Minot AFB 24 ottobre 1968

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AlessandroCacciatore
00mercoledì 28 marzo 2012 17:27
Un caso stradocumentato

Sto lavorando alla traduzione di un caso enormemente importante e stradocumentato. C'è un sito, dedicato, ove è possibile reperire TUTTO quello che c'è da sapere su questo caso. Venne analizzato dal Blue Book all'epoca, e non si arrivò ad una conclusione. In seguito venne anche contattato l'ufologo Allen Hynek, per cercare di dare una risposta ad un evento che coinvolse una ventina di militari con tanto di tracciato radar.

Qui il sito in questione minotb52ufo.com/index.php

C'è tanta di quella documentazione che, francamente, ho visto molto di rado in vita mia. Ci sono i documenti dell'epoca e anche le analisi fatte al radar che identificò il "bip" non identificato, documenti e interviste ai testimoni, più le varie fasi di indagini che vennero condotte all'epoca.

Ora. Chiunque voglia aiutarmi è il benvenuto. C'è parecchio da tradurre.

Qui un riassunto di quanto avvenne quel giorno

Nella tarda mattina del 24 ottobre 1968, tre gruppi del personale di sicurezza addetti al controllo dei missili ICBM (Intercontinental Ballistic Missile) della base USAF, Minot Air Force Base, in North Dakota, Stati Uniti d'America, furono coinvolti in un evento UFO per più di 3 ore. Il centro di controllo radar della base, il RAPCON, contattarono i piloti che stavano volando in zona con un B-52H, dopo aver captato la presenza di un oggetto non identificato sul radar. Lo stesso velivolo, con radar a bordo, capta la presenza dell'UFO e i piloti in quel momento, filmano la presenza del bip non identificato. Per almeno due occasioni le comunicazioni di bordo furono interrotte da un'interferenza sconosciuta. Successivamente i piloti più personale atterra, osservano la presenza dei un velivolo luminoso a bassa quota, quasi come se volesse atterrare nella base.

Qui, nel documentario di Peter Jennings, è possibile avere un riassunto esaustivo sul caso: video.google.ca/videoplay?docid=-1614846387438905636&q=jennings+ufo&total=24&start=0&num=10&so=0&type=search&pl...

Punti salienti: minotb52ufo.com/introduction.php

Le fotografie fatte all'epoca al radar che captò l'UFO: www.minotb52ufo.com/radarscopes/radarscope-index.php

La documentazione reperibile qui: www.minotb52ufo.com/doc.php

Le interviste fatte ai testimoni: www.minotb52ufo.com/interviews.php

Qui svariate analisi ai tracciati radar, tra cui spicca quella di Claude Poher, astronomo, membro del CNES, l'ente spaziale francese, che conferma la natura anomala dell'UFO, tanto che ipotizzò che l'UFO avesse un'energia che poteva permetterlo di raggiungere addirittura la velocità della luce

www.minotb52ufo.com/radar_analyses.php

Qui l'analisi approfondita di Poher al tracciato radar www.minotb52ufo.com/poher/cp-part2.php

La conclusione, dell'enorme lavoro condotto da Poher dice:

It is certainly interesting to consider that this apparently non-aerodynamic aerial device has no comparison with all currently known technological developments. Here again, we are dealing in one or more devices in which the dynamics and energy characteristics are quite simply phenomenal, and have the theoretical potential to allow for an interstellar voyage.

Effectively, the maximum UFO acceleration deduced from the B-52 radarscope photos (400 g's) allows for a relativistic speed (more than 90% of the speed of light) in a relatively short time (less than a day). This is one of the two indispensable conditions for traveling between stars, since it allows sufficient relativistic time “compression” for the crew to arrive at the destination during their life span. The second indispensable condition is the ability to produce a tremendous amount of energy onboard the spacecraft, something the Minot UFO has demonstrated in its powerful light emissions, and phenomenal maneuvers.

In this case, we also have a panoply of interesting physical effects, including the extreme luminosity of the air, loss of the B-52 VHF transmissions on two discrete occasions, and a powerful radar echo. We will probably never know all the facts, but what we have been able to reconstruct is perfectly clear from my point of view, and reinforces what I have written on the site www.universons.com/.

The conclusions of Blue Book in 1968 appear perplexingly ridiculous, however, it really doesn’t matter since the truth is inherent. And this truth implicates knowledge of considerable potential for the future of humanity. We need to join efforts to understand the physics revealed, since it is by the union of our knowledge that we will advance our understanding.

Dr. Claude POHER
Toulouse, France
August 6, 2005


cazz@ro6502
00giovedì 29 marzo 2012 13:25
Bravo alessandro! ottima documentazione!

Hai citato un ottimo caso, sto studiando anche questo!

Una parte del caso lo avevo gia' trattato in

"l'Ufologia osservata con strumenti di Paleoufologia Razionale" v1.0


ma dai links che trovi sulla discussione delle rubrica di Sheenky? che pare sia andato via? o tornato con altro nome e nickname, in ogni caso non ho foto o disegni dell'epoca e dai documenti interpretai e dalle scarne descriwione si capiva che poteva essere

-forse almeno un Foo Fighters
-forse anche un UFO discoidale a doppio piatto rosso/arancione

ma non era da escludere

-un velivolo terrestre per operazioni speciali e guerra elettronica

perche0 non si capisce se l'UFO in hovering nella zona era luminescente o meno. Di certo i velivoli UFO erano almeno 2 ma mancando disegni e/o foto il caso risulta ancora aperto, quindi mi studiero' un po' tutto e ci vorra' un po' di tempo!
AlessandroCacciatore
00giovedì 29 marzo 2012 14:18
Sì, gli UFO avvistati erano due, tra cui uno dei quali fu avvistato molto vicino alla base, era molto luminoso e grande, appariva molto più simile ad un disco che a un Foo. L'oggetto sembrava come se volesse atterrare nel perimetro interno della base, cosa che poi non avenne, e andò via senza che alcuno riuscisse a capire meglio cosa fosse. Il primo fu senz'altro captato dai radar ma molto distante sia dalla base che dai piloti del B-52 che lo captarono. Il segnale radar, come già detto, venne analizzato e rimase senza spiegazioni, data la natura molto anomala del "bip", che mostrava chiaramente un UFO. Sto continuando la traduzione, c'è tantissima roba, ripeto.
cazz@ro6502
00giovedì 29 marzo 2012 14:59
UFO a doppio piatto, [SM=g1420770] molto grande, luminoso e/o quasi fosforescente che emanava una luce rossa oppure arancione?!

