La saga delle E.B.E.

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cagliari79
00domenica 20 dicembre 2009 08:35
8 Marzo 2007
Tratto da Area51 n.18


La saga delle E.B.E.

Ventisette anni fa ha inizio una delle vicende ufologiche più intricate e controverse - i risvolti sono quelli del thriller di spionaggio, con vittime designate



di Giacomo Casale



Nell'estate del 1979, William L. Moore lasciò il suo lavoro di insegnante, in una cittadina del Minnesota, per trasferirsi in Arizona, dove sperava di intraprendere una carriera di scrittore.
Moore era stato profondamente coinvolto nell'investigazione di un presunto UFO crash avvenuto nel Luglio 1947 a Roswell, New Mexico. Un caso che Moore e Charles Berlitz avrebbero reso noto l'anno seguente nel loro best-seller The Roswell Incident. Dopo il suo trasferimento nel Sud-Ovest, Moore fu molto vicino a Coral e James Lorenzen, veterani dell'ufologia statunitense che nel 1952 avevano fondato l'APRO (Aerial Phenomena Research Organization - Organizzazione per la Ricerca sui Fenomeni Aerei) una delle prime e più prestigiose associazioni civili di ricerca sugli Oggetti Volanti non Identificati. Moore entrò presto a far parte dell'organizzazione dei coniugi Lorenzen. "The Roswell Incident" fu pubblicato nell'estate del 1980 e in Settembre si tenne un dibattito sugli UFO all'Istituto Smithsonian. Moore lasciò la sua casa in Arizona e si recò a Washington D.C. per assistere al dibattito, e strada facendo cercò di promuovere il suo libro alla radio e alla televisione. A quanto da lui stesso riferito sette anni più tardi, una serie di straordinari eventi avrebbero avuto inizio durante quel suo viaggio. Moore aveva appena partecipato ad uno show radiofonico a Omaha ed era in attesa del suo volo, quando una receptionist gli comunicò che un uomo al telefono chiedeva di lui. L'individuo, che sosteneva di essere un colonnello dell'Air Force, esordì dicendo: «Penso che lei sia l'unico che ho sentito che sembra sapere di cosa sta parlando» e quindi chiese di poterlo incontrare per approfondire l'argomento. Moore si scusò di non potersi attardare al telefono perché il suo volo era stato già chiamato, ma prese nota del numero telefonico dell'uomo.
L'otto Settembre, durante il viaggio di ritorno da Washington, Moore partecipò a uno show radiofonico ad Albuquerque, New Mexico. Al termine del programma, lo avvisarono che c'era una chiamata per lui. L'uomo al telefono, si qualificò come operativo presso la Base Kirkland e disse: «Penso che lei sia l'unico che ho sentito che sembra sapere di cosa sta parlando». Per Moore fu facile intuire che si trattava dello stesso soggetto della precedente telefonata. Poco dopo, Moore e il misterioso personaggio, che avrebbe in seguito chiamato Falcon, si diedero appuntamento presso un ristorante locale.
Falcon, che si scoprirà essere il sergente maggiore dell'Air Force Richard Doty (Moore lo ha sempre decisamente negato), disse che avrebbe indossato, come segno di riconoscimento, una cravatta rossa.
Questo loro primo incontro avrebbe segnato l'inizio di una lunga relazione tra Moore (a cui nel 1982 si aggiunse il produttore televisivo Jamie Shandera) e dieci membri di un gruppo ombra connesso con l'intelligence militare che (a suo dire) si opponeva al cover-up sugli UFO.



