L'aereo precipitato, l' A330, era tra i più tecnologici!

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aprilfruit
00mercoledì 3 giugno 2009 11:10
Cosa potrebbe essere successo??
L’Airbus A330 è uno degli aerei di linea più elettronicamente avanzati, dotato, oltre al sistema di volo Fly-By-Wire (volo tramite cavi elettrici), di tutta una serie di computer che sovrintendono anche alle comunicazioni, ai radar e alle condizioni ambientali di bordo. In tutte le versioni di questo bireattore a medio/lungo raggio, che ha anche un gemello quadrireattore, l’A340, tutta l’elettronica di bordo viene gestita e monitorata principalmente attraverso sei schermi computerizzati presenti nella cabina di pilotaggio, sui quali appaiono i dati di volo e di funzionamento di tutto l’aereo.

L’intero sistema è monitorato dall’Electronic Centralized Aircraft Monitor (ECAM) al quale fanno capo una serie di sensori che attraversano l’intero aereo. Se un parametro in una qualsiasi parte del sistema finisce fuori scala, il pilota viene automaticamente avvertito. L’Ecam, secondo i costruttori, può anche individuare la causa di un guasto, anche se si verificano diversi problemi contemporaneamente.

Anche nel campo delle comunicazioni l’A330 è concepito con dei sistemi all’avanguardia. I velivoli costruiti dopo il 1998 sono dotati del sistema di trasmissione dati Acars/Atsu ad alta potenza, che oltre alle frequenze Vhf utilizza le HF ed è collegato al sistema satellitare Inmarsat. Il sistema è dotato anche di una serie di automatismi e funzioni di sicurezza, come quella che ha determinato l’ultimo messaggio mandato dal volo Air France scomparso sull’Atlantico, sul guasto elettrico.

Tanta elettronica è supportata da ben quattro sistemi elettrici. L’A330 è dotato di tre generatori, con tre livelli di funzionamento che si attivano in successione, al venir meno del precedente. Se nonostante tutto venisse a mancare la corrente elettrica, sotto la pancia dell’aereo uscirebbe un’elica del diametro di un metro per fornire corrente ed energia eolica.

Individuati alcuni resti dell’Airbus di Air France con 228 persone a bordo precipitato ieri sull’Atlantico. E’ stato l’equipaggio di un velivolo militare brasiliano a fare il primo avvistamento. Si tratta di pezzi metallici, salvagenti e sedili di aereo che galleggiano sulla superficie del mare. Il luogo del ritrovamento è a circa 650 chilometri al largo dell’isola Fernando da Noronha, a nord est della costa brasiliana. Il disastro sarebbe dunque avvenuto poco dopo l’ultimo contatto radio con il controllo brasiliano.
“In termini giuridici – dice Jorge Amarao, portavoce dell’Aeronautica militare brasiliana -, non possiamo confermare che si tratti dell’aereo che stiamo cercando. Per confermarlo dovremo trovare un pezzo col numero d’immatricolazione o comunque qualcosa che l’identifichi come l’Airbus di Air France”.
Ma per sapere la verità su quello che è successo al volo 447 occorre localizzare e recuperare le due scatole nere del velivolo. Un’impresa che si annuncia ardua.
“Il recupero di oggetti nell’oceano è molto difficile – dice il portavoce dell’esercito francese Christophe Prazuck – perché il fondo marino è poco praticabile e soprattutto è sotto 4 mila metri d’acqua”.
I pezzi finora individuati si trovano in un raggio di 60 chilometri di superficie. Le correnti atlantiche li stanno spostando, rendendo l’opera di ricerca ancora piu’ difficile. Equipaggi brasiliani, francesi e statunitensi si stanno concentrando nella zona del disastro.
fonti:
euronews.net
il secolo XIX.it


(richard)
00mercoledì 3 giugno 2009 14:26
Il nostro super esperto AURORA PILOT ne da alcune ipotesi fra le piu' attendibili alle possibili cause al disastro
ufoonline.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7908... [SM=x708804]
aprilfruit
00mercoledì 3 giugno 2009 15:02
Re: Il nostro super esperto AURORA PILOT ne da alcune ipotesi fra le piu' attendibili alle possibili cause al disastro
(richard), 03/06/2009 14.26:

http://ufoonline.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7908951&p=22 [SM=x708804]


Grazie Richard!!!! [SM=x708799]

MG Hyuga
00mercoledì 3 giugno 2009 18:43
c'ho pensato molto anch'io
mio fratello se n'è uscito fuori così:
Sono stati gli alieni.

