Linee di Nazca, altro che Ufo Servivano a ritrovare l'acqua

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Piccolopopolo
00mercoledì 1 settembre 2010 18:12
Articolo di Repubblica sulle Linee di Nazca.




LE "LINEE di Nazca" sono uno dei reperti archeologici più intriganti del nostro pianeta: tracciate tra il 300 a.C. e il 500 d.C., si trovano nel deserto di Nazca, nel Perù meridionale. Si tratta di oltre 13.000 linee che si compongono a formare oltre 800 figure che rappresentano soprattutto animali stilizzati. Date le dimensioni dei disegni che li rendono quasi impossibili da osservare dall'alto (furono scoperte solo nel 1927, quando casualmente si sorvolò la zona), le linee hanno fatto nascere numerose interpretazioni, tra le quali quella fantascientifica che vuole che esse siano state costruite per richiamare visitatori che sarebbero giunti dal cielo.

Ancora oggi non è chiara in assoluto la motivazione di tali linee. Un'ipotesi vuole che esse avessero un significato astronomico: ciascuna figura "puntava" verso una costellazione del periodo. Un'altra ipotizza che chi disegnò tali figure lo avesse fatto in attesa del ritorno degli dei sulla Terra. Ma c'è anche chi vede una correlazione tra le linee e l'acqua, così scarsa nel territorio. Questa ipotesi, poco sostenuta nel passato, ha ripreso vigore ultimamente grazie allo studio di un ricercatore indipendente americano di Poughkeepsie, David Johnson, che ha lavorato con la collaborazione di ricercatori della University of Massachusetts, ed è stata divulgata dall'Agenzia peruviana "Andina".

Secondo Johnson i geroglifici peruviani formerebbero una enorme mappa delle risorse d'acqua sotterranea. Egli infatti, avrebbe trovato una stretta correlazione tra gli antichi acquedotti o altri elementi "d'acqua" e le principali figure del luogo. Sarebbe stata l'esperienza, secondo il ricercatore, a permettere alle popolazioni preispaniche di conoscere le vie d'acqua sotterranee che scendono dalle montagne circostanti il deserto. L'ipotesi di una relazione tra le figure e l'acqua sarebbe sostenuta dalle ricerche dell'Istituto Archeologico Tedesco e dall'Istituto Andino di Ricerche archeologiche i cui ricercatori hanno documentato la presenza di offerte religiose in piccole cavità vicino ai geroglifici proprio come se si volessero ringraziare gli dei per la presenza dell'acqua in quel punto. E dunque, l'ipotesi di Johnson vuole che le "linee" formavano un paesaggio rituale la cui finalità fosse quella di permettere a chi fosse in grado di leggerle di procurarsi acqua.

"E' assai probabile - ha spiegato Johnson - che le linee fossero una specie di linguaggio che serviva per comunicare dove fossero localizzati i pozzi e gli acquedotti". Così, ad esempio, quando si incontra un trapezoide significa che lì vicino esiste un pozzo. I cerchi sarebbero stati disegnati in prossimità di fontanelle o sorgenti. E così facevano anche le grandi figure degli animali. Il colibrì, ad esempio, una delle immagini più belle tra le "linee", indicava con il suo becco dove si trovava un grande pozzo.
(richard)
00mercoledì 1 settembre 2010 18:33
Bella e fantasiosa ipotesi per ricordarsi dove fossero vene d'acqua sorgiva o sotterranea....mi domando pero' che significato avrebbe avuto creare tutte queste immagini gigantesche visibili solo dall'alto quando era sufficiente costruirci sopra qualche bel monumento megalitico a memoria dell'acqua!
_Thomas88_
00mercoledì 1 settembre 2010 21:05
Re:
(richard), 01/09/2010 18.33:

Bella e fantasiosa ipotesi per ricordarsi dove fossero vene d'acqua sorgiva o sotterranea....mi domando pero' che significato avrebbe avuto creare tutte queste immagini gigantesche visibili solo dall'alto quando era sufficiente costruirci sopra qualche bel monumento megalitico a memoria dell'acqua!




Infatti...è quello che ho pensato anche io. [SM=g27821]
TheWishmaker
00venerdì 3 dicembre 2010 01:50
E'persino più incredibile e sciocco dare retta ad articoli del genere che contemplare ipotesi diverse..
Ricercatore indipendente americano di Poughkeepsie??Mecojoni...
fabik
00venerdì 3 dicembre 2010 09:10
Si, e per orientarsi volavano?
fasafasa
00domenica 19 dicembre 2010 11:13
Ho sentito pure io di recente qualche teoria sul fatto che le linee fossero dei sentieri considerati sacri, o che comunque si percorrevano solo in particolari rituali..
per quel che riguarda gli animali, la tecnica con cui sono stati disegnati è la stessa tecnica utilizzata dalle popolazioni delle zone per tessere; un unico filo che va a comporre un disegno compiuto. Non è così difficile eseguire un disegno enorme con questa tecnica, già super quark, utilizzando corde e bastoni (ipotizzando che qualche tribù antica avesse fatto lo stesso), era riuscito a realizzare un disegno delle dimensioni di alcuni metri quadrati in poco meno di un ora, proprio a nazca.
giammyufo93
00domenica 30 gennaio 2011 18:44
io continuo a pensare che servivano a ben altro scopo :)
galaktikman
00lunedì 2 maggio 2011 22:11
per me la storia dell'acqua.....fa acqua!!!!! [SM=g8334]
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