;-)

caso gia' risolto! [SM=g6794]

Sarebbe [SM=g8884] UFO a tecnologia saurica! [SM=g8284]

Cmq vado a leggere i files [SM=g1950677]
AlessandroCacciatore
00giovedì 29 marzo 2012 15:07
Se puoi tradurre qualcosa anche te mi farebbe un enorme piacere e un grande aiuto alla buona informazione e indagine ufologica. Ultimamente sono a lavoro su più cose. Ho intenzione intanto di tradurre al meglio questo caso, purtroppo passato nel dimenticatoio, poi sto lavorando alla traduzione del lunghissimo e interessantissimo scritto Alfred Loedding & The Great Flying Saucer Wave of 1947. Insomma, tanta roba, tanto lavoro, e speriamo di finire presto. Questo è fare studi ufologici dadi e bulloni, non video vaghi posti sul Tubo. Io adoro lo studio storiografico e il mutamento che il fenomeno ha avuto a livello socio-psicologico negli anni, mostrando che è mutato e si è mescoltato nella cultura della nostra società.

Resta sintonizzato [SM=g2201354]
cazz@ro6502
00giovedì 29 marzo 2012 17:23
sono stra.daccordo con te! dadi e bulloni per rintracciare la serie storica della tecnologia aliena (percepita in modo sparso nel tempo e nello spazio dai buzzurri terrestri) e poi osservare la coerenza storica degli avvistamenti! ;-)

Se avro' materiale a sufficienza per ricostruire una discreta serie di avvistamenti saurici, entro dic 2012 sforno un nuovo ebook altrimenti ciccia.

Le traduzioni le postero' qui', circa il caso minot
ufologo 555
00giovedì 29 marzo 2012 17:36
Documentazioni non ne trovo ma anche questo narrato da Keyhoe è significativo; comunque ci sono i nomi ...

Trascritto dal volume: " La verità sui Dischi Volanti"




LA PORTAEREI...DELLO SPAZIO !
Il 6 Dicembre del 1956, un bombardiere quadrimotore B-29 “Superfortress” dell'USAF, stava per terminare un volo notturno di addestramento, volando sul Golfo del Messico a 18.000 piedi di quota, sotto una chiara luce lunare, tornando verso la sua Base ad El Paso, nel Texas.
Fino ad allora tutto procedeva normalmente, come in altre “missioni”. Alle 05.24 del mattino, il grosso quadrimotore, pilotato dal Cap. Jhon Harder, si trovava a 190 miglia da Galveston ed a circa 100 miglia a Sud della costa della Louisiana. Un minuto prima, Harder, aveva chiamato l'Uff.le addetto al radar di bordo, Ten. Sid Coleman, invitandolo ad azionare il radar perché voleva dare uno sguardo alla linea della costa sullo schermo radar ausiliario della cabina di pilotaggio.
Alle 05.25, Coleman tornò nella cabina di comando e si mise anch'egli ad osservare lo schermo radar, ma di quello principale, per vedere quando appariva la linea della costa.
D'un tratto, al margine del suo schermo apparve l'eco di un aereo sconosciuto... Ma quando l'indice elettronico del radar ( quella linea luminosa che gira sullo schermo ) compì la successiva rotazione, Coleman fece un salto...In quel brevissimo periodo di tempo l'OGGETTO aveva percorso 13 miglia... La terza posizione sullo schermo, mostrava che si dirigeva dritto verso il Bombardiere !
Per un attimo pensò ad una possibile collisione; poi, vedendo che le successive posizioni dell'Oggetto, sullo schermo radar, si allontanavano dall'aereo, se non altro si calmò un po'...
Guardando però il cronometro di bordo, gridò all'ingegnere di bordo ( radarista ), Bailey, di aiutarlo a prendere i tempi per sapere a quale velocità stesse procedendo quello strano Oggetto.
Così, prima che le tracce in successione svanissero dallo schermo, Coleman e Baily si affrettarono a calcolare la velocità di spostamento: 5240 miglia orarie ( 9.700 Km/ora,circa )! Incredibile!
I due allora si guardarono sbalorditi; Quindi Coleman afferrò la cuffia dell'interfono e chiamò il pilota per informarlo dell'accaduto e per intimarlo a tenere d'occhio anche il suo radar.
Il pilota, Harder, rispose incredulo ad una tale esposizione di fatti e, per sicurezza, ordinò di fare un'accurata calibratura dei radars. Coleman si affrettò ad eseguire l'ordine, ben sapendo che il radar funzionava perfettamente ( anche al sotto scritto capitò qualche volta...). Comunque neanche lui riuscì a darsi una spiegazione di ciò che aveva osservato. Intanto Bailey teneva sott'occhio lo schermo. Ed ecco apparire sullo schermo nero un altro Oggetto con le caratteristiche di quello precedente e immediatamente dopo, un Altro ancora ! Non vi erano più dubbi : erano REALI...
Un secondo dopo, l'Uff.le di rotta, Ten. Cassidy, comunicò che anche sul suo schermo radar erano apparsi gli Oggetti. Nel frattempoColeman aveva appena finito i controlli dell'apparato radar, che i segni di 4 Oggetti si misero ad attraversare lo schermo radar... Contemporaneamente sentì attraverso la cuffia interfonica la voce allarmata di Harder che affermava di vedere anch'egli i 4 Oggetti sul suo radar; la Loro posizione era ad “ore 12”, cioè di fronte al loro aereo, lungo la loro rotta!
Inserendosi nei loro dialoghi, Coleman, riferì il perfetto funzionamento dei radars. Così , tutti insieme, osservavano increduli quegli straordinari Oggetti, quando Uno dei 4, deviando, prese ad avvicinarsi all'aereo dalla parte destra; allora si allarmarono...
Nella cabina del B-29 , Baily corse alla finestra mediana di destra, fissando lo sguardo nel buio...
Stuoito, scorse d'un tratto l'Oggetto : era illuminato da una luce azzurra., solcando rapido il cielo notturno in direzione opposta a quella del Bombardiere; volava così velocemente che poté osservare, al suo passaggio, soltanto un bagliore bianco-azzurro sfiorare l'aereo per scomparire dietro i piani di coda dell'aereo...
Era appena scomparso che tutti e tre gli schermi radars segnalarono un'altro gruppo di tracce sconosciute!
Come le prime, le NUOVE andavano a più di 5.000 miglia orarie !
A rendere più difficili le cose, anche queste Tracce volavano incrociando la rotta del B-29. Con quelle spaventose velocità, quegli UFO, non avrebbero dato all'equipaggio nemmeno il tempo di recitare una preghiera... E lo sapevano..
Ma presto, anche quest'ultimi UFO, scomparvero... Erano trascorsi, dal primo avvistamento, 6 minuti. Vi fu un'improvvisa calma. Gli schermi erano vuoti. L'indice elettronico girava senza rilevare nient'altro. Ma gli sguardi dell'equipaggio erano tutti lì, fissi sugli schermi radars. Forse l'incubo era finito...Passò un altro lunghissimo minuto. Si stavano ormai rilassando quando, fulmineamente, ecco apparire sugli schermi un NUOVO GRUPPO DI TRACCE!
Colemancalcolò di nuovo tempi e distanze con il cronometro,assistito da Baily: stesse velocità precedenti!
DUE degli UFO, anche questa volta, si dirigevano come razzi verso il Bombardiere! E baily diede nuovamente l'allarme in cuffia...
Il Serg. Ferris e Baily corsero alla finestra centrale e, a bocca aperta, assistettero al passaggio dei due UFO... sembravano lampeggiare con la solita luce bianco-azzurra, la loro forma era decisamente rotonda. Intanto il Com.te Harder fissava, come ipnotizzato, le Macchine Volanti che si allontanavano mentre, 40 miglia più in là, rispetto la loro posizione, ed in coda, 5 Dischi deviarono improvvisamente per puntare decisamente verso il Bombardiere...!
Era davvero troppo per l'equipaggio con i nervi già messi a dura prova, da quel “carosello”...
Raccontarono di aver provato dei brividi freddi dietro la schiena, lassù, di notte, con quegli Affari mai visti prima... Solo 3 secondi, e sarebbero stati loro addosso !
Harder, quasi istintivamente, sfiorando la cloche per cercare di evitare la collisione, non ne ebbe il tempo perché accadde una cosa incredibile : i 5 Dischi Volanti rallentarono quasi di colpo, tutti insieme, mettendosi poco dietro il quadrimotore volando alla stessa velocità !
Allibito, Harder, non osava nemmeno respirare, né toccare alcunché per l'assetto del velivolo...
Ma accadde un'altra cosa : d'improvviso, Harder, vide sullo schermo radar UN OGGETTO GIGANTESCO, stando dalle dimensioni della nuova traccia apparsa ! Infatti misurava, sullo schermo, mezzo pollice! ( cm. 1.2 ; una normale traccia non misura che 2/3 mm. ).
Sbalordito assistette, insieme agli altri, ad una cosa ancor più fantastica: la nuova Grande Traccia , ad una velocità anch'essa di almeno 5.000 miglia all'ora, fu avvicinata dai 5 Dischi che avevano appena lasciato il Bombardiere e quindi le tracce dei vari Oggetti si...”fusero”in quella Gigantesca !
Subito dopo, quest'ultima, iniziò ad accelerare, spostandosi così rapidamente sullo schermo radar, da lasciare stupefatto Harder ; Essa attraversò in un baleno lo schermo per poi scomparire oltre il bordo dello stesso. Quasi contemporaneamente sentì attraverso le cuffie Coleman gridare quest'ultima velocità calcolata in 9.000 miglia orarie! E subito chiese se anche gli altri avessero assistito a tale scena, quasi per avere una conferma per ciò che aveva assistito !
Per il resto del volo di rientro l'equipaggio restò in allerta, del resto non avrebbero riposato dopo quell'esperienza!
Una volta atterrati i Servizi Segreti non persero tempo...Tutto l'equipaggio fu ripetutamente interrogato, insieme e separatamente.
In fine gli esperti scrissero in calce sul rapporto che “l'equipaggio era degno di fede”...
Tutto qui, ufficialmente. Questo fu il rapporto che ebbe l'ex Magg.re dei Marines Donald E. Keyhoe, che collaborò con l'ATIC ( il Servizio Segreto dell'USAF ) negli anni 50, divenuto poi un Ufologo di spicco,negli USA.
Cosa dire? Ce ne sono a decine di questi rapporti , specie nel Blue Book, nel Progetto Sign, etc...
L'interpretazione che può essere data, secondo me, può essere questa : i Dischi erano stati rilasciati e poi ripresi a bordo di quella grande astronave, dopo aver effettuata una ricognizione sulla Terra, o per lo meno in quella zona. Quindi incuriositi, al rientro , dal Bombardiere, vollero dargli “un'occhiata”... Oppure una sorta di dimostrazione, come spesso usano fare!
Certo è che simili gigantesche astronavi sono state viste, a grandi altezze, un po dappertutto nel mondo ed anche fotografate; per quello che ufficialmente si sa, le conclusioni le tiri ognuno per suo conto...

