Basi aliene.

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kilroy98
00sabato 5 gennaio 2013 14:28
[SM=g3061178]Esiste realmente una base aliena dove umani e alieni lavora insieme su esperimenti genetici? Il video qui sotto vi mostra una presunta base aliena.Ditemi cosa ne pensate e se per voi può realmente esistere.
Sparviero 555
00sabato 5 gennaio 2013 16:26
Base Dulce


La Base Dulce è un'ipotetica installazione militare situata nel sottosuolo di Dulce (New Mexico) (USA).
Questa base è molto presente nelle teorie del complotto riguardanti la coospirazione aliena e in molte leggende urbane, secondo gli ufologi oltre a delle operazioni militari sotto copertura si effettuerebbero esperimenti su cavie umane, si studierebbero nuovi tipi di velivoli e nuove innovazioni (stealth, microonde, fotocellule, laser).
Attualmente l'esistenza di questa base è solo oggetto di dibattito, non sono presenti né foto, né video a prova degli ufologi. Assieme all'Area 51 è entrata nell'immaginario collettivo, ma più specificatamente nell'ambito ufologico e complottista, poiché non ci sono prove considerevoli della sua esistenza. Secondo Paul Bennewitz, la base di Dulce è collegata attraverso un tunnel a Los Alamos, da quest'altra base s'inarcherebbero altri tunnel, collegando così numerose installazioni segrete per gestire meglio questi complessi sotterranei.


Cooperazione USAF-Alieni

Secondo gli ufologi questa base sotterranea fungerebbe da guscio, per nascondere una cooperazione tra l'esercito statunitense e alcune razze aliene. Non è raro sentire i locali di città vicine alla base che oggetti volanti non identificati appaiono nei cieli come se ci fosse un aeroporto. Le mutilazioni misteriose dei capi di bestiame sono molto attive nei ranch vicini a questa base, non a caso da anni gli ufologi si stanno interessando sempre più a questo caso. Con la nascita di un presunto progetto della CIA, Aquarios, questa base avrebbe assunto molti scienziati, ufologi, esobiologi e ingegneri.
Sarebbe in atto una cooperazione militari-alieni, da cui gli Stati Uniti ne ricaverebbero un proficuo vantaggio nei confronti del restante Mondo Occidentale in campo tecnologico e medico. Secondo i progenitori di queste teorie, tra cui Paul Bennewitz; nel 1966 a Dulce, sarebbe stato stipulato un patto tra i generali dell'USAF e dei contingenti alieni, il presunto patto è denominato Plato Act. Prove superflue e cadevoli a favore di questo patto sarebbero l'aumento [ben documentato] dei casi di mutilazione di animali nel New Mexico, e le presunte Abduction in territorio statunitense. Gli Stati Uniti avrebbero concesso queste azioni per ottenere in cambio armi avveniristiche e cure per malattie a tutt'oggi senza misure profilattiche efficaci.
Gli ufologi sostengono apertamente che le tecnologie laser e Stealth sarebbero frutto di questa cooperazione tra umani e alieni, ma entrano in questa lista anche il transistor, Armi a microonde, Armi al plasma e Armi a particelle, avanzamento sugli studi dell'Antimateria e dell'Antigravità, virus quali SARS e HIV, studi superficiali sulla propulsione gravitazionale e sull'uso di varchi temporali.

