Lettera di un massone: vi spiego chi è Enrico Letta

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Ale-95
00giovedì 23 maggio 2013 14:07
LETTERA DI UN MASSONE: VI SPIEGO CHI È ENRICO LETTA

Il Gran Maestro del Grande Oriente Democratico racconta le alchimie che si agitano dietro le quinte del nostro governo e le vere ragioni della crisi. [Gioele Magaldi]

Lo sapevate che Enrico Letta, il nostro presidente del consiglio, è un para-massone? Non un massone. Non è affiliato alla massoneria. Però, in qualche modo ne fa parte, seguendone gli schemi, i ragionamenti e le strategie. Che cosa vuol dire, che le decisioni che prende sono eterodirette?

Per capirne di più, partiamo da una società para-massonica, la cui tradizione deriva direttamente dalla fine del XVIII secolo: il Council on Foreign Relations o Cfr.

Questo tipo di associazioni possono essere definite para-massoniche in quanto sono sempre fondate da un nucleo ristretto di Liberi Muratori, i quali poi coinvolgono nelle loro attività sociali anche non-massoni (cosa che non potrebbero fare in Loggia, dove si può accedere soltanto dopo un lungo percorso preparatorio e una iniziazione ufficiale di tipo misteriosofico) per finalità più direttamente politiche, diplomatiche, civili, culturali o economiche di quanto (ufficialmente) può concedersi di fare una singola officina libero-muratoria o una federazione di logge (Comunione o Obbedienza che dir si voglia), vincolate a determinati principi rituali e sapienziali che limitano l’intervento diretto nelle questioni della Polis nazionale, inter-nazionale o globale.

È un po’ come il noto principio ecclesiastico cattolico in uso fino a secoli recenti, secondo cui “Ecclesia abhorret a sanguine” (“La Chiesa aborre lo spargimento di sangue”) e dunque, anche quando prescriveva di fatto la condanna a morte di qualcuno, essa veniva ufficialmente eseguita da una qualche forma di potere civile che recepiva le indicazioni superiori di matrice ierocratica.

Alcune organizzazioni massoniche si comportano analogamente, con non minore ipocrisia, per quello che attiene a questioni di politica, religione, diplomazia, economia e finanza.

Esse, cioè, dichiarano la loro trascendenza esoterico-spirituale rispetto a questo tipo di interessi, e tuttavia delegano con minuzia strategica ad associazioni specifiche l’esecuzione dei propri desiderata.

Rimane il fatto, però, che, immancabilmente, queste società (segrete o palesi) para-massoniche sono sempre dirette (in modo riservato e più o meno velato) da una ristretta cerchia di massoni: i non-massoni vi figurano come comprimari subalterni, compagni di viaggio, semplici ospiti occasionali, anche se si tratta di personalità ragguardevoli, a livello nazionale o internazionale, della politica, dei media, della diplomazia, dell’industria, della finanza, della cultura.

Nella prima parte dell’Ottocento, le principali società-paramassoniche (in questo caso, in gran parte segrete, dovendo lottare contro regimi assolutistici, tirannici, illiberali e anti-democratici) furono gli Adelfi, i Filadelfi, i Sublimi Maestri Perfetti, la Filikí Etería, la Giovine Italia, la Giovine Europa, il B’nai B’rith (società non segreta) e naturalmente la Carboneria, organizzazione inter-continentale (diffusa in Sud e Nord America, oltre che in tutta Europa), che costituì il più poderoso braccio armato del circuito massonico progressista.

Tra fine XIX e XX secolo vengono fondate nuove tipologie (non più segrete, ma solo riservate nella struttura, nel funzionamento e nelle finalità più importanti) di associazioni para-massoniche. 

Nascono così il Bohemian Club (1872, a San Francisco), la Fabian Society (costituita a Londra nel 1884), la Pilgrims’ Society britannica (1902) e la Pilgrims’ Society statunitense (1903), il Round Table movement (1909, con il cerchio interno della Society of the Elect), il Royal Institute of International Affairs o Chatam House di Londra (1920), il Council on Foreign Relations (1921) con sedi a New York e a Washington, il Lucis Trust (1920-22, attualmente con sedi a New York, Londra e Ginevra, è anche membro del Consiglio economico e sociale dell’Onu), il Tavistock Institute of Human Relations (1947), la Mont Pelerin Society (1947), il Bilderberg Group (1954), la Ditchley Foundation (1957), la Trilateral Commission (1973), il Group of Thirty (1978), il Bruegel (2005) ed altre ancora.