EBE1 e Mj-12

L'incredibile storia che emerse dal rapporto di Falcon è la seguente: il primo UFO crash, con corpi di piccoli umanoidi grigi, avrebbe avuto luogo vicino Corona, New Mexico, nel 1947. Due anni dopo un umanoide fu trovato vivo dalle squadre di recupero e condotto alla base militare di Los Alamos, ove fu tenuto "ospite" fino alla sua morte avvenuta nei primi anni '50. L'essere, denominato dagli scienziati EBE-1 (acronimo per Entità Biologica Extraterrestre), fu il primo di tre alieni che il governo USA avrebbe avuto in custodia fino ad oggi. Un capitano dell'Air Force, ora colonnello in pensione, fu il compagno inseparabile di EBE-1. Sulle prime, risultò impossibile comunicare con l'essere, ma in seguito fu impiantato un dispositivo nella sua gola che lo rendeva capace di parlare l'inglese. EBE-1, l'equivalente di un meccanico sulla nave spaziale, avrebbe riferito quello che sapeva sulla natura e gli scopi delle visite extraterrestri. Così, il 24 Settembre 1947, in seguito all'incidente di Roswell e per ordine esecutivo del presidente Harry Truman, fu costituito il Majestic-12 (o MJ-12), il segretissimo gruppo di studio sugli extraterrestri, di fatto, operativo come un corpo politico indipendente. Il Progetto Aquarius è un gruppo ombrello, nel quale i compartimenti che trattano problemi relativi agli extraterrestri svolgono le loro funzioni. Il Progetto Sigma si occupava delle comunicazioni elettroniche con gli alieni, ed era parte di un progetto di contatto avviato dalla NSA (Agenzia per la Sicurezza Nazionale) sin dal 1964, a seguito di un atterraggio alieno avvenuto alla base Holloman, nel tardo Aprile di quell'anno.
Nove razze di extraterrestri stanno visitando la Terra. Una di esse, i piccoli umanoidi grigi del terzo pianeta di Zeta Reticuli, sono stati qui per 25.000 anni e hanno influenzato l'evoluzione umana e ne hanno creato le religioni. Alcuni importanti personaggi vogliono porre fine alla politica di cover-up e preparare il popolo americano alla realtà della presenza aliena attraverso l'intrattenimento popolare, come con film quali Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo (il cui clou è una trasposizione cinematografica dello sbarco di Holloman), ed E.T.. Presso il quartier generale della CIA a Langley, Virginia, è custodito un ponderoso volume, denominato la "Bibbia", una sorta di compendio di tutti i rapporti relativi ai vari progetti sugli Alieni. Stando a quanto riferito da Moore solo nel 1989, egli avrebbe cooperato con le sue fonti dell'AFOSI (Air Force Office of Special Investigations), con Richard Doty in particolare, fungendo da informatore. Gli insider dell'AFOSI dissero a Moore di essere particolarmente interessati al ricercatore Paul Bennewitz e gli fecero capire che, come parte dell'accordo, egli avrebbe dovuto "controllarne i movimenti". Inoltre, Moore avrebbe dovuto, seppur con minor zelo, "tenere sotto controllo" l'APRO e diversi altri ricercatori UFO. Moore apprese che diverse agenzie governative erano interessate alle attività di Bennewitz e che volevano sommergerlo di false informazioni e disinformazione, per confonderlo.


