Filmato alieno di Roswell

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eone nero
00giovedì 17 novembre 2011 02:34
Chi conosce le origini di questo video?

saturn_3
00giovedì 17 novembre 2011 09:18
Una piccola parte di questi frames sono inclusi nella parte finale del film "Alien Autopsy". A detta di Santilli dovrebbero essere dei frames tratti dalla pellicola kodak originale da lui visionata. Da lì ha preso spunto per creare il manichino usato nel film e nel video dell'autopsia. Non so se è attendibile però..sai com'è..


Altro trailer
_Thomas88_
00giovedì 17 novembre 2011 10:48
Avevo già visto questo filmato.
Mi sembra proprio che Santilli centrava qualcosa...
eone nero
00giovedì 17 novembre 2011 11:04
Grazie Saturn [SM=g8320]

Non guardando tv o cinema non sapevo di questa parodia, pensavo che il filmato in stile cinematografico anni 30 e quindi anacronistico, fosse parte dei falsi filmati di Santilli magari qualcosa tagliato o sfuggitomi.

E' stato tradotto in italiano che tu sappia?

Ma Santilli in che occasione ha detto che lo spezzone è preso dai suoi filmati?

Grazie anticipate. [SM=g8320]
IRONMAN.75
00giovedì 17 novembre 2011 11:21
In effetti l'alieno presenta le stesse ferite del falso alieno che ci fù presentato nell'autopsia di Santilli.
E probabile che l'origine sia la stessa anche secondo mè.
saturn_3
00giovedì 17 novembre 2011 11:44
Il film è disponibile anche in italiano.


Santilli, a suo tempo disse che per realizzare il film "Alien Autopsy-Una Storia Vera" utilizzò lo stesso manichino che utilizzo per il filmato dell'autopsia.

Trama:
È il 1995 e due ragazzi inglesi, Gary Shoefield e Ray Santilli, amici fin dall’infanzia, inscenarono la più grande truffa sugli alieni della storia. I due infatti realizzarono un video, che poi vendettero a caro prezzo alle televisioni di mezzo mondo, sull’autopsia a un corpo tutt’altro che umano, anzi alieno. I ragazzi dichiararono di aver scoperto un video dell’esercito americano del 1947 in cui c’erano le prove dell’esistenza di forme non umane sulla terra. Una volta acquistato il film si resero però conto che le condizioni del video erano pessime e decisero quindi di farne uno nuovo. Il film, a metà strada tra documentario e fiction, tra commedia e farsa, ripercorre le tappe di quell’evento: dalla costruzione da parte dei due ragazzi del fantoccio alieno, alla realizzazione del filmato, fino a un susseguirsi di situazioni che sfiorano il grottesco. Interpretato da due ottimi attori, esordienti sul grande schermo ma provenienti da una lunga carriera televisiva, e realizzato dal regista Jonny Campbell, anche lui preso in prestito dalla tv, Alien Autopsy è una piacevole e a tratti esilarante commedia che racconta, con una sapiente miscela di umorismo strettamente inglese e di scene farsesche, una storia che già di per sé ha del surreale. Senza dover arrivare a citare “La guerra dei mondi” di Orson Welles, che probabilmente rimane l’esempio più geniale di truffa realizzata con mezzi di comunicazione, questo film, proprio grazie all’impianto ironico su cui è costruito, riesce a riproporre le tappe di un evento incredibile con la leggerezza che comunque si merita.

Aggiunse che nel film vennero utilizzati dei frames del filmato originale (che è lo stesso che hai postato tu). Una delle poche parti non andate completamente distrutte della pellicola del '47. ora vedo se trovo qualcosa a riguardo.
Il film è molto carino e gogliardico..
saturn_3
00giovedì 17 novembre 2011 18:30
Ho trovato un articolo di Philip Mantle che lessi tempo fa.
Tratto da www.nonapritequelportale.com/novita-autopsia-alieno

"Il ricercatore britannico ha incontrato Ray Santilli e Gary Shoefield lo scorso 22 Giugno, a Londra.
I due soci in affari gli hanno mostrato spezzoni di pellicola originali contenti immagini di una creatura adagiata su un tavolo. Ma verranno mai divulgati?"
Di Philip Mantle


