Civiltà aliene? Visibili grazie all'illuminazione artificiale, dicono gli astronomi

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AlyxVance
00martedì 1 novembre 2011 17:58
articolo online del 1 novembre 2011 tratto dalla rivista Technology Review del MIT

Le grandi città della Terra sono visibili di notte dallo spazio, grazie all'illuminazione stradale. Probabilmente lo stesso avviene per le città extraterrestri, sostengono gli astronomi.

Le varie fotografie notturne della Terra sono diventate immagini iconiche dell'impatto della razza umana sul pianeta. La gigantesca metropoli di Tokyo, le coste statunitensi a gran parte del Nord d'Europa illuminano il nostro pianeta come una palla di Natale.

Oggi, Abraham Loeb dall'Università di Harvard a Cambridge e Edwin Turner dall'Università di Princeton in New Jersey, hanno fatto notare come sia del tutto ragionevole per una civiltà aliena aver illuminato le proprie città allo stesso modo. Qualunque forma di vita intelligente, evolutasi grazie alla luce emanata dalla stella più vicina, probabilmente dispone di illuminazione artificiale attivata durante le ore di buio.

Tale illuminazione sarà diversa dall'illuminazione naturale. Sulla Terra, l'illuminazione artificiale si divide in due categorie: luce termica, sotto forma di lampadine incandescenti, e luce quantistica, sotto forma di LED (diodo ad emissione luminosa) e luce fluorescente. «Gli spettri della luce artificiale su oggetti distanti probabilmente si distinguono da fonti di illuminazione naturale», dichiarano Loeb e Turner. «L'illuminazione artificiale potrebbe essere un lampione che indica l'esistenza di tecnologia e civiltà extraterrestri».

Ma quanto sarebbe facile localizzare una città su un'altro pianeta? Chiaramente, le luci dovranno essere distinte dai bagliori della stella locale. Leob e Turner hanno suggerito un modo per farlo: la loro idea è osservare le variazioni di luce di un esopianeta mentre ruota attorno al suo astro.

Supponendo che l'orbita sia ellittica, la quantità di luce riflessa cambierà secondo la distanza dalla sua stella. Ma la quantità di luce artificiale rimarrà costante. In questo modo, il flusso totale di luce da un pianeta, sul quale è presente illuminazione stradale, varierà in maniera tale da poter essere misurato diversamente rispetto a un pianeta che non presenta illuminazione artificiale.

C'è una complicazione, tuttavia. «Affinché questa caratteristica sia rilevabile, il lato notturno di un pianeta ha bisogno di avere una luminosità artificiale paragonabile all'illuminazione naturale del lato diurno», dicono Leob e Turner. Ciò sembra piuttosto improbabile, dato che l'illuminazione notturna della Terra è circa 100.000 volte inferiore all'illuminazione durante le ore di luce. Ma siamo agli antipodi di questa nuova forma dei ricerca extraterrestre. Sicuramente emergeranno altre tecniche per individuare le lampeggianti città nei cieli notturni alieni.

C'è un altro tipo di ricerca che potrebbe essere condotto nei dintorni di casa nostra. Con l'aiuto di calcoli approssimativi, Leob e Turner sostengono che i nostri migliori telescopi odierni sono in grado di osservare la luce generata da una metropoli della stessa grandezza di Tokyo, a una distanza di circa 50 AU, ossia più o meno la distanza della Fascia di Kuiper.

Se ci sono delle città lì fuori, potremmo osservarle adesso. «Oggetti artificialmente illuminati nella Fascia di Kuiper potrebbero originare da civiltà di altre stelle vicine», dichiarano Loeb e Turner. I due scienziati sostengono che tali oggetti potrebbero essere stati lanciati dai loro sistemi planetari per poi finire dalle nostre parti. Potrebbero addirittura aver transitato vicino alla Terra, durante il loro corso attraverso il Sistema Solare, prima dell'età dei telescopi. Per questo motivo, Lobe e Turner incoraggiano a studiare lo spettro luminoso degli oggetti nella Fascia di Kuiper.

Forse, in ogni caso, Leob e Turner hanno ideato una nuova ed eccitante ipotesi sulla ricerca di vita intelligente extraterrestre. E alla buon ora, considerando che al SETI c'è bisogno di un'iniezione di nuove idee. I segnali radio terrestri sono in netto declino, poiché le comunicazioni stanno passando dalle onde radio alle fibre ottiche. Ciò mette in dubbio la ricerca di radiosegnali extraterrestri condotta dal SETI.

Grazie ala pletora di esopianeti scoperti, sta diventando sempre più chiaro che la presenza di civiltà aliene potrebbe essere rilevata sfruttando altre teorie. E come Leob e Turner hanno fatto notare, l'inquinamento luminoso è un passo incoraggiante verso la scoperta di nuove idee.