("Stranezze Spaziali": ufoonline.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=724... )


AlessandroCacciatore
00giovedì 29 marzo 2012 17:45
Tutti casi analoghi, con testimoni i militari, davvero un classico nell'ufologia, ed è proprio grazie a questi casi, in particolare, che l'aeronautica tende ad essere prevenuta nei confronti degli UFO, perché loro sanno bene che i loro uomini, i loro piloti, sono addestrati, hanno un forte coraggio, si sbagliano raramente, e di certo non organizzano frodi.
AlessandroCacciatore
00venerdì 30 marzo 2012 01:31
Nel 1968, lo Strategic Air Command (SAC), è stata, sotto il controllo dell'USAF, l'ente direttamente responsabile per la detenzione di armamenti missilistici e nucleare americano. La base Minot AFB, situata in North Dakota è stata una delle basi più importanti del paese. Le due basi principali all'interno del complesso sono due: il 5th Bombardment Wing, con ben 15 B-52H, aerei strategici equipaggiati con sistemi sofisticati e armamenti nucleari, e il 91st Strategic Missile Wing, responsabile di 150 Minuteman, ossia missili balistici intercontinentali (ICBM), ospitati in bunker sotterranei, disseminati su una superficie di oltre 8.500 miglia quadrate. Oggi, entrambi le "ali" continuano ad operare sotto il comando dell'attuale Air Force Global Strike Command.

Questa è solamente una prima premessa, tanto per far comprendere al lettore l'importanza di questa base che aveva all'epoca, nel 1968
e che ha ancora oggi.

Prologo

Tutto accadde il 24 ottobre 1968. Nelle prime ore del mattino, la base Minot AFB, sarebbe stata protagonista di uno degli eveti ufologici più rilevanti nella casistica, non solo americana, ma anche mondiale. Basta dire che l'evento durò per oltre 3 ore e che coinvolse più di 20 militari di tutto il complesso missilistico circostante. Durante questo importantissimo evento, testimone furono anche una squadra di piloti della base, che in quel momento si trovavano in volo nelle vicinanze, pronti a fare rientro. Il velivolo dove si trovavano i piloti era un B-52, e anche la stessa strumentazione di bordo segnalò un "bip" non identificato nei radar di bordo del velivolo. Ma non solo. Uno dei piloti filmò il monitor radar dell'aereo, immortalando a sua volta la presenza dell'UFO che quel giorno fece preoccupare una base che deteneva ordigni nucleari.
Durante l'incontro con l'UFO, il B-52 perse in almeno due occasioni il segnale con la torre di controllo, senza poter quindi trasmettere novità agli operatori. Più tardi, i controllori radar avrebbero comunicato ai piloti del B-52 di dirigersi verso la posizione dell'oggetto, fermo sopra o vicino al suolo della base. L'UFO era molto grande e luminoso, e sembrava volesse atterrare alla Minot AFB.

