Pena di morte

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00giovedì 1 giugno 2006 13:20
So che non c'entra nulla ma volevo sapere se siete favorevoli o contrari alla pena di morte?
+maranatha+
00giovedì 1 giugno 2006 13:37
Contrario!!! [SM=g27811]
Demirel81
00giovedì 1 giugno 2006 23:44
In alcuni casi come omicidi di minori sono favorevole
UFOONLINE
00venerdì 2 giugno 2006 02:25
Contrario nella maniera più assoluta.
Alienatox
00venerdì 2 giugno 2006 19:54
Tendenzialmente sono favorevole [SM=g27832]
FoLLyELf
00sabato 3 giugno 2006 16:57
Sono contrario all'idea che lo stato possa disporre della vita di un uomo. E' anch'esso un omicidio.
Marvinfire
00domenica 4 giugno 2006 15:04
Sono contrario anche io, ma poi bisogna trovarsi ad avere magari ucciso un parente o un famigliare e vedere cosa si prova come vendetta intendo [SM=g27818]
SoleMaledettoX
00sabato 17 giugno 2006 00:33
[SM=g27833] Contrario
=bluebook=
00sabato 17 giugno 2006 01:33
contrario!! [SM=g27812]
...e se potessero parlare, lo direbbero anche tutti gli "innocenti", morti a causa di questa "legge".

[Modificato da =bluebook= 17/06/2006 1.34]

saturnosky
00lunedì 19 giugno 2006 18:31
Solo contrario alla pena di morte. Ma la pena deve essere scontata tutta però, si vede in giro troppa gente che dopo pochi anni di galera magari per omicidio si ritrova a piede libero. Sono quindi per la certezza della pena.
=bluebook=
00lunedì 19 giugno 2006 21:22
bravo saturnosky hai evidenziato un grosso problema
sono assolutamente d'accordo con te.
claz3a
00mercoledì 27 settembre 2006 11:41
La pena di morte va valutata in ogni sua parte. Decidere della vita di un altro è ingiusto, sono daccordo, ma va valutata la gravità del reato che si è commesso.
Ogni reato va punito seguendo la vecchia regola dell'occhio x occhio, dente x dente.
Punirei i pedofili con torture di tipo sessuale, partendo dalla loro castrazione e facendo provare loro ciò che hanno fatto provare a quei poveri bambini.
Punirei gli stupratori mettendoli in un recinto di gay assatanati - anche se alcune volte non serve che siano gay, basta che siano assatanati - , e lascerei fare.
Punirei chi uccide premeditatamente con la pena di morte.
Chi uccide d'istinto, per un raptus di follia, internandolo in un manicomio.
Ad ogni reato la sua pena, logicamente se la pena è di morte verificherei di avere prove certe della colpevolezza dell'individuo, altrimenti poi, se sbaglio come faccio a rimediare?
saturnosky
00giovedì 28 settembre 2006 14:23
Re:

Scritto da: claz3a 27/09/2006 11.41
Punirei gli stupratori mettendoli in un recinto di gay assatanati - anche se alcune volte non serve che siano gay, basta che siano assatanati - , e lascerei fare.
DIM]



Che frase triste che hai detto. Cioè per te la punizione per gli stupratori è stare in un recinto con dei gay?
Perchè pensi che i gay siano tutti dei sessuomani impazziti?
Oppure anche tu vai con il parallelo gay= pedofilo= pervertito.

Ma a volte mi chiedo quando la nostra società crescerà di livello.
claz3a
00giovedì 28 settembre 2006 14:41
Saturnosky
nessuno ha detto che i gay sono pervertiti pedofili. Questo lo hai detto tu!
A parte che non ho associato i pedofili ai gay, li ho associati in qualche modo agli stupratori, perchè quando dico che uno stupratore dovrebbe provare ad essere violentato - non intendo da una donna, dato che magari potrebbe essere piacevole x lui - ma da un uomo che lo obbliga a fare qualcosa che lui non vuole - esattamente come lui ha fatto - , necessariamente quell'uomo deve essere sull'altra "sponda", perchè se fosse eterosessuale manco lo sfiorerebbe.
Non è una frase triste, è triste il mondo che è pieno di gente così(e così non intendo i gay, dato che ho alcuni amici che lo sono e sono bravissime persone!).
Spero che tu abbia capito.

Un mondo con delle leggi alla occhio per occhio dente x dente fa tornare al medioevo, lo so, ma visto che i nostri governi non sono capaci di controllare questi fenomeni l'estremo rimedio potrebbe essere questo.
Nel momento in cui tu commetti il reato sai a che cosa vai in contro. Uomo avvisato mezzo salvato.