I partecipanti tecnicamente non massoni a queste società paramassoniche sono considerati dei “profani utili”.
Quelli che vengono invitati una tantum alle riunioni esterne dei club para-massonici come il Bilderberg Group, la Trilateral Commission, il Cfr, il Riia, non rivestono una grande importanza nell’ambito di questi consessi e la loro utilizzazione (da parte dei Fratelli Muratori che controllano rigorosamente i citati club para-massonici) è contingente e limitata.

Coloro che invece vengono convocati stabilmente e utilizzati con qualche frequenza per qualche operazione politico-diplomatica, economico-finanziaria o mediatica, godono di una più ampia considerazione e ricevono benefici maggiori di quei profani che solo una o due volte siano stati invitati.

Quei soggetti, maschi e femmine che, pur senza avere compiuto il rito d’iniziazione massonico propriamente detto, vengono cooptati come membri a tutti gli effetti di queste società para-massoniche sovra-nazionali, sono considerati dei Para-Massoni, una specie di fratellastri, i quali non avranno mai un ruolo di indirizzo gestionale o strategico in capo alle varie associazioni mondialiste di cui sono parte (tale ruolo è riservato esclusivamente a Massoni passati per il gabinetto di riflessione e tra le colonne Jachin e Boaz), ma vi manterranno comunque un ruolo servizievole e utile (per sé e la propria carriera/sorte personale; per gli altri, specie per i danti causa/mandanti in grembiulino), ancorché subalterno.

Ma c’è modo e modo di essere subalterni: alcuni rimangono per tutta la vita dei “camerieri” (anche se di rango elevato), altri possono arrivare ad essere dei “caposala”, qualcuno più fortunato può persino trovarsi ad impersonare un ruolo di “maggiordomo” o “gran ciambellano”.

Tuttavia, i ruoli veramente direttivi e strategici sono riservati ai Fratelli Liberi Muratori propriamente detti, che non solo sono all’origine di tali società para-massoniche (avendole costituite), ma ne mantengono sempre il ferreo controllo, di generazione in generazione, attraverso un lascito che non è familiare in senso profano, ma di precipua ascendenza spirituale-iniziatica.

Il perfetto Para-Massone, in questi contesti, solitamente deve essere una persona ambiziosa, ma anche servile e cosciente dei propri limiti e della propria subalternità rispetto a chi sia Massone a tutti gli effetti; una persona furba e sveglia più che veramente intelligente, piena di spirito di iniziativa ma senza grandi idee o principi troppo radicati.

Il perfetto Para-Massone non deve avere una Weltanschauung troppo complessa e raffinata, ma in compenso deve essere un infaticabile collettore e/o organizzatore di visioni e proposte (tanto teorico-intellettuali che pratico-operative) semplificanti e trasversali.

Naturalmente, stiamo parlando di para-massoni e massoni che costituiscano l’élite globale sovra-nazionale.

Tutto ciò premesso, dichiariamo e riconosciamo ufficialmente e pubblicamente che Enrico Letta è quasi un perfetto Para-Massone.
Ciò, a differenza di suo zio Gianni Letta, che non è mai stato direttamente cooptato in seno ad associazioni para-massoniche sovra-nazionali, ma che ha comunque ottenuto a suo tempo la sua peculiare iniziazione libero-muratoria, ottimo viatico per mediare da par suo fra interessi massonici conservatori e altrettante istanze di matrice reazionaria e ascendenza curiale e opusiana (cioè di ambiente Opus Dei).

Nel caso del giovane Enrico, Letta Junior, gravitante nell’area delle associazioni para-massoniche Bilderberg Group e Trilateral Commission. Abbiamo dunque a che fare con un individuo che, proprio in virtù della propria mediocrità intellettuale, dell’assenza di idee che non siano del tutto banali, conformiste e rabberciate nel solco del pensiero politico ed economico mainstream, del proprio carattere diplomatico, servile e opportunista (rispetto ad ogni potere forte e costituito), è stato da anni prescelto come uno dei più promettenti allievi Para-Massoni per l’Italia, da parte di coloro che fanno “girare la ruota” in Europa, in Occidente e nel Mondo, da qualche decennio.

Questi attuali “volgitori della ruota” (“chakravartin”), dopo circa due secoli e mezzo di ininterrotta egemonia della Libera Muratoria progressista (creatrice delle moderne società aperte fondate su stato di diritto, parlamenti rappresentativi, laicità delle istituzioni, trinomio Libertà, Fratellanza Uguaglianza, diritto al lavoro e alla dignità personale per ogni cittadino), sono alcuni estesi e influenti gruppi di Massoni contro-iniziati, reazionari e conservatori, desiderosi di realizzare una graduale ma inesorabile involuzione illiberale, anti-democratica, tecnocratica e neo-oligarchica nella gestione della res publica occidentale (fuori dal sistema politico occidentale non è ancora mai esistita né la democrazia né la società aperta laica, libera e pluralista).

