Cani e gatti inquinano più di un Suv?

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_Thomas88_
00giovedì 19 agosto 2010 19:12
Quanto costa, in termini di inquinamento, mantenere un cane? Moltissimo: come o più di un Suv. Un paradosso? Forse, ma in termini di consumi di risorse, gli animali domestici hanno un elevato impatto sull’ambiente.
A fornire i sorprendenti dati sui nostri amici a 4 zampe è il nuovo numero di Focus, il mensile diretto da Sandro Boeri, in edicola a partire da questa settimana. Riportando i risultati di una ricerca neozelandese, emerge che per nutrire un cane di media taglia sono infatti necessari 164 kg di carne e 95 kg di cereali all’anno: tradotti in impronta ecologica (la parte di territorio necessaria per produrre il cibo e smaltire i rifiuti) equivalgono a 0,84 ettari di terreno.
L’impronta ecologica di un Suv, invece, è pari a 0,41 ettari: una stima che conta l’energia necessaria per la sua costruzione e per guidarlo per 10 mila chilometri l’anno. Insomma, il migliore amico dell’uomo sembra avere un impatto sull’ambiente superiore a quello di un veicolo altamente inquinante. Non solo, l’impronta ecologica di un cane supera addirittura quella di molte nazioni: 0,8 ettari è l’impronta ecologica media dell’Asia. Fra dieta e gadget, dunque, un cane ‘occidentale’ consuma più di quanto faccia una parte dell’umanità.
Non va molto meglio per i gatti, il cui impatto in termini di inquinamento (0,15 ettari) coincide con l’impronta ecologica prodotta da un’automobile di piccole dimensioni. Le ragioni di un simile spreco di energia e di risorse sono da ricercare nell’economia industriale che gravita intorno agli animali da compagnia: allevamenti intensivi di carne rossa per i cani di grossa taglia, impianti per la produzione di cibi per gatti e altri piccoli animali, lo smaltimento dei rifiuti (le lettiere per i gatti, per esempio, non tutte biodegradabili), la produzione di articoli “superflui” come cappottini invernali e giocattoli di plastica. La via d’uscita? Per i cani, una dieta priva di carni rosse, per i gatti una dieta a base di scarti di pesce. E, per i padroni, una vita più ecologica a consumi ridotti.

Fonte: Quotidiano.Net
(richard)
00giovedì 19 agosto 2010 20:21
....e qual'è l'impronta ecologica di un umano medio in Europa? [SM=g2201342]
filovirus59
00venerdì 20 agosto 2010 12:15
io farei invece un altro calcolo "poco gratificante". supponiamo che mediamente lo scarto biologico del cibo ingerito sia di 2etti giornalieri, moltiplicato 7miliardi di persone sono circa 511 milioni di tonnellate di m... annue che depositiamo sul pianteta con escusione di cani catti ed animali in genere. è il caso di dire che viviamo in un mondo di m...?
_Thomas88_
00venerdì 20 agosto 2010 15:22
Re:
filovirus59, 20/08/2010 12.15:

io farei invece un altro calcolo "poco gratificante". supponiamo che mediamente lo scarto biologico del cibo ingerito sia di 2etti giornalieri, moltiplicato 7miliardi di persone sono circa 511 milioni di tonnellate di m... annue che depositiamo sul pianteta con escusione di cani catti ed animali in genere. è il caso di dire che viviamo in un mondo di m...?




...Calcolo perfetto (non l'ho rifatto, mi fido di te, eheh...)!
Quoto in pieno...
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