Paul Bennewitz

Ma chi era Paul Bennewitz e perché era tanto importante per l'Intelligence? La singolare storia di Bennewitz, un ingegnere elettronico di Albuquerque, inizia nel 1979 quando ha modo di avvistare e filmare strane luci nel cielo nei pressi della base aerea Kirkland di Manzano, a poche centinaia di metri dalla sua abitazione.
In quel periodo Bennewitz, che era membro dell'APRO, investigava su un caso di rapimento da parte di alieni riguardante una donna di nome Myrna Hansen, la quale sosteneva di aver avvistato, assieme al figlioletto, un UFO mentre stava guidando su una strada rurale nei pressi di Cimarron, New Mexico. Coadiuvato dal noto psichiatra e
ufologo Leo Sprinkle, Bennewitz sottopose a ipnosi regressiva la Hansen, che raccontò un storia allucinante: non solo in quell'occasione aveva avvistato diversi UFO, ma era stata anche rapita, assieme al figlioletto, dagli alieni e quindi condotta in una base segreta sotterranea. All'interno della base aveva assistito, oltre che alla mutilazione e al dissanguamento di capi di bestiame bovino, all'agghiacciante visione di contenitori con all'interno parti di corpi umani galleggianti in un liquido. Secondo la Hansen, gli alieni, prima di rilasciarli, avevano inserito nel suo corpo e in
quello del figlio degli impianti capaci di controllare le loro menti a distanza. Convinto che tale episodio fosse in qualche modo collegato alle strane luci da lui avvistate sulla base di Manzano, Bennewitz cominciò a filmarle ricavandone diversi metri di pellicola. Riuscì anche a registrare e decodificare, con un programma informatico di sua invenzione, dei misteriosi segnali elettronici provenienti, a suo parere, dalle navicelle aliene. Su tali esperienze
Bennewitz scrisse una lunga relazione che denominò "Progetto Beta".
L'APRO non prese molto sul serio la sua storia, Bennewitz decise allora di rivolgersi all'USAF, che invece si mostrò molto interessata al suo materiale. Infatti, in un documento USAF declassificato si legge che i film e i nastri magnetici che Bennewitz presentò al personale della base Kirkland alla fine del 1980 furono analizzati dal sergente Richard Doty e da Jerry Miller, un ex consulente del progetto Blue Book. Le conclusioni furono che le immagini mostravano effettivamente degli oggetti volanti non identificati, ma che non era possibile dire se costituivano una minaccia per la sicurezza della base. Solo nel 1982 l'APRO decise di indagare sulle affermazioni di Bennewitz, affidando il caso a uno dei suoi direttori, William Moore. Bennewitz riferì a Moore le conclusioni a cui era pervenuto
intercettando i segnali extraterrestri. Dalle trasmissioni si evinceva un drammatico scenario; due tipi di razze extraterrestri avevano invaso gli Stati Uniti: i benevoli "Bianchi" e gli ostili "Grigi". Questi ultimi erano responsabili delle mutilazioni di bestiame e dei rapimenti di esseri umani. I Grigi avevano inoltre stipulato un accordo con il governo USA, accordo che aveva consentito loro di costruire una base segreta sotterranea sotto la riserva
indiana degli Apache Jicarilla nei pressi di Dulce, New Mexico. Gli alieni, però, erano sul punto di rompere il trattato.
Bennewitz, sempre più atterrito dalle sue scoperte, cercava disperatamente di avvertire le autorità (deputati e senatori, scienziati, militari e ufologi come John Lear e Linda Howe) del pericolo imminente. Nel frattempo William Moore era stato avvicinato dal sergente Richard Doty, il quale gli aveva rivelato come a partire dal 1980 e per quasi tre anni, gli agenti di varie agenzie governative avevano messo in atto una campagna di disinformazione ai
danni di Paul Bennewitz, allo scopo di confonderlo e screditarlo agli occhi dell'opinione pubblica. Doty si servì inoltre di Moore per propinare al povero Bennewitz ogni sorta di materiale fasullo confezionato ad arte dall'AFOSI. Lo stato mentale di Bennewitz finì col deteriorarsi progressivamente: dormiva pochissimo, si barricava in casa armato fino ai denti e aveva allucinazioni di alieni intenti a far esperimenti su di lui. Di lì a poco Bennewitz venne ricoverato
in un ospedale psichiatrico a causa di un forte esaurimento nervoso.
Nel 1989, in occasione di un convegno del MUFON, Moore confessò alla platea di ufologi di aver preso parte alla campagna di disinformazione che aveva portato al collasso psichico il povero Bennewitz. Disse di non aver idea del perché l'AFOSI avesse orchestrato tutto ciò e che poteva fare solo delle ipotesi. La prima è che Bennewitz fosse stato scelto, a caso, dai servizi di intelligence come cavia per un esperimento di disinformazione applicata al mondo reale. Oppure, che il governo, preoccupato di quello che Bennewitz stava scoprendo alla base di Manzano, avesse
deciso di confonderlo a tal punto da fargli perdere interesse per la cosa e anche di renderlo assolutamente non credibile, qualunque altra informazione divulgasse. L'ultima ipotesi paventata da Moore è che i servizi segreti abbiano voluto infliggere una punizione esemplare a Bennewitz, allo scopo di scoraggiare chiunque avesse voluto in
futuro ficcare il naso nei pressi di una installazione militare.
Moore cercò maldestramente di giustificarsi, affermando di essere stato al gioco delle agenzie governative al solo scopo di guadagnarsi la loro fiducia e di ottenere quindi informazioni classificate sugli UFO. A quanto pare però il governo aveva colto due piccioni con una fava, perché anche Moore, come Bennewitz, uscì ingloriosamente dalla
scena ufologica, abbandonando il salone del convegno tra i fischi e le urla di disapprovazione.

