Fincantieri: microchip nelle scarpe degli operai. I lavoratori scioperano

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Ale-95
00giovedì 26 marzo 2015 15:11

Fincantieri: microchip nelle scarpe degli operai. I lavoratori scioperano

L'azienda propone l'utilizzo dello strumento per sicurezza. I sindacati non ci credono: sono convinti che la società voglia controllare i dipendenti. Il Jobs Act prevede il controllo a distanza, ma solo sugli strumenti di lavoro

MILANO - No al microchip nelle scarpe. Prosegue la levata di scudi dei lavoratori Fincantieri che oggi hanno incrociato le braccia nello stabilimento del Muggiano a La Spezia contro il contratto integrativo in corso di discussione e per la situazione del bacino di carenaggio che il consorzio guidato dalla Provincia vorrebbe vendere. "Ci vogliono fare lavorare gratis mezzora ogni giorno e vogliono metterci un microchip nelle scarpe da lavoro" hanno detto i lavoratori.

La riforma del lavoro contenuta nel Jobs Act permette, infatti, alle aziende di controllare a distanza i lavoratori. La norma contestata, tuttavia, è ancora in attesa dei decreti attuativi, ma nelle intenzioni del governo ci sarebbe la possibilità di effettuare delle verifichi attraverso i macchinari, senza quindi coinvolgere direttamente i lavoratori. L'azienda spiega che si tratta di una misura di sicurezza, ma i sindacati non ci stanno. I lavoratori sollevano, infatti, il dubbio che Fincantieri voglia controllare in ogni momento i propri dipendenti, verificando con il microchip dove si trovano, come si spostano e quanto tempo rimangono in alcune zone dello stabilimento.

Gli operai, appoggiati da Fiom, Fim e Uilm, sono quindi usciti dal cantiere e per oltre un'ora hanno bloccato la strada provinciale La Spezia-Lerici di fronte allo stabilimento e l'ingresso del raccordo autostradale. Da giorni, sono in agitazione per gli stessi motivi anche i lavoratori degli stabilimenti Fincantieri di Riva Trigoso (in provincia di Genova), che fanno un'ora di sciopero ogni turno e presidiano la portineria bloccando il transito delle merci. Gli operai del cantiere di Sestri Ponente a Genova, invece, dopo una assemblea hanno dato mandato al sindacato di non sottoscrivere il contratto integrativo.

m.repubblica.it/mobile/r/sezioni/economia/2015/03/24/news/fincantieri_sciopero_jobs_act_microchip-110340327/#...

T.Sawyer
00giovedì 26 marzo 2015 15:25
Si sapeva che sarebbe finita così..
www.ipsoa.it/documents/lavoro-e-previdenza/rapporto-di-lavoro/quotidiano/2015/02/21/jobs-act-cambio-di-rotta-sui-controlli-a-d...

Personalmente ho rifiutato anche la centralina/scatola nera dell'unipolsai che mi aveva offerto uno sconto del 20% in polizza.
Col caxxo che mi metto un gps in macchina per dire a loro dove vado, quando e a che velocità viaggio. Ogni dato lo userebbero contro di me per un sinistro ...già lo so.

E' uguale per il microchip, una volta consentito è difficile tornare indietro. Chi lo dice per esempio che le scarpe non sono strumenti di lavoro?
Ale-95
00giovedì 26 marzo 2015 15:42
Si sapeva da molti anni che si finiva con certe libertà limitate, quantomeno nel mondo del lavoro, ma si veniva bollati complottisti quando lo si diceva. Oggi scommetto che usciranno un sacco di capoccioni che diranno, ah si ma si sapeva, eh niente di strano, la tecnologia avanza, si evolve, ect. I più intelligenti staranno zitti. Che caproni.
Delta.Force
00giovedì 26 marzo 2015 19:22
Grave, gravissimo, se continua così il futuro degli operai sarà ancora più fosco di quello dipinto dal film " Metropolis".
Buzzmoon
00giovedì 26 marzo 2015 19:42
Non mi sorprendo più di niente, un'azienda svedese li testava ai suoi dipendenti sottopelle, ma almeno erano consenzienti.
filovirus59
00venerdì 27 marzo 2015 15:40
basta portarsi un paio di scarpe di riserva... quelle con il chip si lasciano davanti al macchinario, poi si esce con le altre.
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