La nuova password sarà il battito cardiaco

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REinstein
00martedì 9 ottobre 2012 22:33
La sicurezza online d’ora in avanti potrebbe passare per il ritmo cardiaco e più precisamente attraverso quel contenuto di informazioni racchiuse nel battito che in ognuno di noi è differente. Questo potrà permetterci di identificarci di fronte a qualsiasi strumento informatico, semplicemente facendo sentire come batte il nostro cuore.

NUOVA FRONTIERA DELLA BIOMETRIA - Ai computer, ai telefoni, alle console e ai tablet, ai database di banche, a qualsiasi portale informatico si potrà accedere con il cuore. L’affermazione va presa dunque alla lettera e la scoperta si basa su una recentissima intuizione secondo la quale il cuore di ognuno di noi, battendo in modo unico, potrebbe prestarsi a sistemi di identificazione. Come già affermava qualche mese fa il ricercatore di Taiwan Chun-Liang Lin, la biometria può passare dunque per il cuore. Sorpassati il riconoscimento facciale e vocale, le impronte digitali e la rilevazione nanometriche dell’iride, che tra l’altro secondo una recente scoperta invecchia ed è soggetta a micro variazioni che ne falserebbero l’attendibilità, è il cuore a identificare senza possibilità di errore che l’utente che sta effettuando il login è proprio lui e non un'altra persona.

UN CUORE PIU’ UNICO CHE RARO - Gli scienziati della Toronto University hanno messo a punto un elettrocardiogramma in grado di individuare quella variabilità della frequenza cardiaca specifica in ognuno di noi (ECG biometria) e trasformarla in un sistema di identificazione per la sicurezza informatica. In sostanza ricercatori canadesi intendono leggere come lavora il cuore con un classico elettrocardiogramma e integrare il modello in un codice crittografico

BIONYM – Byonim è il nome della società che ha accettato di commercializzare questo metodo identificativo, regalando la possibilità di bloccare o sbloccare Pc e smartphone attraverso quella frequenza del cuore che si distinguerebbe in ogni individuo. Ai parametri biologici si aggiunge dunque questo organo speciale. Lo spiega Foteini Agrafioti, uno degli esperti dell’Università canadese coinvolti nella scoperta: «Non è il ritmo in sé stesso, ma quell’intervallo di tempo che intercorre tra un battito e l’altro che è diverso in ognuno di noi».

IL PARERE DELL’ESPERTO - Abbiamo sentito il Prof. Filippo Crea, del Policlinico Universitario Agostino Gemelli, che ci ha spiegato che effettivamente il battito cardiaco ha un contenuto di informazioni che va al di là della semplice cadenza del cuore: «Questo contenuto di informazioni è stato ampiamente analizzato ed effettivamente la variabilità della frequenza cardiaca, che esprime l’innervazione cardiaca, è un’informazione del tutto personale e unica». Anche se il cuore, secondo il nostro esperto, non si presta alle esigenze della biometria, proprio a causa della sua estrema variabilità.

www.corriere.it/salute/cardiologia/12_ottobre_09/password-battito-cardiaco_cdfc7ed6-1208-11e2-919a-606647d2c2...
blackmanta
00martedì 9 ottobre 2012 23:28
Concordo con la parte terminale della riflessione del prof Crea. I parametri vitali del cuore, sono soggetti nello stesso individuo a delle variazioni, anche notevoli, nel caso per esempio dell'insorgere di affezioni cardiovascolari. Il nostro organismo è sempre diverso di ora in ora. Non è mai uguale a sè stesso. Quindi usare una chiave biologica valida adesso, ma diversa subito dopo, non risolverebbe il problema.C'è ancora un pò di strada da fare nella scelta dei parametri biologici giusti.
filovirus59
00mercoledì 10 ottobre 2012 09:55
chissà i "tachicardici" come faranno......
Ulisse-77
00mercoledì 10 ottobre 2012 10:03
Re:
filovirus59, 10/10/2012 09.55:

chissà i "tachicardici" come faranno......




ho pensato la stessa cosa e poi a cosa serve se c'è già in commercio una macchina per pass con l'impronta digitale a meno di 50 euro? [SM=g8297]

www.ebay.it/itm/LETTORE-IMPRONTE-DIGITALI-USB-PROTEZIONE-DATI-SICUREZZA-BIOMETRIC-FINGERPRINT-/140859464393#vi...
papero16
00mercoledì 10 ottobre 2012 18:00
Re: Re:
Ulisse-77, 10/10/2012 10.03:




ho pensato la stessa cosa e poi a cosa serve se c'è già in commercio una macchina per pass con l'impronta digitale a meno di 50 euro? [SM=g8297]

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Quoto, più semblice e più economica, però sentire di nuovi progressi tecnologici fa sempre piacere [SM=g8320]
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