La domenica del corriere con le più belle copertine ufo

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_Seven
00lunedì 17 marzo 2014 20:43
Spero di fare una cosa gradita se vi metto tutte le copertine della domenica del corriere che riportano gli avvistamenti ufo e sono un pezzo della nostra storia [SM=g8320]
Ad ogni copertina vi metto la storia se vi piace continuo [SM=g1950677]



Vi abbino questo caso:
L'incontro ravvicinato di Antonio Candau di quella data
Il 9 dicembre 1962,verso le 21:30,il Sig Antonio Candau stava percorrendo a piedi una strada collinare di Bologna, la Via Codivilla, un vialone alberato, a quell'ora praticamente deserto, quanto a passanti e a traffico. Le condizioni di luminosità erano più che buone, grazie ad un cielo del tutto terso, anche se privo di luna, ed ad una fila costante di lampioni, disposti lungo il tratto in questione. Improvvisamente la sua attenzione fu colta da uno strano sibilo che proveniva dall'interno dell'adiacente parco di San Michele in Bosco. Volto lo sguardo oltre la cancellata, un'incredibile scena si spalancò ai suoi occhi: a circa una decina di metri di distanza un "disco volante", secondo la definizione all'epoca in voga per gli odierni UFO, stava prendendo terra. L'oggetto, dalla classica forma a scodella rovesciata, misurava circa nove metri di diametro, ed era di colore "grigio oro" o "argento bronzato". Numerose luci multicolori, simili a segnali stroboscopici, giravano senza posa, con veloce intermittenza, sulla parte superiore dello scafo. Il disco atterrò, apparentemente senza effetto alcuno, sul terreno e senza muovere il copioso fogliame circostante, fermandosi a circa un metro dal suolo, cosa che fece dedurre al testimone la probabile presenza di strutture di sostegno. Una volta ferma, la "cosa" distava non più di tre o quattro metri dall'osservatore, che pertanto disponeva di un'ottima visuale. Improvvisamente sulla sommità dell'oggetto, una specie di "portello" si aprì lentamente verso il basso, a mo' di ponte levatoio, scoprendo un vano interno emanante una luce chiara, che rivelava il. progressivo delinearsi di due sagome apparentemente di tipo umano: le figure era come se stessero emergendo da una specie di scala interna. Completamente ribaltato verso l'esterno, sino a toccare il suolo, il "portello" rivelò internamente una serie di gradini, sui quali i due esseri presero a scendere. La loro statura misurava circa un metro e 70, indossavano un'aderente tuta gialla, che evidenziava una grossa cintura in corrispondenza della vita; al fianco destro portavano un qualcosa di scuro, ingenuamente ravvisato dal testimone in una "ricetrasmittente". Privi di casco, procedevano affiancati in perfetta sincronia con movenze da automi, e mostravano possedere capelli alquanto corti e scuri, mentre i loro volti erano caratterizzati da "vistosi occhi che brillavano nell'oscurità come quelli dei gatti". Presumibilmente accortesi della presenza del Candau, le entità fecero un simultaneo ed improvviso dietro front e presero a risalire la scaletta. Giunte in cima, il chiarore proveniente dall'interno del disco mise in evidenza il colore olivastro della loro pelle, prima che gradatamente scomparissero dalla visuale del testimone, esattamente come si erano dapprima palesate. Nel frattempo la scala si ritirava mentre il portello cominciava a richiudersi, muovendo dal basso verso l'alto. Prima ancora che la chiusura si fosse completata, il disco volante prese a staccarsi dal suolo, emettendo lo stesso sibilo iniziale precedente l'atterraggio e giunto ad una quota di circa 80-100 metri scomparve, deviando ad angolo retto verso Sud Ovest, al di sopra della collina di San Michele in Bosco.L'intero avvistamento era durato non più di due minuti e mezzo, un lasso di tempo che per quanto irrisorio era stato contraddistinto dalla assenza di ulteriori testimoni e durante il quale non si era verificata alcuna interferenza con gli impianti di illuminazione del posto.Il giorno successivo il Candau passò in rassegna le pagine del quotidiano locale, "Il Resto del Carlino", nella speranza di rintracciare notizie di avvistamenti di dischi volanti, che potessero convalidare la sua storia, ma non trovò riscontro alcuno. Un suo tentativo di confidarsi in proposito con il principale, con il quale aveva ottimi rapporti, ebbe come tutta risposta l'amichevole consiglio di non menzionare ad alcuno tale vicenda. Tornò più volte nei giorni successivi sul luogo dell'avvistamento alla disperata ricerca di riscontri oggettivi del passaggio della "cosa", ma il terreno non evidenziò nulla di particolare ai suoi occhi, al di fuori di un'area nella quale l'erba appariva come schiacciata, cosa che peraltro era possibilmente da attribuirsi a fattori convenzionali. Sentendosi pertanto di fatto solo con se stesso e con il ricordo di quella breve ma straordinaria visione, il Candau scelse per lunghi anni il silenzio: un destino comune a moltissimi altri testimoni.

