Disastro aereo in India, almeno 158 le vittime

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_Thomas88_
00sabato 22 maggio 2010 12:23
New Delhi - Sono 158 le vittime della tragedia di stamattina successa a Mangalore, nello stato del Karnataka. A bordo dell'Air India Express proveniente da Dubai c'erano 160 passeggeri più sei membri dell'equipaggio. I sopravvissuti, scampati miracolosamente dopo essere saltati fuori dalla carcassa, sono otto.
Intanto è stata recuperata la scatola nera. Lo ha reso noto l'agenzia di stampa ufficiale degli Emirati arabi uniti, paese dal quale era partito l'aereo. "La scatola nera dell'aereo è stata recuperata e il direttore generale dell'aviazione civile ha ordinato una commissione d'inchiesta", ha scritto l'agenzia Wam in una corrispondenza dall'India.
Fuori pista dopo atterraggio - I corpi carbonizzati di 60 passeggeri sono stati finora recuperati dalla carcassa del Boeing 737. Tra le vittime ci sono 19 bambini e 4 neonati. Secondo i media indiani, le autorità aeroportuali non hanno ancora reso nota la lista dei 160 passeggeri a bordo provenienti da Dubai. A causa delle condizioni in cui versano i corpi, il processo di identificazione si presenta difficile. Le operazioni di soccorso sono state complicate dalla natura del terreno. Dopo aver sbandato ed essere uscito fuori dalla pista, per cause ancora sconosciute, l'aereo è finito in un avvallamento con una densa vegetazione. Secondo la ricostruzione di uno dei sopravvissuti, Umar Faruk, intervistato da una televisione, "dopo l'atterraggio, l'aereo ha perso il controllo, forse per lo scoppio di un pneumatico, e ha cominciato a sbandare violentemente". In quel momento l'asfalto era bagnato per via della pioggia. L'uomo si é salvato perché si è gettato fuori da un'apertura nella carlinga, che si era spaccata dopo aver urtato delle barriere.
Circa 60 delle vittime appartengono allo stato meridionale del Kerala e ritornavano a casa da Dubai per partecipare a un matrimonio.
Farnesina, nessun italiano a bordo - Non c'erano italiani a bordo dell'aereo della compagnia Air India, uscito di pista e incendiatosi al momento dell'atterraggio nei pressi della città di Mangalore. Lo confermano fonti della Farnesina.
Scalo inaugurato una settimana fa - Il volo, proveniente da Dubai, era pieno di emigrati indiani che lavorano nel Golfo. L'aeroporto di Mangalore, nello stato meridionale di Karnataka, era stato inaugurato appena la settimana scorsa. In particolare, le due piste di atterraggio erano stata allungate per permettere l'arrivo di aerei piu' grandi. Era stato aperto anche un nuovo terminal per passeggeri e per aerei cargo in previsione di un forte aumento del traffico aereo, soprattutto verso il Golfo. Secondo i media indiani, il ministro dell'aviazione Praful Patel aveva proposto lo status di scalo internazionale. E' uno dei piu' gravi incidenti aerei nella storia dell'India. A causa del disastro la leader del partito del Congresso Sonia Gandhi ha cancellato le celebrazioni per il primo anniversario dell'insediamento per un secondo mandato legislativo, il 22 maggio 2009, della coalizione Upa (United Progressive Alliance) guidata dal Congresso.

Fonte: Ansa.It

(richard)
00sabato 22 maggio 2010 17:00
Ultimamente mi sembra che i disastri aerei siano in aumento.....sono sempre dell'avviso che tra le prime cause dei disastri ci sia la cattiva manutenzione dei velivoli!!
AuroraPilot illuminaci!!!
AURORA PILOT
00domenica 23 maggio 2010 13:54
Un'altra vicenda inspiegabile...

L'aereo era un 737-800 consegnato nel 2008 e immatricolato con la sigla VT-AXV, quindi nuovo di pacca, in quanto gli aerei cominciano ad essere "vecchi" solo dopo 25 anni ormai.

Gli aerei della Air India Express sono molto belli perchè ogni aereo ha sul timone di coda una raffigurazione che rappresenta i migliori capolavori indiani.

Da quello che ho sentito, la visibilità era buona (7 kilometri), nessuna nube bassa e vento calmo...insomma condizioni che permettono anche un atterraggio a vista senza bisogno di strumenti di precisione.

E' probabile che quando l'aereo ha toccato la pista con il carrello, una o più ruote siano scoppiate, portando l'aereo ad essere ingovernabile per i piloti...in questo caso una riattaccata sulla pista (il touch and go) non è più consigliabile.






Non è un caso molto raro quello delle gomme che scoppiano all'atterraggio, però in altri casi c'è la fortuna...la pista più larga e lunga, più vie di fuga laterali ed infine non c'è alla fine della pista uno scollinamento incredibile!

