John Velez

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Lachaise-L-N-
00giovedì 12 febbraio 2009 13:23
Progenie aliena
John Velez è un artista che, sotto ipnosi regressiva, ha ricordato numerose abductions. Gli alieni sarebbero una sorta di guardiani cosmici che, incapaci di riprodursi, da millenni convivono in simbiosi con l’uomo.

a cura della redazione di edicolaweb.net
da una intervista rilasciata a NOVA ONLINE


Vorremmo subito chiederti a cosa somigliano questi alieni, come sono fatti...

Ne ho visti di tre tipi differenti. I piccoli esseri Grigi sono alti da 90 centimetri a un metro e dieci. La loro testa è a forma di pera rovesciata, con il mento appuntito e grandi occhi neri che girano lateralmente sulla testa. Il corpo è sottile, magro, le braccia sembrano quasi di gomma. Non come le articolazioni di un bambino o qualcos’altro di umano. Sono davvero molto esili.
Una seconda tipologia di alieni è ancora più minuta: sono alti forse 60 centimetri ed indossano indumenti grezzi, sembrano fatti di iuta... ed hanno la pelle blu, o a volte porpora, comunque è molto scura (di solito vengono definiti Java, ndr.). C’è poi una terza versione, più alta, dei Grigi descritti prima, esseri dai grandi occhi, normalmente adibiti alle procedure mediche. Sono questi ultimi, se si tratta di stabilire contatti in forma di comunicazione, ad incaricarsene.





Qual è la cosa che colpisce di più del loro aspetto?

Gli occhi. Oh, gli... (ride). Cosa ti colpisce? Gli occhi. Loro parlano con gli occhi. Se li guardi negli occhi, ti ci puoi perdere. Sono molto profondi, e ti parlano. I loro occhi parlano. Comunicano con te tramite lo sguardo. Nel comunicare, si avvicinano molto a te. Sino a pochi centimetri dal tuo viso, il loro volto è là. E i loro occhi sono tutto quello che vedi, ne avverti lo sguardo.



Descrivici, in base a quanto ricordi, dettagli del veicolo spaziale, sia da fuori che internamente.

Bene, ebbi un avvistamento ravvicinato da sveglio (tecnicamente, un IR3, ndr.) nel 1978, quando vidi una luce. Era un’enorme luce senza forma, anche se la sagoma rammentava un po’ un pallone da football. Non si distingueva una struttura all’interno di questa luce, che si muoveva molto lentamente sopra il tetto di un edificio, ed era forse a... l’oggetto doveva trovarsi a circa 20, 25 metri da me. Si muoveva molto lentamente e svanì dietro il tetto. Tempo dopo, durante una regressione ipnotica, ricordai di aver visto un vero e proprio velivolo. Si trattava del classico disco metallico a forma di piatto rovesciato, con una cupola sopra. C’era una luce rossa molto forte che gli ruotava in cima, e una verde in basso. Una volta vidi anche un velivolo triangolare, grosso e di colore nero. In un’altra occasione invece osservai una grossa sfera arancione di luce, ma non so dire cosa ci fosse dentro. Questi, gli oggetti che ho ricordato tramite ipnosi regressiva.

Potresti dirci come inizia la tipica esperienza di abduction? I primi momenti, quando ti accorgi che sta accadendo qualcosa. Come ti senti fisicamente?

Normalmente inizia con delle luci, oppure con un suono basso e vibrante. La stanza viene inondata di luce. A volte alla luce si associano suoni bassi, oltre una sorta di sensazione di "elettricità" nell’aria. Quindi inizio a sentirmi molto, molto pesante - come se pesassi dieci tonnellate - oppure congelato, immobilizzato. A quel punto, di norma i piccoli esseri, i Grigi che ho descritto prima, entrano nella stanza e mi portano a bordo del velivolo. Non sempre, ma spesso avviene una sorta di check-up del mio fisico, o una procedura del genere. Hanno preso diversi campioni di sperma da me. Inoltre mi hanno impiantato apparecchi, di cui ignoro lo scopo e la natura, nel mio cervello e nel mio corpo.
Avviene sempre una sorta di comunicazione, nel corso dell’abduction. Mi sono state mostrate scene apocalittiche di distruzione della Terra, e i risultati del nostro inquinare e depredare il pianeta: alluvioni, incendi, disastri di ogni genere. Penso che mi mostrassero quelle immagini perché rappresentavano il risultato del nostro interferire con l’ordine naturale del pianeta. Una tematica ricorrente nelle mie esperienze.