fonte: www.edicolaweb.net
saturn_3
00lunedì 17 marzo 2014 20:53
Secondo me è carina come idea. Giusto da ampliare l'archivio. Magari sarebbe da spostare il tutto nella sezione "Tutti i casi storici". [SM=g1950677]
_Seven
00lunedì 17 marzo 2014 21:00
Re:
saturn_3, 17/03/2014 20:53:

Secondo me è carina come idea. Giusto da ampliare l'archivio. Magari sarebbe da spostare il tutto nella sezione "Tutti i casi storici". [SM=g1950677]




Grazie quello che mi interessa di più è l'aspetto artistico di queste copertine che sono lo specchio di una società che non ho conosciuto ma che mi manca [SM=g8320] Magari i miei genitori erano più ingenui ma sapevano sognare. Amo molto i disegni Walter Molino, se cerchi le sue opere sono bellissime.
saturn_3
00martedì 18 marzo 2014 09:52
Re: Re:
_Seven, 17/03/2014 21:00:


Amo molto i disegni Walter Molino, se cerchi le sue opere sono bellissime.




Sì, li ricordo quando andavo da mia nonna che aveva La Domenica del Corriere.

chip65C02
00martedì 18 marzo 2014 18:24
mi sembra un'ottima idea!, ci potresti fare pure una rubrica personale!.

Un consiglio per agevolare la lettura ;-) delle storie
-cerca di essere il piu' sintetico possibile
-cerca di sintetizzare le storie per [x]logs in modo da ridurre al minimo in poche righe sequenziali e pochi periodi.

I blocchi di testo chilometrici e tutti squadrati, non invogliano [SM=g6794] a leggere molto pappie' di roba, quello che interessa e' shape, colore, dinamica nonche' numero di testimoni da vicino e da lontano, e loro reazione e se il disegno della rivista e' immaginario oppure se e' molto prossimo all'oggetto osservato.

[SM=g1950677]
_Seven
00mercoledì 19 marzo 2014 17:16
Re:
chip65C02, 18/03/2014 18:24:

mi sembra un'ottima idea!, ci potresti fare pure una rubrica personale!.

Un consiglio per agevolare la lettura ;-) delle storie
-cerca di essere il piu' sintetico possibile
-cerca di sintetizzare le storie per [x]logs in modo da ridurre al minimo in poche righe sequenziali e pochi periodi.

I blocchi di testo chilometrici e tutti squadrati, non invogliano [SM=g6794] a leggere molto pappie' di roba, quello che interessa e' shape, colore, dinamica nonche' numero di testimoni da vicino e da lontano, e loro reazione e se il disegno della rivista e' immaginario oppure se e' molto prossimo all'oggetto osservato.

[SM=g1950677]




Grazie del consiglio ci proverò [SM=g3061178]
_Seven
00mercoledì 19 marzo 2014 17:25


Ufo nei giardini Vaticani quello che appare in questa copertina descritto dal vaticanista del giornale che adesso scrive per Lastampa di Torino

www.ilgiornale.it/news/pio-xii-e-fatima-ho-rivisto-mirac...

