Il caso di Walter Marino Rizzi del luglio 1968
Il messaggio degli alieni-gatto
Nel 1968, il trentino Walter Marino Rizzi, avvistò un apparecchio in alta Val Badia, presso il Passo Gardena, nella regione dolomitica. Dal velivolo uscì un essere dai connotati con qualcosa di felino: “Aveva i capelli cortissimi, castano chiari… I suoi occhi erano bellissimi, leggermente obliqui, come quelli di un gatto, con l’iride azzurro-verde e le pupille che si contraevano continuamente (quando si dilatavano erano rotonde, mentre, quando si contraevano, apparivano ovali come quelle di un gatto). Anche il naso molto piccolo ricordava quello dei felini… La pelle era di un color verde oliva chiaro, levigata come gomma.” Rizzi comunicò telepaticamente con il gentile cosmonauta da cui ricevette messaggi di pace e di fratellanza universale.
Tra le varie comunicazioni, ha un risvolto predittivo quella concernente un futuro spostamento dei poli, con conseguenti cataclismi. Tale previsione sembra purtroppo aver trovato una conferma nelle conclusioni cui è giunto lo scienziato Gregg Braden che, sulla base di studi condotti sui cambiamenti subiti dalla risonanza Schumann, pensa che intorno al 2012 i poli magnetici s’invertiranno. In effetti, la risonanza di cavità Schumann, una sorta di pulsazione del pianeta, identificata nel 1899, tra quell’anno e gli anni 80 del XX secolo, ha mantenuto un impulso costante di circa 7, 8 hertz il secondo, laddove secondo gli ultimi calcoli, ha ormai superato il valore di 10 e seguita ad aumentare. Braden ritiene che, nel 2012, la risonanza potrebbe avvicinarsi ai 13 cicli il secondo, mentre il campo magnetico dovrebbe accostarsi allo zero.
Fonti: G. Braden, Awakening to point zero; G. Degli Esposti, Incontri del quarto tipo; C. Elidono, Lo scatto del polo Nord; R. Malini, U.F.O. il dizionario enciclopedico.