsiasi oggetto solido e sono ideale per mandare messaggi nello spazio. Ci sono esperimenti interessanti già effettuati


I neutrini hanno una massa, per quanto piccola. Il vantaggio ipotetico di usare i neutrini come "trasporto" delle informazioni non è riguardo la velocità ma per il fatto che possono attraversare solidi, a differenza della radiazione magnetica che non è in grado di farlo, ad esempio se consideri lo spettro elettromagnetico luminoso, la luce, non riesce ad attraversare un solido ad esempio come la roccia, i neutrini sì.

Nell'Universo, nello spazio, la radiazione elettromagnetica si "muove", si propaga in una condizione ideale.




Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 10:09.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com