Era il 1993 quando venni contattato per la prima volta dall'uomo d'affari londinese Ray Santilli. Come tutti sanno, si tratta dell'uomo responsabile di aver reso di pubblico dominio il filmato dell'autopsia. Non avrei mai pensato, allora, che nel 2007 mi sarei ritrovato, ancora, a cercare di arrivare alla fine di questo famigerato/famoso filmato. Ma così è. Si è trattato, a volte, di un compito a dir poco frustrante, ma sono orgoglioso di aver tenuto duro. Naturalmente sono stato aiutato da molti altri ricercatori, nel corso degli anni, inclusi: Michael Hesemann, Maurizio Baiata, Ed Gehrman, Tim Matthews e molti altri in tutto il mondo. Un altro ricercatore che devo citare è Mark Center, degli Stati Uniti. Mark si è trovato coinvolto quasi dall'inizio e quando altri hanno gettato la spugna, non si è mai dato per vinto. Gli sono molto grato, per tante cose.
Il 20 Marzo 2007, ho condotto un'intervista telefonica con Ray Santilli. E' stata pubblicata in diverse riviste, in tutto il mondo. L'intervista integrale è consultabile sul mio sito web. Durante quella conversazione con Ray, discutemmo se avesse davvero i fotogrammi di pellicola autentici del filmato, che mostrano la presunta creatura aliena. Tutto ciò che è stato visto finora, infatti, sono solo fotogrammi dove non si vede alcun alieno. Naturalmente Santilli dichiarò, molto chiaramente, di essere effettivamente in possesso di tali frames e io riportai questa sua frase: "La prossima volta che vieni a Londra, te li mostrerò. Nessun problema". Inutile dire che ero per lo meno incuriosito e decisi di accettare l'offerta di Ray appena possibile.
Chiunque abbia avuto a che fare con Ray Santilli, sa quanto possa essere difficile e frustrante, a volte, trattare con lui. E' sempre molto impegnato ed è spesso difficile, se non impossibile, fissare con lui una data precisa per un incontro. Ciononostante, perseverai e accettai la sua offerta. Programmai quindi di incontrare Ray Santilli a pranzo, il 22 Giugno. Gli uffici di Ray sono a Londra e io vivo a 200 miglia a nord della capitale, così decisi di prendere il treno per Londra, invece di guidare andata e ritorno. Ray disse che il suo socio in affari, Gary Shoefield, avrebbe potuto raggiungerci, ma non ne era sicuro.
Nel ristorante di Londra
Ho raggiunto Londra in treno, il 22 Giugno, come previsto. Dalla stazione di Kings Cross, a mezzogiorno ho preso un taxi per la stazione di Marleybone, dove avrei dovuto incontrare Ray Santilli. Arrivato alle 12.45 circa, ho chiamato Ray sul cellulare. Il suo ufficio è piuttosto vicino e dopo pochi minuti Ray è spuntato dietro l'angolo. Ci siamo salutati e ci siamo incamminati verso un ristorante vicino, dove ci ha raggiunto Gary Shoefield. Devo ammettere che l'incontro è stato estremamente piacevole e allegro, e nell'occasione ho fatto loro omaggio di una copia autografa del mio libro, ALIEN AUTOPSY INQUEST.
Dopo poco, abbiamo cominciato a discutere del filmato dell'Autopsia Aliena. Ray e Gary hanno confermato che ci fu un momento, una decina di anni fa, in cui avevano deciso di tirarsi fuori dalla faccenda, a causa dei risvolti negativi della ricerca ufologica. A quanto pare, avevano ricevuto persino minacce di morte. Posso confermarlo io stesso, almeno in parte, in quanto ho dovuto sopportare un mare di falsità da alcuni, cosiddetti, ricercatori UFO. I due partner hanno quindi ribadito, come hanno sempre fatto, che il loro interesse principale era l'aspetto commerciale del filmato dell'Autopsia Aliena.
A quel punto, Ray Santilli ha detto che forse è arrivato il momento giusto e il clima è quello adatto per andare avanti nella questione del filmato. Ha confermato che la sua versione, di come sia entrato in possesso del filmato, è corretta e che il loro era stato solo un 'restauro' e niente di più. E' aperto a suggerimenti sul modo migliore di procedere. So che ha già fatto questo genere di affermazioni in passato, quindi solo il tempo ci dirà se ne verrà fuori qualcosa.

Le immagini nel plexiglass
Ovviamente, ho ricordato a Ray che una delle ragioni per le quali avevo viaggiato fino a Londra era vedere i presunti fotogrammi del filmato che mostrano la creatura aliena. Ray era entrato nel ristorante portando con sè una grossa borsa di pelle a tracolla, dalla quale ha tirato fuori un grosso fotogramma, simile a una fotografia, inserito in un telaio di plexiglass. Nel trasparente c'erano cinque o sei serie di spezzoni di pellicola in bianco e nero. In totale c'erano probabilmente circa 20 spezzoni. Forse di più, non li ho contati. Ray me li ha dati assieme a una lente di ingrandimento, consentendomi di esaminarli. Nel ristorante la luce era troppo debole, così mi ha permesso di portarli fuori, alla luce del sole, senza essere accompagnato, per vederli meglio. A quel punto, ho potuto constatare decisamente che tali fotogrammi mostravano davvero una presunta creatura aliena. Era distesa su una tavola, aveva ventre prominente, testa grossa e possibilmente sei dita per mano. Sul lato opposto c'erano quelli che sembravano 'strumenti medici' in un vassoio. Questi frame, o spezzoni, erano un po' graffiati in alcuni punti e si potevano vedere i fori dei rocchetti dentati nella parte in basso. In effetti, assomigliava molto alla creatura che tutti abbiamo visto nel filmato dell'Autopsia Aliena.
Dopo aver esaminato i frame per un po', sono rientrato nel ristorante e li ho riconsegnati a Ray Santilli. Ho fatto notare che almeno, adesso, potevo confermare che quei frame esistevano realmente, ma che non potevo ancora confermarne l'autenticità. A tutt'oggi non c'è stata alcuna analisi scientifica indipendente su alcun fotogramma contenente l'immagine, ad attestare positivamente l'età del filmato. Mi è sembrato che Ray apprezzasse il mio commento, ma ancora una volta, a lui e al suo socio stava bene mantenere il 'mistero' e non farli autenticare. Questo mi ha esasperato e ne è sorta una discussione. Di nuovo, tutto ciò che posso confermare è che i fotogrammi con un'immagine chiara della presunta creatura aliena esistono realmente. Se questi siano autentici o siano un altro 'restauro', o una completa fabbricazione, non posso affermarlo. Quello che posso dire è che sono e sarò sempre disponibile a lavorare con Ray Santilli o con chiunque altro a questo riguardo, per cercare di arrivare in fondo a tutta la faccenda. E' quello che sto cercando di fare dal 1993 e non ho intenzione di fermarmi adesso.

