Addio sensi di colpa per i viaggi aerei che inquinano e contribuiscono al surriscaldamento del pianeta?
Forse è un po’ presto per cantare vittoria, ma il primo volo sperimentale di un aereo a idrogeno (un piccolo biposto) fa sperare che un giorno questa tecnologia possa diventare di massa e garantire voli “puliti” per un trasporto aereo finalmente sostenibile.
Erano cinque anni che alla Boeing Research & Technology Europe di Madrid studiavano come fare in modo che delle batterie e delle celle a idrogeno potessero bastare a fornire l’energia necessaria per far alzare in volo un apparecchio per quanto piccolo. E finalmente ci sono riusciti. L’aereo, del peso di circa 870 chili, ha effettuato vari voli di prova, sfiorando i 1000 metri di altitudine, nel cielo di Toledo.
Dal velivolo è stato estratto il motore a combustione interna, sostituito con una batteria PEM (Proton Exchange Membrane), messa a punto dalla società britannica Intelligent Energy. E per ottenere l’energia supplementare necessaria a raggiungere l’altitudine desiderata è stata inserita anche una batteria al litio. Entrambe forniscono energia a un motore elettrico a elica. Una volta in quota, il pilota è riuscito a compiere un volo di 20 minuti alla velocità di crociera di 100 km all’ora con il solo ausilio delle celle a idrogeno.
Per il momento, ha dichiarato al quotidiano El Paìs Francisco Escartí, direttore generale di BR&TE, “le applicazioni di questa alimentazione ibrida sembrano limitate solo ad aerei di piccole dimensioni, e non ai grandi aerei commerciali”.
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