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fabik
00venerdì 7 ottobre 2011 10:34
La libertà non è Jobs, ma Mozilla
La rete gronda lacrime e citazioni, Facebook oggi è ingolfato di post che piangono la morte del guru e ripropongono - anche con un eccesso di retorica - il celebre discorso di Stanford e le frasi che già da tempo circolavano su internet come il mantra della nuova era digitale, il vangelo uscito dalla bocca di un grande innovatore, ma anche di un gran furbo.

Jobs ha creato schiere di fanatici facendo diventare business e ideologia il pensiero ribelle e lisergico degli anni '60, dal quale proveniva. Ha inventato prodotti, marchi e uno stile che hanno fatto di lui l'Armani della tecnologia, un genio dell'innovazione e dell'eleganza, ma allo stesso tempo ha utilizzato l'armamentario libertario e sessantottino con il malcelato intento di intruppare tutti noi consumatori all'uso esclusivo dei suoi prodotti.

Da un lato predicava di "pensare differente", di mordere la mela del peccato originale che ci rende liberi e non sottomessi ad alcuna divinità, come lui ha fatto nella vita, ma dall'altro ci ha voluto tutti allineati e omologati all'uso dei suoi prodotti, belli ma chiusi, funzionali ma esclusivi, comodi ma impermeabili ad altri software e ad altre tecnologie, ma soprattutto sempre carissimi.

Ha predicato l'anticonformismo e il pensiero laterale ma ha finito per produrre in legioni di seguaci invasati il conformismo dell'anticonformismo, una trasgressione di massa un po' bovina, in cui si è fuori dagli schemi, ma in compagnia di miliardi di persone.

È stato un genio, ma non senza ricavarne un profitto. Come quei santoni che ti vendono la ribellione e l'uscita dall'asservimento, accompagnandoti verso un'altra dipendenza, facendoci su anche un bel pacco di soldi.

Spiace dirlo in mezzo a questa alluvione di retorica, ma la libertà non è Jobs, che con una mano ci vendeva il sogno di una vita tecnologica leggera e facile, seducente e trendy, ma dall'altro ci obbliga a usare prodotti che comunicano e funzionano solo tra loro e accessori costosi e non sostituibili con qualcosa di analogo che non abbia una mela stampata da qualche parte.

I simboli della libertà tecnologica e della rete restano Mozilla e Wikipedia, l'open source e gli strumenti che si adattano e dialogano con le altre tecnologie, non il mondo isolato e protetto della Apple, per quanto esteticamente glamour.

Articolo originale: affaritaliani.libero.it/mediatech/la-libert-non-jobs-ma-mozilla061...

Non aggiungo altro perchè l'articolo rispecchia a pieno quello che penso.
(richard)
00venerdì 7 ottobre 2011 11:42
Non credo che al mondo ci siano molti che facciano qualcosa senza ricavarne un profitto.......ne da meno è stato Mr Jobs.....una vita fra agi con tanti soldi forse non attirera' i santoni buddisti ma penso che la ricerca finisca li.
fabik
00venerdì 7 ottobre 2011 11:55
Personalmente non ritengo la ricchezza di Steve Jobs un problema ed ho sempre nutrito grande rispetto per il suo genio come per quello di Gates.

Quello che volevo mettere in evidenza con il post non è la sua ricchezza o la sua furbizia ma la bovinità di chi segue Apple come una religione armandosi di parole come: "Libertà"...

Di libero, equo o solidale nel mondo Apple non c'è nulla, ogni volta che parlo con un fan della mela morsicata mi pare di essere tornato al liceo quando per essere alternativo e ribelle dovevi "omologarti" ai tuoi coetanei.
La cosa mi metteva i brividi allora e me li mette ancora di più oggi che i miei interlocutori non sono adolescenti confusi ma adulti con la testa sulle spalle.
IRONMAN.75
00venerdì 7 ottobre 2011 12:11
Senza dubbio i sui prodotti sono tre spanne superiori a gli altri in commercio, su questo non ci piove.
L'unica nota dolente della carriera che ha avuto sono la manodopera cinese minorile e le morti per intossicazione avvenute sempre in cina per le vaorazioni dei prodotti che la stessa Apple ha ammesso.
Ma d'altronde tra gli imprenditori chi e che non usa questi metodi ultimamente anzi..c'è chi fà anche di peggio!
(richard)
00venerdì 7 ottobre 2011 12:14
Re:
fabik, 07/10/2011 11.55:

Personalmente non ritengo la ricchezza di Steve Jobs un problema ed ho sempre nutrito grande rispetto per il suo genio come per quello di Gates.

Quello che volevo mettere in evidenza con il post non è la sua ricchezza o la sua furbizia ma la bovinità di chi segue Apple come una religione armandosi di parole come: "Libertà"...