[Modificato da claz3a 28/09/2006 14.51]

+veniamoinpace+
00giovedì 28 settembre 2006 15:24
sono daccordo, anche se non totalmente con claz..
Una persona che conosco è stata violentata e vi posso assicurare che quello è il minimo che uno vorrebbe che cpitasse ad uno stupratore..
Cadrei nel volgare se ve lo dicessi, quindi evito, ma chi di voi parla di pene meno severe deve capire che lo stato non ha la possibilità di ospitare nelle carceri tutti i malviventi, quindi fa leggi come l'indulto che, a mio parere, servono solo x incentivare la criminalità.
E poi vi sembra giusto che un ragazzo trovato con qualche canna in tasca debba affrontare il processo e prendersi 3 mesi di arresti domiciliari(perchè è minnorenne, altrimenti prigione), quando uno stupratore dopo 6 mesi è già libero di stuprare di nuovo? E che cosa ha imparato in quei 6 mesi? Che non è poi così male, visto che nell'ipotesi peggiore che lo beccano si fa altri 6 mesi di carcere con vitto e alloggio pagati.
io sono per le pene più severe per tutti.

[Modificato da +veniamoinpace+ 28/09/2006 15.25]

saturnosky
00giovedì 28 settembre 2006 15:34
Forse non ci siamo capiti. Io per primo penso che le pene devono essere severe, educative e continuative. Quello che mi aveva colpito era la strumentalizzazione del gay in gabbia come punizione. Tutto qui. Penso che uno stupratore debba andare in carcere, per molti anni. Sono contrario alle pene occhio per occhio, perchè in uno stato di diritto non si pratica la tortura o non si procurano danni fisici come vendetta, per quanto il reato sia grave. Poi magari succede come quella bimba di 12 anni che aveva accusato di stupro un marocchino che è stato incarcerato ed è venuto fuori che si era inventata tutto e il povero ragazzo passava li per caso. Ci vuole moderazione nelle cose.
+maranatha+
00giovedì 28 settembre 2006 16:05
Ragazzi a mio avviso la discussione è diventata alquanto contorta...
Partiamo dal presupposto che uccedere una persona non sia giusto(parere personale)[Non fare agli altri ciò che non vorresti fatto a te stesso]Non è difficile comprendere che se condanniamo una persona alla morte anche se avesse ucciso 10.000 persone diventeremmo come a lui!
Se succedesse ad un elemento della mia famiglia (una violenza o altro) non socome risponderei alla violenza essendo molto istintivo, ritengo però che la punizione più giusto è la comprensione dell'essere umano di aver fatto del male...
Lavorando con i ragazzi del tribunale la prima cosa che si comprende è che non si rendano conto della gravità delle loro azioni ma si concentrino solo sull'ingiusta punizione e cioè la reclusione con le relative conseguenze del fatto che quando usciranno saranno considerati diversi.
La gravità è che se un essere umano sia spinto a commettere atti + o - gravi la colpa spesso si riconduce alla società stessa partendo dalla base che dovrebbe essere la famiglia fino ad arrivare all'indifferenza degli amici(quanti di noi conoscono ragazzi in situazioni particolari e facciamo finta di nulla?)Per concludere ritengo che loro siano un prodotto sociale e tutti ne siamo colpevoli ma naturalemente l'uomo ritiene che sia più facile eliminarne l'errore che affrontarlo e ricondurlo ad una vita migliore.
Demirel81
00venerdì 29 settembre 2006 01:57
Pur comprendendo chi cerca di giustificare alcuni atti, che restano sempre e comunque assurdi, a prescindere dal contesto sociale dove vengono messi in pratica, io ritengo che la pena di morte sia poco utile come deterrente. Chi vuole comettere un delitto non viene spaventato dal boia, ne dalla sedia elettrica. L'esempio sono gli Stati Uniti dove il tasso di criminalità è il più alto del mondo nella sfera dei paese industrializzati e vengono eseguite esecuzioni ogni settimana praticamente. Ma questo non significa che in alcune particolari circostante la pena di morte non deve essere messa fra le possibilità: l'omicidio di un bambino per esempio, o le condanne per strage, terrorismo o mafia ( quando ci sono di mezzo degli omicidi ).

