Intervista al Col. Roberto Doz

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saturn_3
00sabato 15 dicembre 2012 14:10
La rotta degli Ufo: «Sono attratti da Padova perché tecnologica»
L’ “incontro ravvicinato” con il colonnello Roberto Doz, per trent'anni pilota dell'Aeronautica Militare e fondatore dell'associazione "Ufo e piloti"

di Riccardo Cecconi

PADOVA. Da Saonara a Monselice, da Cadoneghe al Monte Venda passando per l'Arcella e il centro città, Padova sembra davvero riposare sotto una "autostrada UFO". Centinaia di luci, strane forme e inspiegabili animano le notti della provincia. Perché Padova? Perché adesso? Cosa sono quelle luci? Da dove vengono? Sono molte le domande senza risposta per i tanti testimoni oculari, un esercito di cittadini attoniti che giorno per giorno cresce di numero.Uno di questi è il colonnello Roberto Doz, aponense, per trent'anni pilota dell'Aeronautica Militare, poi insegnante di navigazione aerea e Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica. Il 13 dicembre del 1985 Doz vide qualcosa che cambiò la sua vita, tanto da indurlo a fondare l'associazione "Ufo e Piloti", e a renderlo uno dei massimi esperti di UFO in Italia.

Colonnello Doz, sembra che Padova sia un crocevia di UFO. Perché?

«Se si analizza la statistica degli avvistamenti, scopriamo che gli UFO sorvolano alcune zone in particolare. Ad esempio le zone con un geomagnetismo elevato, ed è noto che i Colli Euganei sono interessati da una particolare attività geomagnetica. Alcuni elementi geologici... sono molto attratti dal silicio, e Monselice ne è ricchissima. Tengono d'occhio, poi, le infrastrutture civili e militari. Ad esempio, Abano Terme è sede dell'ENAC, ente che regola il traffico aereo di metà del nord Italia. Padova è un importante snodo stradale e ferroviario, e ha una zona industriale attiva e importante. Sul Monte Venda, durante la Guerra Fredda, vi era una base dell'Aeronautica Militare, mentre ora è un punto nevralgico per le telecomunicazioni. Siamo a due passi dalle basi americane dei Berici, a due passi da Aviano. C'è il petrolchimico di Porto Marghera, la centrale termoelettrica di Porto Tolle. Tutto concorre a che Padova sia, per loro, estremamente interessante».

Ma perché tengono d'occhio le nostre infrastrutture?

Tendiamo a considerare una civiltà come superiore in base al suo potere coercitivo, ma sbagliamo. La loro superiorità si esprime anche a livello etico. Stanno monitorando le energie che abbiamo imbrigliato e che potrebbero distruggere il nostro pianeta: il nucleare, l'inquinamento, l'elettromagnetismo. La loro intenzione è di proteggerci.

Perché negli ultimi tre anni ci sono stati tanti avvistamenti?

Sappiamo che ciclicamente la loro attività si fa più intensa, è quello che in gergo si chiama “Flap”. Non sappiamo per quale ragione, e non sappiamo perché scelgano una zona piuttosto che un'altra. Quello che appare chiaro è che ultimamente stanno effettuando numerosi voli sulla nostra zona.

Qual è l'avvistamento più eclatante di cui ha notizia?

Mi colpì un avvistamento fatto da due soldati, di sentinella alla base militare del Monte Venda negli anni '80. Fui testimone del racconto dei due militari. La loro Campagnola si spense all'improvviso, e due sfere di luce calarono sulle loro teste. Ovviamente si terrorizzarono. Uno si rifugiò sotto la macchina, ustionandosi con la marmitta, l'altro, addirittura, si gettò dalla scarpata rompendosi qualche osso... un po' eccessivo per “marcar visita”, non le pare?

Ci parli del suo avvistamento.

Ero al casello autostradale di San Cesareo, vicino a Roma. Vidi un oggetto oblungo, sembrava quasi un vagone ferroviario, con una fiamma bluastra sulla parte posteriore, una specie di propulsore...era a poca distanza da me e compiva movimenti velocissimi, con virate ad angolo retto. Questo prevede un sistema non-inerziale che noi non conosciamo. Quel giorno non fui l'unico a vederlo.

E l'avvistamento più attendibile?

Senza dubbio quello di Giancarlo Cecconi, e fu effettuato proprio sopra i nostri cieli nel 1979. Cecconi era un pilota militare di un ricognitore G-91, che tornando da una missione sugli appennini venne dirottato dalla torre di controllo di Istrana verso un oggetto sigariforme nero, lungo parecchie decine di metri. Scattò circa 80 fotografie prima che l'oggetto, letteralmente, scomparisse».
Molti degli avvistamenti fatti a Padova parlano di “sfere di luce”.


Che cosa sono?

L'ipotesi più plausibile è che siano robot-sonda. Probabilmente servono al monitoraggio delle attività umane, della radioattività e dell'inquinamento».

Ma quanto c'è di suggestione e quanto di realtà negli avvistamenti?

