La magia nera rivelata in due antiche maledizioni

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eone nero
00martedì 3 luglio 2012 12:42
Risalenti a un’epoca in cui la magia nera era relativamente comune, una ricercatrice spagnola ha due decifrato due maledizioni lanciate contro un senatore romano e un veterinario.

Entrambe le maledizioni presentano la raffigurazione di una divinità con dei serpenti come capelli, forse la dea greca Ecate. Scritti su sottili tavolette di piombo da persone diverse durante il tardo Impero Romano, circa 1600 anni fa, i testi sono prevalentemente in latino e contengono invocazioni in greco.

Entrambe le tavolette sono state riscoperte nel 2009 presso il Museo Civico Archeologico di Bologna: sebbene gli studiosi non conoscano con certezza la loro provenienza, sanno chi erano le vittime delle maledizioni.


Ecate? (Museo Archeologico Civico di Bologna)

Una delle maledizioni si rivolge a un senatore romano di nome Fistus e sembra essere l’unico esempio noto di un senatore maledetto. L’altra maledizione si rivolge a un veterinario di nome Porcello.

Celia Sánchez Natalías, dottoranda presso l’Università di Saragozza, spiega che Porcello era probabilmente il suo nome vero: “Nel mondo delle maledizioni, una delle cose che dovete fare è cercare di identificare la vittima in un modo molto, molto, esatto”. Non è chiaro chi abbia maledetto Porcello e perché. “Forse un cavallo o un animale di questa persona era stato ucciso da una medicina di Porcello”, ha detto Sánchez Natalías.


La maledizione a Porcello (Museo Archeologico Civico di Bologna)


(Museo Archeologico Civico di Bologna)

“Distruggi, annienta, uccidi, strangola Porcello e sua moglie Maurilla. La loro anima, cuore, natiche, fegato …” si legge sulla tavoletta, che mostra un Porcello mummificato, braccia conserte (come la divinità) e il suo nome scritto su entrambe le braccia.

Il fatto che sia la divinità sia Porcello abbiano le braccia incrociate è importante. Sánchez Natalías ritiene che l’incantesimo costrinse la divinità e, quindi Porcello, a essere vincolati. “Questo confronto può essere inteso in due modi: o ‘proprio come la divinità è legata, così sarà Porcello’ oppure ‘fino a quando Porcello sarà legato la divinità rimarrà legata”, scrive in sulla rivista Zeitschrift für Papyrologie und Epigraphik.


In questa maledizione a Fistus, una stella a otto punte copre i genitali della divinità (Museo Archeologico Civico di Bologna)


(Museo Archeologico Civico di Bologna)

Anche il caso di Fistus è notevole. L’espressione latina per “annientare” (crush) è utilizzata almeno quattro volte nella maledizione. “Annienta, uccidi il senatore Fistus”, si legge, “Possa Fistus diluirsi (dilute), languire, affondare e possano tutte le sue membra dissolversi…”

Anche in questo caso Sánchez Natalías non è sicura delle motivazioni che stanno dietro la maledizione, ma, qualunque fossero, certi attacchi erano dei colpi bassi anche rispetto agli standard dei politici di oggi.

www.livescience.com/20483-black-magic-ancient-curses.html

Fonte: ilfattostorico.com/2012/06/12/la-magia-nera-rivelata-in-due-antiche-male...
rimoarh
00mercoledì 26 settembre 2012 12:25
fantastica questa scoperta. devo ammettere che l'uomo ha una certa fantasia per maledire le persone. ma con tutta la fantisia che l'uomo mette per le maledizioni no la può sfruttare per qualcosa di altrettanto buono?
P@ufoon
00mercoledì 26 settembre 2012 12:40
Ogni periodo storico fin dall'Antico Egitto ha avuto i suoi maghi.....
La magia nel mondo greco-romano

