Facebook sparirà come una malattia

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Takenspace
00venerdì 24 gennaio 2014 15:18
Facebook non è altro che una malattia infettiva destinata a scomparire nel tempo: entro il 2017 potrebbe perdere l’80% dei suoi utenti”.

L’insolita analisi non arriva da economisti, concorrenti o detrattori del social network bensì da due dottorandi in ingegneria meccanica e aerospaziale dell’Università di Princeton. La ricerca si basa sull’esperienza di ascesa e caduta di un sito internet simile: MySpace.

“È stato dimostrato che le idee si propagano tra la gente come un'infezione, prima di morire. E questo è descritto con successo nel modello epidemiologico”, spiegano i due studiosi, secondo i quali Facebook ha toccato il suo apice nel 2012. Entro la fine di quest’anno sarebbe destinato a perdere il 20% degli iscritti.

Questi dati stupiscono considerato che la creazione di Mark Zuckerberg sembra in ottima salute e che i titoli hanno appena toccato il record di 58,51 dollari per azione. Il social network, che conta 1,2 miliardi di utenti, festeggerà i dieci anni di esistenza il prossimo 4 febbraio.

Ansa-AFP/cos



Siete vaccinati ? [SM=g3734445] Speriamo non finisca come myspace.
Ciclicamente le abitudini cambiano prima facebook, poi tutti su twitter, adesso la moda è instagram, gli esseri umani si stancano in fretta [SM=g2806959]
-terrestre-
00venerdì 24 gennaio 2014 15:45
mah... non penso che entro il 2017 fb perda tutti quegli utenti, anzi mi sembra che ci siano sempre più iscritti!
Parlando in giro, sento che chiunque possiede un account o per lo meno si è registrato, quindi mi risulta molto difficile pensare che tra qualche anno ci sia un netto calo di facebookiani [SM=g2806961]
_Thomas88_
00venerdì 24 gennaio 2014 15:49
Instagram non è come Facebook.
Io li ho entrambi ma il primo lo uso pochissimo. Ci pubblico una foto ogni tanto. Il secondo invece lo uso quotidianamente, anche se poco, soprattutto per stare in contatto con i miei amici d'oltreoceano e con gli amici del mio paese.

Secondo me non morirà così facilmente Facebook.
Però staremo a vedere.
_INSIDER_
00lunedì 27 gennaio 2014 09:29
Paolo Attivissimo spiega meglio i contorni di questa ricerca che non ha nulla di attendibile visto il modo in cui è stata sviluppata:

attivissimo.blogspot.it/2014/01/antibufala-studio-scientifico-dimos...

In breve: Ma quali sono le basi di questa ricerca? Fondamentalmente una sola: il numero di volte che la parola Facebook è stata digitata in Google nel corso del tempo. Questa ricerca ha raggiunto il picco di popolarità a dicembre 2012 e da allora è in lento declino. Immettendo questa tendenza in un modello di diffusione delle malattie infettive emerge, secondo i ricercatori, la previsione della fine di Facebook.

Magari gli utenti cercano meno la parola Facebook (metodo diffuso fra gli utenti meno competenti per accedere a Facebook invece di digitare Facebook.com nella casella dell'indirizzo di un browser) semplicemente perché sempre più spesso accedono a Facebook da dispositivi mobili, sui quali c'è l'app apposita e quindi non serve digitare nulla.


Non manca la replica di Facebook che debunkera i risultati della ricerca qui:
www.facebook.com/notes/mike-develin/debunking-princeton/101519474...

Quindi, ennesima cialtronata.
F.Pernigotti
00lunedì 27 gennaio 2014 10:33
Re:
_INSIDER_, 27/01/2014 09:29:

Paolo Attivissimo spiega meglio i contorni di questa ricerca che non ha nulla di attendibile visto il modo in cui è stata sviluppata:

attivissimo.blogspot.it/2014/01/antibufala-studio-scientifico-dimos...