Pietrodegas
00venerdì 5 giugno 2009 12:02
Comincio ad avere forti sospetti!
Pregherei tutti gli amici di questo forum a contribuire su questo argomento dal momento che pochi istanti fa' su Repubblica ho letto che sono stati accertati che i ritrovamenti di materiali nell'oceano NON ERANO DELL'AEREO SCOMPARSO!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ritengo una situazione ASSAI IMPORTANTE!
C'e' una testimonianza di un pilota che volava in zona alla stessa ora della catastrofe che ha dichiarato di aver visto un enorme flash bianco!!!
Vorrei dagli amici se fosse loro possibile ulteriori indizzi, sui contenuti degli SOS automatici dell'aereo !

(richard)
00venerdì 5 giugno 2009 13:14
Re: Comincio ad avere forti sospetti!
Pietrodegas, 05/06/2009 12.02:

Pregherei tutti gli amici di questo forum a contribuire su questo argomento dal momento che pochi istanti fa' su Repubblica ho letto che sono stati accertati che i ritrovamenti di materiali nell'oceano NON ERANO DELL'AEREO SCOMPARSO!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ritengo una situazione ASSAI IMPORTANTE!
C'e' una testimonianza di un pilota che volava in zona alla stessa ora della catastrofe che ha dichiarato di aver visto un enorme flash bianco!!!
Vorrei dagli amici se fosse loro possibile ulteriori indizzi, sui contenuti degli SOS automatici dell'aereo !




....questa specifica tecnica sugli SOS automatici puo' chiaricela solamente il nostro pilota del forum AURORA PILOT.


aprilfruit
00venerdì 5 giugno 2009 13:32
Re: Comincio ad avere forti sospetti!
Pietrodegas, 05/06/2009 12.02:

i ritrovamenti di materiali nell'oceano NON ERANO DELL'AEREO SCOMPARSO!!!!!!!!!!!!!!!!!


Questa è una notizia disarmante...non ho parole

Piccolopopolo
00venerdì 5 giugno 2009 14:22
il mistero si infittisce visto che i resti ritrovati non sono dell'aereo scomparso.
andery81
00venerdì 5 giugno 2009 18:45
Ragazzi oggi se ne sono usciti con una nuova teoria sentito al giornale radio,dicono che il velivolo volava ad una velocità troppo elevata per l'altezza in cui si trovava e si sarebbe letteralmente disintegrato nella deflagrazione....Mah!!! Se cosi fosse possibile che non si trovi nemmeno un "bullone" o una semplice valigia delle persone che non sono più tra noi...Non sanno più che dire chissà che stiano tentando di tenere qualcosa nascosto e non fanno altro che dare spiegazioni stupide..speriamo si possa capire cosa sia successo un saluto a tutti..
(richard)
00venerdì 5 giugno 2009 23:43
....finora nessuno ha proposto come causa del disastro l'ipotesi ufologica che anche se remota ed estrema non è comunque da scartare,basta ricordare il disastro di Ustica del DC9,dove tutti hanno taciuto o manipolato una parte della verita' e continuano a tacere! [SM=x708804]
BIGHUNTER88
00sabato 6 giugno 2009 09:17
secondo me è stato abbattuto , perchè un aereo del genere non cade per un fulmine o per la pioggia.
Pietrodegas
00sabato 6 giugno 2009 12:46
Cari amici
Comincio a temere fortemente che l'aereo sia stato "rapito", e se fosse cosi' non sapremmo mai dell'eventuale ritrovamento del veicolo e degli occupanti! Pero' sapremmo soltanto che i rottami non si sono mai trovati!
Auguro comunque che sia questo l'evento perche' seppure le persone ne usciranno "microchippate" almeno saranno vive!
bob lazar
00sabato 6 giugno 2009 13:45
ovviamente tirare giu conclusioni del tipo è stato rapito è un pò affrettato...certo è che di tutte le cavolate che stanno dicendo è quella che pur stranamente risultarebbe più logica...
Sensitiva25
00sabato 6 giugno 2009 15:47
Insomma non hanno ancora trovato i pezzi come mai? e cosa centrano i pezzi di una nave? E se centrasse l'esperimento di Philadelphia ?