Parlaci ancora della parte iniziale dell’abduction: quella sensazione di paralisi....

Bene, la maniera migliore per spiegarmi è raccontarvi una mia esperienza recente. Era sera, stavo facendo ritorno a casa. Vidi una strana luce sopra un palazzo, che sparì dietro i tetti. Accingendomi ad uscire dall’edificio mi assalì una sensazione di paura e di paranoia. Mi sentivo come se da un momento all’altro qualcuno o qualcosa stesse per saltare fuori da un cespuglio e aggredirmi o ferirmi in qualche modo. Mi trovavo ormai a tre o quattro metri dal portone di casa, quando da dietro alcune piccole siepi che la costeggiavano, vidi sbucare tre o quattro piccoli esseri che si posizionarono proprio di fronte a me, in modo che potessi vederli.
La mia prima reazione fu di confusione. Non sapevo cosa stessi guardando. Forse, qualche strano tipo di animali, forse gatti senza pelle. Non riuscivo a farmene una ragione, a capire. Ma quando realizzai che non erano alcunché di umano, il panico mi pervase, così intensamente da impedirmi di respirare o di muovermi. Non saprei dire se la paralisi che provai fosse provocata da loro mentalmente o se fu solo causata dalla mia paura, fatto sta che non mi potevo muovere. Ma è normale che i primi momenti di esperienze simili generino una confusione iniziale, quindi shock, paura e terrore. Poi una calma olimpica scende su di te. Diventi molto calmo. E provi la sensazione di riconoscerli. Ricordai di averli già visti in precedenza e tutta la paura venne spazzata via.

Hai mai avuto un’esperienza in cui hai tentato di lottare o urlare? E se sì, come avvenne?

Sì, due volte. Venni prelevato dal mio letto una notte. Mi portarono fuori di casa. Quegli esseri avevano letteralmente la capacità di attraversare muri, porte, oggetti solidi. Non so se grazie a qualche tipo di apparecchio o cos’altro, ma possono attraversare gli oggetti. E quando attraversammo il muro posteriore della mia casa, riguadagnai momentaneamente il mio normale stato di coscienza e iniziai a combatterli con tutta la forza che avevo. Ero in uno stato di puro terrore e panico. Gli urlavo contro: "Questo è reale! Voialtri siete veri! Tutto questo sta accadendo davvero!" E uno dei piccoli esseri che vi ho descritto prima, quelli con la pelle blu, tirò fuori quella che sembrava una specie di antenna chiusa di un’automobile, e con essa mi toccò la fronte. Ne uscì una luce accecante. Tutto il mio corpo divenne flaccido e molle e persi ogni capacità di reazione. Ma per quei pochi istanti fui lucidissimo e cercai di lottare. Erano davvero molto forti. Non riuscii a scappare, né a fargli male in alcun modo. Poi tirarono fuori una specie di "pungolo da bestiame" per umani, che era un giocattolino davvero pratico...

Allora è probabile che tu sia stato coinvolto in esperienze che avevano a che fare con esperimenti genetici. Ne sei stato cosciente?

