Google Chrome: bene il primo giorno

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Jogimi
00giovedì 4 settembre 2008 16:40
Ieri è stato un giorno in cui è stato dato ampio spazio a Google Chrome: il lancio del tutto inatteso del nuovo browser è stato ampiamente descritto ai vari livelli. Oltre alle solite fonti tecniche che hanno proposto approfondimenti e descrizioni, è stato interessante notare come anche i principali quotidiani abbiano dedicato alla notizia ampio spazio.

Forse, finalmente, internet e il web stanno entrando veramente nella vita di tutti giorni, quindi anche un nuovo browser può divenire una notizia interessante. E' però altrettanto probabile che la visibilità data a Google Chrome sia in realtà dovuta all'interesse del pubblico nei confronti di tutte le iniziative sviluppate e proposte da Mountain View: in estrema sintesi la parola Google per i media è "magica".

Secondo alcune fonti il lancio di Google Chrome, avvenuto quasi per sbaglio, è stato perfetto: grande attenzione dei media, ottimi segnali da parte dei primi utilizzatori e, soprattutto, un gran numero di download. Online si trovano anche le prime stime in merito alla percentuale di utilizzatori di Google Chrome: in sole 9 ore dal rilascio sarebbe prossima all' 1% e al termine della prima giornata avrebbe superato l'1,5%.

Ora resta da capire quale sia la tipologia di utente tipica per Google Chrome. Le percentuali superiori al 72% di Internet Explorer suggeriscono che tale browser non venga in realtà scelto, quanto piuttosto utilizzato poiché già presente sul pc. Probabilmente il target tipico di Google Chrome è il medesimo di Firefox, di Opera e simili, infatti, tali utenti pur avendo a disposizione il software Microsoft cercano consapevolmente un'alternativa.

Google ha però una "potenza di fuoco" molto importante: a titolo di esempio si consideri la popolarità della home page del motore di ricerca e la scelta, non certo casuale, di inserire proprio in quella pagina un link diretto al download di Google Chrome. Inoltre, proprio la notorietà del marchio Google potrebbe suggerire un test del browser alternativo anche ai meno esperti.

Durante la prima giornata di disponibilità di Google varie fonti e molti utenti hanno segnalato criticità in merito all' EULA di Google Chrome. In particolare, a destare preoccupazione è il punto 11 di tale documento la cui accettazione priverebbe l'utente della proprietà intellettuale di ogni contenuto gestito attraverso Google Chrome.

Arstechnica.com riporta la notizia e va oltre proponendo un paragone con quanto già accaduto in passato in occasione della presentazione di Google Docs. Rebecca Ward, Senior Product Counsel for Google Chrome, getta acqua sul fuoco segnalando come spesso Google cerchi di riutilizzare le medesime EULA in differenti prodotti.

Credibile o meno questa giustificazione, la medesima fonte segnala un imminente aggiornamento della EULA di Google Chrome con valore retroattivo e tale aggiornamento c'è stato, infatti il punto 11.1 ora prevede:

L'utente è proprietario del copyright e di qualsiasi altro diritto già posseduto sui Contenuti inviati, pubblicati o visualizzati su o tramite i Servizi. Inviando, pubblicando o visualizzando i Contenuti, l'utente concede a Google una licenza perenne, irrevocabile, internazionale, non soggetta a diritti d'autore e non esclusiva per riprodurre, adattare, modificare, tradurre, pubblicare, eseguire in pubblico, visualizzare pubblicamente e distribuire qualsiasi Contenuto inviato, pubblicato o visualizzato su o tramite i Servizi. Detta licenza ha il solo scopo di autorizzare Google a visualizzare, distribuire e promuovere i Servizi e può essere revocata per alcuni Servizi, come definito nei Termini aggiuntivi dei Servizi in oggetto

Il successivo punto 11.2 suscita ancora qualche perplessità non da poco:

L'utente conviene che detta licenza includa un diritto per Google di rendere tali Contenuti disponibili per altre aziende, organizzazioni o altri soggetti con cui Google abbia rapporti per la fornitura di servizi diffusi e di utilizzare tali Contenuti in relazione alla fornitura di tali servizi

Per quanto riguarda gli aggiornamenti automatici abilitati di default, pur sottolineandone l'utilità, Google non ha diffuso alcun dettaglio. Sempre Arstechnica sottolinea come anche la licenza BSD possa tranquillizzare gli utenti più paranoici, infatti, il codice di Google Chrome potrebbe essere ricompilato dall'utente driblando le condizioni d'uso imposte da Google.
Fonte Hardware Upgrade
(richard)
00giovedì 4 settembre 2008 17:49
Personalmente non ho grande dimestichezza con i vari browser attivi sul Web ,comunque penso che Google Chrome possa essere una valida alternativa ad Explorer,Firefox, Ubuntu ed altri.Bisognerebbe provarli un po' tutti pero' necessiterebbe tanto tempo e anche conoscenze abbastanza approfondite non di facile comprensione per tutti compreso il sottoscritto. [SM=x708811]
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