«Ho visto» il miracolo del sole, «questa è la pura verità». Nel 1950, poco prima di proclamare il dogma dell’Assunta, Pio XII mentre passeggiava nei giardini vaticani assistette più volte allo stesso fenomeno verificatosi nel 1917 al termine delle apparizioni di Fatima e lo considerò una conferma celeste di quanto stava per compiere. Una circostanza fino ad oggi nota solo grazie alla testimonianza indiretta del cardinale Federico Tedeschini che ne parlò durante un’omelia. Ora dall’Archivio privato Pacelli, conservato dalla famiglia del Pontefice, riemerge un documento eccezionale e inedito su quella visione: un appunto manoscritto dello stesso Pio XII, vergato a matita sul retro di un foglio nell’ultimo periodo della sua vita, nel quale in prima persona il Papa racconta ciò che gli è accaduto. L’appunto sarà esposto il prossimo novembre nella mostra vaticana dedicata a Papa Pacelli nel cinquantesimo della morte. Il resoconto è asciutto, quasi notarile, senza alcun cedimento al sensazionalismo.
«Era il 30 ottobre 1950», antivigilia del giorno della solenne definizione dell’assunzione, spiega Pio XII. Il Papa stava dunque per proclamare dogma di fede l’assunzione corporea in cielo della Madonna al momento della morte, e lo faceva dopo aver consultato l’episcopato mondiale, unanimemente concorde: soltanto sei risposte su 1.181 manifestavano qualche riserva. Verso le quattro di quel pomeriggio faceva «la consueta passeggiata nei giardini vaticani, leggendo e studiando». Pacelli ricorda che, mentre saliva dal piazzale della Madonna di Lourdes «verso la sommità della collina, nel viale di destra che costeggia il muraglione di cinta», sollevò gli occhi dai fogli. «Fui colpito da un fenomeno, mai fino allora da me veduto. Il sole, che era ancora abbastanza alto, appariva come un globo opaco giallognolo, circondato tutto intorno da un cerchio luminoso», che però non impediva in alcun modo di fissare lo sguardo «senza riceverne la minima molestia. Una leggerissima nuvoletta trovavasi davanti». «Il globo opaco - continua Pio XII nell’appunto inedito - si muoveva all’esterno leggermente, sia girando, sia spostandosi da sinistra a destra e viceversa. Ma nell'interno del globo si vedevano con tutta chiarezza e senza interruzione fortissimi movimenti». Il Papa attesta di aver assistito allo stesso fenomeno il giorno seguente, 31 ottobre, e il 1° novembre, giorno della definizione del dogma dell’Assunta, quindi di nuovo l’8 novembre. Poi non più». Ricorda pure di aver cercato «varie volte» negli altri giorni, alla stessa ora e in condizioni atmosferiche simili, «di guardare il sole per vedere se appariva il medesimo fenomeno, ma invano; non potei fissare nemmeno per un istante, rimaneva subito la vista abbagliata».
Nei giorni seguenti Pio XII riferisce il fatto «a pochi intimi e a un piccolo gruppo di Cardinali (forse quattro o cinque), fra i quali era il Cardinal Tedeschini». Quest’ultimo, nell’ottobre dell’anno seguente, 1951, si deve recare a Fatima per chiudere le celebrazioni dell’Anno Santo. Prima di partire viene ricevuto in udienza e chiede al Papa di poter citare la visione nell’omelia. «Gli risposi: “Lascia stare, non è il caso”. Ma egli insistette - continua Pio XII nel manoscritto - sostenendo l’opportunità di tale annuncio, ed io allora gli spiegai alcuni particolari dell’avvenimento». «Questa è, in brevi e semplici termini - conclude Papa Pacelli - la pura verità». «Pio XII era persuasissimo della realtà del fenomeno straordinario, cui aveva assistito ben quattro volte», ha dichiarato suor Pascalina Lehnert, la religiosa governante dell’appartamento papale.
Il cosiddetto «miracolo del sole» si era già verificato il 13 ottobre 1917 a Fatima, al termine delle apparizioni ai tre pastorelli. Così lo raccontò nella sua cronaca M. Avelino di Almeida, giornalista laico e non credente, inviato del quotidiano O Seculo e testimone oculare: «E si assiste allora ad uno spettacolo unico ed incredibile allo stesso tempo per chi non ne è stato testimone... Si vede l’immensa folla voltarsi verso il sole sgombro di nuvole, in pieno giorno. Il sole ricorda un disco d’argento sbiadito ed è possibile guardarlo in faccia senza subire il minimo disagio. Non scotta, non acceca. Si direbbe un’eclisse». Pio XII era molto legato a Fatima: la prima apparizione ai tre pastorelli era infatti avvenuta il 13 maggio 1917, lo stesso giorno in cui Pacelli veniva consacrato arcivescovo nella cappella Sistina. È attestato che Pio XII e l’unica sopravvissuta dei tre veggenti, suor Lucia Dos Santos, rimarranno sempre in contatto, e il Pontefice, nell’ultimo anno della sua vita, conserverà il testo del Terzo segreto di Fatima nel suo appartamento. «Varie volte - ha dichiarato la marchesa Olga Nicolis di Robilant Alves Pereira de Melo testimoniando al processo di beatificazione di Pacelli, «trasmisi messaggi del Santo Padre per Suor Lucia e di questa per lui, ma siccome promisi di mai rivelare nulla a chicchessia, non mi sento autorizzata a farlo adesso».
Andrea Tornielli
_Seven
00giovedì 20 marzo 2014 21:02
28 Ottobre 1962


Questa copertina è famosissima ed è stata creata per illustrare gli incontri di Eugenio Siracusa

www.edicolaweb.net/nonsoloufo/tc_eugen.htm
chip65C02
00sabato 22 marzo 2014 10:28
Re: Re:
_Seven, 19/03/2014 17:16:




Grazie del consiglio ci proverò [SM=g3061178]


Forse e' meglio [SM=g6794] se scrivi un ebook e quando lo hai finito lo regali in copyleft, per una lettura online oppure offline con download. [SM=g1950677]






_Seven
00lunedì 24 marzo 2014 21:06


Il programma lunare sovietico

Per molti anni dopo che gli Americani erano sbarcati sulla Luna nel 1969, l'URSS negò di aver mai preso in considerazione l'idea di competere con gli Stati Uniti per questo obiettivo e fu solo nell'89 che i Sovietici ammisero di averci anch'essi provato, senza successo.
Le aspirazioni sovietiche risalivano ai primi Anni '60, quando il Progettista Capo Sergei Korolev propose diversi studi per inviare un cosmonauta attorno alla Luna e ritorno, cioè un volo "circumlunare".
Nel 1960 Korolev aveva predisposto i piani per due razzi giganti denominati N1 e N2, che avrebbero potuto essere utilizzati per vari scopi, anche di tipo militare.
Nel 1962 il Governo sovietico approvò formalmente lo sviluppo dell'N1, ancora peraltro senza una missione principale ben definita, in grado di portare in orbita un payload (carico utile) di 75 tonnellate.

