Chi copre un bambino che ha freddo ?

Il bimbo ha freddo, chi lo copre? La campagna per la Siria

Mettiamo un bambino infreddolito alla fermata dell'autobus e vediamo chi si prenderà cura di lui. E' questa l'idea alla base dello spot dell'associazione norvegese SOS Mayday che intende "testare" la bontà dei norvegesi. Le immagini riprese con una telecamera nascosta servono a sensibilizzare l'opinione pubblica sulle difficoltà che affrontano i più piccoli in Siria, dove gran parte delle casa non può contare su un riscaldamento funzionante. L'associazione si propone di raccogliere fondi per acquistare coperte e abbigliamento che aiutino i bambini siriani a superare le notti più fredde

Bella iniziativa e bella pubblicità.

Però io quando ci chiedono di aiutare persone che vivono in altri paesi (e la cosa accade abbastanza spesso perchè pubblicità di aiuto ne fanno vedere tante) mi pongo una domanda:
loro aiuterebbero me se ne avessi bisogno?
Rispondete a questa domanda e decidete come agire.

Thomas questa volta non concordo. Premesso che io non partecipo mai ad aiuti economici ad altri paesi perché sono convinto che dell'offerta che farei solo una piccola parte forse arriverebbe a destinazione, il resto è mangiato da queste associazioni onluss su cui forse bisognerebbe indagare un po, i soldi li spendono in pubblicità, volantini, lettere e spese varie.
Non concordo per il semplice fatto che se posso aiutare qualcuno lo aiuto, che senso ha chiedermi se lui mi avrebbe aiutato nel caso in cui le nostre posizione fossero state rovesciate? Io cerco di non farmi influenzare troppo dal parere e dal comportamento degli altri, se reputo giusto fare una cosa cerco di farla, se è giusto aiutare una persona in difficoltà la aiuto anche se so che lui forse non mi avrebbe aiutato. In pratica non mi porrò mai una domanda del genere sia perchè è impossibile sapere la risposta, la si puo solo immaginare, sia perchè se anche la sapessi per certo non esiterei comunque a dare una mano.

Nei paesi nordici le pubblicità sono fatte molto bene, il messaggio è forte e chiaro. Io conosco per mia origine una realtà di bambini che vivono anche peggio dei siriani in alcune zone di città del messico e le zone limitrofe all'aglomerato urbano. Dobbiamo aiutare tutti gli esseri umani a fuggire dalla guerra, dalle carestire, dalle umiliazioni, dalla violenza. Ma esiste un vero posto sicuro nel mondo....secondo me no.

Thomas non ha tutti i torti...
ormai siamo bombardati di pubblicità su questi bambini, chi è morente, chi è colpito da gravi malattie,non se ne può più!
e poi state attenti, perchè alcune associazioni che affermano di raccogliere fondi per la loro tutela sono in realtà associazioni fantasma!! e i vostri soldi se li intascano loro!

Volete fare beneficenza?
fatela di persona a chi è più sfortunato di voi.
Guardetevi attorno, la gente che ha bisogno di una mano è ovunque!

uando, 20/02/2014 19:13:

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Thomas questa volta non concordo. Premesso che io non partecipo mai ad aiuti economici ad altri paesi perché sono convinto che dell'offerta che farei solo una piccola parte forse arriverebbe a destinazione, il resto è mangiato da queste associazioni onluss su cui forse bisognerebbe indagare un po, i soldi li spendono in pubblicità, volantini, lettere e spese varie.
Non concordo per il semplice fatto che se posso aiutare qualcuno lo aiuto, che senso ha chiedermi se lui mi avrebbe aiutato nel caso in cui le nostre posizione fossero state rovesciate? Io cerco di non farmi influenzare troppo dal parere e dal comportamento degli altri, se reputo giusto fare una cosa cerco di farla, se è giusto aiutare una persona in difficoltà la aiuto anche se so che lui forse non mi avrebbe aiutato. In pratica non mi porrò mai una domanda del genere sia perchè è impossibile sapere la risposta, la si puo solo immaginare, sia perchè se anche la sapessi per certo non esiterei comunque a dare una mano.

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Uando non pensare che sono senza cuore.
Se posso anche io do sempre una mano e non mi tiro indietro. Però la faccio di persona.

Forse mi sono spiegato male prima.
Io facevo riferimento all'aiuto indiretto, quello chiesto tramite pubblicità. E sono scettico proprio per il motivo che hai detto tu:
quei soldi non arriveranno mai a chi ne ha bisogno, almeno non tutti.
Per di più non mi butterò mai ad aiutare persone lontane da me; ci sono tante persone a me vicine che hanno bisogno di aiuto e bastano e avanzano.

Una sola persona non può salvare il mondo ma se tutti aiutano i pochi che gli stanno vicini il mondo sarebbe migliore.

Qui siamo in pieno accordo, aiutare chi ci sta vicino è preferibile piuttosto che fare un'offerta con un bollettino postale.
Senza mai porsi la fatidica domanda, però!

Diciamo la verità cosa abbiamo fatto noi di più di loro per nascere in un paese sviluppato? Quale merito abbiamo di poter usufruire di uno stato sociale migliore? Noi utilizziamo bene o male il 70% delle risorse del pianeta, con una distribuzione della richezza che non rispetta in nessun modo un indice reale di merito.
Aiutare quelle popolazioni vuol dire riconoscere che per decenni, noi abbiamo avuto un benessere che non ci è dato dal merito ma dalla fortuna. Thomas ha ragione, a parti invertite neanche loro ci aiuterebbero e si farebbero le stesse domande.
Ma tu devi agire come è giusto non come avrebbero fatto gli altri. Per il lavoro che faccio mi trovo spesso nelle situazioni in cui vedo come gira il denaro, chi ne ha non ha problemi a farne altro, i soldi attirano altri soldi. Chi è fuori dal circuito non può saltare la scala sociale. Il punto è questo essere solidali significa essere consapevoli.

Poi sulle onlus e sulle ong alcune sono pessime e ci fanno la cresta, ma altre no. Comunque bello il video, e soprattutto chi è la bionda che si spoglia a metà filmato
Che grazia e che corpo e che gnocca

Vojo tornà bambino e avere tanto tanto freddo