Ultime sorprese
Dopo altre pessime battute sugli alieni da parte di Gary Shoefield (le peggiori che io abbia mai sentito, scusa Gary), per me si era fatta l'ora di partire. Avevo un treno da prendere e una corsa in taxi fino a Kings Cross. Giusto il tempo per scattare qualche veloce fotografia ed ero pronto per partire. Ma, qualche secondo prima, Ray Santilli, inaspettatamente, mi ha dato due fotogrammi del filmato. Non vi si vede la creatura, ma sono state mostrate in un documentario sulla TV satellite Sky One l'anno scorso. Era intitolato Eamon Investigates "Alien Autopsy". Ho partecipato a questo documentario, durante il quale Ray Santilli ha esibito alcuni presunti 'veri' frame. Uno sembra mostrare la creatura sul tavolo, ma un altro sembra mostrare due uomini con un berretto della marina statunitense. Secondo Ray queste immagini facevano parte del filmato che acquistò dal 'cameraman' e si domandava se ci fosse qualche modo per identificare un delle persone che appaiono nei fotogrammi. Li sottopongo alla vostra attenzione. So che qualcuno dirà che questa è l'ennesima cortina di fumo o falsa pista da parte di Ray Santilli, e potrebbe anche essere così, ma in qualità di inquirente, come posso rifiutare la proposta di cercare di identificare l'uomo nel filmato? Non penso proprio. E' vero che è estremamente difficile, ma qualcuno è in grado di riconoscere quest'uomo o può suggerire come utilizzare questa immagine per scoprire chi potrebbe essere? Qualsiasi suggerimento è gradito.
Questi, dunque, sono gli ultimi aggiornamenti sull'Autopsia Aliena. Posso confermare che una pellicola che mostra l'immagine di una creatura esiste realmente. Ray Santilli sostiene ancora la versione originale su come è stato acquistato il filmato. Ray Santilli potrebbe interessare ancora alla comunità ufologia, perchè abbiamo un puzzle da risolvere: chi è l'uomo con il berretto? Le ricerche che ho portato avanti sinora su questo filmato sono state pubblicate nel mio libro ALIEN AUTOPSY INQUEST, reperibile tramite Amazon. Da me si possono ottenere copie firmate (solo dalla Gran Bretagna). Chiunque abbia informazioni sul filmato dell'Autpsia Aliena, o voglia offrire consigli o assistenza su come rintracciare l'uomo col berretto, è pregato di contattarmi al seguente indirizzo:

Philip Mantle,
49 East Leigh Drive,
Tingley,
Nr Wakefield,
West Yorkshire,
England,
WF3 1PF.
Email:philip@mantle8353.fsworld.co.uk
Web site:www.beyondroswell.com
KOSLINE
00giovedì 17 novembre 2011 21:46
bene bravo saturn ottime info [SM=g1950677]
(richard)
00giovedì 17 novembre 2011 23:05
l'unico volto abbastanza riconoscibile sta verso la fine del breve filmato

saturn_3
00venerdì 18 novembre 2011 09:08
Questo è il documentario di cui parla Mantle

1a parte


2a parte


3a parte


4a parte
IRONMAN.75
00venerdì 18 novembre 2011 11:15
La foto postata da richard mi pare emblematica, non trovate?

Ptovate a fare un raffroto con uno dei volti dei filmati..ma forse mi sbaglio..
saturn_3
00venerdì 18 novembre 2011 12:33
Nella quarta parte, all'inizio, Santilli mostra i presunti frames del filmato originale dicendo che il resto è in Germania.Questo è quello che ho capito. Sta di fatto che Santilli e Shoefield mi sembrano dei furbetti della peggiore specie. Però mi chiedo: perchè ancora non sono stati perseguiti dalla legge per aver preso per i fondelli il mondo intero? E se è vero che hanno filmati originali, non dovrebbero essere di proprietà della marina o dell' USAF statunitense? Perchè questi non si sono fatti avanti? Forse perchè altrimenti ammetterebbero automaticamente l'esistenza degli e.t.?
eone nero
00sabato 19 novembre 2011 11:09
Grazie Saturn gentilissimo [SM=g1420767]

Leggerò nel weekend.
Sheenky ffz
00lunedì 18 marzo 2013 11:04
IL CUN E LA “UFO-ANALISI” SUL CONTROVERSO FILMATO DELL’AUTOPSIA DI UN ALIENO O “SANTILLI FOOTAGE"

Articolo di Umberto Telarico
Fonte: www.altrogiornale.org/news.php?extend.8436

Nel numero 2 della rivista del CUN “Ufo International Magazine”, da pagina 50 a 55, si riparla della questione -rimasta finora controversa- del “Santilli footage”. Ci si sarebbe aspettato -stando anche al titolo- ad un articolo caratterizzato da un approccio in qualche modo “analitico” alla questione, invece era la traduzione in italiano di un articolo piuttosto vecchio (risalente a marzo del 2008) a firma del ricercatore inglese Philippe Mantle, divulgatore e convinto assertore della totale falsità del filmato dell’autopsia aliena in questione. In realtà, per coloro che all’epoca non si interessavano di ufologia e/o in conseguenza del lungo lasso di tempo trascorso dal fatto, non ricordano più gli eventi di allora, ricordiamo che, subito dopo la dichiarazione pubblica di Ray Santilli (rilasciata il 4 aprile del 2006 nell’ambito dello show televisivo di Sky One TV intitolato “Eamon Ivestigates-Alien Autopsy”), Mantle fu il primo ricercatore, poi seguito da molti altri preoccupati come lui di perdere credibilità per aver formulato pareri favorevoli all’ipotesi di una genuinità del filmato e/o di non averlo subito “bollato” come falso. Questa volta, a differenza di quanto avvenuto nel lontano 1995 quando Santilli divulgò il filmato dichiarandolo autentico, decisamente convinti ora della ”genuinità” delle nuove affermazioni di Ray Santilli e quelle del suo socio Gary Shoefield, senza alcuna preventiva quanto approfondita analisi tecnica del filmato in questione volta a suffragare o meno, in qualche modo, le ultime contraddittorie dichiarazione del documentarista inglese, si schierano –ipso facto- con quest’ultimo circa la totale falsità del filmato dell’autopsia aliena.



Volendo sintetizzare al massimo il racconto di Santilli circa la realizzazione cinematografica della presunta falsa autopsia aliena, questi dichiarò di essere stato contattato da un ex cineoperatore militare americano che gli propose di acquistare un filmato, risalente alla fine degli anni 40, relativo all’autopsia di un corpo alieno. Dopo aver visionato tale autentica pellicola relativa, effettivamente, alla autopsia o dissezione di un corpo dalle caratteristiche diverse da quelle umane, furono necessari ben due anni prima di giungere alla consegna del materiale filmato. Purtroppo, una volta giunto a Londra e visionato di nuovo, il materiale si rivelò ossidato ed inservibile per il 95% e di pessima qualità per il restante 5%. I due soci, onde cercare di recuperare la somma di oltre 250 milioni di vecchie lire pagata per l’acquisto della pellicola e, magari, anche guadagnarci un extra, decisero allora di “ricostruirlo” sulla base di quanto Santilli ricordava e dei pochi fotogrammi utili rimasti. Per realizzarlo, assoldarono lo scultore inglese John Humphreys. Humphreys racconta, poi, di come abbia usato materia cerebrale di una pecora per il cervello e una zampa di agnello per l’articolazione di una gamba. 