Il caso

La mattina del 24 ottobre 1968, il sergente William Smith, riceve un rapporto da un team di sicurezza di uno degli impianti di lancio dei missili Minuteman. Il team avrebbe osservato un grande oggetto luminoso scendere dietro ad alcuni alberi posti nel perimetro non molto lontano dalla base. Poco dopo, alle ore 02:30, una squadra
di manutenzione, capitanato da Robert O'Connor, segnalano anche loro la presenza di una luce insolita ad est della base. Poco dopo l'UFO si sarebbe spostato verso il perimetro sud. Durante le prime due ore, che l'oggetto si trovava in zona, LCF, descrive l'oggetto come se si separasse in due parti distinte e mossi in direzioni opposte, per poi tornare alla posizione di origine. In un altro caso, gli operatori del Flight Security Controllers (FSC) descrivono l'UFO come fosse un "sole", muovendosi vicino alla recinzione dove era posta la loro torre di controllo, per poi allontanarsi in pochi secondi. A quel punto vennero inviati due uomini del SAT (Security Alert), che videro l'oggetto a un mezzo miglio di distanza, il quale sembrava essere atterrato. Vari rapporti avrebbero poi segnalato che l'oggetto
di cospicua grandezza, era talmente luminoso da far brillare l'area intorno, alternando a sua volta i colori: dal bianco brillante al giallo al verde, con capacità aerodinamiche di potersi librare a quote molto basse, stazionare, accellerare rapidamente senza emettere suoni e cambiare direzione bruscamente. Niente di convenzionale
insomma.

Mezz'ora dopo, ossia verso le 03:00, un B-52H, stava tornando alla base Minot AFB, da una routine di 10 ore di missione d'addestramento. I piloti stavano viaggiando ad una velocità di 35 miglia nautiche da nord-ovest dalla base aerea, ad un'altitudine di 20.000 piedi. A quel punto i controllori da terra della base, il RAPCON chiese all'equipaggio via radio di guardare verso la base una volta che questi si fossero avvicinati abbastanza, e confermare se riuscissero a notare dei bagliori arancioni nel perimetro della base. L'operatore disse "qualcuno sta vedendo di nuovo i dischi volanti".
Il B-52 si sarebbe accorto dell'UFO solamente 52 minuti dopo. Infatti alle 03:52 il radar di bordo del velivolo capta la presenza di un "bip" non identificato sugli schermi, ad una distanza di circa tre miglia e ad un'altitudine pari alla loro. I piloti a quel punto si preoccuparono, ma il B-52 venne portato a volare a sei miglia
di diametro intorno l'UFO, girandogli praticamente intorno, a dovuta distanza e a evitare un contatto diretto. L'UFO era comunque nella loro posizione, come se volesse andare loro contro, ma la distanza restò sempre di minimo tre miglia, verso nord-est. Il fatto però stupefacente non sarebbe tardato ad arrivare. Poco dopo un paio di
minuti che i piloti captarono la presenza dell'oggetto, a debita distanza di sicurezza, mentre il B-52 si preparava per l'atterraggio alla pista della base Minot, al monitor radar, improvvisamente, si nota che l'UFO cambia posizione, in una scansione radar di una durata inferiore dei tre secondi. In poche parole, l'UFO percorse
in meno di tre secondi un miglio, avvicinandosi a sua volta al B-52. Nello stesso istante, l'UFO sarebbe a sua volta tornato alla sua posizione. Percorse due miglia in tre secondi. L'incredibile velocità dell'oggetto fece rimanere senza parole il capitano Patrick McCaslin, che riferì:

"I knew whatever it was that there was something there that I’d never seen on radar. I don’t know of anything that could go laterally in three seconds, two miles,
and just stop. It was maintaining our descent rate, and then just laterally to one mile… perfect formation."

L'UFO, quindi, poteva viaggiare ad una velocità come minimo di 4320km/h. Nello stesso istante che l'UFO cambiò posizione e si avvicinò, furono segnalate anche interferenze alla comunicazione radio UHF, e l'equipaggio non riuscì più ad avere un contatto con la torre di controllo. Quando l'equipaggio fu vicino all'atterraggio, l'UFO sui radar scomparve, e tornarono a funzionare correttamente anche le strumentazioni di bordo. Mentre il B-52 stava per atterrare sulla pista, un ufficiale consigliò alla squadra di annullare l'atterragio e di fare un giro intorno al perimetro della base, per provare a fotografare il primo UFO che si trovava ancora nei pressi della base. Il RAPCON quindi diede istruzioni ai piloti per deviare la rotta e fare un giro di perlustrazione. Mentre si trovavano in volo sopra la base, i piloti riuscirono ad avere finalmente un contatto visivo con il primo UFO. Lo videro ad una distanza di circa 10 miglia, a nord-ovest, proprio davanti al loro velivolo. Il maggiore James Partin descrisse l'UFO come un sole in miniatura. I piloti riuscirono poco dopo ad avvicinarsi all'oggetto e ad avere un vero e proprio incontro ravvicinato in volo. Mentre l'aereo si trovava inclinato poco sopra l'oggetto, il capitano Bradford Runyon
fu in grado di osservare molto bene l'UFO attraverso la finestra del pilota, vedendo l'UFO proprio sotto di loro. Il capitano descrisse l'oggetto come una sorta di uovo con una superficie che sembrava
emanare un colore rosso opaco come "l'acciaio fuso". Nella parte frontale, descrisse il capitano, c'era una sorta sezione tubolare metallica che si estendeva orizzontalmente ad una specie di paraurti a forma di mezzaluna. Questa sorta di paraurti che si trovava forse nella parte anteriore del velivolo, emanava un colore diverso, ossia un bagliore giallo-verdastro, illuminando a sua volta la sezione tubolare e la parte anteriore del corpo ovoidale. Anche durante questo incontro ravvicinato con l'UFO, le comunicazioni radio si interruppero per la seconda volta.

Il B-52, dopo questo incontrò, virò verso sinistra, perdendo così di vista l'UFO, che a quanto pare si allontanò dalla zona del perimetro della base militare. I piloti continuarono comunque a sorvolare la zona per un altro paio di minuti, quando poi si accorsero che l'oggetto era scomparso, decisero alle ore 04:40 di tornare finalmente atterra. Alle 04:49, gli allarmi di sicurezza esterna ed interna della base, iniziarono a suonare, presso l'impianto di lancio del missile Oscar-7. Il sergente Smith inviò immediatamente il suo team di sicurezza per indagare. La squadra si accorse che il cancello della zona era stato violato e un portello di accesso al sito era aperto. Nel frattempo, un altro personale della base continuò ancora a segnalare la presenza di un UFO ad ovest del settore N-7, fino a quando la misteriosa luce diminuì di intensità verso le ore 05:30, scomparendo completamente.