it.wikipedia.org/wiki/Esperimento_di_Philadelphia
BIGHUNTER88
00sabato 6 giugno 2009 16:44
il progetto philadelphia è stato chiuso 50 anni fa non penso che st'hanno continuando ancora l'esperimento dell'invisibilità
Demirel81
00sabato 6 giugno 2009 16:58
Piccolo spunto polemico:

Dopo la sciagura del volo AF447, da Rio de Janeiro a Parigi, hanno preso piede varie teorie, più o meno complottistiche. Adesso, però, la rivista Wired (la versione americana) scopre che qualcuno aveva registrato il dominio www.flight447.com. Mentre, subito dopo la sciagura sono stati comprati domini ispirati a quel volo, questo ha una particolarità: è stato comprato due anni fa. L’acquirente? Un produttore cinematografico iraniano, residente in America. Lui si chiama Kari Bian, ma assicura che si tratta di una spiacevole coincidenza: “Non ho nulla a che fare con questa storia”. A oggi, digitando l’indirizzo www.flight447.com si viene reindirizzati al sito ‘www.karinmovies.com’, che promuove un film su una storia d’amore tra un israeliano e una palestinese, ‘David and Fatima” del 2008. Bian ha spiegato di aver acquistato con un sistema automatico tutti quelli con le parole ‘flight’ (volo) abbinate ai numeri da 1 a 1.000. I diritti di www.flight447.com sarebbero scaduti il 30 settembre ma il produttore li ha rinnovati fino al 2018.
MG Hyuga
00sabato 6 giugno 2009 23:44
non potrebbe esser stato un attentato?
Chissà magari uno dei passegeri doveva sparire...
Il problema peròsta nel fatto che dell'aereo non si trova niente!!
Per me ci deve essere qualcosa sotto per forza...
UniversalMan
00domenica 7 giugno 2009 12:43
E' un bel casino, molta gente pensa che la fase più pericolosa sia il decollo e l'atterragio poi si scopre che anche durante la crociera basta un niente per trovarsi arrosto in mezzo all'oceano.
Forse quando recupereranno la scatola nera ne sapremmo di più, per ora hanno trovato solo due corpi.
AURORA PILOT
00giovedì 11 giugno 2009 10:53
Su consiglio di Demirel vi metto le mie ipotesi che ho già postato nella mia rubrica.

Le possibili cause dell'incidente dell'A330-200 AF447
Ho guardato la televiosione e letto i giornali, ma tutti dicono sempre le stesse cose, in modo sbrigativo e senza dare peso alle cause che possono essere le più plausibili.

Ho fatto una ricerca delle foto satellitari e delle cartine di navigazione al momento del disastro e mi son venute in mente delle idee che credo possano essere le più veritiere.

Dunque partiamo dal fatto che l'aereo è un A330-200 del 2005 ed ha passato una revisione completa ad aprile di quest'anno, quindi era in ottimo stato manutentivo.

la cartina di navigazione, in giallo la rotta che seguiva AF447



Il volo AF447 ha comunicato alla torre di Rio che aveva raggiunto il punto INTOL alle 01:33Zulu e avrebbe riportato il prossimo punto della rotta TASIL in 50 minuti, quindi alle 02:23Zulu, ma AF447 ha effettuato l'ultima trasmissione alle 02:14Zulu dicendo che stavano incontrando forte turbolenza, poi il nulla più assoluto.


Le immagini satellitari mostrano chiaramente che lungo la rotta dell'AF447 era in corso un temporale molto intenso, con una estensione verticale che arrivava anche a 51,000 piedi!
All'interno del cumulonembo torreggiante c'erano "embedded" (all'interno) tra i 35,000 piedi ai 41,000 piedi temporali sparsi.
Quindi una delle peggiori situazioni che si possano trovare in volo con qualsivoglia tipo di macchina.