A volte è facile che ci si sbagli. Basta vedere, ad esempio, un aereo in fase d'atterraggio. Gli UFO compiono movimenti velocissimi ed angoli ben definiti, niente curve, e soprattutto non fanno nessun rumore».

mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2012/12/15/news/attratti-da-padova-perche-tecnologica-1...
eone nero
00sabato 15 dicembre 2012 14:57
Doz quello che ha avvallato il fake degli UFO turchi? [SM=g3061076]



Il debunking della fakettata

www.alcione.org/FRAUDES/00TURQUIA/

saturn_3
00sabato 15 dicembre 2012 15:45
Re:
eone nero, 15/12/2012 14:57:

Doz quello che ha avvallato il fake degli UFO turchi? [SM=g3061076]


Il debunking della fakettata

www.alcione.org/FRAUDES/00TURQUIA/





Esatto! [SM=g1420768] Cavolo ma l'UFO della Turchia...io ero rimasto al modellino!!! Questa non la sapevo...lacuna che provvederò subito colmare. Thanx [SM=g3061076]
Delta.Force
00sabato 15 dicembre 2012 18:53
Quando si osserva un qualcosa di insolito,successivamente si è portati a dare magggior credito ad avvistamenti di cui non si è stati partecipi,perchè si è portati a pensare che quello che hai visto tu possano averlo visto anche altri.
Sparviero 555
00venerdì 4 gennaio 2013 16:34
Comunque il Col.Pilota Roberto Doz non è uno sciocco, lo connosco da anni, personalmente; riguardo all'UFO turco, ci sono cascato anch'io, non si può valutare gran ché in un video; bisogna conoscere sempre le circostanze.


Sparviero 555
00venerdì 4 gennaio 2013 19:31
Comunque ...
Sparviero 555
00venerdì 4 gennaio 2013 19:31
Comunque ...


Roberto Doz, ex pilota, testimone e studioso del fenomeno U.F.O.

(Dapprima pilota degli aerei antisom, "Atlantic", in seguito elicotterista della 1° A.B. dove ero anch'io in servizio).




Bassano - Singolare incontro alla libreria La Bassanese, nell’ambito della rassegna “Incontri senza censura”, con Roberto Doz, Colonnello pilota dell’Aeronautica in pensione, nonché testimone e studioso di ufologia. L’esperto ha coinvolto i presenti, intervenuti numerosi, in una particolare analisi di uno degli argomenti che maggiormente attraggono la curiosità dell’uomo fin dalla notte dei tempi: gli Unidentified Flying Object, comunemente noti come Ufo.
L’interesse di Doz è sorto nel 1985, quando uno strano oggetto volante, individuato nel cielo di Roma, gli ha aperto una finestra su un mondo che fino ad allora gli era sconosciuto. “I piloti sono spesso testimoni privilegiati di episodi o visioni anomali, ma in genere si decidono a parlarne solo dopo il pensionamento. I frequenti e rigidi test psichici a cui sono sottoposti, infatti, li trattengono dal riferire avvenimenti che potrebbero generare dubbi sulla loro sanità mentale, mettendo a rischio il loro posto di lavoro. Parlare di questi fenomeni in organizzazioni istituzionalizzate è estremamente rischioso”, ha spiegato lo studioso.


“Lo Stato pratica un controllo costante su quello che la gente sa o non sa. Le statistiche dicono che molte persone, dal settanta all’ottanta percento, credono nell’esistenza di qualche forma di vita extra-terrestre, ma manca un’autorità che confermi le risposte che già sentono dentro. C’è una tendenza a rimuovere la spontanea attitudine degli individui a pensare che quello in cui vivono è un cosmo vitale perché questo toglierebbe potere alle istituzioni che controllano e delineano i limiti di azione dell’uomo. Il Vaticano, però, dispone di un osservatorio a Roma e di uno in Arizona”, ha evidenziato il colonnello.

Il Freedom of Information Act, emesso negli anni sessanta negli Stati Uniti, ha dato accesso a numerosi documenti riservati e coperti da segreto di Stato. Tra questi sarebbero state rinvenute moltissime prove a favore dell’esistenza di esseri extra-terrestri ma, come ha evidenziato Doz, qualcuno ha provveduto a cancellare i dati salienti. Documenti alla mano, lo studioso ha apportato varie prove a conferma della sua tesi: un documento americano del 1947, fotografie di particolari oggetti volanti (tra cui uno scatto effettuato in Val di Fassa) e persino radiografie di mani umane contenenti microchip alieni.
Molti gli avvistamenti nel Nord Italia, soprattutto nelle nostre zone. “Si concentrano dove c’è un grande accumulo di energia. Non a caso sono frequenti nelle aree militari, vicino ai depositi nucleari e nei luoghi a rischio magnetico. La zona tra l’altopiano di Folgaria e il Monte Grappa è molto interessante da questo punto di vista. Famoso soprattutto l’avvistamento di Paderno, ma anche nei Colli Berici sono stati riferiti fatti anomali ed infatti in passato, a Nogare, c’era un deposito nucleare americano”, ha spiegato Doz.

Il colonnello non ha dubbi sul fatto che questi esseri si presentino solo alle persone dotate di una particolare sensibilità: “Gli Ufo non si fanno vedere spesso, ma non per questo possiamo credere di essere gli unici. Viviamo all’interno di una massa vitale, come in un condominio e, per il concetto stesso di condominio, per entrare a casa di una persona bisogna suonare il campanello, ma, se questa non risponde o non vuole aprire, non si entra”, ha spiegato.
Secondo Doz abbiamo ormai rotto i rapporti di buon vicinato, ma c’è ancora una soluzione: “Il terrore è l’elemento di manipolazione più potente che esista. La vera battaglia è rimanere liberi dalla paura degli extra-terrestri”.

Fonte: Il Gazzettino ed.Vicenza Domenica 17 Maggio 2009 pag.5

(http://www.baab.it/digdug/index.php)






Sparviero 555
00venerdì 4 gennaio 2013 19:31
(Non riesco a capire perché non si possa cancellare un errore fatto ...) [SM=x2976640]



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