In breve: Ma quali sono le basi di questa ricerca? Fondamentalmente una sola: il numero di volte che la parola Facebook è stata digitata in Google nel corso del tempo. Questa ricerca ha raggiunto il picco di popolarità a dicembre 2012 e da allora è in lento declino. Immettendo questa tendenza in un modello di diffusione delle malattie infettive emerge, secondo i ricercatori, la previsione della fine di Facebook.

Magari gli utenti cercano meno la parola Facebook (metodo diffuso fra gli utenti meno competenti per accedere a Facebook invece di digitare Facebook.com nella casella dell'indirizzo di un browser) semplicemente perché sempre più spesso accedono a Facebook da dispositivi mobili, sui quali c'è l'app apposita e quindi non serve digitare nulla.


Non manca la replica di Facebook che debunkera i risultati della ricerca qui:
www.facebook.com/notes/mike-develin/debunking-princeton/101519474...

Quindi, ennesima cialtronata.



Dov'è la smentita?
La ricerca utilizza parametri che non ti piacciono e questo va bene.
Magari gli utenti si collegano con l'app ...certo ma è una supposizione, quindi è una cialtronata anche la tua potrebbe dire la gente.

Non sarebbe una novità che un social muoia dopo un tempo fisiologico.
_INSIDER_
00lunedì 27 gennaio 2014 10:43
F.Pernigotti, 27/01/2014 10:33:

Dov'è la smentita?

Lo smentisce anche Facebook, non hai letto il link che debunkera la ricerca di Princeton?


Magari gli utenti si collegano con l'app ...certo ma è una supposizione, quindi è una cialtronata anche la tua potrebbe dire la gente.

Non è solo una supposizione, gli accessi al web ed ai social con le app degli smartphone sono in netta crescita.

Guarda, l'ho riportato come dato statistico individuato da altri esperti, mica come gusto personale... [SM=g1950690]




F.Pernigotti
00lunedì 27 gennaio 2014 10:50
Re:
_INSIDER_, 27/01/2014 10:43:

Lo smentisce anche Facebook, non hai letto il link che debunkera la ricerca di Princeton?






Lo smentisce il diretto interessato della ricerca? Che strano non c'è nessun conflitto di interessi ...tu che sei sempre così attento [SM=g2201337]

Facebook è saturo e ogni caso alla lunga stanca sono notizie che si sanno negli Stati uniti perdeva utenti da molto [SM=g8320]
www.valdelsa.net/det-cy45-it-EUR-46028-.htm

_INSIDER_
00lunedì 27 gennaio 2014 10:58
F.Pernigotti, 27/01/2014 10:50:

Lo smentisce il diretto interessato della ricerca? Che strano non c'è nessun conflitto di interessi ...

Ascolta, non ho interesse che facebook sopravviva o meno... [SM=g6794] Faccio un semplice ragionamento, basterebbe solo leggere cosa viene riportato. Ci sono i trend indicati da altre università che hanno condotto ricerche parallele e che riportano trend del tutto diversi.

E comunque appare davvero una fesseria, a prescindere che venga applicata su fb, determinare una tendenza in discesa solo contando il numero delle volte in cui Google indicizza la parola Facebook... [SM=g8908] proprio perchè gli accessi al social sono ormai cambiati, più immediati ed effettuati da altri accessori mobili. Non è difficile capire che le basi della ricerca sono poco attendibili.

Stessa cazzata fatta di recente da altri ricercatori universitari che cercavano sul web, attraverso altri algoritmi di ricerca, tracce oggettive di un crononauta (un viaggiatore del tempo) attraverso scritti lasciati in largo anticipo rispetto all'evento accaduto.

Ricerca fallita, nessun crononauta ma non perchè forse non esiste davvero alcun viaggiatore del tempo, ma perchè facebook (guarda caso c'entra ancora) incideva tantissimo sugli esiti perchè si è appurato che gli utenti cambiavano le date dei loro post, inficiando il risultato finale.
UniversalMan
00lunedì 27 gennaio 2014 11:02
Re:
_INSIDER_, 27/01/2014 10:58:

Ascolta, non ho interesse che facebook sopravviva o meno...