Qui le dichiarazioni di Jason Bishop

"Base di Dulce"
L’ufologo conosciuto negli Usa con lo pseudonimo di ‘Jason Bishop’, socio di Ufo Contact Newsline di Los Angeles, ha pubblicato il libro ‘The Dulce Base’ che contiene le descrizioni e le dichiarazioni di persone che hanno lavorato alla base. Vi sono descritte: la struttura dell’installazione,i tipi di uniformi e le mostrine del personale, le procedure di sicurezza, l'amministrazione, i nomi dei membri-chiave del Consiglio d’Amministrazione (che sono anche ufficiali del governo). Vi sono molte informazioni curiose, come il fatto che gli alloggi degli alieni si troverebbero al quinto livello. E poi ancora: "Il livello 6 viene chiamato ‘La sala degli Incubi’. Qui ci sono i laboratori genetici. Questi i racconti di chi vi lavora e che ha assistito a strani esperimenti: " Ho visto ‘umani’ con più di due gambe che sembravano per metà umani e per metà polipi, umani-rettili, e creature ricoperte da uno strato di pelliccia , con arti umani e sembrano piangere come dei bambini … Vi sono pesci, foche, uccelli e topi che possono a malapena essere definiti tali. Diverse gabbie e contenitori di umanoidi alati, creature grottesche simili a pipistrelli… ma alte da 1 a 2 metri". "Il livello 7 è il peggiore: file e file, migliaia di umani e di ibridi umanoidi congelati. Anche qui vi sono contenitori per la conservazione degli embrioni nei loro diversi stadi di sviluppo. Vedevo spesso umani rinchiusi in gabbie, di solito drogati o intontiti, ma che a volte urlavano implorando aiuto. Ci veniva detto che erano dei malati mentali senza speranza impiegati in esperimenti con farmaci molto rischiosi per tentare di curare le loro menti. Ci venne ordinato di non parlare mai con loro. All’inizio ci credemmo ". "Ma alla fine del 1978 un gruppo di lavoratori scoprì la verità". E questo dette vita alla "guerra di Dulce". Questa sembra essere una conferma dell’incidente narrato da John Lear (noto rivelatore, si vada a questo link ) che parlò di una ‘lite ai Laboratori Dulce’ durante la quale 66 dei nostri furono uccisi". Stando al Nevada Aerial Research (NAR) il vertici al comando della base hanno dei problemi legati allo stato morale delle truppe "Delta" impiegate nell' installazione, abbastanza comune a Dulce, ma raro in altri rami dell’esercito: capita che i soldati cedano all’emozione e scoppino a piangere e a lamentarsi in maniera incontrollata. Quando ciò accade il soldato viene fatto sparire immediatamente e destinato ad altre unità. "Se un soldato dei Delta ritarda il rientro a Dulce anche solo di poche ore, gli vengono sguinzagliati addosso dei ‘'cacciatori di fuorilegge' ". (fonte: George C. Andrews ‘ETS amici ed ostili’).


I segreti di Dulce

Le storie di Thomas Castello e John Metas... una carneficina fra militari, guardie giurate e alieni? Possibile che nelle installazioni siano custoditi oggetti volanti non convenzionali?
Le prime notizie inerenti una base sotterranea nella riserva degli indiani Apache Jicarilla vennero alla luce attorno al 1980, quando il fisico Paul Bennewitz riportò la notizia dello schianto di un'astronave atomica alle pendici del Monte Archuleta in una lettera ai senatori di Washington Pete Domenici e Paul Gilman. Nel suo rapporto, denominato Project Beta, Bennewitz affermò non solo che alcuni alieni umanoidi possedevano una base nei pressi di Archuleta Mesa, ma di aver anche stabilito con loro una comunicazione diretta tramite computer. Non riteneva gli alieni degni di fiducia, e divenne paranoico nei confronti del governo e degli ET, dato il problema abductions, di cui era al corrente.
Ad una conferenza del MUFON di Las Vegas nel 1989, Bill Moore accusò Bennewitz di aver diffuso disinformazione per conto dell'intelligence, e dichiarò che tutta la storia di Dulce era inesistente. Comunque, testimonianze di Walter Baumgartner e dell'agente di polizia Gabe Valdez indicano altrimenti: avevano visto immagini di alieni, con cui Paul era entrato in contatto. Parte della struttura delle frasi era sgrammaticata. Chi inviava notizie false al computer di Paul? E a quale scopo?



