Galassie “invecchiate” precocemente?

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Junfan88
00giovedì 3 novembre 2011 11:20
Grazie all'utilizzo del VLT è stato possibile osservare un GRB di due galessie dell'universo primordiale, potendo finalmente carpirne la composizione chimica.
Galassie tanto lontane infatti risultano essere quasi invisibili e per tanto non è stato possibile studiarne la composizione fino ad ora.
I GRB (gamma-ray-burst) sono gli eventi esplosivi maggiori di tutto l'universo e scovarne uno in delle galassie tanto lontane è stato un vero colpo di fortuna. Una volta individuato il GRB grazie a telescopi spaziali, in questo caso il Fermi prima e lo Swift dopo, si passa poi all'osservazione mediante telescopi basati a terra con ampio diametro, il VLT in questo caso.
A seguito dello studio, è stato palese che le galassie dell'universo giovane, avevano una quantità sorprendente di elementi pesanti (più pesnati dell'elio), molto superiore a quella che si pensava, visto che a rigor di logica era stato ipotizzato che la loro composizione fosse molto più povera di questi elementi rispetto alle galassie odierne.
Questo fenomeno è stato attribuito ad una formazione stellare molto rapida e visto che le due galassie osservate erano molto vicine, si presuppone che fossero in procinto di collisione e che quindi il loro tasso di formazione stellare aumenterebbe ancora. Visto che le due galassie osservate grazie al GRB sono state osservate come erano 12 miliardi di anni fa, si presuppone che adesso i loro resti conterrebbero grandi quantità di buchi neri e stelle di neutroni, per questo vengono considerate, galassie morte, ombre vaganti nell'immensità del cosmo e quindi difficilmente osservabili.
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