E' una mania quindi questo di giudicare i posti falliti sulla base di emeriti percorsi mentali ? [SM=g2201354]
_INSIDER_
00lunedì 27 gennaio 2014 11:09
UniversalMan, 27/01/2014 11:02:

E' una mania quindi questo di giudicare i posti falliti sulla base di emeriti percorsi mentali ? [SM=g2201354]

A parte l'esteso campo semantico applicabile ai "posti falliti", in questo caso è il modello matematico che è venuto meno in quanto nutrito con dati non corretti nè riflettenti la realtà degli accessi ai social. [SM=x2976641]

F.Pernigotti
00lunedì 27 gennaio 2014 11:25
Re:
_INSIDER_, 27/01/2014 11:09:

A parte l'esteso campo semantico applicabile ai "posti falliti", in questo caso è il modello matematico che è venuto meno in quanto nutrito con dati non corretti nè riflettenti la realtà degli accessi ai social. [SM=x2976641]





[SM=g1420769] io non discutevo quello discutevo la sostanza, è chiaro che non si giudica dagli accessi ma anche da altri parametri, MA una ricerca deve scegliere dei modi di essere portata avanti. Guarda che puoi applicare questo ragionamento anche alle ricerca sulla ricchezza dei paesi, sul pil pro capite e su altri aspetti, ogni ricerca è suscettibile di critiche. Sei entrato a gamba tesa scrivendo cialtronata e quindi elevi a cialtronate la quasi totalità degli studi contento tu [SM=g1950677]
_INSIDER_
00lunedì 27 gennaio 2014 11:36
F.Pernigotti, 27/01/2014 11:25:

Sei entrato a gamba tesa scrivendo cialtronata e quindi elevi a cialtronate la quasi totalità degli studi contento tu [SM=g1950677]

Nessuna gamba tesa, sei troppo sensibile. La cialtronata è riferita al modello di ricerca usato per rilevare una tendenza.
Che facebook possa fallire credo sia nell'ordine naturale di ciò che attira o non attira sul web; o evolverà in qualcos'altro oppure sarà sostituito da altro servizio.
Ma non sono d'accordo che a determinare la discesa del social in questione sia il conteggio degli accessi attraverso la digitazione della parola su google. Non è attendibile ed il perchè è stato già spiegato sopra.

Ulisse-77
00lunedì 27 gennaio 2014 14:14
Basta non averlo o non abusarne [SM=g1950684] Per lavoro lo strumento giusto è linkedin.com.
arakata
00lunedì 27 gennaio 2014 14:22
Al di là della smentita o meno dell'impianto scientifico della ricerca effettuata, che Facebook, come qualsiasi altra "moda" sia destinato, non dico a sparire, ma quantomeno a perdere di vigore è ovvio.

Personalmente ho notato una certa disaffezione, nell'ultimo anno, da parte di molti miei contatti, ma è sempre così che accade: arriva la novità, tutti si esaltano e ne abusano, poi piano piano ci si stufa un pò.

Poi, chiaro, rimarrà sempre lo zoccolo duro di quelli che, potendolo fare, lo tengono aperto durante le 8 ore lavorative per fare di tanto in tanto una chiacchiera con qualcuno, condividere pensieri e commentare qualche link di proprio interesse (come avviene col forum per molti di noi).

Detto ciò, non è escluso che a breve un altro genietto di qualche college americano se ne esca con uno strumento social più accattivante o funzionale e che Facebook venga in questo modo sostituito, ma non credo che i social in generale siano destinati a morire, anzi.
In una società nella quale gli individui, causa vite sempre più frenetiche, faticano a ritagliarsi spazi per interfacciarsi coi propri simili nel reale, è naturale che ricorreranno sempre più frequentemente ai social, perchè l'uomo, c'è poco da fare, è un animale sociale e delle interazioni sociali ha estremo bisogno per vivere, siano esse tangibili o no.
arakata
00lunedì 27 gennaio 2014 14:23
Re:
ops, m'era partito lo stesso messaggio due volte... scusate, ho la febbre e sono poco lucida [SM=x2976638]

Non so, vale se lo chiedo qui di cancellare questo secondo post oppure vado a richiederlo nella cartella assistenza? Attendo lumi, sorry [SM=g1950677]

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