Caselle, 1973

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AlessandroCacciatore
00domenica 25 dicembre 2011 16:39
Uno dei migliori casi italiani
L'avvistamento avvenuto a Caselle nel 1973, è secondo moltissimi ricercatori italiani, uno dei più incredibili e attendibili casi mai avvenuti nel nostro paese, abbastanza da far dubitare gli ultra-scettici ufologi del CISU.

I punti cruciali:

-Avvistato un oggetto luminoso di forma sferica
-Confermata presenza dell'UFO sia ad occhio nudo, sia tramite strumentazione radar, da parte contemporanea di ben due torri di controllo: l'aeroporto di Caselle e la base militare di Mortara
-Conferma da parte di più testimoni, piloti civili e militari
-Testimonianza di vitale importanza da parte del pilota Riccardo Marano, che cercò di inseguire l'UFO in volo
-Conferma dell'incredibile tecnologia del velivolo non identificato, mostrando comportamenti assolutamenti impossibili per qualsiasi velivolo terrestre. Il velivolo riuscì da una quota di qualche centinaio di metri, a raggiungere i circa 5.000 metri di altitudine nel giro di due secondi

Il caso, ampliamente documentato, qui: www.ufo.it/testi/caselle.htm
AlessandroCacciatore
00domenica 25 dicembre 2011 17:03
Da notare di come nel 2009, la nostra aeronautica ha declassificato i dossier e i relativi tracciati radar riguardo questo caso, confermando la presenza di un velivolo non identificato.

www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=134098
ufologo 555
00domenica 25 dicembre 2011 18:29
Fu mandato all'inseguimento addirittura il pilota personale di Agnelli (visto che il primo che sta sù può andar a vedere) e lo descrisse molto grande.


saturn_3
00domenica 25 dicembre 2011 19:12
Altro caso interessante. Nel link si legge ovviamente anche la versione più scettica...Possibile che nel caso del '73 i tracciati radar siano stati echi riferibili ad aberrazioni strumentali o a errori degli operatori? E che il pilota sia stato coplito da "illusione autocinetica"? Riguardo l'altro link sarebbe interessante visionare i contenuti dei dossier declassificati dall'aeronautica militare con relativi tracciati radar. Possibile che si tratti sempre di echi? 400 sono parecchi...
ufologo 555
00domenica 25 dicembre 2011 19:13
Non diranno mai niente (come non potevo dire nulla io ...)



AlessandroCacciatore
00domenica 25 dicembre 2011 19:20
I tracciati radar gli ha il CUN, vediamo se posso farmeli passare, dato che purtroppo non sono poi tanto aperti a pubblicare il loro materiale più interessante. Ufologo, te per caso hai i tracciati sotto mano? Riguardo al caso, sì, è stata avanzata anche l'ipotesi così dire "scettica" ma fondamentalmente è quella meno probabile, anche perché più radar hanno interccettato il velivolo, e più piloti hanno avvistato l'UFO. Non credo davvero che Marano abbia avuto un'allucinazione, è forzata come teoria, un pò come quella dei radar; quando non avvistano nulla vanno bene, quando interccettano un UFO, allora son problemi tecnici. Come anche detto dal CISU, il caso resta inspiegato.
ufologo 555
00domenica 25 dicembre 2011 19:58
No, non ho nessun tracciato radar ma ho le confidenzze dei piloti (nostri, che si trovavano da quelle parti)...

Comunque si vedono le tracce nei vari video postati, no?


AlessandroCacciatore
00domenica 25 dicembre 2011 20:51
Curioso. Ti hanno mai raccontato qualcosa di interessante a proposito?
ufologo 555
00lunedì 26 dicembre 2011 17:47
Chi ha visto (o è stato inviato a ... vedere, ) sì ...
Caccia scortati per qualche minuto da "Luci" misteriose a finaco; "Luci" irraggiungibili ...
Comunque il "Caso Marcelletti" è emblematico. Ora ex Gen. in pensione, già membro del CUN.



AlessandroCacciatore
00lunedì 26 dicembre 2011 18:17
Sì conosco il caso, uno dei migliori per quanto mi riguarda. Mi sembra che tu ne abbia già parlato.
ufologo 555
00lunedì 26 dicembre 2011 18:23
Sì, qui e anche al primo post della prima pagina di www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=2064&whichpage=1
Trovi tutto e con tanto di indice degli argomenti ... [SM=g1420769]

(Perché qui, su "Stranezze Spaziali" non ho chi mi aggiorna l'indice ...)










AlessandroCacciatore
00lunedì 26 dicembre 2011 18:30
Ottimo lavoro Massimo, continua così.
ufologo 555
00lunedì 26 dicembre 2011 18:38
Avevo provato a fare una cosadel gnenere anche al forum del CUN ma mi hanno dato della "prima donna"! Mah, valli a capire ...Così, oltre ad averli mandati affanCUN mi sono anche cancellato dall'iscrizione. [SM=g1950684]

Il mio intento era quello di far conoscere il Problema UFO in giro (per chi non ne fosse del tutto a conoscenza), tutto qui. Altri intenti, non ne ho ... [SM=g6794]



AlessandroCacciatore
00lunedì 26 dicembre 2011 18:43
Sì ricordo. Sul forum CUN ci son tornato da poco, però non c'è più l'attività di un tempo, peccato.
AlessandroCacciatore
00lunedì 26 dicembre 2011 18:58
Tornando in topic.