contina
www.bo.astro.it/universo/letture/sputnik50/CSC/ASTRO/PAG72D9.HTM?sec=scheda_unavol...
_Seven
00sabato 5 aprile 2014 14:40
Il caso Zamora



Un video che spiega questo avvistamento

_Seven
00mercoledì 9 aprile 2014 20:50
Avvistamento in Antartide 3 Luglio 1965



Nelle pubbliche dichiarazioni ufficiali, l'Argentina e il Cile hanno saldamente dichiarato l'esistenza di immagini a colori degli UFO riprese dalle loro stazioni scientifiche antartiche. A conferma di questa strana storia ,il Segretario di allora della Marina Militare Argentina ha dichiarato questi dettagli:

"Il 3 luglio 1965, una gigantesca lente a forma di disco volante è stato visto, rintracciato e fotografato dalla base scientifica Argentina, Deception Island, in Antartide. Lt. Daniel Perisse, CO, ha confermato via radio che il grande UFO alternativamente aleggiava, poi accelerva e manovrava a velocità incredibile. Mentre veniva monitorato e osservato con il binocolo scientifico teodolite , l'oggetto sconosciuto ha causato forti interferenze con variometri utilizzati per misurare il campo magnetico terrestre, e anche registrati su nastri magnetografici. Foto a colori sono state scattate con un teodolite da un membro di un gruppo in visita dalla base scientifica cilena.

Confermando questi punti, il ministro della Difesa cileno a Santiago ha aggiunto nuove informazioni via radio da Cdr. Mario Janh Barrera, C.O. della base cilena: Il 18 giugno, un analogo UFO aveva manovrato tutta l'area, vista da tutto il personale.



Durante l'avvistamento 3 luglio, lo strano oggetto aveva causato forti interferenze radio, bloccando temporaneamente i suoi tentativi di segnalare l'UFO alle basi inglesi e Argentine".

noiegliextraterrestri.blogspot.it/2012/01/lavvistamento-ufo-avvenuto-in-antart...
_Seven
00sabato 19 aprile 2014 23:52
Copertina poco conosciuta che racconta di Raimundo Aleluia Mafra, un bambino di nove anni, il quale raccontò che suo padre, Rivalino Mafra, un minatore, fu rapito da un disco volante a Duas Pontas, presso Belo Horizonte. “Il disco - come dichiarò il piccolo Raimundo - si è posato dinanzi alla nostra casa, mentre noi stavamo prendendo il fresco e ha ‘risucchiato’ nel suo interno mio padre. Poi è sparito.” Il ragazzo fu messo sotto osservazione per diverso tempo e venne considerato vittima di allucinazioni, di sicuro c’è che suo padre scomparve realmente.



saturn_3
00martedì 22 aprile 2014 21:03
Se mi permetti Seven, includo anche il caso della signora Rosa Lotti Dainelli

[IMG]http://i59.tinypic.com/21dpqo3.jpg[/IMG]

Lunedì 1º novembre 1954, 6:30 del mattino.Rosa Lotti Dainelli, con l'intenzione di assistere alla messa di Ognissanti e visitare il cimitero, percorse un sentiero di campagna che portava alla chiesa di Cennina. In occasione della messa indossava il vestito nuovo e per non rovinare le scarpe buone decise di portarle a mano insieme alle calze e a un mazzo di garofani (Dianthus caryophyllus) come offerta alla Madonna Pellegrina, la cui processione era avvenuta la sera prima.

La donna conosceva bene quel sentiero, lo aveva percorso molte volte, anche di notte.

Nei pressi di una radura a circa 20 metri di distanza intravide tra i cespugli un oggetto appuntito. Avvicinandosi notò che era fusiforme ed era incastrato nel terreno in posizione verticale.

« Era alto circa due metri e largo, al centro, circa un metro e venti centimetri, di colore marrone opaco. Nella parte centrale si notavano, opposti l'uno all'altro, due finestrini a forma di oblò e, in mezzo a questi, ricavato nel "cono" inferiore, uno sportello di "vetro" chiuso. »

« Una specie di doppio cono, alto oltre due metri e largo circa un metro nel mezzo [...] L'esterno dell'oggetto brillava come fosse metallo ben lucidato. Nella parte bassa del cono c'era un portello aperto di vetro, e all'interno si potevano vedere due piccoli sedili, piccoli come quelli usati dai bambini. Nella parte centrale più larga del fuso, c'era una specie di vetro rotondeggiante, stondato che seguiva la forma rotonda della misteriosa macchina. »
(da La Nazione Italiana, 2 novembre 1954.
« Come due campane unite insieme alla loro base »
(dal cinegiornale La Settimana Incom, n° 24 anno XV.
« L'oggetto era molto ingrossato al centro e appuntito alle estremità. Sembrava ricoperto di cuoio. »
(da Il Giornale del mattino, 2 novembre 1954
Dai cespugli uscirono improvvisamente due esseri dalle fattezze umanoidi ma alti soltanto un metro («Quasi come uomini, ma delle dimensioni di bambini»[9]). Indossavano una tuta grigia aderente con bottoni lucenti, una corta mantellina sulle spalle, «un casco apparentemente di cuoio che copriva, con due dischetti, anche le orecchie.» e un nastro di cuoio intorno alla fronte.