L’articolo pubblicato sulla rivista UFO in discussione verte, inoltre, sulla figura e dichiarazioni di un certo Spyros Melaris che subentrò successivamente -ossia nel novembre del 2007- nella questione, dichiarando a Philippe Mantle di essere stato lui e non invece John Humphreys, a realizzare il falso manichino ed i presunti frammenti quali la trave a T con i caratteri di una scrittura ed i pannelli di controllo dell’aeronave. A sostegno delle sue affermazioni, Melaris mostrò a Mantle tutta una serie di schizzi a mano del manichino alieno da lui poi realizzato e foto di mezzi militari USA degli anni 40-50.



Qualche tempo dopo, Philip Mantle (ex direttore delle indagini per l’associazione di ricerca inglese “British UFO Research”) chiese al produttore televisivo americano Bob Kiviat alcune delucidazioni in merito ai suoi due contatti con John Humphreys, il presunto realizzatore dei manichini dell’alieno poi utilizzati per il filmato dell’autopsia. In sintesi, in base alle dichiarazioni di quest’ultimo, la dinamica degli eventi differirebbe poco dalla versione dei fatti rilasciata da Melaris. Humphreys, difatti, sarebbe stato ingaggiato e pagato (per la realizzazione dei manichini) da Spyros Melaris che agiva per conto di Mr.Santilli. Questo, per sommi capi, sono i fatti salienti riportati nell’articolo “Roswell Alien Autopsy” in discussione. Ora, se il Direttore della rivista organo del CUN “UFO” -nella persona del Dr. Pinotti- fosse stato quanto meno obiettivo nell’esporre ai propri lettori lo stato attuale della ricerca -quanto meno in Italia- relativa alla genuinità o meno del filmato dell’autopsia aliena, avendo ricevuto nel settembre del 2008 (per posta raccomandata ed al pari di altri ricercatori) il libro dello scrivente (edito in proprio) dal titolo “Dissezione di un Alieno”, avrebbe almeno dovuto menzionare tale ricerca riportando qualcuno degli aspetti trattati (accompagnandoli eventualmente con commenti critici) e le nostre diverse conclusioni a favore della genuinità del filmato dell’autopsia aliena, diffuso nel 1995. 

Introduzione

Sin dall’inizio della storia, il filmato della presunta “Autopsia Aliena” diffuso nel 1995, ha innescato una accesa diatriba tra possibilisti e negazionisti circa una sua natura genuina o fraudolenta. 
I ricercatori, sia da una parte che dall’altra della “barricata”, hanno versato fiumi d’inchiostro e dato vita ad accesi dibattiti anche in ambito televisivo. Alla fine, una volta spentisi i “riflettori” dei mass-media, si era raggiunta una sorta di “tregua”; come già accaduto in altre innumerevoli occasioni, nessuna delle due parti era riuscita ad avere il sopravvento sull’altra. Poi, ai primi di aprile del 2006, ecco la dirompente “confessione” di Mr. Ray Santilli e soci; questi nell’ambito del programma televisivo inglese “Eamonn Investigates”, andato in onda il 4 aprile 2006 sulla rete Sky One, affermarono di essere stati loro gli “autori” della messa in scena cinematografica dell’Autopsia Aliena diffusa 10 anni prima. A “corroborare” il loro racconto il lancio –in contemporanea- di un nuovo film, questa volta però a colori, dall’esplicito titolo “Alien Autopsy-una storia vera”. Sempre stando alle affermazioni di Mr. Santilli, questa volta la “dissezione Anatomica” viene effettuata su di un altro manichino in “tutto e per tutto” identico a quello che sarebbe stato usato nel filmato diffuso dieci anni prima, realizzato sempre dallo scultore inglese Mr. John Humphreys. 



Pressochè immediata, da parte di alcuni ufologi noti e meno noti, come Philippe Mentle ed altri -anche nostrani-, la corsa a “pararsi il sedere” dalla conseguente perdita di credibilità per aver pubblicamente espresso, in passato, un’opinione di tutt’altra natura e cioè a favore della genuinità del filmato in questione; vedi, un caso per tutti, il libro “Beyond Roswell”, scritto nel 1997 da P. Mantle e Michael Hesemann. Ecco, quindi, la rincorsa per costruirsi una “nuova verginità ufologica” strombazzando -ai quattro venti “mediatici”- il proprio personale disappunto per essersi lasciati “infinocchiare” da una bufala del genere e il proprio “ravvedimento” a favore della ormai “accertata” origine fraudolenta dell’Alien Autopsy Footage, diffuso nel 1995. Proprio come accaduto nel più noto caso di Galileo Galilei che, uscendo dalla sala dei padri inquisitori avrebbe pronunciato la fatidica frase “…Eppur si muove” –ma molto probabilmente si è trattato solo di un escamotage messo in atto dai suoi estimatori per salvare la faccia al padre del “pensiero scientifico moderno”, a cui si rifà l’establishment scientifico ufficiale o di stato. 