Questo disegno è stato fatto dal capitano Brad Runyon il 28 novembre 2000. Mostra una ricostruzione dell'evento che fu coinvolto lui e gli altri suoi colleghi quel giorno. Nel disegno è possibile vedere il B-52 e l'UFO. Runyon stimò approssimativamente le dimensioni dell'oggetto come di 200 piedi di lunghezza, 100 metri di larghezza e 50 metri di altezza.

Indagini

Il mattimo seguente, dopo questo incredibile evento inspiegabile, lo Strategic Air Command, decise di aprire delle indagini ufficiali. Nel pomeriggio seguente viene anche contattato il Blue Book dell'Air Force, e sei operatori della base, testimoni dell'evento atterra, compilarono il questionario dei fenomeni aerei non identificati, come è di prassi fare in queste circostanze. Gli investigatori del Blue Book, purtroppo, non ebbero un colloquio con i membri del B-52, secondi testimoni di enorme rilevanza ai fini del caso, dato che furono molto vicini ad uno degli UFO, più segnalarono per ben due volte interferenze di tipo elettromagnetico, con incapacità di comunicare con la torre di controllo. A distana di oltre 30 anni dagli eventi, il caso resta ad oggi non identificato. Furono del tutto inutili le indagini dell'epoca, forse svolte non in modo del tutto accurato, complice anche il fatto che il caso fu di enorme delicatezza. Tuttavia, siccome il capitano Runyon non riuscì a passar sopra ad un evento di queste dimensioni, decise di affidarsi al CUFOS, il famoso ente privato di studi sugli UFO, fondato dal famoso ufologo, astronomo, ex consulente del Blue Book, Joseph Allen Hynek. Si diresse quindi verso la sede del CUFOS, a Chicago, e compilò quindi un questionario di avvistamenti UFO, riguardante la sua esperienza.

Continua



AlessandroCacciatore
00venerdì 30 marzo 2012 17:37

Documentazione

Con le indagini svolte in tempi recenti, è stato possibile reperire le varie documentazioni ufficiali, oggi declassificate, di quanto successo. Sono state rintracciate ben 120 pagine, incluse anche quelle del rapporto Blue Book, e i questionari compilati dai militari.

Qui visionabile una parte della documentazione

www.minotb52ufo.com/pdf/Basic_Reporting_Data.pdf

Qui i vari rapporti del caso nel progetto Blue Book.

www.minotb52ufo.com/pdf/0028.pdf

Qui è possibile visionare i vari fotogrammi che i piloti han fatto al radar che captò l'oggetto non identificato

www.minotb52ufo.com/radarscopes/radarscope-index.php

Oltre alle analisi ai tracciati radar dell'astronomo francese Poher, furono condotte delle altre, da parte di Martin Shough. Egli esamina diverse possibilità, dallo stormo di uccelli, ai pianeti, alla luna, ai satelliti e così via, ma, alla fine, conclude che nessuna delle ipotesi è convincente a spiegare gli echi captati dal B-52. La sua analisi è possibile visionarla a questo indirizzo

www.minotb52ufo.com/shough/ms_sec1.php

Alle 7:30 del mattino, il sergente del 5th Bombardment Wing, Richard Clark, arrivò al quartier generale e fu subito inviato ad analizzare i fotogrammi del B-52 che avrebbe captato uno degli UFO. In un'intervista del 2003 ricorda:

Our major priority was keeping up with the intelligence of the day — we were virtually always updating the bombing information for what we were going to do if we came to war over Russia…. But this turned into a priority so we informed the photo lab that we wanted it now.



Il punto era se i fotogrammi,confermassero quanto dichiarato dall'equipaggio del B-52. Clark recuperò la pellicola presso il laboratorio di sviluppo fotografico, e in base alla sequenza di ben 14 fotogrammi, stimò una velocità minima dell'UFO, calcolabile in 3900 mph, vale a dire a più di 6.000km/h. La vera domanda era, quanto fosse veloce quell'oggetto, dato che il radar captò una velocità incredibile, che in meno di tre secondi percorse due miglia. Nel primo pomeriggio, Clark completò la sua relazione che conferma il racconto dei membri del B-52, pur concludendo che la velocità e la manovrabilità dell'UFO furono fenomenali. Come per il capitano Patrick McCaslin, Clark fu impressionato dal comportamento mostrato dall'oggetto non identificato. Clark afferma che doveva per forza essere un UFO, poiché all'epoca non avevano nulla che potesse andare tanto veloce.

Well, it had to have been a UFO. We had nothing that could do the kind of speed it had back then and be able to change directions. I mean, flying with the plane and changing directions while still maintaining — you’re going like this [indicating straight line motion with hand] and then all of a sudden it’s over here, and it’s still going this way. Even if we had something that could go that fast it’s going to go that fast this way — but it can’t go that way too. That’s why it was phenomenal. It had to be something other than what we were aware of, you know, I did not think our technology had anything like that as far as capability — so it’s got to be a UFO.

Più tardi, la stessa mattina, i membri del B-52 tornarono alla base per un debriefing presso l'ufficio del comandante della divisione Strategic Aerospace Division. All'epoca, il Generale Ralph Olanda, era il più alto ufficiale, di stanza a Minot. Erano presenti il co-pilota, il capitano Bradford Runyon, il tecnico radar, il maggiore Charles Richey, il capitano Patrick McCaslin ed altri. Durante la riunione i membri dell'equipaggio non vennero sottoposti ad un interrogatorio, ma vennero subito informati dell'avvistamento che coinvolse gli altri militari vicino alla base Minot, come ricorda Runyion

Well instead of asking us any questions, he just informed us as to what had gone on during the previous night, about outer and inner alarms going off at one of the missile sites. He did mention that there had been two different instances having to do with missiles within a week, one at another base — and I couldn’t differentiate the things that were going on from one opposed to the other. There had been outer and inner alarms activated and Air Police [Security Alert Team] had been sent to investigate. The first Air Police had not reported in. Other Air Police were sent to check and found the first Air Police either unconscious or regaining consciousness, and the paint was burned off the top of the vehicle. The last they remembered is that something was starting to sit down on them — and they started running. The Air Police did go onto the missile site and the 20-ton concrete blast door — he might have called it blast door — anyway, the 20-ton concrete lid had been moved from the top of one of our Minuteman missiles, and the inner alarm had been activated. He also mentioned that Air Police had seen us fly over, and had seen the object take off and join up with us. Basically that was it. I think that he asked us for any additional input. I don’t remember whether I mentioned anything or not.



INTERVIEWER: You never described the object you overflew?

RUNYON: I don’t think I ever did. Maybe to some of my friends in Stanboard, or to my crew when they asked about it. Maybe they thought I never looked outside the airplane; I have no idea why I was ignored.

McCaslin, anche se, con meno dettagli per colpa del tempo, ricorda:



INTERVIEWER: Do you recall other topics of discussion?