« Avevano degli occhi magnifici, pieni di intelligenza. I loro nasi avevano una forma normale, le loro bocche come quelle degli uomini ma le labbra superiori erano leggermente curvate al centro, in modo che anche quando non stavano ridendo si vedevano i loro denti. Avevano denti come i nostri, larghi, denti forti, ma corti (come fossero stati limati) e piuttosto in fuori come quelli dei conigli. »

I due esseri le presero i fiori e una calza che riposero nell'ordigno fusiforme. Da come gesticolavano e dal tono della voce non sembravano minacciosi, ma amichevoli. Parlavano una lingua descritta come simile al cinese (ripetevano «liu, lai, loi, lau, loi, lai, liu»). La signora protestò per riavere indietro le sue cose ma i due esseri gli restituirono solo una parte dei fiori tenendosene cinque. Con una calza legarono il mazzo dei fiori restanti e lo posero nell'ordigno. Uno dei due prese dall'interno dell'oggetto fusiforme uno strumento cilindrico marrone e lo puntò verso la signora «dando l'impressione di scattare delle fotografie».Spaventata la donna si allontanò nel bosco senza però essere inseguita.

Ulteriori testimonianze[modifica | modifica sorgente]
Dopo il racconto dell'avvenimento i carabinieri ispezionarono il luogo e trovarono una buca, presumibilmente creata dalla punta dell'oggetto infilata nel terreno.

Ampelio Torzini (allora un bambino di sei anni) in occasione di un tema scolastico rivelò di aver assistito insieme al fratello di nove anni, Marcello, al colloquio tra la donna e i due esseri non identificati mentre erano a pascolare i maiali nella radura. Non è sicuro se i due fratelli potessero essere considerati testimoni oculari attendibili o se il racconto fosse solo frutto della fantasia dei due.

Avvistamenti correlati[modifica | modifica sorgente]
Il racconto della donna fu accompagnato da diverse testimonianze di avvistamenti di oggetti volanti non identificati che coincidono per collocazione temporale. Le notizie sono riportate dai quotidiani toscani Il Giornale del Mattino e La Nazione tra il 2 e il 5 novembre. In totale si contano 24 testimoni di avvistamenti di "dischi diurni":

Alle 6:30 circa un operaio di S. Leolino, mentre era a caccia, vide un corpo luminoso scendere di quota fino ad atterrare nella zona in cui avvenì l'incontro tra la donna e i due esseri non identificati.
Sempre verso le 6:30 il floricoltore Andrea Livi e il figlio Vittorio percorrendo il tratto stradale Bucine/Ambra osservarono «un ordigno conico di colore rosso, luminoso, e delle dimensioni di circa due metri, che sembrò innalzarsi da Ambra ed attraversare la zona emettendo fiammelle e lasciando dietro di sé‚ una scia di volute bluastre come di fumo.»
Un muratore di venticinque anni, Romualdo Berti, avvistò un «razzo luminoso che si alzava in verticale dal bosco di Ambra, sprigionando fiammelle bluastre dalla coda. L'oggetto si diresse verso sud, da Cennina verso Badia a Ruoti.»
Passate le 7:00 Luigi Dini, impiegato alla Corte d'appello di Firenze, assieme alla figlia, vide «una strana cosa volante» proveniente dal Falterona e diretta verso Arezzo (verso sud).
Il meccanico Marcello Pistocchi, percorrendo in motocicletta il tratto che da Mercatale porta a Bucine, avvistò nel cielo «un ordigno sferico che volava orizzontalmente e che emanava una luce così forte da illuminare a giorno il terreno sottostante.» La luce proveniva da un faro al centro dell'oggetto e da altri due ai lati. Emanava una scia di colore rosso-blu. Gridando, Pistocchi attirò l'attenzione di Giuliano Colcelli e sua sorella Tosca che , affacciatisi alla finestra della loro casa, videro l'oggetto mentre si allontanava. Lo descrissero come «una specie di uovo rossastro.»
Al fenomeno assistettero anche Gino Pianigini, Luigi Bianchi e Don Nerio Rossi (da Cennina).
Le evoluzioni dell'oggetto furono descritte anche da Ottorino Santarelli, Otello Buriasi e Angiolino Brogi (da Pietraviva) descrissero l'oggetto come un «globo celeste" che volava in direzione di S. Lucia e, secondo Santarelli, emetteva strani lampi fra il celeste e il rosso.»
Secondo La Nazione altre nove persone avvistarono un oggetto volante luminoso nella zona di Bucine.

it.wikipedia.org/wiki/Rosa_Lotti_Dainelli
_Seven
00mercoledì 23 aprile 2014 17:09
Grazie Saturn3 mi fa piacere.. anzi grazie quella copertina è una delle più famose [SM=g1420767] Chiunque voglia metterne.