Ecco una immagine che mostra in rosso le zone con forte perturabzione e in giallo chiaro le zone dove c'è estrema turbolenza.




Qui un'immagine "surface analysis" per le 0000Z, si nota che nelle vicinanze della rotta dell'AF447 circa due ore prima c'erano giù delle precipitazioni, ghiaccio e formazione di cumuli e turbolenza.



L'elenco delle cause più probabili:

1) Turbolenza

Alle 02:00Zulu AF447 entra in una zona densa di celle temporalesche molto grandi, anche se il massimo sviluppo della cella è a a circa 15 km dalla rotta dell'aereo.
La cella essendo ancora giovane e ancora in fase di sviluppo è caratterizzata del fenomeno delle "updraft", correnti d'aria che si spostano dal basso verso l'alto a grande volocità e incrementano lo sviluppo del cumulo portando aria calda e umida in quota, queste "updraft" provocano forte turbolenza, in quanto spostandosi come pare in questo caso anche a velocità dell'ordine dei 45m/s, portano l'aereo a sollevarsi verso l'alto di 150/200 piedi al secondo, quindi l'AF447 che era già a 35,000 piedi in pochi secondi avrebbe potuto ragguingere la massima quota operativa per l'apparecchio.
Quindi, secondo me, l'aereo ha incontrato una di queste correnti che lo ha "sollevato" di qualche migliaia di piedi in qualche manciata di secondi e lo ha portato alla sua massima quota operativa che è di 40,000 piedi, dopodichè l'aereo potrebbe essere entrato in vite piatta o può essere anche esploso in volo a causa di un cedimento strutturale vista la forte corrente ascensionale di circa 4-5 g positivi.
Gli aerei di linea sono costruiti per sopportare forze g di 3 g al massimo, o anche 3,5 se questi dura pochi attimi.

2)Ghiaccio

L'aereo volava ad una quota di 35,000 piedi a una velocità di M0.80 e una OAT (outside air temperature) temperatura esterna di -43 gradi celsius, a queste temperature il ghiaccio non si può formare perchè l'acqua non esiste nemmeno sotto forma di gocce superfredde, che congelano all'impatto, qualche migliaia di piedi più in basso e potrebbe essere stato possibile, anche se la velocità non l'avrebbe permesso.

3)Fulmine

La prima ipotesi e la prima scartata, almeno da me.
Non è plausibile che un aereo di nuova concezione esploda dopo essere stato colpito da un fulmine, uno dei pochi casi risale alla fine degli anni '60 quando un PanAm esplose in volo dopo che un fulmine centrò ill serbatoio alare, ma ora i sistemi e i nuovi materiali compositi non lo permettono.

4)Precipitazioni

Se la temperatura fosse stata sui -30 potrei aver preso in considerazione un doppio "flame-out" dei due motori a causa di una grossa ingestione di acqua, ma visto che a 35,000 non c'è acqua l'ipotesi è da escludere.

5)Grandine

La grandine è riportata anche nella cartina "surface analysis", qui sopra ma si trova a quote più basse 25,000-30,000 piedi ed è difficile che possa aver reso ingovernabile un aereo, anche se è capitato.

Queste sono le mie supposizioni, poi magari sbaglio, ma aspetteremo la scatola nera...

Se avete domande non esitate...






Io propendo però sempre per l'ipotesi di esplosione in volo, vuoi perchè i pezzi sono stati ritrovati a 400km di distanza (anche con le correnti è improbabile che siano arrivati così lontani gli uni dagli altri), vuoi perchè l'aereo è letteralmente "scomparso" dagli schermi radar, quindi non c'è stato il controllore che ha visto l'aereo scendere in picchiata e scendere di quota; è vero che probabilmente il transponder presumibilmente era fuori uso, visti gli avvisi di errore ai sistemi elettrici, opto comunque per l'ipotesi dell'esplosione.