Articolo comparso sulla stampa il primo dicembre del '73

Un oggetto abbagliante nel cielo di Caselle

Racconto del pilota torinese che inseguì il disco volante
Gli diede la caccia con il suo "Piper" fino all'altezza di Voghera, poi l'Ufo sparì con una impennata verticale - Le sue parole sono confermate dal comandante dell'aeroporto militare

Sensazionale «avvistamento controllato» di un oggetto volante su Caselle, ieri verso le 19. Ecco che cosa è avvenuto.
Il pilota Riccardo Marano, 28 anni, residente a Torino, pilota professionista da cinque anni, dipendente di una società, proprietario di un aereo personale, stava tornando in volo da Genova sul suo « Piper ». Mentre si accingeva ad atterrare all'aeroporto di Caselle ha fatto l'incontro straordinario.

Il radar

Egli racconta testualmente: «Stavo volando per rientrare quando la torre di controllo dell'aeroporto di Caselle mi ha avvertito che un oggetto non identificato era fermo a 400 metri circa dal suolo sul segnale di avvicinamento al sentiero di discesa. Ho mantenuto la guida e mi sono fatto dirigere da terra perché non lo vedevo ancora. Il radar da terra segnalava una macchia di intensità pari a quella di un DCS. « Quando sono giunto ad una distanza di 3500 metri dall'oggetto, l'ho visto. Mi è parso come un enorme globo luminoso. Emanava un bagliore accecante che andava dal violetto all'azzurro, fino ad assumere toni rosso granata. Ho tentato di avvicinarmi ulteriormente, ma' subito la palla luminosa si è allontanata mantenendo la stessa distanza da me. Si muoveva continuamente ed in modo strano alzandosi ed abbassandosi. In un primo momento ho pensato che fosse il mio apparecchio a "ballare", ho creduto che gli strumenti fossero impazziti. Invece no, tutto regolare. L'oggetto ha- cominciato d dirigersi verso Genova. Procedeva ad'una velocità regolare di circa 900 chilometri orari.
« Io, con il Piper lo inseguivo inutilmente nonostante fossi al massimo delle possibilità del mio aereo.
Ad un certo punto mi sono alzato in quota ed allora l'ho visto di sotto. Ho fatto una picchiata anche per prendere maggiore velocità ed intercettarlo, ma con un'assurda deviazione l'oggetto si è portato in perpendicolare sopra di me. La caccia è durata fino al limite della mia autonomia di volo. Su Voghera ho dovuto decidermi a rientrare. Stavo finendo il carburante. Ho fatto ancora un ultimo tentativo per avvicinarmi ed il globo luminoso è partito velocemente in verticale, continuando poi la corsa verso Genova: lasciava dietro di sé una scia rossastra che cambiava continuamente di intensità ».
Il colonnello Rustichelli, comandante dell'aeroporto militare di Caselle ha confermato l'episodio. « Ieri sera, un "punto materiale", luminoso di luce non eccessivamente intensa, era realmente fermo o si muoveva a velocità estremamente limitata un miglio o due in direzione ovest. Si è spostato poi con movimento tento, graduale sempre in direzione ovest fino a quattro miglia verso l'imbocco della Valle di Susa. Il pilota di un "Pyper" è riuscito ad avvicinare l'oggetto fino ad un miglio e mezzo circa. Allora il "punto materiale" prendeva velocità e si allontanava alzandosi in quota.
Conferma dell'esistenza di questo « oggetto » si è avuta anche da un altro radar dell'aviazione militare. Piloti, personale di bordo e passeggeri del volo AZ 043 dell'Alitalia diretto a Roma e in partenza da Caselle alle 18,45 hanno potuto osservarlo a lungo.
L'aereo di linea ha avvistato l'Ufo- sulla sua linea di volo ed ha tentato.di avvicinarlo mentre si dirigeva verso Genova, ma ha dovuto accontentarsi di seguirlo a distanza fin sul capoluogo ligure.
Il colonnello Rustichelli ci ha detto ancora: «L'oggetto somigliava ad una stella di luce non molto intensa. Effettivamente si tratta di un caso molto interessante. Qualcosa dì positivo c'è se ha lasciato tracce sui radar».

Striscia rossa

Dalla torre di controllo di Caselle il personale ha osservato a lungo l'oggetto" fermo (o quasi fermo) nel cielo. « Quando si è allontanato — ci hanno detto — tracciava una striscia rossa. Mai vista una cosa simile ».
Da alcune settimane giungevano segnalazioni di un oggetto misterioso di intensa luminosità, di volta in volta avvistato in diversi punta della città. Non si era riusciti però ad avere informazioni ufficiali precise, o soltanto completamente attendibili. Restava l'impressione che si trattasse di fenomeni di suggestione.
Gli «avvistamenti controllati » sono abbastanza rari, sebbene ormai avvengano nel mondo con relativa frequenza. Quello di ieri a Caselle per ampiezza e soprattutto per le fonti insospettabili, ha particolare importanza. E' fuori dubbio che l'oggetto misterioso a quell'ora nel cielo c'era, e con tali caratteristiche da non essere confondibile con i soliti palloni-sonda o oggetti meteorologici vari. S'aprono cosi le vie alle supposizioni ardite. Quelle che hanno fatto la felicità degli scrittori di fantascienza ma che anche più realisticamente fanno parte delle « prove » dell'esistenza dei dischi volanti che gli uffici dell'aeronautica militare di quasi tutti gli Stati ormai vanno raccogliendo da tempo.

Mario Bariona

Articolo rilasciato in licenza Creative Commons - Editrice La Stampa S.p.A.
Autore: Mario Bariona

Altro che allucinazioni o guasti radar, quello inseguito dal pilota era un UFO a tutti gli effetti. Non resta che trarre due conclusioni:

- velivolo sperimentale

- velivolo alieno

Non ci sono altre spiegazioni.
AlessandroCacciatore
00lunedì 26 dicembre 2011 19:02
Altro articolo comparso sulla Stampa, il 3 dicembre 1973

Psicosi collettiva o sensazionale realtà?