Di libero, equo o solidale nel mondo Apple non c'è nulla, ogni volta che parlo con un fan della mela morsicata mi pare di essere tornato al liceo quando per essere alternativo e ribelle dovevi "omologarti" ai tuoi coetanei.
La cosa mi metteva i brividi allora e me li mette ancora di più oggi che i miei interlocutori non sono adolescenti confusi ma adulti con la testa sulle spalle.




.....personalmente anche a me non frega niente della sua ricchezza,l'hai scritto tu che cio' che di buono ha creato non è stato esule dal profitto come sempre accade nell'attuale societa' capitalista.
eone nero
00venerdì 7 ottobre 2011 12:20
Re:
fabik, 07/10/2011 11.55:

Personalmente non ritengo la ricchezza di Steve Jobs un problema ed ho sempre nutrito grande rispetto per il suo genio come per quello di Gates.

Quello che volevo mettere in evidenza con il post non è la sua ricchezza o la sua furbizia ma la bovinità di chi segue Apple come una religione armandosi di parole come: "Libertà"...

Di libero, equo o solidale nel mondo Apple non c'è nulla, ogni volta che parlo con un fan della mela morsicata mi pare di essere tornato al liceo quando per essere alternativo e ribelle dovevi "omologarti" ai tuoi coetanei.
La cosa mi metteva i brividi allora e me li mette ancora di più oggi che i miei interlocutori non sono adolescenti confusi ma adulti con la testa sulle spalle.



Hai usato uno splendido termine bovinità [SM=g1420767]

Il mondo Apple che ho sempre ripudiato come qualsiasi Inforatico è un mondo di una fallace elite, dove gli utenti hanno anche l'opportunità di essere a contatto con l'unica aliena esistente la Libertà, che proprio non esiste.

Il mondo Apple è uno status simbol per chi vuole atteggiarsi e per chi non vuiole imparare ad usare gli strumenti, è come stare in un girello per bambini, è stato creato un mondo che sembra semplicissimo ma che fa muovere gli utenti esclusivamente all'interno dei paletti posti dall'azienda, ben diversa la filosofia con cuoi Jobs aveva iniziato con il mitico Apple I e II.

Comunque dato che le pecore e i bovini non mancano è giusto che siano pasciuti.

Il mondo Open Source grazie al cielo è vivo e vegeto e Mozilla arrivato alla sua versione 7.0 ne è testimonianza.

Sono scelte se vogliamo, ma preferisco di gran lunga quella parte di informatici che passano in bianco le notti e regalano il frutto del loro genio spesso rimanendo nell'anonimato più completo.

Un esempio di questi personaggi lo abbiamo anche nel forum, con il nostro utente Divilinux [SM=g1420767] , una delle menti eccelse del mondo Linux e Opensource.

wiki.ubuntu-it.org/Divilinux






fabik
00venerdì 7 ottobre 2011 12:21
@Richard
L'articolo non o ho scritto io Richard, ho solo detto che lo condivido a pieno.
La parte relativa al profitto pur condividendola la reputo secondaria.

@Ironman
Sul discorso che sia l'unica macchia si può discutere.

@Eone
Infatti anche io condivido il tuo approccio.
Non sono un informatico ma sono anni che uso Ubuntu e sporadicamente altre distribuzioni.
Se vogliamo parlare di liberà e gratuità allora parliamo di open source, la Apple è altro...

In ogni caso il mio post pur partendo dall'inevitabile legame tra la figura dell'uomo Jobs e la Apple non mira a demonizzare la sua persona ma piuttosto a valutare con occhio critico cosa è la Apple oggi e quali sono i rischi delle sue pratiche commerciali.
eone nero
00venerdì 7 ottobre 2011 12:46
Re:
fabik, 07/10/2011 12.21:



@Eone
Infatti anche io condivido il tuo approccio.
Non sono un informatico ma sono anni che uso Ubuntu e sporadicamente altre distribuzioni.
Se vogliamo parlare di liberà e gratuità allora parliamo di open source, la Apple è altro...

In ogni caso il mio post pur partendo dall'inevitabile legame tra la figura dell'uomo Jobs e la Apple non mira a demonizzare la sua persona ma piuttosto a valutare con occhio critico cosa è la Apple oggi e quali sono i rischi delle sue pratiche commerciali.




Complimenti per l'ottima scelta [SM=g1420767] , Ubuntu oltre che essere gratuito è supportato da circa 30.000 programmi gratuiti anche loro, e gioia delle gioie è inattaccabile dai virus (onestamente qualcuno esiste) e rende il computer anche 10 volte più veloce, il che vuol dire che può essere usato anche su macchine vecchissime e con risorse limitate.

Tornando a Jobs, era un genio superiore forse anche a Bill Gates, ma i prodotti messi sul mercato oltre che omologare le masse con il sogno illusorio di essere elite, ledono libertà e tracciano ulteriormente l'operato degli utenti che quasi magicamente si troveranno nuovi prodotti e software customizzati a pennello.

Edit:

Dimenticavo di ricordare che il sistema operativo dei computer Apple è basato sull'architettura Linux [SM=g10034]
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