In tutta questa storia, ciò che ci ha indotto a realizzare la presente ricerca è stato proprio il “voltafaccia” degli ufologi più “accreditati” senza che, prima, si fossero presi la briga di svolgere uno straccio di controanalisi onde verificare le nuove affermazioni di Mr. Santilli. Un atteggiamento questo che, a nostro avviso, denotava il disprezzo di costoro nei confronti del più elementare senso critico, dell’intelligenza e del libero pensiero di tutti gli altri ricercatori e dell’opinione pubblica in generale. Secondo la nostra opinione di ricercatori ufologi con un’esperienza di ben 40 anni di attività nel campo, qualora non ci fossero altre innumerevoli prove a sostegno e il filmato dell’Autopsia Aliena in discussione fosse autentico, quest’ultimo potrebbe essere considerato un documento determinante, sotto il profilo probatorio, della esistenza ed interferenza di intelligenze alieni nell’ambito planetario terrestre. Ma, tenendo conto del fatto che, dopo oltre 60 anni di ricerche in campo ufologico e dei fenomeni correlati, è ormai già certa –al di la di ogni ragionevole dubbio- l’esistenza di una significativa componente aliena del fenomeno, anche ammesso per ipotesi che il filmato dell’Autopsia fosse un falso -il che in base ai risultati della nostra analisi non è-, non sarebbe certamente questo fatto -da solo- a “smantellare” l’edificio probatorio a favore di una componente aliena del fenomeno UFOs costruito, tassello dopo tassello, in oltre mezzo secolo di indagini sul campo, studi e ricerche a tavolino, dai tanti ricercatori e scienziati sparsi in tutto il mondo. 

Coloro i quali negano tale realtà lo fanno per malafede, per ignoranza dei fatti, o perché hanno il sacro “terrore” di dover ammettere che l’uomo -non solo- non è al centro dell’Universo ma, molto probabilmente, si trova ad un gradino molto basso della scala evolutiva cosmica. Tornando alla nostra analisi tecnica, questa è finora l’unica del genere. Essa è nata con l’obiettivo di analizzare, nel modo più dettagliato possibile, le diverse caratteristiche strutturali organiche -esterne ed interne- della presunta creatura aliena, per poter poi comparare il risultato di tali osservazioni con tutto quello che ci era noto a livello di biologia, fisiologia ed antropologia, non escludendo i risultati di studi e tesi di frontiera. Se la presunta EBE allo studio fosse stata effettivamente il parto della fantasia di un artista quale Mr. John Humphreys e/o Mr. Spyros Melaris, non avrebbe dovuto presentare tutta una serie di coerenze a livello biologico, fisiologico ed antropologico come, invece, è stato constato. Vedi, ad esempio, i pupazzi realizzati da professionisti -più o meno noti- di effetti speciali cinematografici tra i quali citiamo quello del film “Incontri Ravvicinati del 3° Tipo” (anno 78) diretto da Steven Spielberg, quello di “ET l’Extraterrestre” (anno 1982) diretto sempre da Steven Spielberg, gli esseri luminosi e di forma umana della trilogia di “Cocoon” (anno XXXX) diretto da Daniel Petrie, quello di tipo insettoide del film “Predator” (anno 1987) diretto da John McTiernan, le creature acquatiche del film “Abyss” (anno 1989) diretto da James Cameron, quello della serie di film “Alien“ (anno xxxx) diretto da xxxxxxxxxxx, quello del film “Independence Day” (anno 1996) diretto da Roland Emmerich, quelli di “Mars Attack” (anno 1996) diretto da Tim Burton, ecc. 

Inoltre, qualora il nostro presunto “esperto di effetti speciali” e “realizzatore” del manichino dell’alieno –usato nel filmato dell’autopsia diffusa nel 1995-, per realizzare le fattezze di quest’ultimo avesse, effettivamente, preso spunto da uno o più descrizioni / ricostruzioni di presunte entità animate aliene -fatte dai relativi testimoni di “incontri ravvicinati del terzo tipo” riportate da riviste e libri sull’argomento pubblicati fino ad allora, le caratteristiche della “creatura” avrebbero dovuto essere molto più simili a quelle delle immagini e/o identikit maggiormente in circolazione fino al 1994. Nella stragrande maggioranza dei casi, difatti, le entità animate aliene -biologiche e non- fino ad allora note potevano, in linea di massima, essere ricondotte alle seguenti tipologie: 

1-Esseri umanoidi macrocefali, con grandi occhi neri a mandorla o muniti di grandi pupille, di bassa statura, piuttosto esili, a volte dotati di arti superiori contraddistinti da tre o quattro lunghe dita, meglio conosciuti con il termine di “grigi”; 
2-Creature umanoidi più o meno alte rispetto alla media umana, di colore verde o marrone, ricoperti da scaglie, con arti lunghi e muniti mani e piedi palmati e/o artigliati, del tipo così detto “rettiliano” o “insettoide; 
3-Giganti umanoidi alti tre o quattro metri, indossanti tute di volo ed a volte muniti di caschi, come ad esempio il tipo descritto dal metronotte genovese Fortunato Zanfretta nel 1978; 
4-Entità con fattezze antropomorfe ma con caratteristiche robotiche e/o androidi, di varia statura e caratteristiche somatiche; 
5-Esseri umanoidi indossanti combinazioni di volo complete di casco che impedisce, ai testimoni, l’osservazione delle loro fattezze fisiche; 
6-Creature umanoidi di piccola statura descritte, dagli occasionali testimoni, come simili ai nani e/o agli gnomi presenti nel folclore e nelle tradizioni di molti paesi. 

Anche i presunti resti dell’aeronave aliena, raccolti dai militari USA sul luogo del crash e mostrati nel filmato dell’autopsia, quali la “trave a T” recante caratteri di una forma di scrittura e le così dette “tastiere di controllo”, sono stati -sempre da noi- fatti oggetto di una analoga (anche se ovviamente di tipo diverso) analisi tecno-comparativa con prodotti tecnologici avanzati umani dalle caratteristiche estremamente similari e, pertanto, fortemente indiziati di essere stati realizzati grazie a programmi di retro-ingegneria. Ebbene, anche questa volta, le numerose prove indiziarie raccolte erano decisamente a favore della genuinità di detti reperti il che, di conseguenza, smontava le affermazioni secondo cui, invece, sarebbero stati un parto esclusivo della “fantasia” di Mr. Humphreys e/o Mr. Melaris. 