Rivisto sopra Caselle
«L'UFO fotografato sopra non era il solo»

Alle tre di questa notte il « disco volante » era ancora nel cielo di Caselle. E' stato notato dal personale civile e militare dell'aeroporto. Ha sostato per una decina di minuti e i in molti hanno potuto osservare le evoluzioni « impossibili » del globo luminoso.

Anche nel tardo pomeriggio di ieri, verso le 19 circa, altre persone hanno potuto osservare « l'oggetto » sul cielo della collina, sopra il fare del Colle della Maddalena, fra cui un autista dell'azienda tramviaria della linea 54 che fa servizio in collina.

« Ero appena arrivato al capolinea — ha detto Antonio Canzonieri, 45 anni, via Cibrario 56 — ho visto e con me l'hanno visto tutti i passeggeri, una ventina . di persone, uno strano globo di luce, o per meglio dire, i globi erano due, uniti fra loro da una luce bluvioletta.

« E' salito sopra il faro ed ha cominciato ad andare su e giù. Ero sgomento. Non ho mai sofferto di allucinazioni. Mi sono guardato intorno e due ragazze, due studentesse che conosco perché tutti i giorni prendono il mio autobus, erano pallide e guardavano anche loro il cielo spaventatissime.

« Il disco, improvvisamente ' — ha continuato l'autista — è salito in verticale, virando sulla destra ad una velocità incredibile. « Quando l'oggetto volante è partito, pareva girare su-se stesso ed ha assunto la forma ovoidale. Non ho visto tutto ciò da solo, lo stesso fenomeno è stato osservato da altre venti persone ».

Dopo ogni avvistamento di oggetti volanti scatta un meccanismo che provoca psicosi di massa. Gli avvistamenti di globi, palle, sigari, si moltiplicano. Ma c'è chi giura, come gli osservatori di ieri, di avere scorto il « disco », ed è gente che asserisce di non essere" inai stata vittima di allucinazioni. n.b.

Dall'inviato

Susa, 3 dicembre.
L'Ufo fotografato dall'universitario Franco Contin nel cielo della Valle di Susa sarebbe una «nave madre» dalla quale partono e vi fanno ritorno dischi volanti da ricognizione molto più piccoli e veloci.
«Domenica — spiega Alessandro Contin, 29 anni, laureando in biologia — ero con mio fratello e la sua fidanzata in piazza IV Novembre quando abbiamo rivisto sul Frais il disco che. Franco era riuscito a fotografare il giorno prima, il 24 novembre.

Non lo abbiamo visto soltanto noi. Lo hanno notato anche un militare e due bambini. Anzi ricordo che uno dei ragazzini disse che l'Ufo era uguale a quello che aveva visto la sera prima sopra Novalesa. L'oggetto era fermo sulla cresta del monte».

I tre giovani sono corsi a casa per cercare di osservare il disco volante con un telescopio e, possibilmente, per fotografarlo.una seconde-volta.
•Fra»coi Contin aveva già la macchina fotografica pronta, una Nikon F caricata con una pellicola ultrasensibile, 2475 Recording, ed il teleobbiettivo da 200 millimetri, come la sera precedente.

« Siamo arrivati sul terrazzo — spiegano i due fratelli — ma non abbiamo fatto in tempo né a fotografarlo né a puntare il telescopio. L'Ufo, una specie di grossa saponetta incandescente, era fermo sul Gran Seren. Qualche secondo dopo è partito in direzione di Bardonecchia. Si è portato in quella zona tracciando una linea- retta, poi è sceso, verso. terra descrivendo un angolo di 90 gradi ». Qualche minuto più tardi i fratelli Contin e la ragazza hanno visto un'altra palla luminosa « sorgere » dietro il Frais. « Non era quello di prima — dicono i tre — ne siamo sicuri. Era sulla stessa zona ed alla medesima distanza, circa cinque chilometri da dove ci trovavamo, ma non aveva le stesse caratteristiche di quello visto pochi minuti prima.

L'ultimo Ufo era notevolmente più piccolo, e di colore diverso. Diciamo. leggermente meno luminoso. Ma la caratteristica che lo differenziava sostanzialmente da quello precedente è un'altra cosa. Si muoveva in modo diverso. E' difficile da spiegare. Era anche molto più veloce. Si è mosso lentamente nel cielo per circa un minuto, poi ad una velocità fantastica è partito in direzione di Bardonecchia, proprio come aveva fatto l'altro, quello più grande. Il piccolino, chiamiamolo così, si è mosso ad una velocità molto superiore. Anche lui è poi calato improvvisamente verso terra esattamente nella zona dov'era sceso il primo ».

I fratelli Contin e la ragazza pesano le parole. Non vogliono passare per visionari o mitomani. Hanno ribadito di non aver « mai creduto a certe cose, di non sostenere che esistono gli extraterrestri, i marziani ».

Dice Sandro Contin: « Secondo me l'unica spiegazione possibile è questa.
Il primo disco, quello fotografato da mio fratello, potrebbe essere una nave madre, alla quale si appoggiano quelli che potrebbero essere definiti piccoli veicoli da ricognizione, come il secondo che abbiamo visto. Ma non tocca a noi fare supposizioni. Non siamo i soli ad aver seguito questi fenomeni.

