La Russia punta alla Luna: cosmonauti sul nostro satellite nel 2029

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_Thomas88_
00mercoledì 15 aprile 2015 18:50

Si riaccende la sfida agli USA nella corsa spaziale.

L’agenzia del Cremlino: «Nel 2030 proveremo a colonizzare il satellite della Terra.»

Nella nuova guerra fredda non poteva mancare un ingrediente classico di quella originale: la corsa spaziale. Ieri l’agenzia spaziale di Mosca Roskosmos ha annunciato il progetto di riportare l’uomo sulla Luna. Il volo di un equipaggio verso il satellite della Terra è previsto nel 2029-30, e sarà preceduto l’anno prima da una missione senza piloti. Intanto, ha annunciato il capo di Roskosmos Igor Komarov, Mosca studierà la Luna con satelliti e moduli lunari, da lanciare sia autonomamente che nell’ambito dei programmi di cooperazione con gli europei e gli americani. Ma già nel 2015 Komarov pone l’obiettivo di “posizioni leader” nell’esplorazione di Luna e Marte. E se il satellite della Terra è stato abbastanza ridimensionato nei piani delle esplorazioni spaziali dopo l’ultima missione Nasa del 1972, il pianeta rosso è da anni al centro delle ricerche americane.

La moda della competizione spaziale ritorna. I russi hanno battuto gli americani con il primo uomo nello spazio nel 1961, gli americani hanno restituito il colpo nel 1969 con il primo passo sulla Luna, e poi con lo Shuttle che i russi non sono mai riusciti a copiare nonostante diversi tentativi. Con la fine della Guerra Fredda, gli ex nemici hanno coabitato e collaborato più o meno pacificamente sulla stazione internazionale ISS, che ora i russi vogliono finanziare fino al 2024, quando torneranno ad avere una propria struttura in orbita. Ma si sogna soprattutto la Luna: il primo annuncio di un ritorno alle conquiste spaziali è arrivato dal vicepremier Dmitry Rogozin – falco, ex leader di un partito ultranazionalista e responsabile del settore militare ed aerospaziale nel governo – pochi giorni dopo l’annessione della Crimea. E il progetto lunare non è soltanto una questione di primati: Rogozin ha parlato di «colonizzazione» e ha detto che «andiamo sulla Luna per rimanerci per sempre».

Un piano di ispirazione politica, dunque, con una Russia che riprende a espandersi sulla Terra e nel cielo, e Rogozin aveva teorizzato una necessità “spirituale” della conquista spaziale per una nazione che aveva ambizioni grandiose. Pochi mesi dopo, nel pieno del crollo del rublo, ha però ammesso che il progetto si poteva anche archiviare, «dipende da quanto costa». La gara nello spazio infatti per ora riprende solo sulla carta. Komarov ammette che il progetto lunare richiede un vettore superpesante – dovrebbe essere il missile Angara che Mosca spera di preparare per il 2024-5 – da lanciare dal nuovo cosmodromo Vostochny. Che proprio pochi giorni fa Vladimir Putin aveva dichiarato «progetto di importanza nazionale», da completare in tempo. Intanto gli operai del cantiere del cosmodromo si preparano giovedì a telefonare alla tradizionale diretta tv del presidente per chiedergli quattro mesi di salari arretrati.


Fonte: La Stampa


Questi russi sono ambiziosi, ma con la crisi finanziaria che stanno vivendo la vedo dura che riusciranno a costruire una base lunare da soli, senza aiuti di altre agenzie quali NASA o ESA. [SM=g8297]
Forse per il 2029 gli attriti con gli USA saranno scomparsi ed i due paesi collaboreranno...
Ma ricordiamo che la NASA punta a mandare i propri astronauti su Marte nel quinquennio 2030-35.

Comunque se tutto dovesse andare bene, la russia sarebbe il terzo Paese a mandare un proprio cittadino sulla Luna, dopo USA e Cina (i cinesi hanno un propramma di esplorazione spaziale molto ambizioso e puntano a mandare un proprio cosmonauta sul suolo lunare intorno al 2025).

[SM=g1950684]
Dis.Pater
00mercoledì 15 aprile 2015 21:21
Ho uno strano senso di deja Vu , tanto di cappello ai russi, però mi sembra tutto così assurdo ...il 2029 per una missione già fatta per tutti gli anni 70.
Non ricordo un altro campo tecnologico dove per fare le stesse cose di 40 anni prima si deve aspettare altri 15 anni...è una sensazione estraniante [SM=x2976654]
KOSLINE
00mercoledì 15 aprile 2015 23:40
Re:
Dis.Pater, 15/04/2015 21:21:

Ho uno strano senso di deja Vu , tanto di cappello ai russi, però mi sembra tutto così assurdo ...il 2029 per una missione già fatta per tutti gli anni 70.
Non ricordo un altro campo tecnologico dove per fare le stesse cose di 40 anni prima si deve aspettare altri 15 anni...è una sensazione estraniante [SM=x2976654]




E pensare che ci stavano arrivando prima degli Americani, lol ...