Fonte: http://www.technologyreview.com/blog/arxiv/27302/

La tesi in formato PDF di Abraham Loeb ed Edwin Turner: http://arxiv.org/PS_cache/arxiv/pdf/1110/1110.6181v1.pdf
KOSLINE
00martedì 1 novembre 2011 18:15
bello l' articolo alyx

come ti dicevo su' un altro post ,gli scienziati puntano molto sui telescopi del futuro , per adesso sono l'unico modo per vedere dove non possiamo andare , ma costano tanto specie quelli spaziali , quindi speriamo bene [SM=g1950679]

Mentitore
00martedì 1 novembre 2011 18:20
Scusate e se avessero la vista a infrarossi? [SM=g1420769] Che bisogno avrebbero dei lampioni?
KOSLINE
00martedì 1 novembre 2011 18:31
Re:
Mentitore, 01/11/2011 18.20:

Scusate e se avessero la vista a infrarossi? [SM=g1420769] Che bisogno avrebbero dei lampioni?



certo ottima osservazione , ma' e' un tentativo no' una certezza , fra' l'altro ,anche le sonde che devono emanare luce e' una cosa come un altra non ne seguo il senso del discorso che fanno

pero' mentitore in onesta' penso che il messaggio piu' che diretto sia indiretto , ormai i finanziamenti stanno scarseggiando per queste attivita' , e quindi si cerca di portare Acqua al proprio mulino ,e la parola alieno fa' la sua bella figura ,prima di vedere se' riusciamo a vedere le luci dei pianeti , dobbiamo vedere i pianeti [SM=g1420771] cosa ancora complicata e difficile non per niente riusciamo a malapena a vedere grandi pianeti in maniera spesso indiretta piu' che diretta

lessi anche di un altro studio che prendeva parametri dell atmosfera che ci potevano indicare forme di vita industrializzate su un pianeta , ma' sono sempre cose indicative no certezze [SM=g1950677]


cazz@ro6502
00martedì 1 novembre 2011 18:48
Mah... sentiro' che mi dicono gli amici di it.scienza.astronomia [SM=g8297] mi pare poco credibile che con i sistemi di oggi, dalla terra o dall'orbita terrestre si possa beccare la luce di un lampione acceso su un pianeta abitato (non so ad es) a 60 anni luce... [SM=g1950684]

a me mi puzza di [SM=g8243] perche' altresi' si potrebbe ben dire che cosa orbita per certo attorno a Sirio che e' a soli 8.5 anni luce dalla terra! (ed invece gli astronomi non hanno idea di cosa orbiti nel sistema binario di Sirio)

ps
Tanto per dire Urano non e' proprio dietro l'uscio come il modellino vorrebbe far intendere (pur essendo nel nostro sistema solare) [SM=g1420769]
AlyxVance
00martedì 1 novembre 2011 18:50
KOS, infatti continuo a non capire perché si spendano cifre assurde per gli armamenti. parte di quei fondi potrebbero essere dirottati verso l'esplorazione spaziale, che a mio modestissimo parere vale cento guerre insensate..

Mentitore, aggiungo alla tua riflessione che gli alieni magari nemmeno dispongono di un apparato visivo in primo luogo. per quanto ne sappiamo, potrebbero sfruttare gli ultrasuoni come i pipistrelli!! [SM=g1420770]
UFOONLINE
00martedì 1 novembre 2011 19:30
Alyx hai tradotto tu l'articolo? Nel caso ti dispiace se lo mettiamo on line anche in home page è molto interessante.
(richard)
00martedì 1 novembre 2011 19:34
C'è da considerare anche l'ipotesi eventuale di civilta' extraterrestri sotterranee su altri pianeti il che le renderebbe praticamente invisibili o quanto meno visibili solamente in prossimita' degli accessi alle loro citta'.
AlyxVance
00martedì 1 novembre 2011 19:40
sì l'ho tradotto io. fate pure se volete, io non ho nulla da obbiettare, ci mancherebbe!!
KOSLINE
00martedì 1 novembre 2011 20:21
Re:
cazz@ro6502, 01/11/2011 18.48:

Mah... sentiro' che mi dicono gli amici di it.scienza.astronomia [SM=g8297] mi pare poco credibile che con i sistemi di oggi, dalla terra o dall'orbita terrestre si possa beccare la luce di un lampione acceso su un pianeta abitato (non so ad es) a 60 anni luce... [SM=g1950684]

a me mi puzza di [SM=g8243] perche' altresi' si potrebbe ben dire che cosa orbita per certo attorno a Sirio che e' a soli 8.5 anni luce dalla terra! (ed invece gli astronomi non hanno idea di cosa orbiti nel sistema binario di Sirio)

ps
Tanto per dire Urano non e' proprio dietro l'uscio come il modellino vorrebbe far intendere (pur essendo nel nostro sistema solare) [SM=g1420769]




osservare la luce generata da una metropoli della stessa grandezza di Tokyo, a una distanza di circa 50 AU, ossia più o meno la distanza della Fascia di Kuiper.