Gli UFO sono stati seguiti con radar e da persone molto più qualificate di noi. Possiamo soltanto dire che non è sempre lo stesso UFO quello che si vede, che uno è molto grande e l'altro è più piccolo, che ha un aspetto diverso ed è molto più veloce

Umberto Zanatta

Articolo rilasciato in licenza Creative Commons - Editrice La Stampa S.p.A.
Autori: n.b. - Umberto Zanatta

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Assoluto segreto militare sull'avvistamento di Caselle
Messi in allarme anche i "caccia, per intercettare il misterioso Ufo
Piloti di aerei di linea e del "Piper" che ha insegutio l’oggetto volante fino a voghera ed i tecnici dei radar sono concordi : “Non abbiamo mai visto una cosa simile”

(Dal nostro inviato speciale)
Mortara, 2 dicembre.

Il segreto militare circonda il caso dell'Ufo avvistato alle 19 di venerdì scorso a Caselle e inseguito fino a Voghera dal pilota torinese Riccardo Marano di 28 anni che era in volo su un « Piper ». Il maggiore Cespa, che comanda la centrale radar di avvistamento militare di Mortara, ci riceve, ma ha tutta l'aria di cascare dalle nuvole. «No — dice — noi non abbiamo visto nulla; il radar non ha individuato alcun oggetto misterioso. Credo che a Torino lo abbiano individuato soltanto a vista. Ah, non è vero? Lo hanno notato sul radar? Vede, non ne so proprio nulla ad eccezione di ciò che ho letto sui giornali ». Il comandante del DC9 che arrivava da Parigi, volo AZ 325, pilota Giovanni Mezzalami, abitante a Ostia, 10 anni di servizio nell'aviazione militare ed 8 in quella civile, dice: « Dalla torre di controllo di Torino ci hanno detto che il loro radar e anche quello militare di Mortara vedevano il misterioso oggetto volante ». Dalla torre di controllo di Caselle come sempre quando si avvistano velivoli di cui non è certa l'identificazione vengono immediatamente avvertite la 1” Regione aerea militare e le centrali di avvistamento militare di Mortara, di Capo Mele e di Linate che si mettono in stato di allarme e danno l'allerta ai « caccia » per l'eventuale intercettazione. Via radio si chiede al velivolo che si faccia identificare. In caso di silenzio scatta l'allarme e partono i « caccia ». Sarebbe strano che il normale piano di emergenza non fosse scattato ieri. Risulterebbe invece che tutto si sia svolto come previsto nonostante i dinieghi ufficiali.

All'ora dell'avvistamento dell'Ufo nel cielo di Caselle c'erano tre aerei: il « Piper » del pilota Marano, il DC9 AZ325 proveniente da Parigi e il DC9 AZ043 diretto a Roma con il comandante Traquillio. Uno dei due aerei di linea ha trasmesso il seguente messaggio radio alla torre di controllo: « Vedo un oggetto luminoso a luce intermittente a 4 miglia in coda. Non oso avvicinarmi. Passo al largo ».

E' stato allora che alla torre di controllo hanno cominciato a preoccuparsi di quella strana luce pulsante che già qualcuno aveva notato ad occhio nudo. Veniva avvertito il radar di Mortara. La risposta sarebbe stata affermativa: anche loro osservavano lo strano oggetto che procedeva in modo pazzo; faceva spostamenti bruschi a scatti orizzontali e verticali ed a velocità elevatissima: circa 4 mach (quasi 5 mila chilometri orari), una velocità che raggiungono soltanto i missili. Non è stato possibile rintracciare il comandante Traquillio che seguendo la rotta per Genova lo ha avuto a prua da Torino fin quasi sul mare ed ha potuto osservarlo per lungo tempo.

Il comandante Mezzalami dice: « L'ho visto nonostante me lo segnalassero dalla torre di controllo quando sono stato sui 300 metri da terra. Ho potuto osservarlo mentre scendevo e poi bene quando rullavo sulla pista. Era molto più luminoso di una stella, anche più di un satellite. Sembrava all'altezza delle montagne che circondano Torino. Non ho notato intermittenza nell'emanazione della luce. Non faccio ipotesi; dico solo che si tratta di una cosa strana. Ma altre volte abbiamo notato cose strane che poi si sono rivelate palloni sonda, satelliti, addirittura stormi di uccelli. Chi può saperne di più è il pilota di quel Piper che lo ha inseguito ».
Quando Riccardo Marano si è avvicinato il più possibile, circa 3500 metri all'oggetto luminoso e se lo è visto passare da prua in coda in meno di un « amen » e poi partire in verticale ad una velocità incredibile; nel comunicare con la torre ha cambiato tono di voce. Nonostante sia un pilota con all'attivo anni di esperienza, ha avuto un attimo di emozione. Quel gioco a rimpiattino avrebbe potuto anche rivelarsi molto pericoloso. Non lo dice apertamente perché « quando nel nostro mestiere s'incomincia a parlare di dischi volanti, si è subito guardati in modo strano ». Cosi preferisce dire che quell'oggetto misterioso « era un globo luminoso che emanava bagliori che andavano dal violetto all'azzurro al rosso, che procedeva in maniera sconcertante come non può fare un aereo, né un pallone sonda, né qualuque altro genere di oggetto volante conosciuto. Poi, sia quello Rilasciato dai ra e ha inseguito l'oggetto "Non abbiamo mai vis che pitori dopo cinquan volante fino a Voto una cosa simile" vuole: l'oggetto c'era, era reale e i radar lo hanno segnalato a lungo ».

Anche per i radaristi i movimenti dell'oggetto misterioso erano assolutamente assurdi. Le sue dimensioni per un occhio addestrato come il loro alla lettura dello strumento apparivano simili a quelle di un DC 8. Per cui quando si parla di « punto materiale » si dice « punto » per modo di dire; è un termine tecnico.