MCCASLIN: No, not really. I remember he volunteered the information about the Air Policemen. He volunteered the information about the missile alarms going off. I’m sure he talked about other things, I just don’t remember — those are the things that stick in my mind …. My memory is that General Holland said that there were two — and he was saying it like he was very sympathetic toward these two Air Policemen. You know, like, imagine being in this position — that at the time our aircraft did the low approach there were two poor Air Policemen out there with this thing hovering, or something hovering directly over their pickup truck. I think he said they were responding to one of the missile alerts that had gone on in the missile —
INTERVIEWER: Alarms?

MCCASLIN: Yeah. And there may have been more that responded, but they were either the team — the Air Policemen responding, or one of the crews of Air Policemen responding, and that this thing was directly over their vehicle.

INTERVIEWER: Did it damage the vehicle in any way?

MCCASLIN: Don’t know if he told us that. The only memory I have is that it was lit in some fashion when it was over the top of them, and my impression is that it was very close to their vehicle, and that they were scared to death. And at the point these Air Policemen saw our aircraft taking off or doing a low approach — they didn’t know which — at the base, my impression is it was off to their left, that this thing went dark and began to climb in the direction of our aircraft.

A quanto pare nella riunione svolta quel giorno, il generale voleva fare un punto degli eventi, per collegare le testimonianze del personale atterra e quello in aria, al fine di avere un quadro esaustivo di quanto successo alla base. Non c'è dato sapere ad oggi, se ci sono stati ulteriori dati segnalati dal personale, è da tener presente che alcuni dei testimoni non vollero saperne dopo gli eventi avvenuti quella mattina.

Alle 04:49, nove minuti dopo che il B-52 atterrò sulla pista, nella zona dei missili di lancio, Oscar-7 iniziò a suonare l'allarme. Qualcuno era riuscito ad entrare nella zona dei lanci? Il sergente Smith, inviò due uomini della sicurezza a controllare, ed effettivamente trovarono il cancello di sicurezza sbloccato, aperto, mentre la copertura per l'accesso al sito dei missili era stato aperto. All'interno, qualcuno aveva girato la manopola e violato la camera blindata, innescando in questo modo l'allarme generale. Il team di sicurezza ha condotto delle indagini sul sito, ma non trovarono alcuna prova che potesse far pensare alla presenza di intrusi. Più tardi, il sergente Smith incontrò una squadra del 91st Strategic Missile Wing, per condurre ulteriori indagini riguardo l'intrusione alla zona Oscar-7. Smith in persona ricorda durante un'intervista



SMITH: I was still on duty the next day. I think it was a maintenance Lieutenant that came and was doing the investigation, so I went out as well to let them know that this is strange because we had never in my experience found a gate wide open with those locks that we had — unless you had a key. The lock was not broken. We just knew we had somebody on that site with all the weird things going on. So we did go through the process of investigating the site, but that gate being open, we were not happy with that. In fact, I think that's why they sent somebody out, and they did find radiation on part of the site that was away from the missile — on the parking area. You had the missile and you had a service area right next to it. We had keys to get down inside and check it out.

INTERVIEWER: Right, the support equipment.

SMITH: Yes, when I was working as an inspector I used to hide down there from the guys and scare the doo-doo out of them under the sub floor and things like that. Well, we went through that whole process, and I was with my crew when they did that — as supervisor I decided that I needed to go out there and find out what's going on. I stayed with the crew, which I did not have to being in charge of security. Anyway, that is how I knew what went on. When the Lieutenant was out there, they did find a circular ring of low-grade radiation, and he called it low grade such that it would not be enough to contaminate people, but it was nonetheless a circular pattern of radiation. That freaked us out. I am telling you, right then I said, ‘Oh, shucks.’ He was serious about that, and I was there and saw where he had seen this pattern, and I [wondered] ‘Now, what could that be?
cazz@ro6502
00venerdì 30 marzo 2012 18:08
Re:
ufologo 555, 29/03/2012 17.36:

Documentazioni non ne trovo ma anche questo narrato da Keyhoe è significativo; comunque ci sono i nomi ...

Trascritto dal volume: " La verità sui Dischi Volanti"

LA PORTAEREI...DELLO SPAZIO !
Il 6 Dicembre del 1956, un bombardiere quadrimotore B-29 “Superfortress” dell'USAF, stava per terminare un volo notturno di addestramento, volando sul Golfo del Messico a 18.000 piedi di quota, sotto una chiara luce lunare, tornando verso la sua Base ad El Paso, nel Texas.
Fino ad allora tutto procedeva normalmente, come in altre “missioni”. Alle 05.24 del mattino, il grosso quadrimotore, pilotato dal Cap. Jhon Harder, si trovava a 190 miglia da Galveston ed a circa 100 miglia a Sud della costa della Louisiana. Un minuto prima, Harder, aveva chiamato l'Uff.le addetto al radar di bordo, Ten. Sid Coleman, invitandolo ad azionare il radar perché voleva dare uno sguardo alla linea della costa sullo schermo radar ausiliario della cabina di pilotaggio.

[ . . . ]



en.wikipedia.org/wiki/Boeing_B-29_Superfortress
it.wikipedia.org/wiki/Boeing_B-29_Superfortress

il b29 non portava [SM=g1950684] e non porto' mai radar a bordo!.

I primi radar furono installati su dei caccia notturni durante la fine della WWII, [SM=g6794] erano grossi, funzionavano male, solo in determinate condizioni davano un vantaggio tattico per un'intercettazione ognitempo.

[SM=g1420770] Strano ma vero, lo stesso bombardiere strategico gigante b36 non aveva un radar (se non qualcuno come prototipo) il navigatore faceva il punto con sistemi radio e triangolando i segnali, con la bussola e con l'osservazione visiva.


Il primo bombardiedere a portare un radar fu il b47 [SM=g1950677]

it.wikipedia.org/wiki/Boeing_B-47_Stratojet

B-47B: primo vero modello operativo dello Stratojet. Aveva il sistema di bombardamento radar K-2, dotato di 370 valvole e 20.000 componenti sparsi per l'aeroplano, un radar d'allerta AN/APS-54 e un set di contromisure AN/APT-5 A.

Dopo il b47, tutti i bombardieri USAF ebbero un radar!