In Grecia fu Erodoto a coniare il termine "mago" per indicare un sacerdote di una tribù della Persia antica. Dal IV secolo a.C. il vocabolo "mageia" cominciò ad essere utilizzato per indicare un insieme di dottrine nate dalla commistione di tradizioni arcaiche e le pratiche rituali ereditate dai Persiani. Fu comunque nella koinè culturale ellenistica che ebbe luogo quella fusione dei riti magici con elementi astrologici e alchimistici, che sarà alla base di tutta la speculazione magica dei secoli successivi. Nella tarda antichità troviamo numerose testimonianze riguardo a rituali di teurgia la cui provenienza è spesso attribuita, dagli stessi teurghi, all'antico Egitto. Verso il III - IV secolo della nostra era compaiono anche trattazioni filosofiche a favore di tale pratica, in particolare per opera del filosofo neoplatonico Giamblico.

Nella letteratura latina si trovano numerose testimonianze relative a tutta una serie di attività occulte. Esperimenti di negromanzia, uccisioni a distanza, animali parlanti, statue che camminano, filtri d'amore, metamorfosi, divinazioni, talismani che curano le malattie, sono solamente alcuni degli oggetti e dei rituali magici adoperati dai maghi che compaiono nelle opere di Orazio, Porfirio, Plinio il Vecchio e Virgilio. Nel panorama letterario di magia latina un posto di prim'ordine spetta a Le metamorfosi (anche conosciuto come L'asino d'oro) di Apuleio. L'opera, l'unico romanzo della letteratura latina pervenutoci intero, si compone di undici libri, nei quali viene narrata la storia di Lucio, un giovane trasformato per magia in asino, che, dopo varie peripezie, ritorna uomo per intercessione della dea Iside. Da ricordare che lo stesso Apuleio fu processato per aver costretto con la magia una ricca vedova a sposarlo per impadronirsi della dote. Tuttavia riuscì a scagionarsi dall'accusa presentando il testamento della vedova, in cui la donna (dietro consiglio dello stesso Apuleio) lasciava tutto al figlio piccolo. Del resto, nel diritto romano le leggi antiche prevedevano pene severe per quanti utilizzavano mezzi magici per conseguire scopi criminali
it.wikipedia.org/wiki/Magia
papero16
00mercoledì 26 settembre 2012 15:23
Vorrei sentire a riguardo il parere del nostro onorevole amico Fangio, di cui i saprà dare un interpretazione sicuramente migliore e che ci illuminerà sull' argomento [SM=g2201354]
P@ufoon
00mercoledì 26 settembre 2012 15:25
Re:
papero16, 26/09/2012 15.23:

Vorrei sentire a riguardo il parere del nostro onorevole amico Fangio, di cui i saprà dare un interpretazione sicuramente migliore e che ci illuminerà sull' argomento [SM=g2201354]




Anch'io avevo pensato in un suo intervento chiarificatore ma mi sembra che sia in ritiro coatto! [SM=g2806965]
-terrestre-
00mercoledì 26 settembre 2012 15:44
Re: Re:
P@ufoon, 26/09/2012 15.25:




Anch'io avevo pensato in un suo intervento chiarificatore ma mi sembra che sia in ritiro coatto! [SM=g2806965]



Fangio compare e scompare quando meno uno se l'aspetta!!
arriverà e ci darà il suo magico contributo [SM=g8416]


P@ufoon
00mercoledì 26 settembre 2012 15:56
Re: Re: Re:
-terrestre-, 26/09/2012 15.44:



Fangio compare e scompare quando meno uno se l'aspetta!!
arriverà e ci darà il suo magico contributo [SM=g8416]