Il racconto di Ann West
Poi entrò in scena Thomas Castello, nato a Glen Ellan, Illinois, il 23 Aprile 1941. La storia di Castello è stata resa nota dalla sua amica personale Ann West, giacché di Thomas non si sa più nulla dal 1991. Unito dalla passione per le auto d'epoca, con un esperto restautore, Ed West, trascorrevano lunghe ore a parlare di tutto, anche di dischi volanti, sinché Ed lo introdusse nel gruppo di ricerca denominato "The Organization". Nel 1961 Castello era in Aeronautica militare, di stanza a Nellis, Nevada, con autorizzazione top secret. Fu poi trasferito in Virginia, dove lavorò per la prima volta in una base sotterranea, specializzandosi in telecamere di sicurezza a circuito chiuso. Lasciata quella struttura, la sua autorizzazione fu elevata al grado TS-IV. Nel frattempo divenne molto amico della figlia di West, Ann, protagonista anni addietro di un drammatico incontro ravvicinato, i cui ricordi e sogni la turbavano ancora.
Tom la introdusse negli ambienti della Organization, ed avviò con lei un meticoloso lavoro di ricerca, raccogliendo tutto il materiale possibile sugli UFO. Era il 1971. Congedatosi dall'Aeronautica, Castello iniziò a lavorare per la Rand Corporation come tecnico della sicurezza, con un'autorizzazione top secret di livello ULTRA-3. Nel 1977, Tom venne trasferito a Santa Fe, New Mexico dove, con un grado di sicurezza elevato ad ULTRA-7, prestò servizio nel dipartimento fotografico di una struttura sotterranea militare, fornita di avanzatissime attrezzature. Era addetto al controllo, allineamento e calibro di tutte le videocamere. Doveva girare armato e, in taluni casi straordinari, scortava alcune persone in certe aree della struttura, nota come Base Dulce. Si congedò con il grado di Maggiore.
Nel 1979 Ann incontrò di nuovo Tom. Qualcosa lo preoccupava. Avrebbe voluto parlargliene, ma non poteva. Le mise allora in tasca un pezzo di carta ripiegato, pregandola di non mostrarlo a nessuno. Più tardi, Ann aprì il foglio: sopra c'era disegnato lo schizzo di un alieno, con la testa grande, grandi occhi neri, calvo e senza naso; ed un triangolo capovolto e il nome Dulce. Lo gettò via, spaventata. Aveva già visto il triangolo sul berretto paramilitare da lavoro di Tom: era un triangolo nero rovesciato su sfondo arancio scuro, con su delle barre orizzontali dorate che lo dividevano in tre settori. Era il simbolo della base di Dulce. Voleva dire che c'erano degli alieni a Dulce?

Scontro a fuoco nel tunnel
Nel Dicembre 1979 Tom riferì ad Ann di aver lasciato il lavoro da qualche mese, in seguito ad un terribile incidente tra le guardie private della sicurezza, armate con flash guns [ ] ed un gruppo militare dotato di mitragliatori.Nel tunnel morirono quasi tutti e lui si domandava quale storia avrebbe inventato il Governo per coprire quelle morti. Ci pensarono i media, nel Febbraio 1980, parlando di una sommossa in una prigione nei pressi di Los Alamos, con numerose vittime fra i detenuti. Era quello il cover-up? Tom capì di essersi cacciato in un vespaio. Entrò nella base attraverso un canale di ventilazione, prese le foto e alcuni documenti, li pose in una scatola, che interrò. Raggiunta la sua auto trovò ad attenderlo la sicurezza. Lo lasciarono andare ma, da quel momento, divenne un fuggitivo, e l'OSI e la CIA avrebbero a lungo tormentato Ann per avere sue notizie.
I due amici si sarebbero incontrati nuovamente nel 1982. Le disse di aver vagato per gli USA, in fuga, e che il Governo aveva concluso un patto con una nazione aliena e che gli extraterrestri erano sulla Terra da innumerevoli secoli. Le mostrò dei fogli di carta degli alieni e dei documenti tradotti. Cose terrorizzanti. La moglie ed il figlio erano prigionieri in una base sotterranea, e aveva bisogno di riporre i documenti di Dulce che provavano la cospirazione aliena. Seppellirono la scatola in un luogo sicuro, ma con il tempo Ann non fu più in grado di ritrovarlo. Frottole? Fantascienza? Molti addotti hanno raccontato di essere stati portati in basi simili. Certo, prove a sostegno del racconto di Ann non ce ne sono. In ogni caso Tom non è il solo insider ad aver parlato di Dulce. Ne ho conosciuti altri tre. Uno di loro è un fisico nucleare, mio buon amico.

La Sala degli Incubi
L'installazione di Dulce si estende per sette livelli sotterranei, gestita dal D.O.E. (Dipartimento dell'Energia) è connessa ai laboratori di Los Alamos. Al primo livello ci sono garage, macchine di manutenzione, laboratori fotografici, giardini idroponici, alloggi per il personale, una cappella, stanze per i visitatori, una cucina e il garage per i veicoli della sicurezza. Ogni livello dispone di carrelli per trasporti interni. Il livello 6 ospita la famosa "Sala degli Incubi", l'arsenale della sicurezza, quello militare, ed un generatore di 200 metri di diametro, con un dispositivo bi-livello di impulsi elettromagnetici per la creazione di cloni umani.