Cmq quando sento queste notizie le prendo per quelle che sono, magari direi ma poi dipendono da tanti fattori sono spesso aleatorie...

La Russia sta costruendo un Cosmodromo mostruoso grande come quello principale della Nasa nuovo di zecca, ma ad esempio ultimamente i lavori sono rallentati di molto mi dicevano...

Secondo me ci arrivano prima i Cinesi di loro, che stanno lavorando "tanto" zitti zitti in mezzo alla pizza si dice dalle mie parti..

[SM=g3061197]

T.Sawyer
00giovedì 16 aprile 2015 09:38
Anche secondo me saranno superati dai cinesi, ma alla grande e se non si sbrigano anche dagli indiani [SM=g6794]

La Russia non vuole andare sulla Luna come avevano fatto gli Stati Uniti, ci vuole arrivare per sfruttare le risorse minerarie e inserire una colonia stanziale [SM=g8180] Dovevano mandare due missioni Luna-Glob 1 e Luna-Glob 2, e la missione Luna-Resurs per una ricognizione delle risorse minerarie sfruttabili, poi non si è saputo più niente.

C'è questa pagina poi bo..e chi l'ha più vista la sonda [SM=x2976655]
www.russianspaceweb.com/luna_glob_lander.html
.YALE
00giovedì 16 aprile 2015 17:07
...se non era per i russi nella iss gli americani non ci mettevano piede, da quando hanno rottamato lo shuttle sono nella c a c c a.
I cinesi in fondo che hanno fatto fin'ora? Inviato un coniglio difettoso sulla Luna.
Delta.Force
00giovedì 16 aprile 2015 19:20
Re: Re:
KOSLINE, 15/04/2015 23:40:




La Russia sta costruendo un Cosmodromo mostruoso grande come quello principale della Nasa nuovo di zecca, ma ad esempio ultimamente i lavori sono rallentati di molto mi dicevano...



Sono rallentati perché evidentemente la crisi dovuta al crollo del rublo e del prezzo del greggio dovuto a manovre americane sta facendo sentire i suoi pesanti effetti su un economia così legata al valore delle materie prime come quella russa. Credo che da qui al 2029 ne passerà di acqua sotto i ponti.


KOSLINE
00giovedì 16 aprile 2015 20:28
Re: Re: Re:
Delta.Force, 16/04/2015 19:20:


Sono rallentati perché evidentemente la crisi dovuta al crollo del rublo e del prezzo del greggio dovuto a manovre americane sta facendo sentire i suoi pesanti effetti su un economia così legata al valore delle materie prime come quella russa. Credo che da qui al 2029 ne passerà di acqua sotto i ponti.






Si anche per questo penso, ma vedi e' proprio questo il problema Russo, non ha un finanziamento stabile su questi programmi a lungo termine, e' tutto alla "giornata" fanno e disfano nel giro di poco...

Poi sarei più contento di loro se ci vanno sulla luna in quella data, che e' fattibile sia come tempo che come competenze per loro...

[SM=g8320]

Buzzmoon
00venerdì 17 aprile 2015 09:33
Re:
.YALE, 16/04/2015 17:07:

...se non era per i russi nella iss gli americani non ci mettevano piede, da quando hanno rottamato lo shuttle sono nella c a c c a.
I cinesi in fondo che hanno fatto fin'ora? Inviato un coniglio difettoso sulla Luna.



Ci stanno provando, giusto ieri hanno fatto un buon test con il crs-6 per provare il rientro che funzionerà a navetta come un autobus

... allora sai dove se la mette la russia la sua tecnologia ....

giambo64
00venerdì 17 aprile 2015 10:18
buon test non direi, visto che è esploso...
Pacho2
00venerdì 17 aprile 2015 17:21
Esplodeva anche la shuttle e con la gente dentro, hanno tempo di peggiorare
Delta.Force
00venerdì 17 aprile 2015 19:14
Re: Re: Re: Re:
KOSLINE, 16/04/2015 20:28:



Si anche per questo penso, ma vedi e' proprio questo il problema Russo, non ha un finanziamento stabile su questi programmi a lungo termine, e' tutto alla "giornata" fanno e disfano nel giro di poco...

Poi sarei più contento di loro se ci vanno sulla luna in quella data, che e' fattibile sia come tempo che come competenze per loro...





Anch'io ne sarei lieto. Ma per ora, come ho detto prima, il combinato disposto di sanzioni occidentali più crisi del rublo e crollo del prezzo del petrolio sta mettendo in seria difficoltà l'economia russa. Poi un altro dettaglio non da poco è che se per il dopo Putin dovesse salire al Cremlino un Presidente "gradito" agli USA ( cioè zerbino come lo era Eltsin), la prima cosa che Washington potrebbe chiedergli ( ovviamente lontano dai riflettori) sarebbe proprio la rinuncia ai sogni di grandeur spaziale.

