Gli antibiotici, non aiutano più...

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Regulus83
00venerdì 29 marzo 2013 15:52
Una notizia del 6 Marzo 2013, tratta da "La Voce della Russia", afferma che la Medicina, ha ormai finito tutte le "possibilità" di cura, offerte dagli antibiotici. [SM=g2201356] [SM=g3061180]
Ecco qui:

La medicina ha esaurito tutte le possibilità degli antibiotici. I virus diventano sempre più resistenti e i metodi di cura tradizionali non sono più efficaci. Gli studiosi dichiarano che se non saranno scoperti nuovi farmaci, può avvenire una catastrofe globale.


Dopo l’invenzione degli antibiotici la durata media della vita umana è aumentata di alcune volte. La gente ha smesso di morire in massa di tubercolosi, influenza o poliomielite. È cresciuta, di conseguenza, anche la popolazione del pianeta. Attualmente i ricercatori di tutto il mondo stiduano nuove versioni di antibiotici cercando di rafforzarne l’azione. Ma per il momento tutti i tentativi si rivelano inutili. I batteri hanno imparato ad adattarsi a tutto, racconta Nilokaj Bespalov, direttore per le ricerche e consultazioni della compagnia Farmexpert.

Qualsiasi microrganismo acquista col tempo una determinata resistenza agli antibiotici e a tutte le altre sostanze che incidono sulla sua attività vitale. Pertanto nel processo di adattamento singoli microrganismi producono sostanze che distruggono gli antibiotici. A suo tempo veniva largamente usata la penicillina che ha salvato molte vite. Era il primo antibiotico al mondo, ma adesso la penicillina non viene più usata perché è inefficace nella lotta contro i microrganismi esistenti attualmente in natura.

Non sono, però, solo i batteri ad adattarsi alle nuove condizioni. Anche l’immunità umana diventa col tempo più resistente alle infezioni e ai virus. Questo processo viene definito guerra tra il mondo degli uomini e il mondo dei batteri in corso da miliardi di anni. Per il momento a vincere è l’umanità, ma non è da escludere che un giorno alcune malatie da tempo dimenticate possano ritornare in forme nuove, rileva Nikolaj Bespalov.

Rimane la probabilità che queste malattie possano ritornare. Anche perché i malati morti di peste venivano sotterrati in sepolcri speciali. In Russia e in altri paesi questi sepolcri non vengono più controllati. Sono stati arati, allagati e distrutti. Questi microbi possono quindi uscire fuori e diffondersi. In ogni caso tutti questi ceppi batterici si conservano in laboratori. Non è da escludere che in seguito ad un errore o ad un atto terroristico o per altre cause possano uscire in libertà. Ma esiste, per fortuna, la vaccinazione, esistono preparati antibatterici. Non ci sono motivi di supporre che ciò diventerà un problema globale, come fu nel Medioevo.

Non bisogna dimenticare che anche gli uomini hanno imparato a sconfiggere la maggior parte delle malattie pericolose. Così, per proteggersi dalla peste e dal vaiuolo, la cui ricomparsa è pronosticata da alcuni ricercatori, è necessario introdurre di nuovo la vaccinazione obbligatoria, è convinta Elena Volskaja, esperto del mercato dei farmaci.

Contro la peste e il vaiuolo l’arma principale non sono gli antibiotici ma la vaccinazione. Se i genitori non avranno paura di far vaccinare i loro bambini, una vaccinazione totale escluderà al cento percento l’apparizione di queste malattie.

Tattavia i vaccini possono difendere solo contro le malattie già note. Per preparare sollecitamente un vaccino contro nuovi virus, come ad esempio influenza degli uccelli o quella suina, ci vogliono immensi fondi ed anni di ricerche cliniche. Gli esperti de “La Voce della Russia” dicono che molto dipende dall’uomo stesso. Raccomandano di elevare la propria immunità. Un organismo sano è più resistente ai virus. Inoltre, con l’apparizione dei primi sintomi di una malattia bisogna rivolgersi obbligatoriamente al medico, visto che nelle fasi iniziali possono essere curate in modo efficace anche le malattie più pericolose.


italian.ruvr.ru/2013_03_06/Gli-antibiotici-non-aiutano-piu-contro-le-m...

Che dire?! Spero solo che non accada nulla di grave...per adesso... [SM=g2806965]
D.tom
00venerdì 29 marzo 2013 19:56
e dal 1980 che non si sperimentano antibiotici nuovi ed è grave, poi del fatto che i batteri ci si stanno lentamente abituando fa preoccupare,la colpa e soltanto dei medici che prescrivono antibiotici anche quando non serve ed è una cosa sbagliatissima, la colpa la dobbiamo dare solo a loro.
Regulus83
00venerdì 29 marzo 2013 20:35
D.tom, 29/03/2013 19:56:

i batteri ci si stanno lentamente abituando fa preoccupare



Concordo!!! [SM=g1950679]

D.tom, 29/03/2013 19:56:

medici che prescrivono antibiotici anche quando non serve ed è una cosa sbagliatissima



Si, è vero!!! Lo fanno spesso e volentieri... [SM=g1950688] [SM=g2201337]
Kabukiman_
00mercoledì 3 aprile 2013 00:42
Sicuramente molti batteri si sono adattati ad altrettanti antibiotici, ma dubito fortemente che non ne abbiamo più bisogno.
E' palese che molti antibiotici sono ancora necessari ed è altrettanto palese che anche gli antibiotici, tramite la ricerca scientifica, possono "evolvere" per contrastare le nuove generazioni di batteri.
A meno di un radicale intervento sul dna (situazione non fantascientifica ma ancora molto lontana dal venire) avremo sempre bisogno degli antibiotici.
Il fatto che molti medici li prescrivono per semplici raffreddori o infiammazioni passeggere quello è un altro discorso che esula dalla scienza medica.
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