Le "visite guidate" di John Metas
Laureato in farmacologia all'università del Michigan, John Metas ha lavorato alla UCLA (University of California, Los Angeles), nel programma di ricerca sul cancro, poi ha aperto una rete TV pay-per-view a Las Vegas. Nel Luglio 1992 ideava il progetto per un documentario sugli UFO.
Primo incidente: nel Settembre dell'82 Metas ricevette una telefonata da un amico di affari dell'FBI, tale Callahan, che lo invitava ad un meeting della "Company" (i servizi USA usano spesso questo termine, N.d.R.). Al suo arrivo, John venne accolto da un certo "Tom" (Castello?), che lo accompagnò in una stanza con un monitor, dove lo attendevano tre uomini. Dopo aver mangiato, John si addormentò. Al suo risveglio si accorse che l'orologio era fermo, era un Missing Time. Qualche tempo dopo si sottopose a regressione ipnotica e ricordò cose incredibili. Dopo essersi addormentato, nella stanza erano entrate 13 persone, tutti alieni di tipo Nordico, con indosso tute verdi. Poi menzionò i numeri 18, 800 e 2003. L'ultima cifra potrebbe riferirsi ad un anno.
Secondo incidente: a John Metas viene proposto un altro incontro, il 18 Settembre 1992. Accetta. Segue con la sua macchina un certo Vincent, con cui sale su un grande aereo da trasporto. I vetri sono oscurati. John rifiuta di mangiare, e Vincent, cui gli altri si rivolgono chiamandolo colonnello, gli dice che si stanno recando in Arizona. Atterrati, guidano un'auto per circa due miglia e arrivano ad una struttura. Entrano in un ascensore, a cui accedono grazie ad una carta magnetica di riconoscimento, e vanno verso il basso. Sbucano in una base sotterranea e si dirigono in una stanza dove una ventina di uomini con camici bianchi e blu stanno lavorando attorno ad un oggetto metallico coperto per metà. Vincent lo accompagna in una stanza adiacente e gli dice di guardare nel monitor, dove scorrono immagini di sezioni di vari velivoli metallici. Viene portato in un altro ascensore, controllato da un pulsante nero sul pavimento, ed escono in un vasto cortile, al cui centro si trova uno strano velivolo, più grande di un Jumbo Jet 747. Vincent estrae un oggetto sottile simile ad una penna e dice "Siamo pronti": in quel momento John sente un suono tremendo, un rombo, che echeggia in tutto il cortile. In un battito di ciglia il velivolo sparisce, per riapparire nel cielo, dove inizia una serie di manovre circolari, saettando da una parte all'altra, e ritornare in un baleno e silenziosamente nella posizione iniziale. John Metas è sconvolto. Nessuno risponde alle sue domande. Gli mostrano altre diapositive di strane creature, laboratori e velivoli. Più tardi, in aereo, lo trasferiscono alla base Luke. Da lì guida fino alla Mesa, e qualche minuto dopo lo incontro all'hotel Holiday Inn.
Analisi: John Metas dice la verità. Ricorda moltissimi dettagli, non gli è stato imposto il silenzio sugli avvenimenti, non ha firmato alcun patto di segretezza. Potrebbe essere stato scelto proprio lui perché proprietario di un canale TV e qualcuno ha interesse a rendere nota la vicenda. Seguiranno altri incontri. È certo che John Metas ha volato approssimativamente per 22 miglia aeree ad est, ed è stato trasferito in una struttura all'interno dei confini del campo test di Yuma, a sud di Blyth e a nord di Yuma. Tutte le sue descrizioni indicavano una struttura militare. Dal campo di Yuma alla Luke ci sono circa 15-17 minuti di volo, e questo avvalorerebbe le stime di John.
Conclusione: dopo un'altra esperienza, in una struttura di ricerca sotterranea della base di Wright-Patterson, Metas cessava ogni contatto con noi.
Pensava ancora di realizzare un programma sugli UFO, ma non è mai andato in onda, e ho ragione di ritenere che qualcuno lo abbia dissuaso. Da allora ho parlato con altri ex militari che avevano lavorato in strutture sotterranee. Tutti mi hanno confermato che vi si accede mediante ascensori controllati con carte magnetiche. Non posso esprimere alcun parere personale su Tom Castello, John Metas e gli altri insiders, ma le basi sotterranee esistono e sono molto più numerose di quanto la gente possa immaginare.
Le altre installazioni
Una delle prime strutture sotterranee americane fu costruita a Raven Rock, Pennsylvania. I militari la chiamano Sito R, o Sezione D. Venne ricavata da un costone roccioso di pietra verde, un tipo di granito fra i più resistenti. La costruzione ebbe inizio nel 1950, e gli ingegneri completarono una serie di tunnel profondi come un palazzo di tre piani nel 1953. Il complesso giace a 200 metri sotto Raven Rock, e vi si accede tramite quattro portali. La montagna dispone di tutto il necessario per sopravvivere a una catastrofe: macchinari, refettori, palestra, tute chimiche, guardia medica, barbiere, servizi legali, una cappella, aree per i fumatori. Possiede sei generatori da 1000 kilowatt, e 35 miglia di cavo su 180 pali telefonici. Essendo vecchia, probabilmente non regge il confronto con le città sotterranee più recenti. Come, ad esempio, quella di Mount Weather in Virginia. Ci sono voluti anni per completarla, ma ora più che un'installazione di emergenza sembra una vera città, con appartamenti, strade, dormitori, caffetterie e ospedali, purificatori d'acqua, centrali elettriche e uffici, un lago sotterraneo con acqua fresca proveniente da sorgenti sotterranee. E automobili a batteria.