Questi attuali “volgitori della ruota” (“chakravartin”) stanno mettendo in atto non già un complotto o una cospirazione occulta, bensì un progetto che è potenzialmente sotto gli occhi di tutti, salvo per coloro che si rifiutino di guardare.

Del resto, come insegna un vecchio motto di matrice iniziatica, non c’è verità fattuale meglio occultata di quella che sia esposta in bella evidenza, in un contesto in cui i potenziali osservatori siano distratti da svariati giochi d’artificio, collocati sapientemente da chi sappia come sviare quotidianamente l’attenzione.

L’Europa è un laboratorio a cielo aperto di questo progetto di involuzione tecnocratica, illiberale, anti-democratica e neo-oligarchica nella gestione della res publica occidentale.

La Grecia (e con essa Spagna, Portogallo, Irlanda e Italia, ciascuno a suo modo) è un laboratorio nel laboratorio, onde sperimentare fin dove ci si possa spingere nell’imporre, tramite la manipolazione mediatica diuturna, reiterata e pervasiva, una macelleria sociale inesorabile e assoluta. Qualcosa che possa trasformare gradualmente i cittadini europei, orgogliosi e consapevoli dei propri diritti, in sudditi depressi, frustrati e rassegnati al proprio destino di subalternità ad una nuova aristocrazia dello spirito (e non del lignaggio, come era ancora nel XVIII secolo) che è anche oligarchia nel controllo della finanza, dei media, dell’eurotecnocrazia, della casta di piccoli cortigiani insipienti e vili che costituiscono gli attuali ceti politici (di destra, centro e sedicente sinistra) del Vecchio Continente tutto.

Laboratori per creare la de-industrializzazione sistematica di questi Paesi, per far fallire aziende e licenziare lavoratori, far crollare i consumi e dunque far crollare la domanda di merci e servizi e, con tale crollo, come in un diabolico circolo vizioso, far fallire ulteriori aziende, che non sanno più a chi vendere i propri prodotti sul mercato interno.

Crisi delle aziende e dei lavoratori, ma crisi anche dei liberi professionisti, che lavorano sempre meno e i cui clienti diminuiscono a vista d’occhio o non hanno più soldi per pagare i servizi richiesti.
E il circolo diabolico e vizioso continua, perché anche i liberi professionisti, al pari di ex imprenditori o ex lavoratori (ora disoccupati) sono costretti a consumare di meno.

A chi giova tutto ciò? Giova a chi ha speculato per mesi e mesi sulle differenze tra i rendimenti dei vari titoli di Stato delle nazioni europee (sarebbe bastato creare degli eurobond, cioè dei titoli di stato europei unificati, per far cessare all’istante qualsivoglia speculazione sul famigerato spread); giova a chi ha i mezzi per acquisire aziende dei vari Paesi in crisi a prezzi di saldo; giova a chi si accinge ad acquistare a prezzi vantaggiosi e stracciati beni e aziende di Stato messi in vendita a quattro soldi per fare cassa e favorire amici e amici degli amici di amministratori pubblici corrotti e infingardi; giova a chi si accinge a speculare sulla privatizzazione di servizi pubblici essenziali per la vita quotidiana; giova a chi desidera avere, nel cuore dell’Europa e dell’Occidente, una massa enorme di disoccupati disperati, rassegnati a costituire una manodopera a buon mercato per i nuovi padroni sovra-nazionali dei mezzi di produzione locali, acquisiti a prezzo di favore proprio grazie alla crisi; giova a chi ha progettato una de-strutturazione sociale e politica delle lande europee, ri-trasformando i cittadini in sudditi con gli occhi rivolti al basso e solleciti soprattutto della propria sopravvivenza materiale, in modo tale che la sovranità, dal popolo, venga dirottata de facto (salvando le forme esteriori della democrazia, ma svuotandole di senso e contenuti) verso nuovi aristoi, padroni e sorveglianti elitari di un nuovo perimetro concreto del Potere, in cui la stessa politica rappresentativa dei partiti-movimenti sia decisamente subalterna ad ambienti altri, esterni e sopra-elevati rispetto ad essa.