.YALE
00sabato 18 aprile 2015 12:56
Re:
giambo64, 17/04/2015 10:18:

buon test non direi, visto che è esploso...




esatto come dicevo io, ma è normale la Nasa è destinata al declino parallelo con il declino economico degli stati uniti, succederà lentamente.
KOSLINE
00sabato 18 aprile 2015 14:14
Re: Re:
.YALE, 18/04/2015 12:56:




esatto come dicevo io, ma è normale la Nasa è destinata al declino parallelo con il declino economico degli stati uniti, succederà lentamente.




Per adesso quel razzo sta alla Nasa come io sto a Babbo Natale.. [SM=g2201354]

Ma sono sperimentazioni avanzate di SpaceX quindi ci stanno i fallimenti...

Poi tutto e' possibile ma la NASA ad oggi rimane la più grande agenzia spaziale, e questo e' un dato di fatto, il resto parole...

[SM=g8320]
_X-721_
00sabato 18 aprile 2015 14:15
Re: Re:
.YALE, 18/04/2015 12:56:


la Nasa è destinata al declino parallelo con il declino economico degli stati uniti, succederà lentamente.


Ma che sciocchezza [SM=g6794]

Gli USA sono in crisi da più di un secolo. Hanno superato gli anni '30 e tutte le disavventure seguenti. Così come l'Europa, i paesi dell'est e il resto del mondo [SM=g8320]







Trisavalon
00sabato 18 aprile 2015 18:43
Fossimo noi in crisi come gli Stati Uniti [SM=g6794]

Poveri noi con le pezze dietro il sedere.

La Nasa viene finanziata su delibera del Congresso e l'ultimo budget ha stanziato 18 miliardi e mezzo di dollari.
Yale sai quanto ha dato l'italia come fondi per la ricerca scientifica per l'anno in corso? 30 milioni di euro [SM=g8908]

Fai le proporzioni sul pil da solo [SM=g1950677]
La Nasa è il concentrato più grande di genialità, ingegno umano e essenza della grandezza scientifica del millennio.
.YALE
00domenica 19 aprile 2015 20:44
Ragazzi non voglio screditare nessuno, facevo un ragionamento logico, gli equilibri mondiali sono destinati a cambiare.

Tutti gli imperi finiscono e la loro potenza economica e tecnologica diminuisce, è già successo all'unione sovietica, e nei tempi antici ai maya e ai romani x farvi due esempi. Nel primo novecento all'impero britannico.
Non volevo minimamente discutere il primato attuale della Nasa [SM=g1950684]


Ho detto declino, la crisi è una cosa diversa
Hybrid1973
00lunedì 20 aprile 2015 15:00
Io purtroppo inizio ad essere del parere che prima di investire denaro in cose futili come l'esplorazione spaziale, si dovrebbe mirare a risolvere i problemi di base del pianeta.
Per carità la tecnologia ha fascino, io stesso ne faccio largo uso.
Però alla fine sono tutte cagate. Preferirei vivere di pesca su un isola.
KOSLINE
00lunedì 20 aprile 2015 16:52
Re:
Hybrid1973, 20/04/2015 15:00:

Io purtroppo inizio ad essere del parere che prima di investire denaro in cose futili come l'esplorazione spaziale, si dovrebbe mirare a risolvere i problemi di base del pianeta.
Per carità la tecnologia ha fascino, io stesso ne faccio largo uso.
Però alla fine sono tutte cagate. Preferirei vivere di pesca su un isola.




Completamente in disaccordo.. [SM=g2201337]

L'esplorazione spaziale come la fisica della particelle non sono importanti ma vitali per il genere Umano, considerarle futili e' un eresia, e molti dei principali problemi che affliggono oggi l'Umanità li possiamo risolvere solo grazie a loro...

[SM=g2806959]
_Thomas88_
00lunedì 20 aprile 2015 18:57
Re: Re:
KOSLINE, 20/04/2015 16:52:




Completamente in disaccordo.. [SM=g2201337]

L'esplorazione spaziale come la fisica della particelle non sono importanti ma vitali per il genere Umano, considerarle futili e' un eresia, e molti dei principali problemi che affliggono oggi l'Umanità li possiamo risolvere solo grazie a loro...

[SM=g2806959]




Giusto Kosline.
Hai fatto bene a dirlo. [SM=x2976642]

A molti sfugge che tutto ciò che viene studiato e attuato per mandare l'uomo nello spazio, per farlo vivere nella ISS, per costruire sonde che studiano l'Universo, da vita a conoscenze e tecnologie che poi trovano applicazione nella vita di tutti i giorni, soprattutto in campo medico.
E con l'esplorazione spaziale impariamo a conoscere meglio anche il corpo umano e la nostra Terra.
Quasar9621
00lunedì 20 aprile 2015 20:37
Non posso che concordare sull'importanza della ricerca, in tutti i campi. [SM=g2201355]