Il colonnello Rustichelli che comanda l'aeroporto militare di Caselle dice: «Si è spostato in direzione Ovest a circa quattro chilometri dall'imbocco della Valle di Susa. Somigliava ad una stella di luce non molto intensa». Numerose segnalazioni giungono da tempo dalla Valle di Susa. Fra quanti sostengono l'esistenza dei dischi volanti è diffusa la convinzione che il Musine sia un punto di riferimento o di attrazione per questi oggetti misteriosi. Perché? Hanno una spiegazione che ognuno può prendere per buona o meno: è una montagna radioattiva.

Mario Bariona

Articolo rilasciato in licenza Creative Commons - Editrice La Stampa S.p.A.
Autore: Mario Bariona

Uno studente universitario racconta la sensazionale avventura
Ha fotografato il disco volante fra i monti della Valle di Susa
"L'oggetto era immobile nel cielo poi scomparve, filando a velocità vertiginosa, verso Bardonecchia”


Lo studente universitario Franco Contin che ha fotografato il disco volante mentre, luminosissimo, solcava il cielo della Valle di Susa

(Dal nostro inviato speciale)
Susa, 2 dicembre.
Un UFO («Unidentified' flying object », cioè oggetti volanti non identificati, come chiamano i dischi volanti al Pentagono) è stato fotografato il 24 novembre sopra il colle del Frais da un universitario, Franco Contin, 23 anni abitante a Susa in piazza IV Novembre 14.

« Era un sabato pomeriggio — racconta — La mia fidanzata mi ha indicato un grosso punto luminoso che si muoveva nel cielo. Ci siamo fermati e l'oggetto è sparito dietro il Frais, diciamo sul Gran Seren. Ma dopo un attimo è ricomparso. Si alzava e si abbassava. Ho capito che non poteva essere una stella od un pallone sonda. Sono corso a casa ed ho preso la macchina fotografica con un teleobiettivo da 200 millimetri ». « Quando siamo usciti — spiega Margherita Belmondo, 21 anni, abitante a Torino in corso Giovanni Agnelli 126, iscritta alla facoltà di Matematica — il disco non c'era più. Ho suggerito a Franco di provare a salire sulla montagna e con l'auto siamo andati a Giaglione. Erano le sette quando l'oggetto è ricomparso. Per un attimo è stato immobile nel cielo poi ha cominciato a muoversi lentamente. Prima era luminosissimo, poi lentamente si è oscurato. Dopo un attimo si è ancora trasformato in un puntino rosso ed un momento dopo in una palla infuocata ».

Franco Contin è riuscito a scattare nove fotogrammi poi l'«Ufo» si è allontanato ad una velocità «incredibile». «Ha rallentato — dice l'universitario — quando era in direzione di Bardonecchia.

Prima ha tracciato nel cielo, linea retta, poi con un angolo è sceso lentamente verso terra. Penso che fosse all'incirca all'altezza di Bardonecchia ».

Poche ore dopo Franco Contin era nel suo laboratorio fotografico. « Quando ho tirato fuori il negativo dal bagno, sono rimasto esterrefatto. Quello che ad occhio nudo era una palla luminosa, sul negativo aveva una forma ben delineata. La sorpresa più grande l'ho avuta però quando ho stampato le fotografie: io non credo certamente ai marziani, ma quello che ho visto non trova una facile spiegazione. Non è un aereo, non e un pianeta, non è un pallone sonda ».

Il giorno dopo, domenica 25 novembre, Franco Contin e Margherita Belmondo hanno rivisto l'oggetto misterioso. Sono corsi a casa e con Sandro Contin, 29 anni, laureando in biologia, sono saliti sul terrazzo per meglio seguire le evoluzioni dell'UFO.

« lo ero ancora scettico la sera prima — spiega Alessandro Contin — anche davanti alle fotografie di mio fratello, ma quello che ho visto mi ha veramente sorpreso. Non sostengo che l'oggetto arrivi da un altro mondo, ma certamente è qualcosa che noi non conosciamo. Almeno, che non tutti conoscono. Si potrebbe pensare che sia un " aereo " supersegreto, ma con un sistema di propulsione completamente rivoluzionario ».

Domenica sera Franco Contin non è più riuscito a fotografare il disco volante. Mentre stava mettendo a punto la macchina, l'oggetto è partito a tutta velocità in direzione del Gran Seren, abbassandosi poi di colpo.

I fratelli Contin e Margherita Belmondo concordano nella descrizione dell'UFO, sulla sua eccezionale luminosità, sulla velocità, sui repentini cambiamenti di colore che subisce, passando dal rosso al bianco.

Ciò che maggiormente li ha colpiti è stato però il sistema di volo del disco volante. Percorre chilometri hi perfetta linea retta, poi si sposta senza però compiere una curva, ma con una sterzata a 90 gradi, oppure abbassandosi o alzandosi, ma descrivendo sempre un angolo retto.

Umberto Zanatta

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Un altro disco volante visto ieri a Torino?

Un «disco volante» è stato avvistato anche ieri sera a Torino? Sembrerebbe di si. C'è in proposito la testimonianza ,di tre persone. Dice la signora Dina Calosso, 32 anni, insegnante: «Abito in un attico di via Tiziano 4. Alle 19,30 (ero uscita sulla terrazza) un oggetto luminoso ha attraversato lentamente il cielo dirigendosi verso la valle di Susa». Il presunto «Ufo» è stato visto anche dalla figlia della Calosso, Tiziana, 13 anni e da una vicina di casa che si è precipitata in casa dell'insegnante per segnalare l'avvistamento.