La frase che riporta l'autore dell'articolo "operate e communicate", negli USA la fanno così "Aviate, Navigate, Communicate", come si nota "communicate" è l'ultima cosa da fare quando si hanno problemi con l'aereo; i piloti non possono perdere tempo con la radio in un momento critico, e quindi mi pare logico che, anche se avessero avuto 1-2 minuti prima della disintegrazione del velivolo, i piloti hanno fatto di tutto per farlo rimanere per l'aria disinteressandosi delle comunicazioni radio.

Per quanto riguarda le turbolenze... è vero che in Europa ci sono solo 3 gradi "Leggera, Moderata, Severa", ma negli USA ce ne sono 4, a mio avviso giustamente "Leggera, Moderata, Severa e ESTREMA".
La turbolenza estrema è quella turbolenza che causa cedimaneti strutturali al velivolo ed è molto, ma molto forte.
Quindi sempre secondo me, l'A330 ha incontrato una di queste turbolenze ESTREME che l'ha portato ad avere un cedimento strutturale.
Un'altra ipotesi simile è quella per cui l'A330 colpito da una forte turbolenza si sia ritrovato praticamente con le ali ad un angolo superiore ai 180°, ed il sistema di stabilizzazione degli Airbus ha il difetto che "raddrizza" le ali all'angolo di inclinazione più piccolo, quindi l'aereo si sarebbe ritrovato sotto sopra e il livellatore automatico lo avrebbe livellato proprio "sottosopra", prendendo in considerazione la velocità e lo stress subito dalle ali in volo rovescio è chiaro che la probabilità di esplosione in volo è molto plausibile.
Un'altra cosa che è vera fino ad un certo punto è quella del radar di bordo "stormscope", è vero che indica se ci sono turbolenze, ma solo in zone dove ci sono precipitazioni e fenomeni metereologici attivi; nessuno ha parlato della CAT " Clear Air Turbolence", è una turbolenza molto forte che si verifica nelle vicinanze delle "Jet Stream", quelle correnti d'aria che solcano i cieli ad alta quota e che tutti gli aerei cercano di seguire perchè l'aria si sposta anche a 500km/h e rende il viaggio più corto.
Ecco queste CAT il radar di bordo non le può vedere, perchè si verificano in aria chiara, quindi senza perturabazioni meteo.

Ho sentito al tg, che i media brasiliani dicono che potrebbe essere stata una tempesta di grandine a distruggere l'aereo...questa ipotesi non è da escludere, se per esempio i chicchi di grandine avessero sfondato un finestrino, ci sarebbe stata un decompressione esplosiva, quindi in pochi secondi l'aereo sarebbe divenuto incontrollabile e cadendo a una velocità superiore di quella per cui è stato progettato lo stress sopportato dalle semiali, le avrebbe potute rompere facendo poi esplodere l'aereo a mezz'aria.

Ecco una foto di un aereo A320 della brasiliana TAM riuscito ad atterrare dopo aver incontrato una tempesta di grandine.


Per le foto vi pregherei di andare alla pagina 24 della mia rubrica "aviazione oggi...", sono molto interessanti.

(richard)
00giovedì 11 giugno 2009 11:47
Ieri hanno parlato della possibile responsabilita' dei "sensori di velocita'" come causa o concausa del disastro....a me sembra proprio un bel contentino per azzittire un po' tutti.
Non mi sembra poi che siano state ritrovate le scatole nere. [SM=x708804]
AURORA PILOT
00giovedì 11 giugno 2009 12:06
Diciamo che può essere una concausa, non credo sia stata la causa vera e propria.
I sensori di velocità, sono dei tubicini di metallo "tubi di Pitot", con un piccolo foro all'estremità anteriore, dove entra l'aria che l'aereo colpisce in volo, una volta che l'aria entra ne viene misurata la pressione d'impatto e quindi la velocità dell'aereo, la velocità vera, cioè la velocità di un aereo rispetto ad una particella d'aria immobile.

Se il foro viene bloccato, dal ghiccio o insetti, la pressione d'impatto viene sballata o addirittura non misurata...e si può ben capire che non avendo le indicazioni di velocità precise, un aereo può diventare ingovernabile.
Però non credo che questa possa essere la causa, anche perchè l'aereo ne ha due di questi "pitot" e sono anche riscaldati elettricamente per impedire la formazione di ghiaccio.