Mi metto nei panni di un genitore, se mio figlio venisse brutalmente ucciso non potrei mai acettare solo il carcere per il suo assassino. E' vero che lo stato diventa anch'esso assassino quando da il via libera legale all'esecuzione di un uomo, ma è pur vero che nessun uomo merita di restare in vita dopo aver commesso alcune tipologie di delitti. Cruda verità, forse scomoda, ma io la penso così.

claz3a
00venerdì 29 settembre 2006 10:04
Anch'io sono daccordo, Demirel.
Credo che bisogna valutare da caso a caso, da situazione sociale ad un altra. Certo non agire di impulso, senza alcuna prova, perchè se la sentenza è già stata applicata, non si può più rimediare.
E' inutile dire "mettiamoli in prigione e che ci restino", lo stato non è in grado nè di mantenerli, ne di trovare un alloggio per tutti.
La soluzione dell'occhio x occhio è comunque sbagliata, ma il primo a commettere l'errore è proprio il delinquente. Poi questi piangono e si pentono. Gli errori si pagano, anche a caro prezzo.
Nonsonosolo
00venerdì 29 settembre 2006 14:56
Non sono per nulla d'accordo. Esiste nelle esecuzioni a morte una percentuale di errore del 12% secondo le fonti di Nessuno tocchi Caino. Cioè 12 persone su 100 condannate a morte sono state riconosciute innocenti dopo l'esecuzione, grazie per esempio a analizi del dna che venivano negate, grazie al vero comlpevole che confessava ecc. Esiste un rischio troppo grande di mandare a morire un innocente nell' attuazione della pena di morte. Lo stato può permettersi un colpevole fuori dal carcere, ma non può permettersi un innocente ucciso. Per me quindi la pena di morte è racappriciante anche come soluzione ai delitti più atroci. Il carcere a vita basta, datemi retta, restare a marcire in una galera 2 metri x 2 è molto peggio che morire per iniezione letale.
+maranatha+
00venerdì 29 settembre 2006 15:06
Allora ve la rigiro in un altro modo...qualcuno deve effettuare l'esecuzione e metterla in pratica...se doveste essere voi a premere il pulsante lo fareste?
A questo punto non mi potete dire di no, perchè la condanna è sociale e quindi anche voi siete colpevoli per la sua esecuzione...o pensate che non premere il pulsante pulisca la coscienza? [SM=g27815]
Vi propongo nello specifico la Camere a gas negli Stati Uniti
come Metodo di esecuzione non molto diversa dall'iniezione letale:
Il condannato viene legato a una sedia in una camera stagna. Uno stetoscopio fissato al torace viene collegato a delle cuffie che si trovano nella stanza adiacente, nella quale i testimoni possono seguire in compagnia del medico l'agonia del paziente. L'esecuzione avviene attraverso la liberazione nell'aria di cianuro in forma gassosa. La morte sopraggiunge per asfissia, perché il cianuro inibisce l'azione degli enzimi respiratori che trasferiscono l'ossigeno dal sangue alle cellule del corpo. In genere lo stato di incoscienza subentra rapidamente, ma può ritardare se il prigioniero tenta di prolungare la propria vita trattenendo il fiato o respirando lentamente. Può succedere che gli organi vitali continuino a funzionare anche se il condannato è incosciente; il tempo di sopravvivenza medio è tra gli 8 e i 10 minuti.
L'esecuzione avviene attraverso una serie di pulsanti che attivano il macchinario ma nessuno sa quale in realtà la faccia funzionare cosicchè hanno la coscienza pulita!!!
Le camere a gas vennero utilizzate dai nazisti durante l'olocausto perché permettevano di uccidere in maniera veloce un gran numero di persone contemporaneamente (1000-1500 in pochi minuti). Diversi esperimenti furono condotti per trovare il metodo più rapido ed efficace: dopo un'iniziale uso di monossido di carbonio si passò al Zyklon B. Come per le camere a gas americane, anche in questo caso avveniva liberazione di ioni cianuro, altamente velenosi, che provocavano la morte in brevissimo tempo.
In passato i metodi erano diversi...
Crocifissione: usata, ad esempio, in alcuni casi dagli antichi romani.
Schiacciamento: nel tempo di Marco Polo il popolo mongolo usava eseguire la condanna a morte delle persone rispettabili coprendole con un telo e schiacciandole con i cavalli.
Ghigliottina: usata in Francia a partire dalla rivoluzione francese.
Garrotta o garrota: usata in Spagna dal secolo XIX..
Impiccagione: comune nel medio evo.
Fucilazione (in Italia era la forma più comune).
Colpo di pistola alla nuca: usato a tutt'oggi in Cina.
Iniezione letale: usata a tutt'oggi negli Stati Uniti.
Lapidazione: usata ampiamente nell'antichità, è ancora presente in alcuni stati.
Sedia elettrica.
Camera a gas. <--- [Quella che stiamo trattando nello specifico]
Squartamento.
Sventramento.