Avvistato in Val d'Aosta
Aosta, 2 dicembre.

(g. g.) Sarebbe stato avvistato anche in Val d'Aosta, ieri pomeriggio, l'oggetto volante non identificato che ha sostato per alcuni minuti l'altra sera nel cielo di Caselle. La testimonianza è di Aldo Presa e della moglie Anita che, mentre erano sul balcone di casa a La Salle con la figlia e un vicino di casa, avrebbero scorto un oggetto luminoso muoversi in cielo in direzione del monte Ruito.
« Era un globo cangiante che si è mosso più volte in senso orizzontale e verticale ed è poi scomparso in direzione del Colle d'Arpi »

(Ansa)

Articolo rilasciato in licenza Creative Commons - Editrice La Stampa S.p.A.
Autori: Umberto Zanatta - Ansa
AlessandroCacciatore
00lunedì 26 dicembre 2011 19:13
Articolo comparso su La Stampa il 4 dicembre 1972

Anche stanotte a Caselle il solito oggetto misterioso

Grande viavai di dischi
Ufficiale Nato giunto da Napoli per indagare

Mentre continuano a giungere all'aeroporto di Caselle ed alle stazioni dei carabinieri della Valle di Susa centinaia di segnalazioni di dischi o sigari volanti, un ufficiale americano della Nato è arrivato ieri a Torino dal comando di Napoli per indagare sugli Ufo avvistati nei giorni scorsi.

Le ultime segnalazioni provengono da Torino, Caselle e principalmente dalla valle dì Susa. Indubbiamente molte sono causate da psicosi, ma altre lasciano perplessi. Le testimonianze raccolte nei giorni scorsi da piloti di aerei e le fotografie scattate dallo studente universitario di Susa Franco Contìn sono state suffragate dai rilevamenti compiuti dai radar di Caselle, Linate e Mortara, dove hanno sede la 1" Regione aerea militare e il Centro di avvistamento.

Il massimo segreto circonda l'esito di queste prime rilevazioni strumentali (non soggette quindi a psicosi), ma già il fatto che un ufficiale della Nato sia venuto a Torino per aprire un'inchiesta dimostra come le autorità diano un certo credito a questa serie di avvistamenti.

Bisogna anche tener conto che da quando gli Ufo furono segnalati per la prima volta, all'incirca alla fine dell'ultimo conflitto mondiale, è questo uno dei rarissimi casi in cui essi siano stati anche intercettati dai radar.

Le ultime segnalazioni riguardano quattro oggetti volanti avvistati ieri nel cielo di Susa. Alle 17,45 due di questi dischi volanti sarebbero apparsi nei pressi del Frais. Uno era grande, di forma ovoidale, e procedeva a scatti' seguito da un altro più piccolo. Più tardi <>. è stala rìvista seguita da tre dischi di piccole dimensioni. Tutti i presunti Ufo sarebbero poi spariti in direzione della Val Chisone passando sopra il' Gran Seren

Questa versione ''sulla «nave madre» seguita da oggetti di dimensioni inferiori concorda con- quella fornita da Alessandro Contin, dal fratello Franco e dalla .fidanzata Margherita, i tre studenti universitari che la sera del 24 novembre sotto riusciti anche a scattare nove, fotogrammi dell'oggetto misterioso fornendo quella che sinora, su queste apparizioni piemontesi è la documentazione più valida.

L'ufficiale americano della Nato arrivato ieri a Torino vaglierà nei prossimi giorni tutte le testimonianze sinora raccolte. Pare che ieri abbia già parlato con i tecnici dell’aeroporto di Caselle che hanno compiuto l’avvistamento rada Venerdì scorso. Oggi probaburnente interrogherà quelli di. Mortara e di Linate,. che hanno segnalato la presenza dell'Ufo alla medesima ora e nella stessa posizione.

Questo è potuto accadere in quanto il disco volante si è venuto a trovare in una zona che è raggiunta da tutti e tre i “radar”. Tecnicamene la testimonianza più interessante dovrebbe essere quella dell’ufficio avvistamenteo di Mortara, in quanto questo centro è fornito di un “radar” che, a differenza di quello di Caselle, permette non solo la rilevazione orizzontale, ma anche quella ascensionale.

I militari potrebbero convalidare il racconto fatto da Riccardo Marano, il pilota torinese che venerdì scorso con il suo "Pìper" ha inseguito l'Ufo sin nei pressi di Voghera; poi. portatosi ad una distanza di circa 3500 metri, se lo è visto passare in un baleno dalla prua alla coda e dopo alcuni spostamenti a scatti orizzontali, tracciando angoli retti, lo ha scorto sparire con un velocissimo movimento ascensionale.

II racconto del Marano è stato confermato"dal pilota Giovanni Mezzalami, comandante del DC .9, volo AZ 325, proveniente da Parigi e dall'equipaggio del DC 9 AZ 043, al comando del pilota Tranquillio che era diretto a Roma. I tre piloti saranno sicuramente interrogati anche dall'ufficiale della Nato, la cui identità è coperta dal segreto militare. Questi è in possesso della carta delle rotte seguite da tutti i satelliti artificiali, compresi quelli sovietici, lanciati nello spazio e delle probabili traiettorie seguite dai frammenti, comprese quelle riguardanti possibili, rientri nell'atmosfera terrestre.

L'ipotesi che sì tratti di satelliti o di loro parti, comunque è già esclusa in partenza: essi non possono che muoversi con perfetta regolarità.

E' anche stata prospettata l'ipotesi che l'ufficiale Nato voglia accertarsi che i misteriosi Ufo non siano satelliti spia. Scartate tutti" le ipotesi, non ne rimarrebbe quìndi che una: quella di'oggetti proveniènti da una civiltà extraterrestre.