politicicorrotti.it/lettera-di-un-massone-vi-spiego-chi-e-enric...
UniversalMan
00giovedì 23 maggio 2013 15:17
Scusa ale ma esiste qualcuno che non sia massone per te o no?
Cosi per sapere...
Grillo è massone? il Papa è massone? Balotelli è massone?
Ale-95
00giovedì 23 maggio 2013 15:18
Perché lo chiedi a me, mica l'ho scritto io quell'articolo. Che poi la massoneria stia sempre dietro ai più grandi cambiamenti, soprattutto culturali è un dato di fatto, voglio dire, la Rivoluzione francese non ci sarebbe mai stata senza di loro.
Stige81
00giovedì 23 maggio 2013 15:20
Re:
UniversalMan, 23/05/2013 15:17:

Scusa ale ma esiste qualcuno che non sia massone per te o no?
Cosi per sapere...
Grillo è massone? il Papa è massone? Balotelli è massone?



Bella questione. Chissà perché viene fuori ora la vera natura di Letta e non quando è stato eletto, ma tanto chiunque va al governo o è un massone o è associato al gruppo Bilderberg. Poi ovviamente ci sono i rettiliani e i sauri...
Ale-95
00giovedì 23 maggio 2013 15:21
Lui è del Bilderberg, gruppo para-massonico. Io francamente non ho mai considerato il Bilderberg o la Trilaterale una sètta massonica, infatti non lo è.


Chissà perché viene fuori ora la vera natura di Letta e non quando è stato eletto



Eh beh, purtroppo è sempre così, e poi che Letta era un Mario Monti 2.0, quindi una copia del governo tecnico precedente, si sapeva, cioè le liste dei partecipanti a quei gruppi mondialisti erano già cosa nota, e c'era anche il suo nome, quindi che Letta era legato alla cricca di Monti si sapeva, ma se uno non si informa prima. Ora che viene fuori la dichiarazione di un massone ci fai poco, anche se poi aggiunge un po' di storia in più.
UniversalMan
00giovedì 23 maggio 2013 15:27
Re:
Ale-95, 23/05/2013 15:18:

Perché lo chiedi a me, mica l'ho scritto io quell'articolo. Che poi la massoneria stia sempre dietro ai più grandi cambiamenti, soprattutto culturali è un dato di fatto, voglio dire, la Rivoluzione francese non ci sarebbe mai stata senza di loro.



Se l'hai postato evidentemente o lo condividi o lo trovi interessante...a chi lo devo chiedere? [SM=g8297]

Tra l'altro facendo le pulci la massoneria promuove tra i suoi aderenti la ricerca incessante della verità per realizzare la fratellanza universale del genere umano. Quindi fosse pure massone ma ben venga. [SM=g3061173]
Ale-95
00giovedì 23 maggio 2013 15:29
Certo che condivido, si parla semplicemente di fatti, ma non sono nemmeno più novità o tabù. Di che massoneria parli, la maggior parte dei massoni italiani sono legati ai più schifosi atti criminali passati per cronaca nera o finanziari o addirittura sanitari...Poi è un insulto considerarlo un massone se è poi legato alle cose più materiali, visto che è della cricca mondialista. Letta non lo vedrei mai nemmeno raggiungere il terzo grado della Massoneria.
Stige81
00giovedì 23 maggio 2013 15:35
Re:
Ale-95, 23/05/2013 15:21:


Eh beh, purtroppo è sempre così, e poi che Letta era un Mario Monti 2.0, quindi una copia del governo tecnico precedente, si sapeva, cioè le liste dei partecipanti a quei gruppi mondialisti erano già cosa nota, e c'era anche il suo nome, quindi che Letta era legato alla cricca di Monti si sapeva, ma se uno non si informa prima. Ora che viene fuori la dichiarazione di un massone ci fai poco, anche se poi aggiunge un po' di storia in più.



Il punto è proprio questo. Si vuol fare informazione verso chi è ignorante in materia? Bene, lo si fa dal principio, non ora che Letta è divenuto Presidente del Consiglio. Avrei voluto vedere se durante le elezioni qualcuno lo avrebbe votato.

Però si fa prima con la speculazione, in maniera tale da rendere tutti visibili su un palco ben costruito. Tutti vogliono cinque minuti di gloria.

I problemi son ben altri, quindi all'italiano medio poco interessa che Letta sia un massone implicato nel gruppo Bilderberg ed accetta anche di buon grado se una serie di problemi vengano risolti, ma si sa, stavamo meglio quando stavamo peggio.