Sì. In diverse occasioni ricordo che mi ritrovai soggetto a procedure che riguardavano il prelievo di liquido seminale. Ero sdraiato su un tavolo operatorio, immobilizzato. Venivo indotto all’erezione, anche se dovete tenere a mente che non c’era alcun trasporto sessuale o sentimenti collegati al fatto: era una procedura molto fredda. Mi sentivo irrigidito e dolorante nella zona inguinale. Loro avevano un apparecchio a forma di cono collegato alla parete tramite un lungo tubo flessibile (lo stesso descritto da Strieber, come si vede nel film "Communion", ndr.). Lo piazzarono sui miei genitali. Sperimentai una sensazione di pizzicore elettrico e poi l’orgasmo. Il seme veniva raccolto da quello strumento. Gli alieni di solito esprimevano il loro compiacimento per il risultato: sembravano persino euforici.
Dopo un’ora di procedure mediche, venni guidato in un altro ambiente attraverso una serie di corridoi. Appena entrato, la nuova stanza mi apparve completamente spoglia. Era rettangolare, e tutto, dalle pareti al soffitto, era in metallo. Niente, sui muri. Poi le pareti si sollevarono verso il soffitto, rivelando innumerevoli file di contenitori. Non so se erano fatti di vetro, plexiglass o plastica, ma erano comunque recipienti, pieni di un liquido verde chiaro e luminoso, e ognuno conteneva, attaccato con fili e altro, un piccolo essere ibrido. Erano in sospensione là dentro e per un secondo pensai che fossero solo dei "modelli", senza vita. Invece venni inondato telepaticamente dalla presenza delle loro menti e delle loro intelligenze. Intendo dire che ero cosciente di essere in presenza di una intelligenza superiore, là. Ed essi erano coscienti della mia presenza, sapevano che ero là. Ma a guardarli, veniva da pensare che fossero senza vita, sembravano dei modellini infilati in giare. Dovevano essere dieci o quindici file, una sull’altra. E gli scaffali su cui stavano i recipienti erano profondi, entravano nel muro per un bel pezzo. Quindi, approssimativamente, i piccoli esseri ibridi dovevano essere centinaia. A quel punto, dalla parte opposta della stanza, sei di quelle creature aliene giunsero con un carrello. Tre di loro portavano dei bambini ibridi, due per ciascuno. Una creatura me ne mostrò uno. Me lo porse, chiedendomi se lo volevo prendere. Era molto piccolo, forse 25 centimetri e sembrava molto fragile. Potevo tenerlo nelle mani chiuse a coppa. Avevo paura che mi cadesse. E a quel punto mi venne detto che questi sette esserini - che erano femmine, benché non vedessi genitali di sorta - erano la mia progenie.

Come te lo dissero?

Mi diedero quella creaturina e mi fu detto che quella che stavo tenendo nelle mani, e le altre sei in braccio a quelle "bambinaie", erano mie.

Come fecero gli alieni a comunicartelo?

Sentii tutto nella mia mente. Essi comunicano telepaticamente. Ti trasmettono il pensiero, e tu lo senti nella tua testa. Quello che sentii allora nella mia mente e che ricordai in regressione ipnotica, è una specie di sussurro molto leggero e un po’ rauco. Le loro voci sembrano bisbigli nella tua mente.

Ci puoi fare un esempio?

Un esempio? (ride) Certo! Sai, c’è sempre qualcuno che ti rassicura e ti calma. E quello che tu senti sussurrato da una voce delicata è: "Stai bene, nessuno ti farà del male, questo non ti farà male". Sai, frasi tranquillizzanti di questo genere.

Cosa hai provato nel sapere che si trattava di esseri creati con il tuo seme, che li avevi generati tu?

Piansi. Ero terribilmente sconvolto. E lo sono ancora. Gli dissi: "Come possono essere mie? Esse (Velez non usa mai il termine "figlie", ndr.) non sono umane! Non sembrano umane!" ed io ero terribilmente sconvolto perché sapevo che le avrebbero portate via da me, lontano. Non si trattava di una progenie che avrei potuto crescere, proteggere, tenere. Non avrei saputo come farlo, a ogni modo. Ma il senso di perdita era enorme.

Cosa pensi del disaccordo tra i ricercatori sui propositi di queste visite. Perché gli alieni sono qui?


