Gli astronomi scoprono un nuovo pianeta «abitabile»

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_Thomas88_
00mercoledì 25 agosto 2010 12:17
Alcuni ricercatori svizzeri ed europei hanno annunciato la scoperta del primo pianeta al di fuori del sistema solare con caratteristiche propizie allo sviluppo della vita.
Chiunque stia pensando di fuggire dalla Terra in direzione del nuovo astro è avvertito: il pianeta si trova a 20,5 anni luce oppure a 240 trilioni di km di distanza.

Il pianeta, ancora senza nome, è stato scoperto da un gruppo di ricercatori dell'Osservatorio dell'Università di Ginevra.
Rispetto alla Terra, il corpo celeste situato fuori dal sistema solare (esopianeta) ha un raggio superiore di una volta e mezzo, una forza di gravità doppia ed una massa cinque volte più importante.
Gli astronomi stimano che la sua temperatura media oscilli tra gli 0 e i 40 gradi centigradi, ciò che lascia aperta la possibilità dell'esistenza di acqua.
«Abbiamo tutti gli ingredienti per lo sviluppo della vita», sostiene Stéphane Udry, astronomo all'osservatorio ginevrino.
«Siamo di fronte a qualcosa di solido o con acqua e più o meno delle stesse dimensioni della Terra. Inoltre, la gravità non è troppo eccessiva e la distanza dalla sua stella è tale da permettere l'esistenza di acqua in forma liquida», spiega a swissinfo.
" La distanza che ci separa è pari a quella che divide la Terra dalla luna - 400mila km - moltiplicata per 600 milioni. "
Michel Mayor, astronomo Spazio cosmico
Il pianeta è stato scoperto utilizzando lo spettrografo Harps (High Accuracy Radial Velocity Planet Searcher), un particolare strumento di progettazione elvetica posto sul telescopio dell'Osservatorio europeo meridionale di La Silla, in Cile.
La sua stella, la cui luminosità corrisponde ad un cinquantesimo di quella del sole, è tra i cento astri più prossimi al nostro sistema solare. «È molto vicino a noi», per usare le parole di Udry.
Un'affermazione probabilmente esatta nel contesto cosmico, ma decisamente ingannevole in termini comuni. «La distanza che ci separa è pari a quella che divide la Terra dalla luna - 400mila km - moltiplicata per 600 milioni», rileva Michel Mayor, direttore dell'Osservatorio di Ginevra.
Le possibilità di poter lanciare una sonda esplorativa alla volta dell'esopianeta - analogamente alla missione su Marte della NASA - sono remote tanto quanto la posizione dell'astro.
«È un'impresa impossibile: ci vorrebbero secoli o addirittura millenni, per raggiungere il pianeta», osserva Udry.

Pianeti abitabili
Due progetti spaziali, uno in Europa (progetto Darwin) e l'altro negli Stati Uniti (Terrestrial Planet Finder), si prefiggono di saperne di più sugli esopianeti abitabili. E questo nonostante le «astronomiche» (è il caso di dirlo) distanze del cosmo.
«Grazie alla luce proveniente da un pianeta si può iniziare a studiare la composizione chimica della sua atmosfera», spiega Stéphane Udry. «Possiamo osservare se c'è acqua e addirittura se sono presenti delle forme di vita. Ad esempio, se ci troviamo di fronte a grandi quantità di ossigeno abbiamo ragione di pensare che ci deve essere qualcosa di vivente, che appunto ha prodotto l'ossigeno».
Per gli astronomi di Ginevra, scovare tracce di vita nello spazio è importante sia dal punto di vista filosofico, che da quello sociologico. Secondo loro, più le nostre conoscenze sullo sviluppo della vita dell'universo sono ampie, meglio riusciremo a capire il nostro pianeta.
«Con l'avanzare delle ricerche ci convinciamo che è solo una questione di tempo, e di tecnologie, prima di scoprire, su altri pianeti, forme di vita analoghe alla nostra», conclude Udry.

Fonte: swissinfo, Adam Beaumont, Ginevra
(traduzione e adattamento: Luigi Jorio).

Michel Mayor (a sinistra) e Stéphan Udry con una rappresentazione artistica del nuovo pianeta.
TuNiNgBoY22
00mercoledì 25 agosto 2010 17:45
Buona notizia! Finalmente qualcosa di buono esce da qualche ricercatore.... comunque la vita nello spazio l'hanno già scoperta quelli della N.A.S.A. 70 (se non più) anni fà. Comunque si comincia a far sapere qualcosa al pubblico per acclimatarlo per il prossimo (probabile) contatto globale con una civiltà aliena.
(richard)
00mercoledì 25 agosto 2010 21:15
Tutte bellissime parole ma siamo ancora lontani anni luce per poterle concretizzare purtroppo!
NeKo89
00lunedì 30 agosto 2010 23:18
ottima notizia! un pianeta simile una qualche forma di vita deve pur averla ..
(richard)
00lunedì 30 agosto 2010 23:33
Re:
NeKo89, 30/08/2010 23.18:

ottima notizia! un pianeta simile una qualche forma di vita deve pur averla ..



....l'universo è pieno di pianeti con forme di vita umanoidi e non anche se la scienza attuale continua nel suo ottuso rifiuto nel riconoscere la presenza aliena nascondendosi dietro al paravento dell'ufficialita' e con la cecita' della superbia di conoscere tutte le leggi del cosmo.
_Thomas88_
00martedì 31 agosto 2010 15:46
Re: Re:
(richard), 30/08/2010 23.33:



....l'universo è pieno di pianeti con forme di vita umanoidi e non anche se la scienza attuale continua nel suo ottuso rifiuto nel riconoscere la presenza aliena nascondendosi dietro al paravento dell'ufficialita' e con la cecita' della superbia di conoscere tutte le leggi del cosmo.




Parole sacrosante Richard! [SM=g27829]
filovirus59
00martedì 31 agosto 2010 16:27
e quanti altri ne dovranno scoprire.....
UniversalMan
00martedì 31 agosto 2010 22:39
Sono constretto come sempre a contenere il vostro entusiamo.
La vita è una cosa complicata e molto difficle da ricreare.
Il pianeta "abitabile" è un concetto che i giornali cercano di vendere ma non corrisponde al criterio scientifico. per prima cosa abitabile da chi? esseri monocellulari? batteri? scimmie? esseri intelligenti?

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