Sul blog del Centro Ufologico Ionico Antonio de Comite dà notizia di un articolo comparso il 18 dicembre 1942 sul quotidiano torinese "Stampa Sera", in cui si parla di segnali intelligenti e apparentemente artificiali capitati negli osservatori astronomici di tutto il mondo.
L'articolo del Centro Ufologico Ionico
centroufologicoionico.blogspot.com/2011/09/ricevuto-segnale-extraterrestre-...
Nell'archivio online della stampa è presente l'articolo che riporto interamente.
Dall'immensità dei cieli misteriose voci chiamano
"Dall'immensità dei cieli misteriose voci chiamano Dall'immensità dei cieli misteriose voci chiamano Chi taprà e potrà rispondere? Buenos Aires, venerdì sera. Da parecchi grandi osservatori, come quello dell'Arizona e di Manut Wilson, sono stati segnalati in questi ultimi tempi, alcuni interessanti fenomeni celesti. Sono stati registrati degli strani suoni, sempre eguali e simmetrici, provenienti da misteriose profonde lontananze, calcolate a molte cen» tinaia di migliaia di chilometri. Voci dalle immensità infinite del cieli, suoni che sembrano trasmessi con Intelligente regolarità t che appaiono come in attesa di una risposta che gli uomini della Terra dovrebbero loro rimandare. Le prime volte questi suoni celesti sono stati registrati all'osservatorio di Stare Dala dove il direttore dottor Sternberg li sot topose a diligenti e minuziosi stu di, per stabilirne le caratteristiche e la natura. Alcuni infatti avevano prospettato l'idea che si trattasse di suoni emessi dal fatto naturale della rotazione dei pianeti e delle, stelle, vaganti nell'immensità del mondi: ma questa ipotesi è stata da tutti abbandonata: i corpi ce lesti rotanti nell'infinito non producono e non trasmettono al-cun suono. Queste voci ora registrate, sono libere, individuali, emanate da soggetti distinti, isolati e si potrebbe credere che siano prodotti e trasmessi da meccanismi appositi, lanciate con direzione voluta verso la Terra, da esseri intelligenti. e volitivi desiderosi di comunicare. Gli studi del professor Sternberg avrebbero accertato che tali voci provenivano da un mondo situato nella Via Lattea a centinaia di milioni di Km. dalla Terra. Altre ipotesi vennero avanzate, In seguito a profonde osservazioni, da altri scienziati: tutti concordanti nel fatto che si tratta di vere voci, di effettivi suoni pro> dotti da una causa singola, indi viduale. Vi sono adunque in qualcuno dei mille e mille mondi lontani dal nostro, degli esseri slmili agli uomini, intelligenti, capaci, volitivi, che ci trasmettono dei segnali ed attendono che noi rispondiamo? A questa domanda la generalità degli scienziati risponde affermativamente. Nel lontani mondi, più grandi, più anziani, più ricchi e forti della Terra, vi sono certa mente degli abitanti che rassomi gliano agli uomini. E sarebbe, d'altronde, assurdo e ridicolo il credere che nell'uni verso, immenso, infinito, In cui milioni e milioni di altri corpi celesti si muovono da migliaia di secoli, soltanto questo minuscolo pianeta che è la Terra, debba es sere abitata da esseri ragionevoli ed intelligenti. E' impossibile, assurdo che tutto l'universo debba servire di spettacolo e di comodo all'uomo terrestre e che nessuno altro se ne serva e lo goda. Sono vooi reali, effettive, indi viduate. Che si tenti di rispondere ad esse da parte nostra, è stato pensato da parecchi scienziati che hanno proposto anche il modo tecnico per far arrivare lassù la nostra risposta. A cominciare dal professore Gauss, al radiotecnico Hugo Gernsback, al Litrow, al professore Kuppers, tutti hanno espresso 11 loro pensiero in proposito, proponendo vari mezzi per poterci mettere in comunicazione con gli abitanti degli altri mondi. Per ora è da rilevare il fatto che dai più lontani cieli le voci si ripetono e che 1 nostri scienziati le studiano per comprenderne la provenienza se non il significato: verrà tempo che qualcuno saprà e potrà dare ad esse una risposta.
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(18.12.1942) StampaSera - numero 301"
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Qua la copia anastatica
www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0003/articleid,1611_02_1942_0301_0003_2...
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