Umberto Zanatta

Articolo rilasciato in licenza Creative Commons - Editrice La Stampa S.p.A.
Autore: Umberto Zanatta

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Continua...


Le testimonianze di chi ha visto
"Era un globo luminoso velocissimo”

Caselle, 4 dicembre. Stanotte il « disco volante » è tornato all'appuntamento di Caselle. Ad un tratto verso le 3,10 sull'aeroporto è comparso un punto luminoso rossastro e palpitante. Ma era molto alto e lontano. Ha brillato per qualche tempo poi è sparito.

Qualcuno ha gridato «Eccolo». Ma i dubbi sono rimasti. Poteva essere una qualunque stella che tremolava e spariva a causa della foschia. Poi il punto luminoso è scomparso definitivamente dietro una montagna. Comunque il raggio del radar non lo ha individuato.

In compenso, la notte scorsa l'oggetto misterioso era rimasto visibile, a bassa quota, quasi nello stesso punto per più di un'ora. Sembrava grosso come una lampada e compiva tutta una serie di evoluzioni sorprendenti. Il « radar » lo ha inquadrato per tutto il tempo, fino alla solita improvvisa scomparsa a velocità impensabile.

Abbiamo le testimonianze di una guardia notturna dell'Argus, Domenico De Francesco e di un gruppo di autonoleggiatori di Caselle, Vitagliano, De Michelis e Crivellari.

-Si vedeva perfettamente. Sono usciti tutti a guardare: il maresciallo di servizio alla torre di controllo, agenti di polizia, guardie di finanza, e un gruppo di tassisti.

-Lo segnalava il radar. Avessi avuto una màcchina fotografica... — dice il De Francesco, e continua: — Era una cosa rotonda, un po' ovale. Pian piano si spegneva, si rimpiccioliva, la luce che diventava gialla rimaneva li cinque dieci minuti, poi si spostava e Domenico De Francesco ha visto il «disco volante» tornava con luce regolare come una stella. A un certo punto giallo di nuovo. E rosso?

« Rosso, mai. Poi a un certo punto è sparito e non l'abbiamo visto più. E' stato li dalle 3,20 alle 4,15 circa. All'altezza della ferrovia. Suppergiù sopra il distributore della Shell. L'altra volta invece era perpendicolare qui sopra. Quando arrivavano gli aerei e s'accendeva il radar il disco abbassava la luce e si spegneva. Poi s'illuminava di nuovo. Sembrava un po' come due lampade antinebbia e l'effetto luminoso somigliava al cambio dì luce, dai fari di posizione agli abbaglianti, nelle auto ».

Gregorio Vitagliano, auto noleggiatore, dice: « Ho visto una luce bianca. Una specie di disco che si alzava, si spostava a vista d'occhio: penso fosse 10-12 metri di circonferenza ».

Michele De Michelis racconta: « Da principio sembrava un pallone sonda, una luce fosforescente. Era fermo, poi si è spostato. Colore azzurro come una stella, con l'alone attorno ».

Duilio Crivellari: « Sì, aveva un alone vivo, acceso. Quando l'ho visto era fermo. Dopo un po' era in un'altra posizione. Faceva spostamenti rapidi. Non ho notato scie ».

Le descrizioni concordano con gli avvistamenti dei giorni scorsi, con i racconti del pilota Riccardo Marano che alle 19 di venerdì ha inseguito l'oggetto misterioso sul suo apparecchio «Piper», e dei due piloti del «DC 9» di linea che stavano atterrando od alzandosi da Caselle alla stessa ora.

Concordano anche con le deduzioni dei radaristi della torre di controllo: « Un oggetto luminoso delle dimensioni di un DC8, che procede con movimenti sconcertanti, deviando orizzontalmente o verticalmente, con scatti improvvisi a velocità pari a quella di un missile ma con accelerazioni molto più rapide ».

Analoghe impressioni hanno ricevuto le persone che l'hanno avvistato sulla Maddalena, sul Musine, in tutta la vai di Susa, e nel Cuneese. Si incomincia a pensare che in questi giorni di dischi volanti ne siano in circolazione più di uno sul Piemonte. C'è molta curiosità, in giro, e qualcuno manifesta apprensione. Sono in molti per esempio a dire: « Il pilota Marano ha avuto un bel coraggio ad inseguire quella " cosa " senza- sapere di che si trattava. Si possono correre rischi anche gravi. Che ne sappiamo di che mezzi di difesa può essere dotato? ».

Mario Bariona

Articolo rilasciato in licenza Creative Commons - Editrice La Stampa S.p.A.
Autore: Mario Bariona

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Da qualche giorno appaiono frequenti nel cielo

Piemonte, dischi volanti
Li hanno visti a Caselle, osservati sugli schermi-radar, inseguiti vanamente con aerei - Le dichiarazioni dei testimoni oculari - Strano oggetto celeste fotografato da un amatore, a Rivalta

Si alza in veloci cabrate, si lancia ruotando in inverosimili picchiate. Va, viene, scompare e ritorna. Una lucciola enorme e cangiante che da alcune notti vibra nei nostri cieli. Un oggetto volante non identificato: un Ufo.

L'hanno visto in molti, unica luce mobile fra le stelle fisse. A volte un agglomerato abbagliante di gas, a volte un globo di metallo incandescente. Solo o con un piccolo stormo di compagni. L'ha captato l'altra sera il radar dell'aeroporto di Caselle: «Un punto materiale luminoso, fermo o che si muoveva ad una velocità ridottissima. Si è spostato verso Ovest con un movimento graduale dirigendosi verso l'imbocco della Valle di Susa. Sembrava una stella con luce molto intensa». E il pilota di un «Piper» ha inseguito per alcuni minuti questo globo cangiante, fino a quando è scomparso nello spazio lasciandosi dietro una breve scìa rossastra.