Le scatole nere non sono state ancora ritrovate e forse non si ritroveranno mai e il mistero sarà destinato a durare molti anni, se non per sempre!

Ecco l'ultima news...potrebbe essere stata una tempesta di ghiaccio...con temperature a -85°C.
Di solito la massima temperatura a quelle quote è di -56,5° e lo resta fino a che non si esce dalla stratosfera.
Con -85° all'esterno, turbolenza, fulmini e chi più ne ha più ne metta...mi rendo conto che la situazione dev'essere stata davvero dura per i piloti; sono sempre ipotesi ricordiamocelo...

Sembra veramente senza fine questa vicenda...
AURORA PILOT
00venerdì 12 giugno 2009 09:31
In honor of flight AF447








(richard)
00venerdì 12 giugno 2009 13:54
Gran bell'aeromobile,ma pure questo ha i sensori del tipo di quelli dell'airbus 330?
AURORA PILOT
00venerdì 12 giugno 2009 15:08
E' proprio quello precipitato nell'atlantico quello nelle foto...A330-200 Air France, immatricolato F-GZCP.
(richard)
00venerdì 12 giugno 2009 18:10
Scusa Aurora, avevo scambiato il numero del volo AF 447 per la sigla dell'aereo.....la vecchiaia!
(richard)
00venerdì 12 giugno 2009 18:25
....a parziale verifica che un fulmine è pressoche' innocuo in questo video è alquanto esplicativo:



AURORA PILOT
00martedì 23 giugno 2009 11:03
Un debole segnale inviato dalle scatole nere dell'Airbus dell'Air France precipitato il 1/o giugno al largo del Brasile è stato captato dai battelli della Marina francese impegnati nelle ricerche. Lo scrivono stamani i siti internet dei giornali Le Monde e Le Figaro. Il batiscafo Nautile della società Ifremer si è immerso ieri per cercare di raggiungere le scatole nere, su un fondale molto accidentato che arriva a cinquemila metri di profondità.

Alla notizia riportata dai due quotidiani francesi non ci sono al momento conferme da parte di Air France, del Ministero dei Trasporti e degli inquirenti che indagano sul disastro. Le scatole nere inviano un segnale ogni secondo per trenta giorni dopo un incidente e hanno quindi ancora poco più di una settimana di autonomia. Il segnale può essere captato nel raggio di due chilometri. Fra i battelli francesi inviati per le ricerche ci sono un sottomarino nucleare con sofisticati sonar e una nave oceanografica attrezzata con batiscafi.


L'Ufficio di inchiesta e analisi (Bea) francese che conduce l'inchiesta sul disastro dell'Airbus dell'Air France caduto al largo del Brasile ha smentito stamani le notizie di stampa sulla presunta individuazione di segnali provenienti dalle scatole nere del velivolo. "A oggi - ha detto un portavoce - i registratori di volo (scatole nere, n.d.r.) non sono stati localizzati. Le squadre di ricerca verificano tutti i rumori" che sono captati. Secondo quanto apparso stamani sui siti dei quotidiani francesi Le Figaro e Le Monde, i battelli della Marina francese impegnati nelle ricerche avrebbero captato un debole segnale proveniente dalle scatole nere e un batiscafo si sarebbe immerso ieri per cercare di raggiungerle sul fondale.

Fonte:Ansa.it
(richard)
00martedì 23 giugno 2009 11:37
....conferme e smentite sul ritrovamento delle scatole nere dell'aiubus A330....strana 'sta cosa,sembra proprio che abbiano paura a scoprire la verita' su quel disastro!
bambino_69
00lunedì 2 maggio 2011 21:19
ieri hanno "ripescato" finalmente una delle due scatole nere: la fly data recorder

nei prossimi giorni tenteranno anche di recuperare la voice recorder

speriamo che una volta analizzate, sapremo finalmente un briciolo di verità [SM=g8320]
bambino_69
00lunedì 2 maggio 2011 21:20
Re:
eccola !!
fotografata dal robot sottomarino telecomandato che l'ha recuperata

fonte: NZ herald

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