Quindi direi che in questo caso la manutenzione non c'entra nulla...o poco, credo sia più un errore di atterraggio (troppo pesante) o una serie di eventi sfortunati.

Rimane il fatto che ultimamente di aerei ne stanno cadendo davvero troppi, se pensiamo che siamo nel 2010.
L'Airfrance A340 uscito di pista a Toronto.
L'AirFrance A330 precipitato al largo del Brasile.
L'Iberia A340 uscito di pista a Quito.
Il cargo A310 messicano precipitato poco prima di atterrare in messico.
L'MD-11 FedEx ribaltatosi all'atterraggio in Giappone.
L'A330 Afriqiah precipitato pochi giorni fa in Libia.
E questo Boeing 737-800 uscito di pista in India.

Poi ce ne sono tanti atri di incidenti, solo che sono di minore entità e non se ne sente parlare molto.


_Thomas88_
00domenica 23 maggio 2010 16:08
Anche io ho sentito le testimonianze al tg dei sopravvissuti ed entrambi affermano che hanno sentito come uno scoppio durante l'atterraggio...quindi uno o più pneumatici sono scoppiati.
Comunque ho visto le riprese aeree della pista: alla fine non c'è uno scollinamento ma un dirupo ricoperto di fitta vegetazione!
AURORA PILOT
00martedì 25 maggio 2010 17:48
Allora ultime news.

Dagli ultimi interrogatori ai controllori e dalla posizione delle manette del 737 risulta che il pilota stesse riattaccando dopo essere atterrato.

Poi sono venute fuori delle particolarità sulla compagnia Air India Express...in questa compagnia i piloti sono OBBLIGATI a fare atterraggi molto morbidi con un fattore di carico minore a 1.65G, il che è veramente, ma veramente poco...il problema è, se si vuole fare un atterraggio morbido bisgona arrivare un po' più veloci del solito e poi far "galleggiare" l'aereo sulla pista a pocchi centimetri fino al contatto.

I controllori hanno detto che l'aereo ha toccato la pista ben oltre il punto stabilito per gli avvicinamenti strumentali (300 metri dopo l'inizio pista), ma ha toccato a circa 600-700 metri dopo l'inizio della pista che è lunga ben 2440 metri.

Quindi diciamo che aveva ancora 1500 metri circa per fermarsi in tempo.

Però...toccando ad una velocità maggiore forse quella distanza non sarebbe stata sufficiente, e il pilota avrebbe ottato per ridare tutta manetta e ritentare l'atterraggio.
Il grosso problema è che sugli aerei c'è un sistema di spoiler che si attivano in automatico quando la pressione sulle sospensioni aumenta, quindi una volta che l'aereo tocca la pista questi spoiler vengono disposti sulla parte superiore delle ali in modo da creare ostacolo all'aria e quindi creare deportanza all'aeromobile.

Quindi se il pilota riattacca deve spinegere le manette al massimo in aanti e levare li spoiler con una leva nelle vicinanze della plancia comandi e ritrarre anche i flaps, in modo da averli come per un decollo normale.
I flap su un 737-800 all'atterraggio arrivano fino a 45 gradi di inclinazione e questo è si comodo per l'atterraggio, ma in caso di decollo creerebbero troppa resistenza all'aria, infatti si decolla di solito con i flaps settati a 15 gradi.

Insomma il pilota in 1000 e qualcosa metri di pista doveva mettere le manette tutte avanti, ritrarre li spoilers e settare i flaps per il decollo con l'aereo che intanto viaggiava a circa 200 km/h su una pista bagnate e forse anche con uno pneumatico scoppiato...una delle peggiori situazioni in cui ci si possa trovare su un aereo!

Diciamo che è stato errore umano come nel 90% degli incidenti aerei, ma rimane l'assurda regola della compagnia dell'atterraggio mordido a 1.65G, il comfort dei passeggeri per me viene meno di fronte alla sicurezza di un atterraggio!!

Se per caso un pilota della Air India Express effettua due atterraggi con più di 1.65G deve essere sottoposto ad esame su un simulatore della compagnia e valutato...ROBA DA PAZZI!

Volete sapere come fa a sapere la compagnia a quanto effettui l'atterraggio?
C'è un sistema a bordo che è tarato secondo gli standard delle compagnie e se uno di questi standard viene superato una piccola stampante dentro la cabina di pilotaggio stampa uno "scontrino" con su scritta data, ora e il problema riscontrato...questo scontrino lo devi allegare al giornale di bordo e presentare alla base operativa della compagnia. Non lo puoi nemmeno distruggere perchè per via telematica arriva direttamente ai computer della base!

Se ne inventano di tutte!!!
_Thomas88_
00martedì 25 maggio 2010 18:20
Grazie per le news Aurora...
Comunque anche a me sembra assurdo privilegiare il confort a scapito della sicurezza, incredibile!
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