I Dulce Files

Ma chi era Paul Bennewitz e perché era tanto importante per l'Intelligence? La singolare storia di Bennewitz, un ingegnere elettronico di Albuquerque, inizia nel 1979 quando ha modo di avvistare e filmare strane luci nel cielo nei pressi della base aerea Kirkland di Manzano, a poche centinaia di metri dalla sua abitazione.
In quel periodo Bennewitz, che era membro dell'APRO, investigava su un caso di rapimento da parte di alieni riguardante una donna di nome Myrna Hansen, la quale sosteneva di aver avvistato, assieme al figlioletto, un UFO mentre stava guidando su una strada rurale nei pressi di Cimarron, New Mexico. Coadiuvato dal noto psichiatra e ufologo Leo Sprinkle, Bennewitz sottopose a ipnosi regressiva la Hansen, che raccontò un storia allucinante: non solo in quell'occasione aveva avvistato diversi UFO, ma era stata anche rapita, assieme al figlioletto, dagli alieni e quindi condotta in una base segreta sotterranea. All'interno della base aveva assistito, oltre che alla mutilazione e al dissanguamento di capi di bestiame bovino, all'agghiacciante visione di contenitori con all'interno parti di corpi umani galleggianti in un liquido. Secondo la Hansen, gli alieni, prima di rilasciarli, avevano inserito nel suo corpo e in quello del figlio degli impianti capaci di controllare le loro menti a distanza. Convinto che tale episodio fosse in qualche modo collegato alle strane luci da lui avvistate sulla base di Manzano, Bennewitz cominciò a filmarle ricavandone diversi metri di pellicola. Riuscì anche a registrare e decodificare, con un programma informatico di sua invenzione, dei misteriosi segnali elettronici provenienti, a suo parere, dalle navicelle aliene. Su tali esperienze Bennewitz scrisse una lunga relazione che denominò "Progetto Beta".
L'APRO non prese molto sul serio la sua storia, Bennewitz decise allora di rivolgersi all'USAF, che invece si mostrò molto interessata al suo materiale. Infatti, in un documento USAF declassificato si legge che i film e i nastri magnetici che Bennewitz presentò al personale della base Kirkland alla fine del 1980 furono analizzati dal sergente Richard Doty e da Jerry Miller, un ex consulente del progetto Blue Book. Le conclusioni furono che le immagini mostravano effettivamente degli oggetti volanti non identificati, ma che non era possibile dire se costituivano una minaccia per la sicurezza della base. Solo nel 1982 l'APRO decise di indagare sulle affermazioni di Bennewitz, affidando il caso a uno dei suoi direttori, William Moore. Bennewitz riferì a Moore le conclusioni a cui era pervenuto intercettando i segnali extraterrestri. Dalle trasmissioni si evinceva un drammatico scenario; due tipi di razze extraterrestri avevano invaso gli Stati Uniti: i benevoli "Bianchi" e gli ostili "Grigi". Questi ultimi erano responsabili delle mutilazioni di bestiame e dei rapimenti di esseri umani. I Grigi avevano inoltre stipulato un accordo con il governo USA, accordo che aveva consentito loro di costruire una base segreta sotterranea sotto la riserva indiana degli Apache Jicarilla nei pressi di Dulce, New Mexico. Gli alieni, però, erano sul punto di rompere il trattato.
Bennewitz, sempre più atterrito dalle sue scoperte, cercava disperatamente di avvertire le autorità (deputati e senatori, scienziati, militari e ufologi come John Lear e Linda Howe) del pericolo imminente. Nel frattempo William Moore era stato avvicinato dal sergente Richard Doty, il quale gli aveva rivelato come a partire dal 1980 e per quasi tre anni, gli agenti di varie agenzie governative avevano messo in atto una campagna di disinformazione ai danni di Paul Bennewitz, allo scopo di confonderlo e screditarlo agli occhi dell'opinione pubblica. Doty si servì inoltre di Moore per propinare al povero Bennewitz ogni sorta di materiale fasullo confezionato ad arte dall'AFOSI. Lo stato mentale di Bennewitz finì col deteriorarsi progressivamente: dormiva pochissimo, si barricava in casa armato fino ai denti e aveva allucinazioni di alieni intenti a far esperimenti su di lui. Di lì a poco Bennewitz venne ricoverato in un ospedale psichiatrico a causa di un forte esaurimento nervoso.
Nel 1989, in occasione di un convegno del MUFON, Moore confessò alla platea di ufologi di aver preso parte alla campagna di disinformazione che aveva portato al collasso psichico il povero Bennewitz. Disse di non aver idea del perché l'AFOSI avesse orchestrato tutto ciò e che poteva fare solo delle ipotesi. La prima è che Bennewitz fosse stato scelto, a caso, dai servizi di intelligence come cavia per un esperimento di disinformazione applicata al mondo reale. Oppure, che il governo, preoccupato di quello che Bennewitz stava scoprendo alla base di Manzano, avesse deciso di confonderlo a tal punto da fargli perdere interesse per la cosa e anche di renderlo assolutamente non credibile, qualunque altra informazione divulgasse. L'ultima ipotesi paventata da Moore è che i servizi segreti abbiano voluto infliggere una punizione esemplare a Bennewitz, allo scopo di scoraggiare chiunque avesse voluto in futuro ficcare il naso nei pressi di una installazione militare.
Moore cercò maldestramente di giustificarsi, affermando di essere stato al gioco delle agenzie governative al solo scopo di guadagnarsi la loro fiducia e di ottenere quindi informazioni classificate sugli UFO. A quanto pare però il governo aveva colto due piccioni con una fava, perché anche Moore, come Bennewitz, uscì ingloriosamente dalla scena ufologica, abbandonando il salone del convegno tra i fischi e le urla di disapprovazione.
Doty fu anche la fonte di un presunta comunicazione dell'AFOSI datata 17 novembre 1980, e destinata a divenire famosa con il nome di "Aquarius document". Il documento, spedito dal quartier generale dell'AFOSI della base di Bolling a Washington, D.C. e destinato al distretto AFOSI di Kirkland, menziona, in forma breve e criptica, le analisi dei negativi di un filmato UFO ripreso apparentemente il mese precedente. Il penultimo paragrafo del telex dice:
«L'USAF NON È PIÙ PUBBLICAMENTE ATTIVA NELLA RICERCA UFO, TUTTAVIA, HA COMUNQUE INTERESSE RISPETTO A TUTTI GLI AVVISTAMENTI DI UFO SU INSTALLAZIONI MILITARI E POLIGONI MISSILISTICI. MOLTE ALTRE AGENZIE GOVERNATIVE, COORDINATE DALLA NASA, INVESTIGANO ATTIVAMENTE SU AVVISTAMENTI ATTENDIBILI TRAMITE COPERTURE. UNA DI TALI COPERTURE È L'UFO REPORTING CENTER, COSTA DEGLI STATI UNITI E IL GEODETIC SURVEY, ROCKVILLE, MD 20852, LA NASA FILTRA I RISULTATI DEGLI AVVISTAMENTI PER APPROPRIATI REPARTI MILITARI CON INTERESSE IN QUEL PARTICOLARE AVVISTAMENTO. LA POLITICA UFFICIALE DEL GOVERNO DEGLI STATI UNITI E I RISULTATI DEL PROGETTO AQUARIUS SONO ANCORACLASSIFICATI TOP SECRET SENZA DIFFUSIONE AL DI FUORI DEI CANALI UFFICIALI DI INTELLIGENZA E
CON ACCESSO LIMITATO A "MJ TWELVE"».