Indice dei vari aspetti/argomenti trattati dall’Autore nel suo sopra citato libro: 

Prefazione 
Introduzione 
Cap. 1° - La storia ed i suoi sviluppi dal 1995 al 2006 
Cap. 2° - Le obiezioni degli scettici – Troppo “umano” per essere “alieno” - Se anche un dinosauro avesse vinto alla lotteria dell’evoluzione 
Cap. 3° - Aspetti anatomici generali della presunta EBE 
Cap. 4° - Ipotesi sulla natura del soggetto sotto autopsia in esame 
Cap. 5° - La “verità” di Mr. Santilli: Un manichino con inserti di animali 
Cap. 6° - Realizzazione della gamba ferita del pupazzo alieno ed annesso “make-up estetico”, secondo le dichiarazioni di Spyros Melaris 
Cap. 7° - Anche secondo alcuni anatomopatologi la E.B.E. del filmato diffuso nel 1995 non sarebbe un manichino 
Cap. 8° - Incongruenze antropometriche tra la EBE del filmato diffuso nel 1995 ed il “manichino” realizzato da Mr. Humphreys per il film “Autopsia Comica”
Cap. 9° - Analisi delle diverse strutture anatomiche della EBE 
Cap. 10° - Analisi comparativo-deduttiva sulle caratteristiche morfologiche del cranio della EBE 
Cap. 11 – Analisi comparativo-deduttiva sulle caratteristiche morfologiche del cervello della EBE 
Cap. 12 – Analisi comparativo-deduttiva di altre caratteristiche morfologiche della EBE quali il naso, la bocca, apparato sessuale esterno, ombelico atrofico e peluria corporea; 
Cap. 13° - Analisi di alcune ferite presenti sul corpo della EBE: Ferita alla gamba destra, ferita al polso e sotto-ascellare al bracco destra, ferita al cranio; 
Cap. 14° - Analisi comparativo-deduttiva sulla conformazione morfologica esterna e di alcuni organi interni della presunta EBE: Conformazione del collo, il “cristallo” ubicato nel torace, l’asportazione di un organo addominale di grosse dimensioni, l’utero o organo similare; 
Cap.. 15° - Esadattilia: Nei miti, nell’arte e nella casistica medica attuale; 
Cap. 16° - Le parti mancanti del filmato dell’autopsia aliena; 
Cap. 17° - Due diverse autopsie aliene o un solo manichino ripreso in tempi diversi? – Costi e sprechi di una improbabile messa in scena – l’ipotesi delle EBE gemelle; 
Cap. 18° - Ulteriori considerazioni ed analisi di altri aspetti della EBE oggetto del filmato dell’autopsia diffuso nel 1995, aventi una qualche correlazione –indiretta- con il tema della “compatibilità biologica” vera e propria: Analisi ed aspetti anatomici delle plance di controllo e retro ingegneria aliena – ritrovati tecnologici ed applicativi – rapporti testimoniali poco noti facenti riferimento ad EBE simili a quella oggetto del filmato dell’autopsia aliena diffusa nel 1995; 
Cap. 19° - Conclusioni-Ray Santilli uno sciocco credulone, un abile truffatore o una pedina manovrata da qualche settore dell’intelligence e/o qualche livello di potere occulto? – Ebe e coerenza biologica: solo frutto della “fervida immaginazione” un artista di effetti speciali associata ad una lunga serie di fortunose coincidenze? – Una valutazione di massima della presente ricerca – Strategia della confusione e del discredito: l’occulta regia e le finalità di quest’ultima – Gli ufo, la presenza aliena e il potere costituito – Ufo, alieni e sistema di potere mondiale – Relitti di aeronavi aliene, accordi tra visitatori e governo-ombra e le ricadute tecnologiche di derivazione esogena – Altri possibili motivi di discredito nei confronti dell’autopsia aliena: l’occultamento di un assassinio.

La nostra presente denuncia, relativa ad una politica indubbiamente censoria dimostrata del Direttore della rivista Ufo -Dr. Pinotti- nel trattare la questione dell’Alien Autopsy Footage, anche se alcuni tra quelli che non conoscono quanto da noi realizzato in campo ufologico durante i 40 anni e passa della nostra attività potrebbero pensare il contrario, non è motivata da alcun astio personale e/o spirito di rivalsa nel confronti del Direttore della rivista “Ufo” e del CUN (in conseguenza della nostra estromissione dall’organizzazione nel 1998) ma, esclusivamente, dal fatto di aver dovuto constatare –con profondo rammarico- l’ennesimo comportamento meschino e demagogico da parte di un organismo di ricerca che, secondo le ripetute esternazioni del suo massimo rappresentante, si sarebbe sempre attenuto ad un “codice etico” improntato ad una corretta informazione dell’opinione pubblica e ad un approccio del fenomeno scevro da preconcetti di sorta e/o parzialità metodologiche derivanti da un qualsivoglia tipo di coinvolgimento personale (sic). 

Allo stesso modo di come la frammentazione del sindacato dei lavoratori (inizialmente unitario in Italia), in diverse corporazioni legate e dipendenti a filo doppio ai diversi partiti politici, non che la corruzione di coloro che venivano delegati a formarne i quadri, ha determinato - a lungo andare- il logoramento di tali organismi rappresentativi con conseguenze quali la perdita di ogni reale potere contrattuale da parte dei lavoratori nei confronti del proprio datore di lavoro (stato o imprenditore che fosse) e la progressiva eliminazione dei diritti acquisiti in decenni di lotte. Si è così avuta la frammentazione della ricerca ufologica (in Italia e nel resto del mondo) in una miriade di organismi in costante lotta tra loro, il dilagare degli individualismi per affermarsi come “leader” - e conservare il più a lungo possibile tale posizione - all’interno di una data organizzazione, l’aspettativa di una qualche forma di “riconoscimento istituzionale” (da ottenersi in cambio di un atteggiamento pubblico più “soft” e “comprensivo” nei confronti del potere di stato), la componente di un certo profitto economico, ecc., conseguenze che ci hanno portato a dimenticare i principali e veri obiettivi di questa nostra ricerca e cioè: 