Forse c'e' qualcosa che non torna nel libro che hai citato [SM=g6794]

cazz@ro6502
00venerdì 30 marzo 2012 18:33
Direi che il caso della base di Minot 24.10.1968
minotb52ufo.com/introduction.php

-e' reale
-e' un fatto ufologico
-ha congruenze paleosetiche: shape UFO piattiforme di colore rosso/arancione [ Mantell.1948 e UFO di Zafretta.1978]

=> tecnologia saurica!
AlessandroCacciatore
00venerdì 30 marzo 2012 20:58

-e' reale
-e' un fatto ufologico



Questo senza ombra di dubbio.
AlessandroCacciatore
00venerdì 30 marzo 2012 21:31
Il pomeriggio del 24 ottobre, il tenente colonnello Arthur Werlich telefona al Blue Book, allora presso la base Wright-Patterson, nell'Ohio, raccontando a questi quanto era successo alla base Minot. Da quel momento inizia il processo di raccolta dati tramite il modulo AFR 80-17, che verrà compilato da tutti i militati testimoni dell'evento ufologico. Nella settimana successiva, gli ufficiali dell'Air Force tornò più volte alla base, e continuarono ad avere contatti con il personale e i comandanti. Uno degli elementi che più venne esaminato erano, chiaramente, i fotogrammi del radar di bordo del B-52 che mostrò chiaramente l'UFO e tutti i suoi incredibili spostamenti, già considerati non convenzionali. Ora, bisognava capire cosa fosse. Venne quindi indetta, nuovamente, una nuova riunione alla base, invitando il capitano Patrick McCaslin, che poi era il tecnico navigatore dell'equipaggio del B-52. Il tenente colonnello, Hector Quintanilla, allora capo del Blue Book, valuta tutti i dati in possesso e raccolti dagli eventi della base Minot, e presenterà una relazione finale sul caso, ufficiale, il 13 novembre 1968.

Il questionario per la segnalazione di fenomeni aerei anomali compilato da Lloyd Isley

minotb52ufo.com/pdf/0018.pdf

Il questionario compilato da Robert O'Connor

minotb52ufo.com/pdf/0019.pdf

Il questionario compilato da William Smith
minotb52ufo.com/pdf/0023.pdf

Il Blue Book richiede, come già detto, molti dati a Werlich, da inviarli tutti per posta. Tra questi, invierà una serie di documentazioni tra cui le sequenze fotografiche del radar del B-52 ed anche, ovviamente, la conversazione che ci fu tra la torre di controllo (RAPCON) e i piloti del B-52. I dati in questo caso, rilasciati, e a noi conosciuti oggi, erano 19 pagine

Alcuni di questi documenti

minotb52ufo.com/pdf/0015.pdf

minotb52ufo.com/pdf/0017.pdf

Riporto una piccola parte della conversazione avuta tra i piloti del B-52 e la torre di controllo della base Minot AFB

Transcript of tape for 24 Oct 68 from 0830 to 0915
ct – controller ac – aircraft tw – tower


0830 Controllers received information on UFO 24 miles NW
0834 JAG 31 a B-52 on TA calibration check to rw 11 requested clearance to WT at
FL200
0834 ac MIB approach control does JAG 31 have clearance to WT fix at FL200?
ct JAG 31 roger climb out on a heading of 290 climb and maintain 5000 standby
for higher altitude we’re trying to get it from center now
0835 ct JAG 31 climb and maintain FL200
ac 31 roger
ct And JAG 31 on your way out to the WT fix request you look out
toward your 1:00 position for the next 15 or 16 miles and see if you see any
orange glows out there
ac Roger roger.... glows 31
ct Somebody is seeing flying saucers again
ac Roger I see a .... (garbled)
0852 ct JAG 31 MIB apch
ac 31 go ahead
ct 31 the UFO is being picked up by weathers radar also, should be your 1:00
position 3 miles now
ac We have nothing on our airborne radar and I’m in some pretty thick haze
right now and unable to see out that way
ct roger
ct JAG 31 upon reaching the WT fix you’re cleared for approach report leaving
FL200
ac Roger 31
0854 ac Departure 31 level 200
ct JAG 31 roger report leaving FL200
ac 31
0855 ac Approach control this is JAG 31
ct JAG 31 Minot approach
0856 ac We’d like a straight Tacan approach, low approach rw 11 then a vector
around for a GCA low approach
ct After completion of low approach climb and maintain 3200 climb heading 335
report steady.... 31 report leaving 200 on this approach
ac 31 wilco and I copied missed approach
ct 31
0858 ac Approach control 31
ct go ahead.... 31 go... JAG 31 Minot go ahead....
0859 ct JAG 31 Minot approach go ahead.... JAG 31if you hear me squawk ident....
31 Minot
0900 ct JAG 31 if you hear me squawk ident.... JAG 31 ident observed cleared for the
approach attempt contact on frequency 271.3 and you’re cleared for the low
approach

Qui i fotogrammi fatti ai tracciati radar del B-52

minotb52ufo.com/pdf/0032.pdf


AlessandroCacciatore
00venerdì 30 marzo 2012 23:16
Le assurde conclusioni del Blue Book

Giovedì 7 novembre, lo Special Security Office, presso la sede del SAC, contatta Quintanilla, spingendolo a terminare le indagini sul caso Minot AFB, e a presentare un suo rapporto finale sulla faccenda. Quasi una settimana dopo, il 13 novembre, Quintanilla completò la sua perizia sul caso, e inviò il rapporto finale al SAC. La relazione finale è costituita da una semplice lettera di una pagina, fornendo le sue conclusioni a risposta multipla, più undici pagine in allegato per sostenere le conclusioni.



Quintanilla spiega che le osservazioni atterra, osservati dal personale della base, che ricordiamo, confermò unanimemente di aver osservato un oggetto come fosse una sorta di sole giallo/verde che riusciva a volare a bassa quota, stazionare in cielo, sdoppiarsi in due parti e muoversi intorno a tutto il perimetro, come l'osservazione della stella Sirio e del B-52 che volava nella zona. Insomma. Errata identificazione non solo di un oggetto celeste, ma anche di un aereo militare, praticamente uno dei tanti modelli presenti nella base stessa. Da notare che questa spiegazione era un'accozzaglia inutile, oltretutto tutt'altro che esaustiva. In realtà, una ricostruzione accurata della traccia del volo del B-52 era possibile, dal momento che il RAPCON, insomma, degli operatori della torre di controllo, controllarono tutti i movimenti dei piloti, e tutte le registrazioni furono registrate e anche riportate su carta, come abbiamo potuto vedere, con tanto di orario e coordinate esatte al millimetro. Quintanilla continua, e cerca di dar la colpa anche alla foschia, alle nuvole, insomma alle condizioni meteo sfavorevoli di quella mattina, che potevano rendere strane le luci osservate, e ingannare gli occhi dei militari. Tuttavia, le condizioni meteo atterra, erano perfette, il cielo era coperto solamente sopra i 9.000 piedi di quota, altitudine poi superiore a quella del B-52, che si trovava già a quota molto più bassa quando ci fu poi l'incontro ravvicinato con il primo UFO che stava già fermo nella base da oltre due ore, ricordiamo, a bassa quota. Questa teoria di Quintanilla, dovrebbe portare a credere, che ben 16 osservatori atterra, in zone del tutto differenti dell'area della base in questione, non riuscirono a identificare il misterioso velivolo, che in realtà si muoveva in modo del tutto non convenzionale intorno la base, facendo preoccupare non poco gli operatori. Insomma, una spiegazione del tutto difficile da credere. Si richiese in oltre, di far credere, che gli operatori non riuscivano a distinguere tra una stella, in questo caso Sirio, e il B-52 in quel momento in volo.