Ma trattandosi della Russia, forse, dovrebbero prima preoccuparsi dei tanti e gravi problemi interni [SM=g9761] prima di pensare a colonizzare un altro mondo [SM=g1950688]
Hybrid1973
00lunedì 20 aprile 2015 21:20
Magari sbaglio o ricordo male ma la malnutrizione nel terzo mondo porta un sacco di malattie legate alla carenza di vitamine.
Li non servirebbe la medicina per curare quelle malattie, basterebbe avere da mangiare.
Se quella gente avesse i soldi per mandare un uomo nello spazio, ci comprerebbe cibo e acqua e investirebbe sul territorio.
Come diceva lo spot della Ford "si può parlare di progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia, diventano alla portata di tutti". È diventato un po' il mio motto.
Sulla terra abbiamo ancora lo straricco e il morto di fame. Il progresso medio è l'equivalente del treno a vapore.
Ma è una mia idea.
KOSLINE
00lunedì 20 aprile 2015 22:47
Hybrid1973, 20/04/2015 21:20:

Magari sbaglio o ricordo male ma la malnutrizione nel terzo mondo porta un sacco di malattie legate alla carenza di vitamine.
Li non servirebbe la medicina per curare quelle malattie, basterebbe avere da mangiare.
Se quella gente avesse i soldi per mandare un uomo nello spazio, ci comprerebbe cibo e acqua e investirebbe sul territorio.
Come diceva lo spot della Ford "si può parlare di progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia, diventano alla portata di tutti". È diventato un po' il mio motto.
Sulla terra abbiamo ancora lo straricco e il morto di fame. Il progresso medio è l'equivalente del treno a vapore.
Ma è una mia idea.



Potrei dirti che noi il progresso ce lo siamo guadagnato sudandocelo nessuno ci ha regalato niente.

Potrei dirti che sicuramente la disparità e' diminuita rispetto al passato, la vita media dell Uomo si e' innalzata tantissimo negli ultimi tempi , quindi non tutto va male anzi l'Umanità migliora, questo perchè progredisce, questo grazie anche alla Scienza.

Poi esistono ancora tante cose da fare e problemi nuovi da risolvere (inquinamento) certo quoto..

Spesso quei paesi sono causa del loro male, tengono soldi in materie prime ecc ma sono mal distribuiti (pochi ricchi e tanti poveri), come fanno figli come conigli (che non vine ordinato dal dottore), e che fanno per migliorare? I nostri Avi hanno fatto guerre sociali per conquistare determinati diritti e tante altre cose, che si dessero una mossa pure loro ..

Ma sarei pronto anche alla ridistribuzione per aiutarli quei poveri bimbi che tengono dei genitori che non riescono a badare al loro sostentamento, ma prima di toglierli alla conoscenza (che sono sempre pochi), scusa compare ma li toglierei ad esempio agli armamenti che nel mondo spendono in un anno 1600 Miliardi di Dollari, un decennio e piu di quanto spende la Scienza dell esplorazione Spaziale e Fisica delle particelle e forse più..

Per non parlare dei sistemi bancari o della mala Politica che bruciano Miliardi come fossero noccioline.

Insomma rami secchi e superflui ne stanno e tanti pure, la Scienza e' l'unica che "forse" potrà donare lunga vita all Umanità, e non parlo solo di medicine, ma asteroidi killer, inquinamento, approvvigionamento minerario e forse un giorno anche la fame nel mondo, e ci fa vivere meglio giorno dopo giorno dopo giorno, senza la conoscenza molto probabilmente io e tu saremmo già morti se nati (vista l'altissima mortalità infantile del passato).

Non so se conosci questa storia quando l'Uomo andò sulla Luna si parlava di andare su Marte, una Suora mando una lettera al direttore della Nasa che li rispose, lei diceva: come si poteva pensare allo Spazio con tutto quello che stava da fare sulla Terra, con i bambini che morivano di fame?

Te la voglio postare perché le sue parole secondo me sono del tutto attuali e da parte mia (poi logicamente ognuno la pensa a suo modo) condivisibili...


