I Maya sacrificavano ragazzi e non vergini

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+maranatha+
00venerdì 25 gennaio 2008 18:28



CITTA' DEL MESSICO - Nei sacrifici che gli antichi Maya offrivano agli dei, le vittime erano con ogni probabilita' ragazzi e non giovani donne vergini, come si e' sempre creduto. Lo affermano archeologi come Guillermo de Anda, dell'universita' dello Yucatan, che ha ricomposto le ossa di 127 scheletri scoperte in fondo ad una delle grotte sacre di Chichen Itza, nella penisola dello Yucatan. Per ottenere la pioggia e la fertilita' dei campi, i sacerdoti Maya di Chichen Itza sacrificavano bambini e ragazzi al dio della pioggia Chaac, gettandoli vivi nelle profonde e strette cavita' della zona, note anche come 'senote', tutt'oggi piene d'acqua e divenute una appetita meta di subacquei di tutto il mondo.

A quel tempo le grotte erano prima di tutto un'importante fonte di acqua e poi venivano considerate la porta per l'aldila'. Degli scheletri rimessi insieme da de Anda l'80 per cento sarebbero bambini e ragazzi di eta' comprese tra 3 e 11 anni. Il restante 20 per cento appartenevano a uomini adulti. ''Si pensa che gli dei preferissero le piccole cose - afferma de Anda - specialmente il dio della pioggia aveva quattro aiutanti che erano rappresentati come piccole creature. Percio' i bambini erano offerti come mezzo per comunicare piu' direttamente con Chaac''.

ANSA.it
jakDarkLight
00venerdì 25 gennaio 2008 18:40
be ma è un caso isolato..no?..anche se pur sempre da tener conto
(richard)
00venerdì 25 gennaio 2008 19:00
Non era un caso isolato, apparteneva alla loro culto religioso per propiziarsi il favore dei loro dei.I Maya era un popolo ferocemente geloso della propria identita'tanto da condurre guerre sanguinarie fra le loro citta'-stato.Fino alla meta' del XX secolo le conoscenze sulla civilta' maya erano molto ridotte,e gli archeologi non potevano
dire granche' sulle origini precise della loro civilta' ed attribuivano il crollo della civilta' classica a catastrofi naturali
o sconvolgimenti sociali come epidemie, terremoti o rivoluzioni.

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(richard)
00venerdì 11 aprile 2008 18:23
La siccita' distrusse i Maya
Lunghi periodi secchi ebbero un impatto notevole sulla civiltà Maya del Messico.
Le ragioni per cui la civiltà Maya, che abitava nello Yucatan messicano, scomparve quasi improvvisamente nel Nono secolo circa sono ancora piuttosto misteriose. Una lunga ricerca ha scoperto che in concomitanza di alcune crisi della società Maya, in cui le città furono abbandonate, ci furono periodi di siccità. E che l'ultima e più grave crisi che ha spazzato via l'intera civiltà è stata casata da un periodo di siccità particolarmente lungo. Ricercatori svizzeri e statunitensi hanno studiato la deposizione del titanio in sedimenti oceanici al largo del Venezuela, che testimonia dei cicli di clima secco e umido attraverso bande di sedimenti chiari e scuri. E hanno trovato che dal 150 al 250 d.C., quando le città Maya furono lasciate, durante il cosiddetto “abbandono pre-classico”; e che il collasso della civiltà Maya avvenne dal 740 al 950 d. C, proprio in concomitanza di una profondissima crisi di siccità che colpì la regione. La precisione delle analisi è tale che è stato possibile stabilire anche che la siccità colpì la regione in vari anni. Per la precisione iniziò nel 760 e si intensificò nell'810. Un altro periodo secco iniziò nel 910 e durò circa 6 anni.
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