Beh, la mia è solo una congettura. Nessuno lo sa per certo, ad eccezione degli alieni stessi e forse del vecchio Zio Sam (il Governo USA, ndr.), ma quelli non parlano. Personalmente ritengo che queste creature siano sempre state qui. Penso che il loro ruolo sia sempre stato quello di prendersi cura di noi, che siano una sorta di guardiani. Credo che la loro razza sia incapace di riprodursi da sola, e che abbiano vissuto una relazione simbiotica con la razza umana attraverso i secoli. Hanno bisogno di noi per riprodursi. Credo che gli ibridi siano proprio questo: solo altri di loro. Non ho l’autorità per dire se provengono da un altro pianeta o no - forse in origine - e quale sia il loro reale proposito. Certo, tutto questo potrebbe essere il preambolo di un’invasione, per quello che so. Ma la mia personale sensazione è che essi sono preoccupati per lo stato "fisico" del mondo. La Terra si trova in una situazione molto precaria. E credo che loro siano anche terribilmente in apprensione per le nostre tendenze suicide, come razza. Cosa stanno facendo? Sai, noi ci stiamo dirigendo verso l’oblio senza curarcene minimamente. E credo che loro siano costretti dagli eventi ad interagire.
(richard)
00giovedì 12 febbraio 2009 14:28
L'esperienza di John velez potrebbe essere una delle tante metodiche d'approccio degli alieni con gli esseri umani il che mi lascia alquanto perplesso essendo ormai famosa la non amicizia disinteressata
di queste razze aliene nei nostri confronti.
Lachaise-L-N-
00giovedì 12 febbraio 2009 15:07
Re:
è la descrizione di un'abduction in piena regola.
molto ricca di particolari, persino la descrizione di quella che dagli addotti viene presentata come la -stanza dei feti- ,in cui numerosi feti ibridi,appunto, stanno in contenitori per continuare il processo di crescita,dopo essere stati estratti dall utero materno.
..mi chiedo pero' come facciano i rapiti come Velez (che secondo me è sincero) a interpretare queste esperienze scioccanti e terrorizzanti come -positive-.
lui stesso si contraddice: descrivendo situazioni di terribile violenza,per poi dire che gli alieni sono buoni e ci vogliono salvare perchè ci amano.

Mentre molte altre persone che hanno vissuto le stesse esperienze hanno capito che non c'è nulla di positivo in tutto questo, probabilmente Velez (e gli altri come lui), si sente un eletto, un prescelto,una persona speciale...scelta dagli alieni buoni che vogliono salvarci.
Nel suo profondo pero' sono certa che anche lui sa che non è cosi'.

(richard)
00giovedì 12 febbraio 2009 15:20
Mentire a se stesso mi sembra assurdo visti i retroscena delle sue abductions,a meno che gli alieni non gli facciano vedere e credere quello che pensano loro.
Lachaise-L-N-
00giovedì 12 febbraio 2009 19:22
Re:
che gli alieni mentano agli addotti è un dato di fatto. lo fanno pure con i contattisti (quei contattisti che realmente hanno a che fare con loro)
pero' scavando nell inconscio e nei ricordi si capisce che tante cose non quadrano,e di conseguenza vengono fuori le vere intenzioni di questi esseri.

bambino_69
00giovedì 12 febbraio 2009 21:35
Re:


le impressioni di john velez sono interessanti,

soprattutto quando dice che gli alieni " sono preoccupati dello stato fisico del nostro pianeta "

del degrado ecologico e forse inteso anche come degrado di civiltà.

ma la domanda è : perchè ?

perchè loro sono preoccupati ? verrebbe da pensare che la terra gli serva più a loro che a noi heheheee

questo forse perchè, per ipotesi, la terra è per loro il loro unico rifugio rimasto, oppure hanno estremo bisogno di noi per riprodursi, se quello che ha visto e raccontato velez è vero, per cui sono quasi "obbligati" con ogni mezzo,a salvaguardarci


Lachaise-L-N-
00giovedì 12 febbraio 2009 22:08
Re: Re:
esatto Bambino.
sembra proprio che cerchino di salvaguardare la terra perche' hanno bisogno di noi.
come l allevatore cerca di trattare bene le proprie vacche,per poterle mungerle e poi macellarle
bambino_69
00giovedì 12 febbraio 2009 22:21
Re: Re: Re:


non conosco bene i numeri, ma le percentuali mondiali di addotti, rapiti, delle persone "fotocopiati" per poi rimandare a casa la copia, di quelli che gli fanno venire l'orgasmo per prelevargli lo sperma

sono nell'ordine dello zero virgola, penso, no ?


se i numeri sono bassi,si potrebbe desumere, che sia ancora in atto una fase di sperimentazione da parte degli alieni.

se invece, numeri alla mano, le percentuali sono alte, allora forse si potrebbe dire che c'è in atto una vera e propria attività da parte degli alieni per i loro scopi riproduttivi e di salvare il pianeta terra per salvarsi loro.

Lachaise-L-N-
00giovedì 12 febbraio 2009 22:48
Re: Re: Re: Re:
2% della popolazione,circa.
calcola

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