A- Lo studio inerente le caratteristiche delle forme di vita evolute presenti nel nostro ambito planetario ed interagenti con gli esseri umani; 
B- La realizzazione di un contatto palese e diffuso tra noi e tali visitatori alieni. 
La conseguenza di un tale errato comportamento –da parte di noi ufologi- ha portato -nel tempo- ad una sempre più organica, estesa e perniciosa azione di cover-up e controllo dell’intera questione da parte dell’establishment governativo nazionale e sovrannazionale in generale. La totale mancanza di un programma di ricerca unitario non che di reciproco sostegno e collaborazione -sia dei singoli ricercatori che di organizzazioni come il CUN per quanto riguarda l’Italia-, assecondando -più o meno consciamente- il vecchio ma sempre valido principio del “dividi et impera” (sfruttato da tempo immemorabile e sempre con buoni risultati da coloro i quali ci comandano), ha di fatto lasciato nelle mani dei governi delle superpotenze nucleari ed alla “cupola” del Nuovo ordine Mondiale (composto da coloro i quali rappresentano il potere economico-finanziario, quello industrial-militare e quello religioso internazionale), ogni iniziativa finalizzata al contatto con i visitatori e discrezione nello scegliere quali di questi ultimi ritenere “amici” e quali, invece, no.

Abbiamo, in definitiva, perso su tutti i fronti; abbiamo fatto una serie di autogol e regalato così la “partita” all’avversario, ossia ai rappresentanti del potere di stato ed a quelli del NWO. Ciascuno di noi, anche se in diversa misura e per ragioni diverse, è -se non complice- quantomeno corresponsabile delle gravi quanto inevitabili conseguenze che, tale stato di cose, avrà -a breve e medio termine di tempo- sull’intero genere umano. 

Come afferma una saggia ed antica massima di vita: Chi è causa del suo mal…pianga se stesso.
fire1969
00lunedì 18 marzo 2013 13:34
Anche quest'immagine si rileva appena.
IRONMAN.75
00lunedì 18 marzo 2013 19:01
Bello tornare a riparlare di questo caso!!Complimenti a chi lo ha riscelto!
Mi e' capitato di riguardare un documentarietto ultimamente e lancio un sassolino nello stagno.
La spiegazione del governo americano riguardo il pezzo di barra con i geroglifici alieni fu' che si trattava di una specie di scotch che veniva utilizzato in quegli anni con quei simboletti..guardiamo bene le foto, a voi sembra scotch?
Sheenky ffz
00lunedì 18 marzo 2013 19:08
Sei sicuro iron?
A me non risulta che il governo americano abbia mai detto qualcosa riguardo al Santilli footage.
fire1969
00lunedì 18 marzo 2013 20:35
Re:
qui c'è il filmato a riguardo.

IRONMAN.75, 18/03/2013 19:01:

Bello tornare a riparlare di questo caso!!Complimenti a chi lo ha riscelto!
Mi e' capitato di riguardare un documentarietto ultimamente e lancio un sassolino nello stagno.
La spiegazione del governo americano riguardo il pezzo di barra con i geroglifici alieni fu' che si trattava di una specie di scotch che veniva utilizzato in quegli anni con quei simboletti..guardiamo bene le foto, a voi sembra scotch?




saturn_3
00lunedì 18 marzo 2013 20:55
L'articolo mi sembra un po' il rimettere in discussione il filmato dell'autopsia e fin quì...però poi prende una piega che sembra più che altro un "rosicare" da believers incalliti. Non me ne voglia Telarico. Anch'io ero un sostenitore della genuinità della pellicola nonostante avessi visto il film Alien Autopsy. Ricordo studi effettuati con le immagini dell'alieno del Santilli Footage a confronto col manichino del film Alien Autopsy. Il cranio differiva leggermente nella curvatura. In più notai all'epoca che il manichino del film presentava un ombelico, non presente nel Santilli Footage. Però col tempo s venne a sapere che vennero usati manichini diversi per i vari filmati e film. Infatti nell'articolo si legge: "Sempre stando alle affermazioni di Mr. Santilli, questa volta la “dissezione Anatomica” viene effettuata su di un altro manichino in “tutto e per tutto” identico a quello che sarebbe stato usato nel filmato diffuso dieci anni prima, realizzato sempre dallo scultore inglese Mr. John Humphreys". Certo, se fossero stati identici avrebbero dovuto usare un calco ma così non sembra essere andata. Infatti il dettaglio dell'ombelico e la curvatura del cranio lo dimostrano. Questo però non basta ad avvallare l'ipotesi dell'alieno vivisezionato piuttosto che un manichino. Humphreys avrebbe potuto non usare un calco e fare tutto a "mano libera". Da questa abilità si distinguono gli artisti. All'epoca il c.u.n. diffuse attraverso la sua rivista, 2 vhs dal titolo "Caddero sulla terra" nelle quali vennero inclusi i filmati dell'autopsia + la famosa "Autopsia della tenda"



Santilli disse che questo filmato lo custodiva su VHS e non su 8 mm e secondo lui aveva a che fare con l'incidente di Roswell ma, forse, era relativo ad un altro crash. Il presunto alieno (sempre se di alieno o manichino si tratta dal momento che è molto buio e non si distingue molto) infatti sembra essere di fattezze diverse...più alto ed il ventre è piatto.