6 maggio 1970

Cara suor Maria Gioconda,
la sua è una delle tante lettere che ricevo ogni giorno, ma mi ha toccato più profondamente delle altre perché viene da un cuore compassionevole e da una mente profonda. Cercherò di rispondere meglio che posso alla sua domanda.
Prima, tuttavia, desidero esprimere la mia grande ammirazione per lei e per tutte le altre sue coraggiose sorelle, perché state dedicando le vostre vite alla più nobile causa umana: aiutare il proprio prossimo in difficoltà.
Lei chiede nella sua lettera come abbia potuto proporre la spesa di miliardi di dollari per organizzare un viaggio su Marte, in un momento in cui molti bambini su questa Terra muoiono di fame. Lo so che non si aspetta una risposta del tipo “Oh, non sapevo che ci fossero bambini che muoiono di fame, d’ora in poi mi asterrò dalla ricerca spaziale fino a quando il genere umano non avrà risolto la questione!”. In effetti, ho iniziato a essere a conoscenza del problema della fame nel mondo ben prima di sapere che fosse tecnicamente possibile un viaggio verso Marte. Tuttavia, credo – come molti altri miei amici – che viaggiare verso la Luna e forse un giorno verso Marte e altri pianeti sia un’iniziativa che dovremmo affrontare ora, e penso anche che questi tipi di progetti, nel lungo termine, possano contribuire alla soluzione dei gravi problemi che affliggono la Terra molto di più di altri progetti discussi ogni anno, e che portano spesso a risultati tangibili solo dopo molto tempo.
Prima di spiegarle come il nostro programma spaziale possa contribuire alla soluzione dei problemi qui sulla Terra, vorrei raccontarle una storia che pare sia vera e che potrebbe aiutarla a comprendere l’argomento. Circa 400 anni fa, in una cittadina della Germania viveva un conte. Era uno di quei nobili buoni ed era solito dare buona parte dei propri guadagni ai suoi concittadini poveri: erano gesti molto apprezzati, perché c’era molta povertà e le ricorrenti epidemie causavano seri problemi. Un giorno, il conte incontrò uno sconosciuto. Aveva un banco di lavoro e un piccolo laboratorio nella sua abitazione, lavorava sodo di giorno per avere qualche ora ogni sera per lavorare nel suo laboratorio. Metteva insieme piccole lenti ottenute da pezzi di vetro; le montava all’interno di alcuni cilindri e le utilizzava per osservare oggetti molto piccoli. Il conte fu affascinato da ciò che si poteva vedere attraverso quegli strumenti, cose che non aveva mai visto prima. Invitò l’uomo a trasferire il suo laboratorio nel castello, diventando un incaricato speciale per la realizzazione e il perfezionamento dei suoi strumenti ottici.
La gente in città, tuttavia, si arrabbiò molto quando capì che il conte stava impegnando il proprio denaro in quel modo senza uno scopo preciso. «Soffriamo per la peste», dicevano, «mentre lui paga quell’uomo per i suoi passatempi inutili!». Ma il conte rimase fermo sulle sue posizioni. «Vi do tutto quello che posso», disse, «ma darò sostegno anche a quest’uomo e al suo lavoro, perché sento che un giorno ne verrà fuori qualcosa di buono!».
E in effetti qualcosa di buono avvenne, anche grazie al lavoro di altre persone in diversi luoghi: l’invenzione del microscopio. È noto che questa invenzione ha contributo più di molte altre idee al progresso della medicina, e che l’eliminazione della peste e di altre malattie contagiose in molte parti del mondo sia stata possibile in buona parte grazie agli studi resi possibili dal microscopio. Dedicando parte del proprio denaro alla ricerca e alla scoperta di nuove cose, il conte contribuì molto di più a dare sollievo dalla sofferenza umana rispetto a ciò che avrebbe potuto fare dando tutto i propri soldi ai malati di peste.
La situazione cui ci troviamo davanti oggi è simile in molti aspetti a quella che le ho appena raccontato. La presidenza degli Stati Uniti spende circa 200 miliardi di dollari nel proprio bilancio annuale. Questi soldi vanno alla salute, all’istruzione, allo stato sociale, al rinnovamento delle strutture urbane, alle autostrade, ai trasporti, agli aiuti all’estero, alla difesa, alla conservazione del territorio, alla scienza, all’agricoltura e a molte altre realtà all’interno e all’esterno del paese. Circa l’1,6 per cento del budget è stato destinato alla ricerca spaziale quest’anno. Il programma spaziale comprende il Progetto Apollo e molti altri progetti più piccoli legati alla fisica dello spazio, all’astronomia, alla biologia nello spazio, allo studio dei pianeti, all’analisi delle risorse della Terra e all’ingegneria spaziale. Per rendere possibile questa spesa per il programma spaziale, lo statunitense medio con un reddito annuo di 10mila dollari paga circa 30 dollari, con le imposte, per il programma spaziale. Il resto dei suoi soldi, 9.970 dollari, rimangono per la sua sussistenza, per il pagamento di altre imposte, il suo divertimento e per i suoi risparmi.