Qui si può vedere che, per quanto riguarda l'UFO captato dal radar del B-52, si diede la colpa a del plasma, "forse" un fulmine globulare, si è ipotizzato

Per un lungo periodo, il personale del settore N-7, rimasero ad osservare un UFO nella zona sud-est, in cielo, che poi, secondo la spiegazione ufficiale, doveva trattarsi della stella Sirio. Sirio, è uno dei corpi celesti più brillanti nel cielo, e facilmente osservabile durante i mesi invernali, grazie alla sua brillantezza di un colore bianco-blu. Al momento degli avvistamenti, essa doveva trovarsi a sud-sudest, a sud dell'azimuth a 159-175 gradi, salendo ad altitudini sopra l'orizzonte, da 22 a 24 gradi. Quintanilla nella spiegazione, presenta altri fattori che sarebbero entrati in gioco, come una inversione della temperatura, moderata durante il periodo. Il Blue Book, ogni volta che ci furono casi radar visuali portarono la teoria dell'inversione della temperatura come scusa per spiegare in realtà un fenomeno inspiegabile, basterebbe ricordare il famosissimo avvistamento sopra Washington del 1952, famose da noi come "le caroselle di Washington". In questo infatti, noi ci troviamo di fronte ad un caso anche radarico, ossia, abbiamo il radar del B-52 che capta un segnale anomalo, che ricordiamo, venne ritenuto anomalo e verrà ritenuto anomalo anche in futuro, spiegando che quanto captato apparteneva ad un oggetto dalle incredibili capacità aerodinamiche e dall'assurda velocità. Ad esempio, il primo ad escludere, durante le indagini più recenti sul caso, fu Martin Shough, che incrociò i dati anche grazie all'US National Climatic Data Center, esclude assolutamente questa possibilità, e conferma che in realtà le condizioni atmosferiche erano vicine alla media. Nessuna inversione di temperatura insomma. Shough, ha contribuito ad analizzare vari casi ufologici di enorme interesse, in particolare quei casi ad oggi inspiegati e considerati importanti, come ad esempio, oltre questo, anche quello storico di Lakenheath/Bentwaters, del 1956, ancora oggi inspiegabile.
Qui è possibile reperire la perizia di Shough riguardo ai tracciti radar del B-52. La prima parte in PDF, presa direttamente dal suo sito

www.martinshough.com/aerialphenomena/Report%20on%20B-52%20radar%20photos%20-%2...

Le analisi dell'astronomo Poher l'ho già inserite nel primo messaggio, quindi leggere su.

Insomma, la possibilità che inversioni di temperatura, o il plasma che avrebbe contribuito a formare un fulmine globulare, portando a creare un eco radar al B-52 è insostenibile, e senza alcun fondamento scientifico. Quintanilla, suggerisce in oltre, che "forse del plasma" potrebbe essere stata la causa anche dell'osservazione dell'oggetto di grandi dimensioni luminoso, osservato a distanza ravvicinata dai piloti del B-52. Il fulmine globulare è un fenomeno raro ed effimero, e la probabilità che si formasse una palla di dimensioni enormi, volando nei pressi del B-52 per circa 10 minuti, per apparire poi più tardi e librarsi in prossimità del suono per almeno altri 4 minuti, senza poi alcuna fonte evidente di energia per sostenerla, costituisce allo stesso tempo, a pensarci bene, un UFO a tutti gli effetti, a prescindere da come la si veda. E' un fenomeno non spiegabile. Quintanilla però, offre ancora, altre due possibilità: il bip del radar, poteva in realtà essere la stessa Vega, che era all'orizzonte, al momento, o "potrebbe essere una luce da terra". Sulla base delle informazioni incasinate di Quintanilla, poste nella sua relazione (Allegato #3-1), al momento delle osservazioni, la stessa Vega si trovava posta a circa 345 gradi azimuth, e due gradi sotto l'orizzonte. Il B-52 era in rotta a 290°, il che porta Vega alla loro destra. In poche parole, i piloti avrebbero dovuto vederlo fuori dalla finestra destra della cabina di pilotaggio. In realtà l'oggetto, come confermato dalle testimonianze trascritte, si trovava a volare di fronte all'aereo, posizionato in quel momento, all'inizio del contatto visivo, sotto di loro, e vale a dire, intorno alla base Minot, molto a bassa quota oltretutto. Riguardo alla storia: "potrebbe essere una luce a terra", non si riesce a capire cosa intendesse Quintanilla. Non c'era nessuna fonte di luce nei pressi, in nessun settore della base, né dentro né fuori ad essa. Niente di anomalo che potesse far descrivere poi ai militari una cosa del tipo: "sembrava un sole in miniatura". Riguardo alla teoria delle stelle Sirio e Vega, qui, nella fonte originale, è possibile osservare la mappa celeste di quella sera del 1968. E' un grafico che conferma che le coordinate delle due stelle, non collimano con le osservazioni avute dai militari quella notte, ricordiamo, ognuno posto in settori differenti.

Qui le coordinate delle stelle, e altre spiegazioni ancora

www.minotb52ufo.com/investigation/section-6.php

Il 24 ottobre 1968, alla base Minot AFB, ci fu un reale caso ufologico senza spiegazioni. I dati sono molti, mai sufficienti per alcuni, ma neanche banali. Questo caso porta a riflettere sotto più aspetti, in particolare uno: il comportamento dell'Air Force e del vago, ambiguo, sbagliato comportamento del Blue Book di fronte al fenomeno UFO. In questo caso Quintanilla, si è comporto come classico fare degli organi posti alla difesa, dell'aeronautica, dove il loro unico scopo era insabbiare casi di una certa importanza, a maggior ragione se si trattava di UFO sopra basi che detenevano missili ICBM. Uno dei motivi per cui il dr. Hynek lasciò certi ambienti di Stato.

Le esatte disposizioni dei militari quella sera del 1968


AlessandroCacciatore
00sabato 31 marzo 2012 02:35
Faccio notare che la Minot AFB è stata protagonista di un altro evento ufologico, avvenuto il 24...agosto 1966.

www.nicap.org/660824minot_dir.htm

A quanto pare i militari erano piuttosto infastiditi del fatto che si parlasse dell'avvistamento avvenuto il 24 agosto, infatti all'inizio smentirono. Fatto sta che il dottor Allen Hynek, interessato al caso, e più che certo che li fosse accaduto qualcosa di ufologico, decise di andare di persona alla base e a parlare con gli operatori. Si presentò come consulente dall'Air Force, dato che nel 1966 si trovava ancora a lavorare per il governo, nel Project Blue Book. Dalle indagini si appurò che degli operatori radar osservarono un UFO che si trovava a transitare sopra la base Minot a circa 100.000 piedi di quota. A quanto pare furono segnalate anche interferenze alle comunicazioni radio (come accadrà il 24 ottobre 1968).
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