[Modificato da +maranatha+ 29/09/2006 15.36]

Sensitiva25
00sabato 30 settembre 2006 11:57
Ogni morte è orribile, anche quella di un assassino. Personalmente non potrei vivere con il peso di una morte sulle spalle. Io non sono favorevole alla pena di morte, anzi penso che una moratoria internazionale che coivolga anche gli Usa e la Cina sarebbe un passo avanti per il nostro mondo. Tanto nessuno da indietro i propri cari a chi li ha persi neanche l'uccisione dell'assassino, che è solo una vendetta nuda e cruda. Non aggiunge niente se non dolore e sangue.
UniversalMan
00lunedì 2 ottobre 2006 04:53
Io sono favorevole alla pena di morte.
Chi commette un omicidio volontario sa cosa rischia. La vita è la vita, se la togli te la tolgono. Mi pare un discorso senza una piega. In galera non si sa mai, poi qui in italia si esce sempre prima e magari ti trovi il carnefice a fare la spesa nel tuo stesso supermarket.
+veniamoinpace+
00lunedì 2 ottobre 2006 09:14
Anche io sono favorevole, non solo xchè in Italia esiste una legge assurda chiamata Indulto che permette a malviventi di uscire solo dopo pochi anni reclusione, ma anche perchè, se avete visto i tg in qst ultimi mesi, moltissimi hanno ricommesso gli stessi reati. E noi gli paghiamo pure vitto e alloggio.
Sicuramente una morte più "dolce" rispetto a quella dei tempi antichi (dove ti sventravano e crocifiggevano e l'agonia durava anche giorni), ma al momento in cui uno decide di togliere la vita ad un altro, sa che lo stato la toglierà a lui. Ovviamente non ci devono essere dubbi sulla colpevolezza della persona.

[Modificato da +veniamoinpace+ 02/10/2006 9.17]

AlienoGrigio
00lunedì 2 ottobre 2006 14:54
Voi pensate che ho letto che il 75% di quelli che sono usciti per l'indulto sono tornati in carcere, e molto spesso per gli stessi reati ;sdeng; Il carcere deve essere una riabilitazione per chi commette dei reati di un certo tipo, ma ad un assassino, un pedofilo, un terrorista, che cosa vuoi riabilitare? Rimarrà così a vita, purtroppo.
Neverlande
00martedì 10 ottobre 2006 09:08
Cotrario senza se senza ma. La vita è la vita, nessuno ne dispone, neanche lo stato.
SoleMaledettoX
00venerdì 20 ottobre 2006 13:41
Una notizia che dovrebbe farvi riflettere:

Suicida prima dell'iniezione letale: «Innocente»
Michael Johnson, accusato di omicidio, si è tolto la vita in un carcere del Texas. Ha lasciato un messaggio scritto col sangue: «Non sono stato io»



.....
|xenon|
00venerdì 1 dicembre 2006 22:05
Io sono contrario solamente perchè, come è stato giustamente detto prima, a volte ci rimettono la vita degli innocenti.
Però per ai veri colpevoli, meriterebbe una pena proporzionata al crimine commesso.
Come nell'Inferno di Dante [SM=g27815]
trustnoone83
00martedì 19 dicembre 2006 09:32
ciao
trustnoone83
00martedì 19 dicembre 2006 09:44
Andatelo a dire ai parenti del bambino sciolto nell'acido!!!,o (se potesse sentirci)al bambino massacrato come un 'animele senza motivo con i pezzi di cervello attaccati al muro!!!!(cogne), che bisogna avere pieta'!!

E smettiamola con i luoghi comuni...come: "TOGLIERE LA LIBERTA' E' LA PEGGIOR PUNIZIONE PER UN UOMO!!"....quando sappiamo tutti benissimo che il carcere a vita non esiste!, e anche per i peggiori omicidi dopo 10, massimo 15 anni sei fuori!!!

Mi viene da ridere(per non piangere!), a pensare che c'e' gente che ha ucciso a sangue freddo, e magari stamattina e' a casa in liberta' vigilata, magari a parlare su questo forum!

Mi disp. ma quando il reato e' grave , e c'e' la confessione assoluta, ALCUNE persone(badate bene..ALCUNE) non meritano di vivere!

[Modificato da trustnoone83 19/12/2006 9.47]

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