È questa la prima volta che viene menzionato il MJ-12 in un presunto documento governativo ufficiale. Moore lo descrive come un esempio di disinformazione connessa al caso Bennewitz. Il documento è una versione modificata di un autentico messaggio dell'AFOSI con aggiunte spurie. Tra le più significative aggiunte, dice Moore, vi sono il falso riferimento all'U.S. Coast Geodetic e alla NASA, che nell'originale era la NSA (National Security Agency).


I files Aquarius

In base a quanto sostenuto da Moore, Doty sfilò il documento dalla telescrivente e glielo mostrò immediatamente. Più tardi, tornò con ciò che sembrava essere una copia, ma Moore notò subito che non era esattamente lo stesso: vi erano infatti delle evidenti aggiunte. Poi Doty chiese a Moore di fornire il documento alterato a Bennewitz.
Riluttante ad essere coinvolto nella diffusione di un documento falso, Moore ci pensò su, poi finalmente realizzò che le fonti con cui era in contatto (quelle che gli stavano passando informazioni sulle EBE e sui loro rapporti con il governo USA) avrebbero chiuso i ponti se lui non avesse cooperato. Così diede il documento a Bennewitz, ma lo esortò a non pubblicarlo. Bennewitz fu d'accordo e mantenne la promessa di non diffonderlo. Nel Settembre 1982 Moore era a conoscenza di tre copie dell'Aquarius telex: una in possesso di Bennewitz, un'altra custodita da Moore in un luogo sicuro e un'ultima copia che egli teneva nella sua valigetta durante un viaggio, in quel mese, a San Francisco per incontrare qualcuno. Egli incontrò il suo uomo in mattinata e nel pomeriggio qualcuno irruppe nella sua automobile trafugando la valigetta. Quattro mesi dopo, una copia del documento Aquarius giunse nelle mani di un avvocato di New York interessato agli UFO e ben presto il documento ebbe una vasta diffusione.
Verso la fine del 1982 durante una delle molte "amichevoli conversazioni" con Doty, Moore disse che stava conducendo ricerche sulla vecchia storia di un UFO precipitato ad Aztec, New Mexico nel 1948. Il caso era stato diffuso dal giornalista Frank Scully nel 1950, decretandone il suicidio professionale. Doty disse di non aver mai sentito parlare di Aztec e ne chiese a Moore i dettagli, prendendone diligentemente nota. Il 10 e 11 Gennaio 1983, Peter Gersten, direttore del CAUS, si incontrò due volte con Doty nel New Mexico. Al primo incontro, in presenza di Bill Moore e del produttore televisivo Ron Lakis, Doty si mostrò piuttosto reticente, ma al secondo appuntamento Doty rivelò che il governo sa perché gli UFO appaiono in certi luoghi, senza tuttavia esplicitare oltre. «Comunque - aggiunse - sono extraterrestri senza possibilità di dubbio. e vengono da un luogo distante 50 anni luce dalla Terra». Doty era a conoscenza di almeno tre UFO precipitati: uno a Roswell, uno negli anni Cinquanta, l'altro negli anni Sessanta e relativi recuperi dei corpi.