Ora lei probabilmente mi chiederà: “Perché non prendete 5 o 3 o 1 dollaro di questi 30 pagati dal contribuente medio e non li destinate ai bambini che muoiono di fame?”. Per rispondere a questa domanda, devo spiegarle brevemente come funziona l’economia in questo paese. La situazione è inoltre molto simile in altri paesi. Il governo è costituito da una serie di ministeri (Interno, Giustizia, Salute, Educazione, Stato Sociale, Trasporti, Difesa, eccetera) e da alcuni uffici (National Science Foundation, National Aeronautics and Space Administration e altri). Tutti questi ogni anno preparano un budget sulla base degli incarichi che hanno ricevuto, e ognuno deve poi difendere il proprio budget dal meticoloso lavoro di controllo delle Commissioni del Congresso e dall’Ufficio che si occupa del budget nazionale e dalla presidenza. Quando i fondi sono infine destinati dal Congresso, li possono spendere solamente per le cose specificate nel bilancio.
Il budget della NASA, naturalmente, può essere organizzato solamente per la spesa di risorse legate direttamente all’aeronautica e allo spazio. Se questo budget non venisse approvato dal Congresso, i fondi proposti non utilizzati non diventerebbero disponibili per qualcos’altro; non sarebbero semplicemente prelevati dai contribuenti, salvo la destinazione di quei fondi per l’espansione del budget di un altro ufficio/ministero. Capirà da questa breve descrizione che il sostegno per i bambini affamati, o meglio un aumento dell’impegno profuso già dagli Stati Uniti per questa nobile causa nella forma di aiuti verso l’estero, può essere solo ottenuto se il ministero competente fa richiesta per una linea di credito a questo scopo, e solo se la richiesta viene poi approvata dal Congresso.
Ora lei potrebbe chiedermi se io sia a favore o meno di una mossa di questo tipo da parte del nostro governo. La mia risposta è un sì convinto. Difatti, non avrei alcun problema nel sapere che le mie tasse vengono aumentate di qualche dollaro allo scopo di sfamare i bambini affamati, ovunque si trovino.
So che tutti i miei amici la pensano allo stesso modo. Tuttavia, non potremmo portare in vita un simile programma semplicemente rinunciando a fare progetti per i viaggi verso Marte. Al contrario, penso addirittura che lavorando al programma spaziale posso dare il mio contributo per alleviare e forse risolvere gravi problemi come la povertà e la fame sulla Terra. Alla base del problema della fame ci sono due fattori: la produzione di cibo e la distribuzione del cibo. La produzione del cibo attraverso l’agricoltura, l’allevamento, la pesca e altre operazioni su larga scala è efficiente in alcune parti del mondo, ma radicalmente disastrosa in molte altre parti. Per esempio: le grandi aree di terreno potrebbero essere utilizzate molto meglio se venissero applicati sistemi più efficienti di irrigazione, di fertilizzazione, di previsione del tempo, di piantumazione, di selezione dei campi, di calcolo dei tempi per le coltivazioni e di pianificazione.
Il miglior strumento per migliorare questi fattori è, indubbiamente, lo studio della Terra con satelliti artificiali. Orbitando intorno al pianeta, i satelliti possono monitorare grandi aree di terreno in poco tempo, possono osservare e misurare l’ampia serie di variabili che indicano lo stato e le condizioni dei campi, del suolo, delle precipitazioni eccetera, e possono inviare queste informazioni sulla Terra. Si stima che anche un piccolo sistema di satelliti con il giusto equipaggiamento possa far aumentare la produzione dei campi per molti miliardi di dollari.
La distribuzione del cibo per chi ne ha bisogno è un problema totalmente diverso. La questione non è tanto legata alla possibilità di distribuire grandi volumi, bensì di cooperazione internazionale. Chi controlla un piccolo paese spesso non è a proprio agio con l’idea di ricevere grandi quantità di cibo inviate da una nazione più grande, semplicemente perché teme che insieme con il cibo arrivi anche una maggiore influenza dall’estero. Un efficiente sollievo dalla fame, temo, non arriverà fino a quando tutti i confini tra le nazioni non saranno diventati più labili di adesso. Non penso che l’esplorazione spaziale porterà a questo miracolo dall’oggi al domani. Tuttavia, il programma spaziale è certamente uno dei più promettenti e potenti elementi che lavorano in questa direzione.
Mi permetta di ricordarle la recente tragedia sfiorata dell’Apollo 13. Quando ci siamo avvicinati al momento cruciale del rientro dei nostri astronauti, l’Unione Sovietica ha interrotto tutte le comunicazioni radio russe sulle bande di frequenza usate dal Progetto Apollo per evitare possibili interferenze, e navi russe hanno stazionato nel Pacifico e nell’Atlantico nel caso fosse stata necessaria un’operazione di recupero di emergenza. Se la capsula che trasportava gli astronauti fosse ammarata vicino a una nave russa, i russi si sarebbero senza dubbio dati da fare al pari di quanto avrebbero fatto se ci fossero state in gioco le vite dei loro cosmonauti. Se i loro viaggiatori nello spazio un giorno si dovessero trovare in condizioni di emergenza simili, gli statunitensi farebbero senza alcun dubbio la stessa cosa.
La maggiore produzione di cibo attraverso sistemi di monitoraggio in orbita, e una migliore distribuzione del cibo attraverso migliori relazioni internazionali, sono due esempi di come il programma spaziale possa influenzare la vita sulla Terra. Vorrei ancora citarle due esempi: lo stimolo a ideare nuove tecnologie, e la creazione di conoscenza scientifica.
Le necessità di alta precisione e affidabilità imposta per i componenti di una navicella spaziale per viaggiare verso la Luna sono state senza precedenti nella storia dell’ingegneria. Lo sviluppo di sistemi che raggiungano questi severi requisiti ci ha dato una grande opportunità per trovare nuovi materiali e metodi, per inventare migliori sistemi tecnologici, per realizzare nuove procedure, per allungare la vita delle strumentazioni, e anche per scoprire nuove leggi della natura.
Tutte queste nuove conoscenze tecniche sono ora disponibili anche per applicazioni legate a tecnologie per la Terra. Ogni anno circa mille nuove innovazioni create dal programma spaziale trovano il loro impiego nelle tecnologie qui sulla Terra, e portano a migliori sistemi per la cucina, per le coltivazioni, a migliori navi e aeroplani, a migliori sistemi per le previsioni del tempo, a migliori comunicazioni, a migliori strumenti sanitari, a migliori utensili e strumenti che usiamo nella vita di tutti i giorni. Probabilmente lei ora si chiederà perché dobbiamo prima sviluppare un piccolo sistema di sostegno per la vita per far viaggiare sulla Luna i nostri astronauti, invece di poter costruire un sensore per monitorare il cuore dei pazienti. La risposta è semplice: i progressi significativi nella soluzione di problemi tecnici non sono spesso realizzati attraverso un approccio diretto, ma tramite obiettivi più grandi e ambiziosi che portano a una maggiore motivazione per l’innovazione, che spingono l’immaginazione oltre e fanno sì che gli uomini diano il loro meglio, e che innescano catene a reazione.