Questa invece è una copertina bellissima del 1962 apparsa sulla Domenica del Corriere. Tre camionisti furono a quanto si inseguiti dai dischi volanti. I tre uomini mentre stavano andando su di un autocarro da Tucuman (Argentina) a Buenos Aires sono state scortati per una buona tratta del percorso (così almeno hanno poi raccontato) da due misteriosi dischi volanti, muniti di potentissimi fari, che si libravano a bassissima quota.

_Seven
00domenica 4 maggio 2014 20:55
Questa copertina non sono riuscito a capire di cosa tratti, ho cercato nelle immagini simili ma non ho trovato nulla, la metto lo stesso in attesa di capire l'episodio che illustra [SM=g1950677]

Ulisse-77
00lunedì 5 maggio 2014 00:23
Quella non è la domenica del Corriere classica ma una riedizione recente, leggiti il sottotitolo: I fatti di oggi come sulla domenica di tanti anni fa.

Probabilmente è un'edizione degli anni 80 quando la dirigeva il Baffo Maurizio Costanzo [SM=x2976656]
Dovresti trovare un archivio nel sito del Corriere...
_Seven
00lunedì 5 maggio 2014 22:21
Re:
Ulisse-77, 05/05/2014 00:23:

Quella non è la domenica del Corriere classica ma una riedizione recente, leggiti il sottotitolo: I fatti di oggi come sulla domenica di tanti anni fa.

Probabilmente è un'edizione degli anni 80 quando la dirigeva il Baffo Maurizio Costanzo [SM=x2976656]
Dovresti trovare un archivio nel sito del Corriere...




Grazie della precisazione purtroppo non ho trovato niente [SM=g1950679]



Continuo con una copertina della Domenica del Corriere 9 Aprile del 1960



Lo abbino al caso di intercettamento di ovni del 1960

Un interessante episodio, assolutamente sconcertante, accadde nel 1960, durante uno dei voli di collaudo di un caccia F-101 "Voodoo" ( interrcettore a lungo raggio ) effettuato in Maggio sulla Base Aerea di Edwards, in California.
L'F-101, pilotato da un Magg. dell'Aviazione ( del quale a tutt'oggi non si è riusciti a saperne il nome...) era stato seguito dal radar della Base per la manovra finale di atterraggio, quando d'un tratto apparve sullo schermo radar l'eco di un grande Disco che si... sovrappose alla traccia luminosa dell'aereo che fu visto salire e "fondersi" con la traccia del Disco, come se fosse stato risucchiato...
Dopo di che, l'enorme OGGETTO scomparve !
La distanza dalla soglia pista d'atterraggio era di 18 miglia ( 3.300 m. circa ).
Immediatamente fu dato l'allarme nella Base ed iniziarono le ricerche; ma dell'aeareo nessuna traccia.. . Fu ispezionato tutto il deserto intorno all'aeroporto, fino al mattino seguente, quando d'improvviso l'aereo... riapparve ! Atterrò, ed una volta fermo sulla pista, il Maggiore si mostrò piuttosto impreciso e disorientato. Raccontò di essere stato prelevato a bordo del Disco, con tutto il suo aereo, dove era stato poi interrogato da Umanoidi, interessati più al velivolo che a lui...
Secondo la testimonianza del Maggiore pilota, lui e l'aereo, sarebbero stati rilasciati perciò dopo 10 ore !
Un fatto comunque è certo : prima della cattura il Maggiore aveva carburante a bordo per soli 20 m. di volo ! ( Si atterra sempre con il minimo di carburante, per sicurezza ).
E quando la mattina riapparve, aveva LA STESSA QUANTITA'DI CARBURANTE, più o meno; una certa quantità fu consumata per atterrare.
Non volendo dar credito alla versione dei fatti del Maggiore, ne al radar di terra, che confermava la sua fusione/sparizione dallo schermo, non poteva essere fornita alcuna spiegazione come fosse potuto restare in volo per 10 ore !
La sconcertante vicenda finì come tante altre : dopo il suo rapporto preliminare ( debriefing ), il Maggiore fu "ricoverato" nel reparto psichiatrico della Base.
Di lì fu trasferito altrove, ma non fu mai reso noto il recapito...
Tutto il personale coinvolto nell'episodio, tutti coloro che ne furono direttamente a cono scenza, inclusi quelli che avevano letto il rapporto del pilota, furono ammoniti da funzionari del Servizio di Sicurezza, appositamente giunti, sulla base di pene detentive e delle multe previste per chi viola Segreti di Stato...!
A tuttoggi , poco è cambiato...
I paragrafi d'ordinanza per tutte le Basi Militari, in caso di avvistamenti UFO, sono le disposizioni AFR 200-2 e JANAP-146, che prevedono fino a 10.000 dollari di multa e/o 10 anni di arresti...!


centroufologicocomo.blogspot.it/2012/01/incredibile-ir-4-in-volo-nel-1...
_Seven
00mercoledì 18 giugno 2014 20:40
Non è proprio di ufo ma ...