Il patto scellerato

Un evento eccezionale, molto simile al finale di Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo, si verificò nel 1966. La NSA (Agenzia per la Sicurezza Nazionale) produsse Aquarius, un progetto di comunicazioni con gli extraterrestri. Secondo Doty, talpe governative stanno raccogliendo informazioni nelle organizzazioni ufologiche diffondendo al contempo disinformazione. Doty parlò del documento Aquarius e disse che è impossibile far uscire dagli archivi i fascicoli veramente importanti, protetti in modo tale che si disintegrano dopo cinque secondi di esposizione all'aria(!). I documenti parlano di accordi tra il governo americano ed extraterrestri, in base ai quali questi ultimi sono liberi di condurre mutilazioni sugli animali (specialmente bestiame bovino) e di sbarcare in una certa base, in cambio di informazioni sulla tecnologia avanzata degli UFO. Doty disse anche che, tramite i programmi di intrattenimento, il popolo americano viene gradualmente preparato ad accettare la realtà di visite da parte di esseri benevoli di altri mondi. A un certo punto della discussione, Doty chiese sibillinamente a Peter Gersten: «Come fa a sapere se io sono qui per disinformarla o per darle informazioni che fanno parte del programma, sapendo che lei si accinge a parlare in giro di quanto ha sentito?».


Holloman e Zamora

Alla fine del 1982, la giornalista americana Linda Moulton Howe, famosa per le dettagliate inchieste sulle mutilazioni animali (sopra, il suo libro "An Alien Harvest", inedito in Italia, N.d.R.), ricevette una chiamata dalla HBO (Home Box Office). La voce all'altro capo del filo disse che la HBO era rimasta molto impressionata dal suo libro A Strange Harvest, e che voleva sapere se Linda era interessata a girare un documentario sugli UFO. Nel Marzo 1983, la Howe si recò a New York per firmare un contratto con la HBO per uno show che si sarebbe intitolato "UFO - The ET Factor". La sera prima Linda si era incontrata con alcuni rappresentanti della HBO e aveva cenato con Gersten e lo scrittore scientifico Patrick Huyghe. Gersten riferì alla Howe del suo meeting con Richard Doty e accennò alla possibilità di organizzarle un incontro con lui. Venne quindi fissato un appuntamento ad Albuquerque, per il 9 Aprile. Avrebbero dovuto incontrarsi all'aeroporto ma, stranamente, Doty non si fece vivo. La Howe telefonò quindi a casa di Doty, ma un ragazzino disse che il padre non era lì. Allora la ricercatrice telefonò a Jerry Miller, capo del Reality Weapons Testing di Kirkland ed ex inquirente del progetto Blue Book, che aveva già sentito telefonicamente in merito alle affermazioni di Paul Bennewitz. Miller le aveva chiesto una copia di A Strange Harvest, e più tardi le aveva fornito il suo numero telefonico chiedendole di contattarlo se fosse passata da Albuquerque. Miller andò a prendere la Howe all'aeroporto e, durante il tragitto verso la sua abitazione, la Howe cercò di sondare Miller, soprattutto se fosse lui quel "Miller" menzionato nel documento Aquarius. Arrivati a casa, Miller convocò Doty, che arrivò di lì a breve e rispose piuttosto aggressivamente alla domanda della Howe su dove fosse stato. Doty disse di aver aspettato a lungo all'aeroporto. Come scrisse la Howe in seguito «forse aveva deciso di non presentarsi all'appuntamento ed era accettabile, nel suo ordine di idee, lasciarmi attendere all'aeroporto fino a quando Jerry Miller non lo chiamò a casa». Sulla via di Kirkland, Howe chiese a un Doty ancora nervoso e mal disposto nei suoi confronti, se sapeva qualcosa dell'atterraggio di Holloman, con il successivo incontro tra gli extraterrestri e i rappresentanti del governo USA. Doty rispose che era avvenuto realmente, ma che Robert Emmenegger aveva la data sbagliata. L'atterraggio avvenne non nel Maggio 1971, ma il 25 Aprile 1964, dodici ore dopo il famoso caso di Socorro, che aveva avuto come testimone il poliziotto Lonnie Zamora (che vide un oggetto ovale, atterrato nel deserto e due piccoli esseri in tuta bianca). «I militari e il personale scientifico della base sapevano che ci sarebbe stato un atterraggio - disse Doty - ma qualcuno sbagliò i tempi e le coordinate. E un ricognitore militare avanzato atterrò nel luogo e nel momento sbagliato, essendo poi visto da Zamora. Tre UFO apparvero ad Holloman alle sei del mattino seguente, uno di essi atterrò mentre gli altri due rimasero sospesi nell'aria».


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