I bunker/rifugio
Nel 1992 i giornali riferirono che il Governo aveva speso 14 milioni di dollari in bunker rifugio nel West Virginia, mantenendoli per più di 30 anni, ad uso dei membri del Congresso in caso di conflitto nucleare. Il rifugio Capitol fu costruito a White Sulphur Springs, a 250 miglia da Washington, con ambienti vivibili e lavorativi per 800 persone, sale separate per meetings per la Camera e il Senato. Dal 1958 era divenuta segretissima. Pochissimi uomini politici ne erano a conoscenza. Un'altra sarebbe in costruzione vicino Oakville Grade, nella contea di Napa, California, destinata al Governo, per comunicazioni dirette con il satellite, il Programma Continuità del Governo (COG) in caso di attacco nucleare o altri disastri, e luoghi di comunicazione sicura con il mondo esterno. Ne escono ed entrano elicotteri neri.
Esistono altri siti, non adibiti a rifugi. Lo Yucca Mountain Site Characterization Project fu inaugurato nel Novembre 1993: da qui sarebbero partite 14 miglia di tunnels, trivellati direttamente sotto la Yucca Mountain, per circa 70 acri di superficie e strutture sotterranee. Gli scettici che si domandano "dove finisce tutta la terra scavata via?" sappiano che dal 1972 esistono metodi di trivellazione a reattori nucleari inventate a Los Alamos, che consentono scavi "a fusione" a profondità impensabili, fino a 30.000 metri. L'energia nucleare non è solo requisito delle macchine Subterrene: un simposio del 1986 ha proposto la costruzione di una Subselene, un macchinario simile alla Subterrene adibita allo scavo di tunnels e gallerie al di sotto della superficie lunare, per trasporti ad alta velocità. Thomas parlò di un'autostrada sotterranea che attraversa l'America, costituita da macchine, camion e autobus condotti da motori elettrici, per evitare l'accumulo di fumi di scarico [ ]. Ha menzionato anche un altro tipo di trasporto per merci e passeggeri, tramite una rete chiamata Sistema Sub Globale, con check points all'entrata di ogni Stato. Ci sono treni che vengono sparati a velocità incredibile in particolari tunnels a vuoto pneumatico. Thomas ha elaborato uno scenario fantascientifico, o basato sulla realtà?
La propulsione elettromagnetica
Gli ingegneri Robert Salter e Frank P. Davidson del MIT (Massachussets Institute of Tecnology) hanno discusso del sistema Planetran, per il trasporto sotterraneo ultrarapido. Il Planetran sarebbe basato sulla propulsione elettromagnetica a levitazione, per il trasporto di passeggeri attraverso l'America in meno di un'ora.
Gli scettici si contrappongono all'idea di tunnel di 100 miglia che colleghino un'area operativa militare ad un'altra, eppure gli ingegneri civili ne hanno progettato una rete che attraverserebbe l'intera nazione. Ma gli scettici mancano di immaginazione. Per alcuni di loro, noi non avremmo mai raggiunto la Luna, e certamente non tramite i razzi. Non credono alle visite degli alieni, ed è molto più difficile per loro accettare l'idea che gli ET sono presenti sul nostro pianeta da tanto tempo. Non possiamo provare l'esistenza degli alieni o della loro tecnologia in basi sotterranee segrete costruite dal Governo, ma sempre più numerosi addotti dicono di essere stati portati in queste basi, e alcuni di loro hanno descritto cose che sappiamo esistere davvero in basi sotterranee militari. Forse un giorno il mistero delle strutture sotterranee verrà svelato, ma nel frattempo la magia e il mistero di questi luoghi oscuri continua.


L'articolo è uno stralcio dal libro "Alien Magic" di Bill Hamilton, per gentile concessione del suo autore.


The Dulce papers

www.mediafire.com/download.php?zwjknzzuayd

The Dulce book

www.mediafire.com/download.php?ihitjgz2umj

Fonte: www.thewatcherfiles.com/dulce_book.html


_INSIDER_
00sabato 5 gennaio 2013 16:58
Sparviero 555, 05/01/2013 16:26:

L'articolo è uno stralcio dal libro "Alien Magic" di Bill Hamilton

Quel fakettaro cialtrone che ha contribuito, insieme a Dilettoso, al mito delle luci di Phoenix del 1997.


Sparviero 555
00sabato 5 gennaio 2013 17:06
Non c'è avvistamento migliore delle "Luci di Phoenix"!



Ale-95
00sabato 5 gennaio 2013 17:07
C'è quello del Belgio <.< se parliamo di anni recenti :D
Sparviero 555
00sabato 5 gennaio 2013 17:10
Documentatissimo, ma ai soliti, non va bene nemmeno quello ... Ho testimonianze dirette da parte anche dei nostri piloti di "Tornado" che si trovavano da quelle parti ...
(Sai, quando si tifa per una "squadra" ...)




Ale-95
00sabato 5 gennaio 2013 17:11
Problemi loro :D
_INSIDER_
00sabato 5 gennaio 2013 22:46
Sparviero 555, 05/01/2013 17:06:

Non c'è avvistamento migliore delle "Luci di Phoenix"!