[IMG]http://i58.tinypic.com/xe4hvn.jpg[/IMG]

La fotografia che allego a questa lettera mostra una vista della Terra realizzata dall’Apollo 8 quando era in orbita intorno alla Luna nel Natale del 1968. Di tutti i meravigliosi risultati raggiunti fino a ora dal programma spaziale, questa foto forse è la cosa più importante. Ci ha aperto gli occhi sul fatto che la nostra Terra è una bellissima e preziosa isola sospesa nel vuoto, e che non c’è altro posto per noi in cui vivere se non il sottile strato di superficie del nostro Pianeta, circondato dal nulla scuro dello spazio. Mai così tante persone si erano accorte prima quanto sia limitata la nostra Terra, e quanto sarebbe pericoloso alterare il suo equilibrio ecologico. Da quando questa foto è stata pubblicata, in molti si sono fatti sentire per raccontare i problemi e le sfide per l’uomo di questi tempi: l’inquinamento, la fame, la povertà, la vita nelle città, la produzione di cibo, il controllo delle acque, la sovrappopolazione. Non è sicuramente successo per caso se abbiamo iniziato a renderci conto di queste enormi sfide nel momento in cui l’era spaziale ai suoi primordi ci ha mostrato come appare il nostro Pianeta.
Fortunatamente, l’era spaziale non è solamente uno specchio per vedere noi stessi, è anche una risorsa che ci dà le tecnologie, la motivazione e anche l’ottimismo per affrontare questi problemi con fiducia. Ciò che impariamo dal nostro programma spaziale, penso, segue pienamente ciò che aveva in mente Albert Schweitzer quando disse: “Guardo al futuro con preoccupazione, ma con buona speranza”.

I miei migliori auguri per lei e per i suoi bambini, sempre.
Con viva cordialità,

Ernst Stuhlinger

[SM=g8320]
Quasar9621
00lunedì 20 aprile 2015 23:21
Io non la conoscevo la storia della lettera [SM=g2201355]

E devo proprio dirlo, sono pienamente d'accordo sulle argomentazioni; a mio avviso attualissime e, con un po di riflessione, più che condivisibili [SM=g2806959]

Complimenti KOSLINE [SM=g3943211]
giambo64
00martedì 21 aprile 2015 09:08
Aggiungo un cosa: ormai l'umanità sulla Terra è vecchia, il mondo è ormai stretto, praticamente tutti in poche ore possiamo attraversarlo con gli aerei di linea. Così abbiamo perso la possibilità di esplorare, ci muoviamo solo in posti che già conosciamo.
Abbiamo tanti difetti, ma abbiamo il pregio di voler conoscere e capire, siamo alla ricerca di nuove frontiere da superare.
Se così non fosse, saremmo ancora nelle caverne.
Rinunciare al progresso scientifico e tecnologico equivale a rinunciare ad essere umanità
Lo spazio è il nostro naturale sbocco, la Terra ci ha generati e noi dobbiamo rispettarla, proteggerla, le risorse dobbiamo incominciare a pensare di cercarle altrove, sulla Luna, sugli asteroidi...
In fondo andare nello spazio è anche essere ecologisti, oltre che uomini.
((Sestante(
00martedì 21 aprile 2015 11:55
Bellisima lettera, grazie di averla condivisa! Sapete il discorso sui fondi è tipica del benaltrismo, corrente famosa del mondo perché qualunque investimento si faccia qualcuno spunta per dire che avrebbe fatto meglio.
Lo stesso discorso ipocrita viene fatto per i fondi vaticani, ma nel nostro piccolo lo facciamo tutti, quando pensiamo a quello che abbiamo rispetto ad altri posti nel mondo più poveri.