non dicono 50 anni luce Cazzaro , parlano di 50 UA, poi per i pianeti su altre stelle vedere oggi la luce delle citta, non e' assolutamente possibile questo anche io posso dirtelo sono sicuro 100% , magari e si potrebbe , loro facevano un ragionamento contorto nel senso nella prima parte parlano del futuro che si potrebbe vedere in questo modo se' ci siano razze aliene se' costruiamo telescopi che permettono cio'magari li e' sfuggito di rimarcarlo [SM=g1420771] ,poi parlano della fascia di kuiper che per loro puo' stare qualcosa perche' per oggi i nostri telescopi possono vedere luci come le citta metropoli fino a quella distanza magari dicono sta' qualcosa di artificiale costruita dagli alieni , insomma na strunzat per me' questa ultima cosa , ma se' rileggi con attenzione loro stessi dicono che oggi non e' possibile vedere pianeti cosi bene a quelle distanze [SM=g1950677]


KOSLINE
00martedì 1 novembre 2011 20:27
Re:
AlyxVance, 01/11/2011 18.50:

KOS, infatti continuo a non capire perché si spendano cifre assurde per gli armamenti. parte di quei fondi potrebbero essere dirottati verso l'esplorazione spaziale, che a mio modestissimo parere vale cento guerre insensate..

[SM=g1420770]



e si come ti quoto Alyx [SM=g1950679]


AlyxVance
00martedì 1 novembre 2011 22:07
sì, per ora, stando a quanto dicono i due astronomi, saremmo in grado di osservare oggetti nella Fascia di Kuiper, che è relativamente vicina al nostro pianeta. al momento non si parla in termini concreti di osservazioni extrasolari, ergo di anni luce..

tutta la teoria è ancora in fase di sviluppo, e a quanto pare ci sono alcuni ostacoli da aggirare. in ogni caso, credo che sia una possibilità molto interessante..
KOSLINE
00martedì 1 novembre 2011 22:27
Re:
AlyxVance, 01/11/2011 22.07:

sì, per ora, stando a quanto dicono i due astronomi, saremmo in grado di osservare oggetti nella Fascia di Kuiper, che è relativamente vicina al nostro pianeta. al momento non si parla in termini concreti di osservazioni extrasolari, ergo di anni luce..

tutta la teoria è ancora in fase di sviluppo, e a quanto pare ci sono alcuni ostacoli da aggirare. in ogni caso, credo che sia una possibilità molto interessante..



guarda Alyx con me', sfondano una porta aperta, amo qualsiasi cosa si pensi di fare per esplorare lo spazio , ma' l'articolo non riesco a capire se' e' stato scritto male de chi ha fatto l'intervista , ho e' un po' forviante a posta per spronare la gente su' tematiche che aime vengono messe un po' da parte causa crisi , anche il Seti ultimamente sentivo che ha scrutato solo una piccolissima parte del cosmo , ci sarebbero ancora migliaia di anni di studio per poter srcutare una piccola fetta del cosmo , quindi questi sono progetti che non possono dare risultati immediati ma nel tempo, magari si' ,solo che la societa' e' limitata alla visione immediata delle cose ,e' un limite che cozza con la realta delle cose di quando si parla di spazio essendo infinito ci vuole pazienza tanta pazienza [SM=g1420769]

speriamo che porti qualcosa di buono ,ti passo una scoperta fatta poco tempo fa' da una ragazza di 22 anni le cui scoperte potrebbero far costruire telescopi super potenti rispetto ad ora ufoonline.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd...


AlyxVance
00martedì 1 novembre 2011 22:51
KOS, sicuramente nell'articolo ci sono anche le opinioni personali dell'autore (il cui nome non l'ho trovato lì sulla pagina). significativo è il tono con cui si parla del SETI: praticamente sarebbe una causa persa, o quasi..

ma personalmente sono d'accordo che al SETI vadino affiancate altre teorie e progetti. a me sembra riduttivo cercare forme di vita intelligenti in un'unica maniera, ossia prendendo in considerazione un eventuale (fantomatico?) traffico radio alieno. ergo ben vengano idee alternative. l'importante è cominciare a pensarci concretamente, anche se non ci saranno risultati immediati, come hai giustamente ricordato. del resto, come si possono pretendere risultati immediate in un simile campo di ricerca??

e grazie per il link!! una ragazza così giovane che contribuisce alla scienza sinceramente mi fa sentire una nullità!! [SM=g1950691]
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