Questo è un piccolo passo per un uomo, ma un grande balzo per l'umanità.

That's one small step for a man, one giant leap for mankind.


(Neil Alden Armstrong).


L'articolo che allego è scritto da Antonio DeComite del CUN.

L’astronauta Sharipov afferma che “c’erano delle creature sulla Luna”

La notizia sembra uscita da un giornale scandalistico o provenire da una mente romantica o annebbiata da “fumi di alcool“, ma questa volta sembra non essere così e arriva da un cosmonauta ancora in attività: stiamo parlando dell’astronauta russo Salizhan S. Sharipov.

Ma prima di entrare nel merito, brevemente illustriamo la sua carriera:

Salizhan Sharipov è nato il 24 agosto del 1964 a Uzgen, nella regione di Oshsk della Kirghizia. È sposato e ha due figli.

Ha ottenuto il brevetto di pilota militare presso la Air Force Pilot School, nel 1987. Nel 1994, si è laureato in Cartografia presso la Università Statale di Mosca.

Candidato cosmonauta nel 1990, dopo essere stato selezionato dal Gagarin Cosmonaut Training Centre (GCTC), Sharipov ha terminato l’addestramento due anni più tardi, ottenendo la nomina di cosmonauta. Ha completato il corso di addestramento per voli spaziali sulla stazione russa MIR in qualità di Comandante dell’Equipaggio.

In precedenza Sharipov ha partecipato come Specialista di Missione all’ottavo volo del programma Shuttle-Mir, condotto a bordo dello Shuttle STS-89 dal 22 al 31 gennaio 1998.

Sharipov è Comandante della Soyuz e Ingegnere di Volo della Expedition Ten.

Fin qui la carriera, a grandi linee, di Sharipov come appare sul sito dell’ESA (link).

Ma ora passiamo alla clamorosa dichiarazione che è apparsa sul sito in lingua russa di “Mediaport“, sul quale il cosmonauta ha risposto a varie domande inerenti la sua carriera, su come si diventa astronauti, che sensazioni si hanno quando si è in orbita terrestre oppure di future missioni su Marte, di Dio ma ha anche parlato di intelligenze extraterrestri, le quali – secondo Sharipov – sono molto vicine a noi.

Mentre si trovava in visita presso il “Kharkov Planetarium“, Igor Berezyuk (fondatore del museo sugli UFO e dell’astronautica presso lo stesso planetario) ha domandato al cosmonauta “se ci fossero stati dei contatti tra astronauti e alieni“. Sharipov, con coraggio e senza remore e riferendosi ad episodi di altri astronauti sbarcati sul nostro satellite naturale, risponde immediatamente e dice:

“Quando camminarono sulla Luna, gli astronauti videro delle creature. Comunicarono il tutto al Mission Control Center di Houston e riferirono che guardarono queste creature, e non una sola volta. Tutto ciò ora è conosciuto. Nessuno parla sul perché il programma lunare sia stato chiuso. Nessuno ufficialmente lo sa, ma forse quella fu la ragione“. Inoltre, Sharipov afferma di aver visto qualcosa nello spazio extra-atmosferico, un qualcosa di insolito, ma non ha la certezza al 100 per cento che il fenomeno avvistato si riferisse ad un UFO.

Resta comunque il fatto che le dichiarazioni di Sharipov sono davvero considerevoli, rafforzate dal fatto che il cosmonauta in questione non appartiene alla categoria di quelle persone che “parlano dopo essere andate in pensione“. E ciò è già un ottima cosa.


ufoedintorni.altervista.org/blog/lastronauta-sharipov-afferma-che-cerano-delle-creature-sul...

www.mediaport.ua/articles/86587/kosmonavt_kotoryiy_verit_v_inop...
_Seven
00mercoledì 10 settembre 2014 16:32
Questa copertina della Domenica del corriere ricostruisce l'ufo sull'Aeroporto Forlanini



Il 17 settembre 1954 presso l'Aeroporto Forlanini,un gruppo di persone stavano preparando un collaudo; fra di loro, oltre a diversi tecnici aeronautici, vi erano l'ing. L.N. e il giornalista M.L., il quale era anche pilota di aerei.
L'oggetto comparve all'improvviso dall'oscurità e si presentò come lo si può osservare nella ricostruzione grafica inserita nella copertina. I testimoni ebbero come l'impressione di trovarsi di fronte ad un pezzo di ferro incandescente, costituito da un cilindro arancione terminante con due sfere arroventate. L'UFO compì prima tutta una serie di manovre al di fuori della capacità operativa di qualsiasi velivolo poi diede l'impressione di di avvicinarsi moltissimo al gruppo di persone suddette e, infine, si allontanò dalla scena ad una velocità impressionante.
Nella foto, di un articolo di giornale conservato da Nicola Testoni, giornalista del Resto del Carlino di Rovigo, è visibile la ricostruzione pittorica eseguita da Walter Molino per la copertina della Domenica del Corriere del tempo.