Pertini diceva che non c'è progresso senza giustizia sociale, ma io dico quanta giustizia sociale e consapevolezza umana hanno portato le missioni spaziali? L'unico nostro obbiettivo primario è sapere qual è il nostro spazio nell'universo e questo ci ha permesso di evolverci civilmente, socialmente e tecnologicamente. Senza polemica credo che la natura non ci abbia fatto ambiziosi a caso, solo rischiando riusciamo a migliorarci e soppravvivere.

La fama nel mondo non può essere una scusa per rimanere fermi, se così fosse non saremmo tutti più ricchi ma tutti più poveri. Sempre mia opinione personale naturalmente
Hybrid1973
00martedì 21 aprile 2015 14:38
Re:
KOSLINE, 20/04/2015 22:47:



Potrei dirti che noi il progresso ce lo siamo guadagnato sudandocelo nessuno ci ha regalato niente.

Potrei dirti che sicuramente la disparità e' diminuita rispetto al passato, la vita media dell Uomo si e' innalzata tantissimo negli ultimi tempi , quindi non tutto va male anzi l'Umanità migliora, questo perchè progredisce, questo grazie anche alla Scienza.

Poi esistono ancora tante cose da fare e problemi nuovi da risolvere (inquinamento) certo quoto..

Spesso quei paesi sono causa del loro male, tengono soldi in materie prime ecc ma sono mal distribuiti (pochi ricchi e tanti poveri), come fanno figli come conigli (che non vine ordinato dal dottore), e che fanno per migliorare? I nostri Avi hanno fatto guerre sociali per conquistare determinati diritti e tante altre cose, che si dessero una mossa pure loro ..

Ma sarei pronto anche alla ridistribuzione per aiutarli quei poveri bimbi che tengono dei genitori che non riescono a badare al loro sostentamento, ma prima di toglierli alla conoscenza (che sono sempre pochi), scusa compare ma li toglierei ad esempio agli armamenti che nel mondo spendono in un anno 1600 Miliardi di Dollari, un decennio e piu di quanto spende la Scienza dell esplorazione Spaziale e Fisica delle particelle e forse più..

Per non parlare dei sistemi bancari o della mala Politica che bruciano Miliardi come fossero noccioline.

Insomma rami secchi e superflui ne stanno e tanti pure, la Scienza e' l'unica che "forse" potrà donare lunga vita all Umanità, e non parlo solo di medicine, ma asteroidi killer, inquinamento, approvvigionamento minerario e forse un giorno anche la fame nel mondo, e ci fa vivere meglio giorno dopo giorno dopo giorno, senza la conoscenza molto probabilmente io e tu saremmo già morti se nati (vista l'altissima mortalità infantile del passato).




Quoto tutto, soprattutto il fatto che prima di togliere fondi alla ricerca, si potrebbe benissimo togliere ad altri "mali" della società.
Ma chi lo farà? La malagestione avviene dall'alto. La corsa agli armamenti è la priorità.
Per noi utenti di un forum ufologico che strizzano un occhio alla tecnologia, la quale compenetra la nostra vita più o meno pesantemente, quest'ultima può anche ottimisticamente significare miglioramento della vita di tutti.

Ma non è così.

I satelliti sono in orbita da anni ormai e le uniche aree migliorate, sono quelle dei paesi che hanno investito in quei satelliti.
In mezzo alla ricerca in medicina e all'esplorazione spaziale che più o meno di riflesso arricchisce tale ricerca, ci sono molte ricerche che alimentano solo l'espansione del consumismo.

Tra le tante ricadute tecnologiche della corsa allo spazio, moltissime vanno a migliorare l'industria bellica; altre verranno integrate nel miglioramento della tecnologia del mondo capitalista, e solo dopo avere comprato il brevetto.

La conquista della Luna fu un'operazione di psicopolitica: dimostrare chi era il più forte. E lo sarà anche quella di Marte.

Condannare l'aborto e poi autorizzare una guerra non è evoluzione sociale, ma un paradosso.

Riguardo alla lettera, è scritta da un uomo il quale credeva nell'ideale della applicazione della tecnologia finalizzata all'esplorazione spaziale. Il principio è condivisibile e apprezzabile; ma non tiene conto del problema pratico e cioè il fatto che gran parte di quelle conquiste andranno a finire nell'industria bellica.
Industria bellica che quei bambini non conosceranno mai, perchè la terra in cui vivono è troppo povera e/o troppo ininfluente geopoliticamente parlando, da costituire una minaccia.
Altrimenti parte di quella tecnologia, sarebbe probabilmente caduta sopra alle loro teste.

Un brano della lettera va menzionato: "Ma il conte rimase fermo sulle sue posizioni. «Vi do tutto quello che posso», disse, «ma darò sostegno anche a quest’uomo e al suo lavoro, perché sento che un giorno ne verrà fuori qualcosa di buono!». "

Ottimo, direi. Sarebbe un buon inizio.
Poi è anche sì giusto che quella gente non viva per sempre di elemosina.
"dai a quell'uomo un pesce e l'avrai sfamato per un giorno. Insegnagli a pescare e l'avrai sfamato per tutta la vita".
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