Il cervello del gatto clonato in un chip

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groby46
00sabato 21 novembre 2009 15:44
Lo studio degli scienziati Ibm e della Stanford University. «Daremo ai robot la facoltà cognitiva». «Tra dieci anni realizzeremo anche quello umano»
MILANO — Il gatto non do­vrebbe avere più segreti per­ché in laboratorio hanno rico­struito in modo artificiale il suo cervello simulandone il funzionamento. Lo scopo, pe­rò, non è conoscere meglio il domestico felino ma decifrare i meccanismi cerebrali dei mam­miferi per arrivare, in futuro, a riprodurre, quelli umani. Meta ambiziosa ma non impossibile, a detta dei ricercatori. Il passo è stato compiuto da­gli scienziati del centro di ricer­ca dell’Ibm di Almaden (Usa) con i colleghi della Stanford University e del Lawrence Liver­more National Laboratory. In pratica, utilizzando il supercom­puter «Blue Gene» del Livermo­re hanno riprodotto e messo in azione la corteccia cerebrale di un gatto con un miliardo di neuroni e diecimila miliardi di connessioni sinaptiche. Il supercomputer coinvolto è il quarto più potente del mondo ed ha impegnato tutte le 147.456 unità di elaborazio­ne (Cpu) di cui dispone assie­me alla prodigiosa memoria di 144 mila miliardi di byte, cen­tomila volte superiore a quella di un nostro computer. La si­mulazione ha permesso di «ve­dere » come lavorano i neuroni del gatto senza tuttavia ripro­durre la loro velocità d’azione, in tal caso non necessaria.

SIMULAZIONE - «Mai si era raggiunto un livel­lo di simulazione tanto eleva­to » ha precisato Dharmendra Modha a capo della ricerca in Ibm presentata alla Supercom­puter Conference di Portland, nell’Oregon. «Raccogliamo montagne di dati studiando il cervello — commenta Jim Olds, neuro­scienziato e direttore del Kra­snow Institute for Advanced Study alla George Mason Uni­versity (Usa) — ma lavoriamo come i collezionisti di franco­bolli perché non riusciamo poi a metterli insieme come vor­remmo. Per questo il risultato ottenuto è eccezionale». Il si­mulatore costruito incorpora innovazioni nell’elaborazione, nella memorizzazione, nella co­municazione includendo, ov­viamente, aspetti biologici e neurofisiologici. Finora si era riusciti a simu­lare il 40 per cento del cervel­lo del topo nel 2006, un cervel­lino di ratto nel 2007 e solo l’uno per cento del cervello umano nei mesi scorsi.

IL PROGETTO SYNAPSE - Ades­so la Darpa, l’agenzia di ricer­ca del Pentagono, ha finanzia­to il progetto Sy­napse con 16 mi­lioni di dollari attraverso il qua­le lo stesso grup­po di ricercato­ri, più altri di va­rie università americane (Cor­nell, Columbia, Wisconsin e Cali­fornia) costruiranno un chip in grado di funzionare come il cervello di un gatto con tutte le sue capacità. E il chip, ope­rando non come i computer tradizionali ma in modo più flessibile e tollerante degli er­rori, aggiungerà intelligenza alle macchine più svariate. «La barriera da superare per dare ai robot la facoltà della co­gnizione umana — dice Giulio Sandini dell’Istituto italiano di tecnologia — è quella di riusci­re a comprendere come perce­pire gli stimoli esterni e da questi produrre una decisione conseguente, quindi un’azio­ne in un certo modo consape­vole ». Questo è appunto l’obiettivo dichiarato dai prota­gonisti del simulatore felino. «Entro dieci anni — prometto­no — realizzeremo anche quel­lo dell’uomo»

Fonti: Corriere.it
sindaco_74
00sabato 21 novembre 2009 19:09
Questo ci dimostra che gli Alieni sono fra noi!!
_Thomas88_
00domenica 22 novembre 2009 12:41
Passi avanti mostruosi stanno facendo nella robotica i nostri scienziati...
Pietrodegas
00lunedì 23 novembre 2009 12:30
QUesta conferma la "mia" teoria sul fatto che i Grigi Cyborg, sono completamente "fuori controllo" da chi li ha progettati!
Essi, sono in tutto e per tutto "senzienti" pur non essendo biologicamente viventi! Non hanno l'anima e la vogliono! tecnologicamente sono arrivati alla "capacita'" di "rubare" l'anima dagli esseri biologici!
Se non accadra' quello che si prospetta per il 2012 arriveremo anche noi alla "produzione di Cyborg ed inevitabilmente si arrivera' ad un punto evolutivo( il loro) che prendera' per forza il sopravvento su noi "umani biologici" !
Dovremmo cercare di evitare od almeno limitare l'acquisizione e la conseguente evoluzione delle facolta' "mentali" simili alle nostre! potrebbe diventare un Boomerang incontrollabile! per noi tutti!
NeKo89
00lunedì 23 novembre 2009 13:07
Adesso come adesso le macchine restano tali...sono solo degli elaboratori che fanno ciò che noi gli diciamo! ma se in un futuro saranno in grado di pensare da se allora potremmo porci questo problema..sopratutto se possono essere dotati di facoltà potenzialmente pericolose. (sto pensando a futuri robot utilizzati in ambito militare e dotati dei chip di cui si parla..) Per ora io sto tranquillo, anche se questa notizia da una parte mi fa felice, molto felice; ma dall'altra mi inquieta un po per i motivi che tutti immaginiamo!
_Thomas88_
00lunedì 23 novembre 2009 13:24
Re:
NeKo89, 23/11/2009 13.07:

Adesso come adesso le macchine restano tali...sono solo degli elaboratori che fanno ciò che noi gli diciamo! ma se in un futuro saranno in grado di pensare da se allora potremmo porci questo problema..sopratutto se possono essere dotati di facoltà potenzialmente pericolose. (sto pensando a futuri robot utilizzati in ambito militare e dotati dei chip di cui si parla..) Per ora io sto tranquillo, anche se questa notizia da una parte mi fa felice, molto felice; ma dall'altra mi inquieta un po per i motivi che tutti immaginiamo!




Per ora non c'è da preoccuparsi...Cerchiamo di cogliere i migliori utilizzi per le scoperte di robotica sempre più affascinanti.
NeKo89
00lunedì 23 novembre 2009 14:43
certo! per ora godiamoci queste scoperte, perchè penso che la robotica sia molto importante anche dal punto di vista medico!
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