Riccardo Marano, 28 anni, pilota professionista da cinque è stato avvisato dalla radio dell'aeroporto mentre stava atterrando. Erano le 19 e il microfono del suo apparecchio da turismo ha gracchiato: «A circa 4000 piedi c'è un oggetto strano non identificato». Imbruniva. Marano si è fatto dirigere da terra sulla rotta di quel «corpo» luminoso, l'ha visto quando gli è giunto a circa 3500 metri di distanza: «Emanava bagliori. Una gamma di colori che andava dal viola al rosso granata. Grande, forse gassoso. Volava in maniera sconcertante, spostandosi incredibilmente ora a destra ora a sinistra. Non ci sono aerei che compiano simili manovre, né palloni sonda cosi veloci, né niente che voli così e che io conosca ».

E' cominciata una «caccia» ai limiti dell'assurdo. Motori al massimo, Riccardo Marano teneva l'occhio fisso a quella strana palla lucente inchiodata all'orizzonte. Poi, improvvisamente, ha comunicato all'aeroporto: « Ora mi è passata di scatto da prua a poppa. Sta andando in verticale. Velocissima, incredibile. Se ne va, se ne va, è scomparsa ».

Come un film di fantascienza. Tecnici immobili davanti allo schermo di un radar, affascinati da « un oggetto strano più o meno delle dimensioni di un Dc8 ». E intanto altre comunicazioni. La voce del comandante Mezzalami da bordo del suo aereo proveniente da Parigi ha detto: « Lo vedo bene ora che scendo. Adesso che sono sulla pista lo noto ancora più nitidamente. Più luminoso di una stella, più lucente di un satellite ». A terra ha poi aggiunto: « Non faccio ipotesi, dico solo che era una cosa strana. Al limite, come spesso accade, soltanto un pallone sonda, uno stormo di uccelli ».

C'è chi dice che « l'oggetto » viaggi ad una velocità di circa 4 mach — quasi 5000 chilometri — con scatti verticali ed orizzontali. E gli esperti commentano: « A questa velocità vanno soltanto i missili ». Intanto le « apparizioni » si accavallano. Ora l'Ufo lo vedono tutti e a tutte le ore. Anche ieri: « Verso ponente a circa 2000 metri, E' come una stella bluastra ». «Una luce violenta. Ho pensato a una cometa ». « Si accende, si spegne. Vola rapido come un fulmine ».

Ancora decine di testimonianze dalla Val di Susa. « Sopra il Musine se ne vedono ogni sera. Due, tre, uno stormo ». A Condove li hanno notati anche di mattina: « Alle sette di ieri — dice il portalettere del paese — ho visto una nube rossastra staccarsi dalle pendici del Rocciamelone ». « Una decina di giorni fa nella bassa valle c'era un " sigaro " arancione che volava verso Torino ».

Un importante documento cinematografico è stato «girato» a Rivalta da un cineamatore: l'obbiettivo inquadra per un minuto e 20 secondi uno strano oggetto oblungo che vola. «E ne passano quasi ogni pomeriggio: lenti, a volte sfarfalleggianti». Cinematografati, fotografati. Franco Contin, laureando in biologia, è riuscito giorni fa ad impressionare su lastra una «palla» luminosa sbucata dalla cresta del Frais: «Non è il primo oggetto volante strano che ho notato. Il 24 novembre una specie di grossa saponetta incandescente s'è fermata per qualche minuto sul Gran Seren. Quella del Frais era più piccola e meno luminosa: è rimasta immobile per qualche secondo in cielo poi, a velocità fantastica, ha compiuto una picchiata ed è scomparsa sui monti di Bardonecchia». Una nave madre con astronavi di appoggio? Dischi di diverso modello o «modificati» alla vista dalla densità dell'atmosfera? Oppure «masse» elettromagnetiche in grado di rimandare a terra anche le onde di un radar?

A Susa, ieri, centinaia di persone hanno visto verso le 17,30 due misteriosi oggetti luminosi, ovali: « Uno si muoveva a sbalzi, l'altro lo seguiva veloce, con scatti improvvisi. Sono arrivati dalla zona di Madonna della Losa e hanno compiuto, alti nel cielo, parecchie evoluzioni ». Poi all'imbrunire è comparso un grosso sigaro bianco che emanava raggi verso il suolo. « E subito dopo l'azzurro si è riempito di tanti puntini luminosi che si spostavano in tutte le direzioni ».

I montanari che vivono sulle falde del Musine o del Rocciamelone ricordano che da anni sopra le loro vette volano quasi ogni notte « palle di fuoco », « dischi che lasciano scie color sangue ». Fantasia, realtà, allucinazioni, confusioni. Scettici o convinti sono in molti, però, quelli che in questi giorni scrutano il cielo con un segreto timore.

Renato Rizzo

Articolo rilasciato in licenza Creative Commons - Editrice La Stampa S.p.A.
Autore: Renato Rizzo
AlessandroCacciatore
00sabato 10 marzo 2012 15:18
UP

Ricordo quest'altro caso di enorme importanza ;)
_Thomas88_
00lunedì 12 marzo 2012 13:56
***Moderazione***
Alessandro è vietato dal regolamento fare più di tre post consecutivi in una discussione normale.
Per questa volta passa.
Non ricadiamo nello stesso errore prossimamente.
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