Detto questo, i filmati secondo me sono sicuramente dei falsi. Rimane però l'ultimo spezzone del film Alien Autopsy dove si vede una scena di militari ed un alieno a terra su una specie di barella. Spezzone molto controverso. Santilli possiede altro materiale? Perchè non lo tira fuori?
Sheenky ffz
00martedì 19 marzo 2013 07:23
Riguardo al filmato che si vede durante il film, Maurizio (Baiata), mentre era a capo della rivista di Openminds.tv negli USA, contattò appunto Santilli, chiedendogli di esaminare la pellicola 8mm originale, ma alla fine non si fece nulla perchè aveva chiesto in cambio una marea di denaro.
saturn_3
00martedì 19 marzo 2013 10:13
Ecco, appunto...Santilli è uno tagliato per gli affari. Il Santilli Footage potrebbe essere stato un filmato virale in vista della produzione di un film per il cinema. Anche se a distanza di 10 anni circa...Baiata, mi pare che sia ancora convinto dell'autenticità del Santilli Footage. Ricordo di averlo letto da qualche parte..
Sheenky ffz
00martedì 19 marzo 2013 12:01
Si, posso confermare.
O meglio, prima di essere sicuro, vuole che Melaris tiri fuori le prove del fatto che sia un filmato falso,
Tipo il video di loro che preparano la scena, ecc...
Cosa che non ha ancora fatto, benchè da anni dica di poterlo provare.
Infatti di lui nessuno sa più niente.
D.tom
00martedì 19 marzo 2013 18:18
questo dovrebbe essere un pezzo di cellula del filmato originale in possesso da santilli, poi ricostruito in base al famoso filmato che conosciamo tutti.
,
D.tom
00martedì 19 marzo 2013 18:37
e questa si dice che sia l'astronave caduta a roswell:

ma in molti dicono che si tratti di un modellino.
eone nero
00martedì 19 marzo 2013 19:31
D.tom, 19/03/2013 18:37:

e questa si dice che sia l'astronave caduta a roswell:

ma in molti dicono che si tratti di un modellino.



Questa è una fonte che riporta da cui dovrebbe venire quella foto, dato che il sito del Mufor non è attivo da tempo


Dear Mr. Mercieca ( www.mufor.org ),

Ho avuto l'opportunità unica di prendere le immagini di questo originale vecchio in bianco e nero nel settembre 1994, dopo una serie di incontri con un ex-militare signore americano. L'americano che desidera solo per essere conosciuto come (DS) è stata, a suo dire in servizio con le forze aeree dell'esercito con sede a Muroc esercito Airforce Base, in California nel 1947. Egli sostiene il relitto del velivolo è stato trasportato fuori per tre diversi stabilimenti militari americane nei giorni successivi l'incidente. Dice queste erano: Sandia Laboratories, New Mexico, Wright Field, Ohio, e Carswell Army Airforce Base, Texas.

Egli afferma di essere stato dato la foto nel 1952 da un uomo che ha poi fatto amicizia ed era presente sul luogo dell'incidente.

Quando ho preso possesso di questa fotografia la mia intenzione iniziale era quello di dimostrare che la foto era autentica, invece, quelli con cui ho parlato hanno tutti raggiunto la stessa conclusione che è: con la fotografia in seconda generazione, e senza negativi originali disponibili , è praticamente impossibile per confermare o negare la sua autenticità. L'americano si rifiuta outrightly per consentire l'originale di lasciare il suo possesso nel timore di non essere restituiti. Quanto alla questione se credo che questa fotografia è autentica o no, tutto quello che posso dire è che sembra mostrare un vero e proprio evento, mestiere cioè reale, persone reali, terreno reale, ecc credo che le immagini raffigurate nella foto rappresentano un evento che si sta svolgendo al momento è stata scattata la foto. Nel mese di settembre del 1994, ho effettivamente gestire l'originale e sembrano essere anni, a quanti anni non posso dire. Tuttavia, ho solo la parola l'americano che in realtà è il crash di Roswell, dopo aver detto che è 73 anni e sembra sincero.

Spero che questo sia stato di qualche aiuto. Se avete ulteriori domande o opinioni riguardanti la foto, io sarò più interessato.



aliensthetruth.com/UFO.php?view=1&ID=24

Ho trovato questo blog francese che riporta una serie di ricostruzioni grafiche molto accattivanti dal punto di vista grafico

ufotopsecret.over-blog.com/pages/LOVNI_de_Roswell_Part_1-1944...

Aggiungo anche questo articolo del Corriere del 1947





D.tom
00martedì 19 marzo 2013 20:01
grande eone, confrontando queste foto sembra che il luogo del crash corrisponda perfettamente:




eone nero
00martedì 19 marzo 2013 20:11
D.tom, 19/03/2013 20:01:

grande eone, confrontando queste foto sembra che il luogo del crash corrisponda perfettamente:



Non ci vuole nulla a fare una fotografia e montarci sopra quella che sembra una barca rovesciata, non dimentichiamo che la foto è sfuocatissima.

Mi hanno colpito queste altre delle qualo non ho trovato l'origine.







Fonte foto

ufotopsecret.over-blog.com/pages/LOVNI_de_Roswell_Part_1-1944...

Questa è la seconda parte dell'articolo, le altre si trovano alla destra del sito

ufotopsecret.over-blog.com/pages/Les_crashs_dOVNI_Part_2-2208...






D.tom
00martedì 19 marzo 2013 20:39
Re:
eone nero, 19/03/2013 20:11:


Non ci vuole nulla a fare una fotografia e montarci sopra quella che sembra una barca rovesciata, non dimentichiamo che la foto è sfuocatissima.

quello si, infatti dicevo dell'ambiente circostante, se si tratta dell'area di roswell mi sembra improbabile che si tratti di una barca nel deserto, guardando le altre immagini si vedono dei frammenti metallici, ma se fosse quello il luogo del crash la foto precedente sarebbe un falso.

edit: adesso me ne sono accorto che dicevi "montata" quindi pensi che sia stata ritoccata? [SM=g2806961]
Trigomo
00martedì 19 marzo 2013 22:36
Eone questo suppongo sia un quadro, in basso a sinistra si vede anche la firma dell'autore. Vedo di postare questa che sembra migliore come risoluzione.
eone nero
00martedì 19 marzo 2013 23:09
Trigomo, 19/03/2013 22:36:

Eone questo suppongo sia un quadro, in basso a sinistra si vede anche la firma dell'autore. Vedo di postare questa che sembra migliore come risoluzione.



Non ho software di visualizzazione e foto ritocco su questo pc, ho appena montato linux e devo terminarlo, poi guardo domani.

Per le due foto dove si vede solco e buco che pensate?


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