Quindi la tua redenzione è solo un bluff... [SM=g6794] come lo è stato Phoenix per diversi anni, e quando lo capirai sarà troppo tardi considerata la tua età... [SM=g2201342]


Chicca.ufo76
00sabato 5 gennaio 2013 23:17
Mi iscrissi in questo Forum dopo aver letto articoli appunto sulla Base Segreta di Dulce.

Ora ripensandoci sorrido.
Erano solo fantasie che si accostavano più alla trama di un Film di Fantascienza.

Reti di gallerie sotterranee (in cui sfrecciano treni ad altissima velocità) che collegano le varie basi segrete in cui naturalmente vivono alieni tipo grigi, rettiliani etc etc ( A proposito ma i Rettiliani non sarebbero dovuti arrivare con Nibiru? [SM=g2806963] ) che ogni tanto provano a rapire esseri umani a puro scopo sperimentale genetico.

Ahhhhhhh..Che bel film.. [SM=g8320]
Sparviero 555
00domenica 6 gennaio 2013 10:01
Non ho fatto alcun tipo di "redenzione", era soltanto una constatazione di fatto, non essendo in possesso di "viti e bulloni"; e chi ha il "cervello chiuso" non dubita mai; that's all




cazz@ro6502
00domenica 6 gennaio 2013 11:53
Io prima di ascoltare le speculazioni sulle basi aliene sulla terra, chiederei all'ufologo di turno:

Cosa pensa di Roswell??

[ ] e' tutto veroooooooo!!! e' un UFO crash e c'e' stato "cover up"
[ ] una hoax
[ ] gli UFO crash erano due!!!!!!!!!!!!

Da li' giudicherei il grado di star a sentire l'ufologo o meno.
Sheenky Oo
00domenica 6 gennaio 2013 12:24
Qui un'altro articolo:

DULCE UNDERGROUND BASE

Fonte:
- www.bibliotecapleyades.net/sociopolitica/esp_sociopol_undergrou...
- Traduzione a cura dell'utente "netwizard" di Ufoforum.it

Esiste un mondo sotterraneo proprio sotto i nostri piedi ? Si sono susseguite strane leggende nei secoli circa un misterioso complesso di grotte con altrettanti strani esseri che lo abitano. Molti ufologi prendono in considerazione la possibilità che gli Ufo provengano proprio da basi sotterranee e che gli alieni stessi le abbiano costruite per compiere svariate missioni che coinvolgono la Terra o gli umani.
La credenza in un mondo sotterraneo è stata lasciata in eredità come mito o racconto alle generazioni che si sono susseguite nel mondo. Alcune di queste storie raccontano di flora e fauna fantastica e rigogliosa che può essere trovata proprio all’interno di caverne abitate dalle razze più antiche. Socrate parlò di enormi cavità abitate dall’uomo, e vastissime caverne dentro le quali scorrevano dei fiumi.
Si suppone che una di queste leggendarie caverne, si trovi sotto Kokoweef Peak nel Sud-Ovest della California. Earl Dorr, un minatore e cercatore d’oro, seguì degli indizi precisi fornitigli dagli indiani. Negli anni ’30 entrò nella Crystal Cave e percorse un passaggio all’interno della Kokoweef Mountain fino a raggiungere una profondità di circa un miglio. Da lì entrò in una vasta caverna che esplorò all’incirca per 8 miglia. Sulla parte bassa della caverna scorreva un fiume che depositò sugli argini delle sabbie nere ricche di oro. Un giorno Dorr usò la dinamite per sigillare l’entrata della sua caverna favolosa dando inizio così alla leggenda che spinge ancora oggi gli uomini a cercare questa ricchezza proprio sotto Kokoweef.
In nessun’altro posto è tanto forte la credenza in un mondo sotterraneo se non presso la popolazione degli Indiani del Nord America. Gli Hopi credono infatti di essere emersi da un mondo sotterraneo attraverso un tunnel posto ai piedi delle montagne di San Francisco vicino Flagstaff.
Ci sono inoltre delle leggende sul misterioso Monte Shasta nel nord della California. Si dice infatti che la montagna abbia ospitato una razza di Lemuriani che costruirono un rifugio nelle viscere della terra per sfuggire alla catastrofe che li colpì. I Lemuriani si allearono con dei viaggiatori spaziali che costruirono un disco volante all’interno della montagna.
L’esistenza di città sotterranee è solo una supposizione ma è un fatto che i governi abbiano costruito tunnel e strutture sotterranee. I cinesi, i russi, i vietnamiti, tutti hanno costruito i loro tunnel e le loro basi. Non c’è da meravigliarsi dunque se l’America sta costruendo il suo mondo sotterraneo.
Una notizia uscita sul giornale “U.S News and World Report” del 7 Agosto 1989, rivela un piano segreto per mettere in salvo il governo in caso di disastri. Il piano è chiamato “Continuity of Government” (COG). L’articolo descrive il COG come l’assicurazione sulla vita del governo nel caso si scateni l’Armageddon, sempre che ovviamente il piano fili liscio. Nel 1982 fu creata la Defense Mobilization Planning System, una nuova agenzia segreta di cui fu messo al corrente il Presidente.
In caso di attacco nucleare, squadre speciali dovrebbero accompagnare di volta in volta il presidente successore designato ad un comando segreto ubicato da qualche parte nel paese. Insieme al presidente verrebbero evacuati anche altri 46 ufficiali presenti nell’elenco del JEEP (Joint Emergency Evacuation Plan). Ci sono 50 di questi comandi segreti sparsi in 10 regioni diverse del paese ed ognuno di questi è collegato con gli altri via satellite o via radio.