Nel frattempo la FIAT si trasferisce nel Regno Unito per non pagare le tasse che ammontano alla metà del fatturato [SM=g2854182]
Ale-95
00giovedì 23 maggio 2013 15:37
Re: Re:
Stige81, 5/23/2013 3:35 PM:



Il punto è proprio questo. Si vuol fare informazione verso chi è ignorante in materia? Bene, lo si fa dal principio, non ora che Letta è divenuto Presidente del Consiglio. Avrei voluto vedere se durante le elezioni qualcuno lo avrebbe votato.

Però si fa prima con la speculazione, in maniera tale da rendere tutti visibili su un palco ben costruito. Tutti vogliono cinque minuti di gloria.

I problemi son ben altri, quindi all'italiano medio poco interessa che Letta sia un massone implicato nel gruppo Bilderberg ed accetta anche di buon grado se una serie di problemi vengano risolti, ma si sa, stavamo meglio quando stavamo peggio.

Nel frattempo la FIAT si trasferisce nel Regno Unito per non pagare le tasse che ammontano alla metà del fatturato [SM=g2854182]



Concordo, ma ripeto, la colpa poi di chi è? Chi lavora negli ambienti dei mass media non è forse responsabile di non dirla tutta? Ah no, d'altronde è colluso, ma è storia vecchia. Come non ricordare ai tempi dei potenti Agnelli che con il massone Cuccia presero controllo della maggior parte dei quotidiani italiani.
UniversalMan
00giovedì 23 maggio 2013 15:38
Re:
Ale-95, 23/05/2013 15:29:

Certo che condivido, si parla semplicemente di fatti, ma non sono nemmeno più novità o tabù. Di che massoneria parli, la maggior parte dei massoni italiani sono legati ai più schifosi atti criminali passati per cronaca nera o finanziari o addirittura sanitari...Poi è un insulto considerarlo un massone se è poi legato alle cose più materiali, visto che è della cricca mondialista. Letta non lo vedrei mai nemmeno raggiungere il terzo grado della Massoneria.




Vero la massoneria italiana è diversa da altre massonerie come sempre sporchiamo anche la m***a noi italiani. Tornando su Letta, perchè si cita lui, ma potrei farlo di chiunque è di moda trattare la gente come pupazzi idioti. Ora letta ha fatto le scuole a Strasburgo. Poi si laurea in Scienze politiche (indirizzo politico-internazionale) all'Università di Pisa nel 1994 massimo dei voti. Poi sonsegue il perfezionamento (equivalente al dottorato di ricerca, in base alla legge N. 41/1987) in Diritto delle comunità europee presso la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. (Wikipedia). Ha appena rinunciato a 100.000 euro di stipendi come novello p.d.c.
www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2013/05/23/Enrico-Letta-rinuncia-100-000-euro_8753...

Se non fosse stato un politico avrebbe sicuramente lavorato per qualche multinazionale come amministratore delegato, parla 4 lingue fluentemente, un splendido francese.
Poteva guadagnare dieci volte tanto in qualunque media azienda italiana come responsabile.
Tutti quelli che sono bravi a giudicare vorrei vederli rinunciare a 100mila euro. E' che siamo tutti bravi a parole a criticare i percorsi degli altri, siano di letta, siano di pinco pallo. Forse perchè noi non ci siamo riusciti. E' qualunquismo.
Mia opinione personale naturalmente.
Ale-95
00giovedì 23 maggio 2013 15:41
Può parlare quante lingue gli pare, ma se uno viene ad affermare, che non toccherà il fiscal compact quando c'è in atto una recessione del sistema, è, per parafrasare Galloni, un atto criminale. L'economia evidentemente non la conosce.
UniversalMan
00giovedì 23 maggio 2013 15:52
Re:
Ale-95, 23/05/2013 15:41:

Può parlare quante lingue gli pare, ma se uno viene ad affermare, che non toccherà il fiscal compact quando c'è in atto una recessione del sistema, è, per parafrasare Galloni, un atto criminale. L'economia evidentemente non la conosce.




Non lo doveva firmare l'uomo catrame il fiscal compact.
I trattati si rispettano, per modificarlo ci vuole l'assenso della controparte. Se da domani tutti modifichiamo unilateralmente gli impegni nessuno è tenuto a onorare gli impegni...non trovi?
filovirus59
00giovedì 23 maggio 2013 16:10
sapevo che il nostro presidente del consiglio più che un "para-massone" è un "para-culo" di prim'ordine, ce ne accorgeremo presto.
Ale-95
00giovedì 23 maggio 2013 16:13
Re:
filovirus59, 5/23/2013 4:10 PM:

sapevo che il nostro presidente del consiglio più che un "para-massone" è un "para-culo" di prim'ordine, ce ne accorgeremo presto.



Si soprattutto [SM=g6794]

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