Anche per questo è un mago!! [SM=g2806965]
blackmanta
00mercoledì 26 settembre 2012 16:26
Qualche settimana fa sono cessate su Rai 4 le puntate del serial americano " Roma " (prodotte credo dalla HBO) ambientate nell'antica Roma durante l'epopea cesariana. In una delle puntate si vede la madre di Bruto, Servilia, mentre incide una lastra metallica con delle maledizioni contro Giulio Cesare. Se non altro almeno in un aspetto, gli sceneggiatori sono stati attenti a rispettare la realtà storica. Mentre tracciava la maledizione sulla lastra, ripeteva al contempo in maniera ossessiva le maledizioni. Sin dall'antichità, si dibatte molto sul reale potere delle parole, che a detta di alcuni, se usate opportunamente in appositi rituali, e seguendo precise regole,esercitano un certo potere sugli avvenimenti e sugli individui, oltrechè sulla materia. E difficile dare un responso valido a 360° sulla reale efficacia di certi riti. Vero è però, che se un individuo anche acculturato, viene messo a conoscenza, di essere stato oggetto di riti magici malevoli, tenderà, salvo rari casi, a metterli in relazione con fatti spiacevoli, che gli dovessero da quel momento in poi capitargli. Anche se si tratta di fenomeni banali, e facilmente spiegabili. Almeno superficialmente.Spesso le persone oggetto del comune " Malocchio ", manifestano, senza esserne preventivamente informate, la convinzione di essere state colpite, da qualcosa di malefico. Sapere dove inizia e finisce la semplice impressione, è tuttavia arduo. La cosa spesso più che dipendere dalla cultura dell'individuo, dipende dalla sua intima struttura caratteriale, e dall'ambito sociale in cui è cresciuto.Personalmente ritengo che nell'ambito delle Scienze Occulte, poco sappiamo, per poterci sbilanciare, con troppo ottimismo verso un ipotesi o l'altra. Credo si tratti di quelle realtà o pseudo tali, in cui è forse meglio non essere invischiati. Le incognite che le riguardano sono infatti più numerose delle certezze. E a volte è meglio non conoscere. [SM=g8297]
P@ufoon
00mercoledì 26 settembre 2012 17:49
Re:
blackmanta, 26/09/2012 16.26:

Qualche settimana fa sono cessate su Rai 4 le puntate del serial americano " Roma " (prodotte credo dalla HBO) ambientate nell'antica Roma durante l'epopea cesariana. In una delle puntate si vede la madre di Bruto, Servilia, mentre incide una lastra metallica con delle maledizioni contro Giulio Cesare. Se non altro almeno in un aspetto, gli sceneggiatori sono stati attenti a rispettare la realtà storica. Mentre tracciava la maledizione sulla lastra, ripeteva al contempo in maniera ossessiva le maledizioni. Sin dall'antichità, si dibatte molto sul reale potere delle parole, che a detta di alcuni, se usate opportunamente in appositi rituali, e seguendo precise regole,esercitano un certo potere sugli avvenimenti e sugli individui, oltrechè sulla materia. E difficile dare un responso valido a 360° sulla reale efficacia di certi riti. Vero è però, che se un individuo anche acculturato, viene messo a conoscenza, di essere stato oggetto di riti magici malevoli, tenderà, salvo rari casi, a metterli in relazione con fatti spiacevoli, che gli dovessero da quel momento in poi capitargli. Anche se si tratta di fenomeni banali, e facilmente spiegabili. Almeno superficialmente.Spesso le persone oggetto del comune " Malocchio ", manifestano, senza esserne preventivamente informate, la convinzione di essere state colpite, da qualcosa di malefico. Sapere dove inizia e finisce la semplice impressione, è tuttavia arduo. La cosa spesso più che dipendere dalla cultura dell'individuo, dipende dalla sua intima struttura caratteriale, e dall'ambito sociale in cui è cresciuto.Personalmente ritengo che nell'ambito delle Scienze Occulte, poco sappiamo, per poterci sbilanciare, con troppo ottimismo verso un ipotesi o l'altra. Credo si tratti di quelle realtà o pseudo tali, in cui è forse meglio non essere invischiati. Le incognite che le riguardano sono infatti più numerose delle certezze. E a volte è meglio non conoscere. [SM=g8297]



Qualunque tipo di conoscienza compresa quella dell'occultismo (se cosi' si puo' definire) ha un suo costo ed un suo peso, dipende solamente da colui che se ne fa carico venendone a contatto in base alle proprie credenze religiose e mistiche sempre che ne abbia avute nel corso della propria vita. [SM=g2806965]
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