Immagine prelevata dal centro ufologico ferrarese
digilander.libero.it/cuf.fe/
(richard)
00mercoledì 10 settembre 2014 17:10
Mi hanno sempre affascinato le copertine della Domenica del Corriere!

Bellissima iniziativa che fino ad ora mi era sfuggita,complimenti hai tutta la mia considerazione e stima,bravissimo,grazie! [SM=g3061043]
NOAXX
00mercoledì 10 settembre 2014 20:05
Belle le copertine di una volta purtroppo si è persa l'arte del disegno illustrativo, sarebbe da riscoprire e fare un must come fanno i giapponesi, dobbiamo allevare un Hokusai italiano [SM=g2806959]
_Seven
00giovedì 11 settembre 2014 17:37
Re: Mi hanno sempre affascinato le copertine della Domenica del Corriere!
(richard), 10/09/2014 17:10:


Bellissima iniziativa che fino ad ora mi era sfuggita,complimenti hai tutta la mia considerazione e stima,bravissimo,grazie! [SM=g3061043]




Grazie, ne approfitto per dirvi che se avete copertine della domenica del corriere o ne trovate su ebay a tema ufo io sono sempre interessato [SM=g3061205]
_Seven
00lunedì 15 settembre 2014 19:53
Il caso dell'avvistamento dell'avvocato A.Castillo, rappresentato dal corriere dei Ragazzi. L'avvocato spagnolo raccontò di aver visto un ufo nella strada che collega Cadice a Granada e lo giurò davanti alla legge. L'ufo era lungo 7 metri e largo 3, inseguì la macchina per molte ore prima di fermare bruscamente e fermarsi sopra l'autovettura.

[IMG]http://oi57.tinypic.com/jrv1wj.jpg[/IMG]
(richard)
00lunedì 15 settembre 2014 23:25
Tutta fuffa!!

L'avvocato ai suoi tempi ebbe necessita' di farsi un po' di pubblicita'gratuita,cosi' direbbero i debunkers negazionisti!
Un avvocato fuffone! [SM=g3061043]

PS: bellissima foto,grazie _Seven!
_Seven
00lunedì 13 ottobre 2014 20:01
Articolo interno della Domenica del Corriere 24-01-1960 che parla di un famoso avvistamento ufo vecchissimo, del 18 Novembre 1896.
Nel cielo della California passò una misteriosa nave volante.
Gli articoli sono patinati, ingialliti e stupendi. Alla fine trovate una copertina originale del giornale locale dell'epoca.









Fonte delle prime due foto Ddc www.ansuitalia.it/Sito/index.php?mod=none_Collezione_articoli

chip65C02
00martedì 14 ottobre 2014 18:20
Devo fare i complimentoni [SM=g1420767] al costruttuore del thread [SM=g3943211] , una discussione affascinante e multimediale dal sapore antico di cinema in bianco e nero senza sonoro [SM=g2201348] io sarei per vedere questa rubrica in evidenza onde evitare che si confonda tra il rumore di altri thread.

Le fotografie del corriere sono molto [SM=g3943211] immaginifiche, riportano a film CULT anni sessanta coma la guerra dei mondi, oppure the invaders oppure l'invasione degli ultracorpi ed ultrapiante [SM=g6794]

Mentre questo ritaglio di giornale con la storia di una mongolfiera, [SM=g2201348] riporta un po' alla saga di Verne dalla terra alla luna [SM=g6794] a centomila leghe sotto i mari .
_Seven
00sabato 18 ottobre 2014 13:21
Si Chip sanno di odore di carta e naftalina che ci siamo dimenticati digitalizzando quasi tutto [SM=g1950679]

17 Novembre 1957

Questa copertina celebra la storia di Laika il cucciolo femmina che il 3 novembre 1957 fu imbarcata a bordo della capsula spaziale sovietica Sputnik 2. Il suo vero nome era Kudrjavka, "ricciolina"

Laika morì durante il lancio, la versione ufficiale attribuì la morte all'asfissia, ma ci sono altre fonti che parlano di infarto per il calore. Dovunque sia Laika ci guarda dallo spazio!
it.wikipedia.org/wiki/Laika

Dis.Pater
00sabato 18 ottobre 2014 19:14
Mi ricordo che noi in casa avevamo epoca. [SM=g8320]
Il lunedi faceva le copertine disegnate
Takenspace
00sabato 18 ottobre 2014 19:43
Seven ti metto in evidenza la discussione come suggerito da Chip [SM=g8320]
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