In un tessuto osseo fossilizzato trovate cellule di dinosauro?

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papero16
00giovedì 25 ottobre 2012 20:13
Sembrerebbe che alcune proteine e altri residui biologici – tra cui anche DNA – all’interno delle ossa di dinosauro appartengano proprio all’animale




Sembra il sequel di Jurassic Park, ma si tratta di una tesi portata avanti da un gruppo di ricercatori da oltre 20 anni. Sembrerebbe che alcune proteine e altri residui biologici – tra cui anche DNA – all’interno delle ossa di dinosauro appartengano proprio all’animale, vissuto in Nord America circa 67 milioni di anni fa. Un team di ricercatori della North Carolina State University e del Palo Alto Research Center (PARC) hanno trovato ora ulteriori prove per dimostrare che le proteine trovate nelle ossa fossili di antichi dinosauri. Tra queste, la reattività agli anticorpi che colpiscono specifiche proteine che normalmente si trovano nelle cellule ossee dei vertebrati. Questi risultati escludono inoltre la contaminazione del campione, la prima obiezione sollevata da vari colleghi, e contribuisce a fornire ulteriori indizi sulla presenza di parti di cellule – e forse DNA – in antichi fossili che finora erano ritenuti privi di residui organici originali. Mary Schweitzer, professore Scienze marine, terrestri ed atmosferiche presso il North Carolina Museum of Natural Sciences, ha scoperto quello che sembrava essere preservato tessuti molli in un 67 milioni di anni, Tyrannosaurus Rex nel 2005. Ma non è per niente nuova ad annunci di questo tipo. Come racconta lei stessa in un articolo su Scientific American, già nel 1992 aveva scoperto residui organici all’interno di un tessuto osseo fossilizzato di un dinosauro, quella colta sembra si trattasse di cellule (o resti) del sangue. Globuli rossi, per intenderci. Dopo il 2005, ulteriori ricerche hanno rivelato altri casi di conservazione di materiale organico ancora più antico (circa 80 milioni di anni) appartenente a resti fossili di brachiosauro. Nel 2007 e di nuovo nel 2009, Schweitzer e colleghi hanno usato analisi chimiche e molecolari per confermare che il materiale fibroso raccolto dai campioni era collagene. Il passo successivo di Schweitzer è stato quello di scoprire se le strutture cellulari a forma di stella all’interno della matrice fibrosa erano osteociti (cellule ossee). Utilizzando tecniche di spettrometria di massa, microscopia e istochimica, Schweitzer ha dimostrato che queste strutture cellulari reagiscono ad anticorpi specifici, compreso uno – una proteina nota come PHEX – che si trova negli osteociti degli uccelli. I risultati appaiono in linea con la tesi che i residui biologici appartengano proprio agli antichi proprietari delle ossa. I risultati sono stati presentati la scorsa settimana in occasione della riunione annuale della Society of Vertebrate Paleontology. “La scoperta della PHEX è importante perché consente di escludere la contaminazione dei campioni”, dice Schweitzer. “Alcuni degli anticorpi che abbiamo usato reagiscono con proteine presenti nelle cellule dei vertebrati, ma nessuno degli anticorpi reagiscono con i microbi. Inoltre, l’anticorpo PHEX riconosce e si lega solo ad un sito specifico nelle cellule ossee mature degli uccelli. Questi anticorpi non reagiscono con altre proteine o cellule. Poiché ormai abbiamo innumerevoli prove che ci sia un forte legame genetico tra dinosauri e uccelli, trovare queste proteine ci aiuta ad affermare che queste strutture apparterrebbero ai dinosauri.” Schweitzer e il suo team ha anche testato la presenza di DNA all’interno delle strutture cellulari, utilizzando un anticorpo che si lega solo alla struttura ad elica del DNA. L’anticorpo ha reagito a piccole quantità di materiale all’interno delle “cellule” sia del Tirannosauro Rex che del Brachiosauro. Per escludere la presenza di microbi, i ricercatori hanno usato un anticorpo che si lega alle proteine istoniche, che si legano strettamente al DNA di ogni forma di vita tranne che dei microbi, e ha ottenuto un altro risultato positivo. Poi sono passati ad altre due tracce istochimiche, che diventano fluorescenti quando si attaccano alle molecole di DNA. Questi test sono risultati positivi. I dati suggeriscono che il DNA è originale, ma senza poter sequenziare il materiale, è impossibile confermare che il DNA appartiene ai dinosauri. “I dati finora sembrano confermare la teoria che queste strutture possono conservarsi nel tempo”, dice Schweitzer. “Speriamo che questi risultati ci forniranno una maggiore comprensione dei processi di cambiamento evolutivo.


Fonte:http://gaianews.it/scienza-e-tecnologia/paleontologia-scienza-e-tecnologia/cellule-di-dinosauro-preservate-nel-tessuto-osseo-29701.html
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