Nel 1958 la U.S Air Force finanziò una ricerca sulle costruzioni sotterranee. La “RAND Corporation” ha portato avanti queste ricerche tenendo in seguito un simposio riguardante i metodi di costruzione el’equipaggiamento necessario, e l’uso di esplosioni nucleari per produrre cavità sotterranee.

Per gli ingegneri divenne una grande preoccupazione il problema della ventilazione. Tennero in considerazione tutti i tipi di contaminazione che poteva subire il sistema di ventilazione e non solo quello derivante dalla pioggia radioattiva. I lavori sotterranei inclusero ingressi, uscite ed alloggi. Ingresso e uscita erano garantiti da tunnel o condotti mentre per gli alloggi occorrevano spazi più grandi come hall, camere, celle, tetti o altri spazi aperti.



Sono state usate delle enormi macchine perforatrici per la costruzione dei tunnel. I tunnel collegano i vari alloggi e strutture fra di loro.

Il progetto del tunnel della Manica, è l’opera ingegneristica europea più grande e collegherà la Francia all’Inghilterra attraverso una via ferroviaria a tre tunnel. Le 11 macchine perforatrici utilizzate sono così larghe e così lunghe che verranno assemblate direttamente nel sottosuolo. 6 macchine stanno scavando il tunnel sottomarino fra Dover Strait e Pas de Calais mentre le altre 5 stanno scavano i tunnel di terra. La parte anteriore delle scavatrici contiene diverse punte in tungsteno che un operatore guida attraverso l’uso del laser.

Le macchine perforatrici sono come degli enormi vermi rivestiti d’acciaio. In ogni macchina operano squadre da 35 uomini ciascuna con lo scopo di riempire le cavità del tunnel col calcestruzzo. Le macchine dunque perforano, rimuovono la terra e successivamente rivestono il tunnel con componenti di calcestruzzo prefabbricati. La parte perforatrice della macchina è un enorme disco da 95 tonnellate del diametro di 28 piedi e 6 pollici. Il perforatore in particolare è lungo 300 piedi. Nel settembre del 1989, la Omni pubblicò un’illustrazione che riguardava il “Subterrene”, una macchina perforatrice nucleare sviluppata a Los Alamos. La macchina è in grado di scavare la roccia profonda riscaldandola fino a ridurla allo stato di magma e successivamente raffreddandola per permettere il passaggio del “Subterrene”. Il risultato è un tunnel perfettamente liscio che può essere utilizzato per i trasporti ad alta velocità in grado di collegare più complessi sotterranei fra di loro.

Interessante abbastanza è l’invenzione di Charles Kaempen che ha progettato delle tubature dall’enorme resistenza alla trazione. Kaempen ha sviluppato un sistema di trasporto sottomarino che usa proprio questa tecnologia che può semplicemente essere adagiata sul fondale marino ovviando al problema degli scavi. Ha proposto alla Spagna di collegare Spagna e Marocco utilizzando la sua nuova tecnologia sulle tubature.
Secondo un articolo del Wall Street Journal del 12 Dicembre 1990, lo scavo dei tunnel sta vivendo un vero e proprio boom. Susan Nelson, il direttore dell’American Underground Space Association, ha citato l’articolo dicendo: “C’è più di un semplice interesse nel mondo, sui tunnel e il sottosuolo in generale.”

L’interesse per il sottosuolo è supportato dai mega progetti finanziati dal governo. Gli Spagnoli vogliono inserire un tunnel che attraversi i Pirenei e farsi così strada verso il Marocco sulla costa Africana. I Norvegesi vogliono scavare sotto i fiordi. I Giapponesi si divertono a scavare nella Corea del Sud. I Canadesi stanno costruendo un tunnel da New Foundland all’isola di Prince Edwards. In America, per i prossimi 3 anni, sono già stati progettati 87 lavori pubblici di questo tipo. Bisogna tenere presente che tutti questi lavori sono classificati come progetti riguardanti l’edilizia civile. Ciò che sta facendo l’edilizia civile oggi, è praticamente ciò che stato fatto dall’ingegneria militare ieri. Nel 1959 il Rand Report ha mostrato foto di gigantesche macchine perforatrici e una vastissima serie di progetti ingegneristici militari fece un uso molto esteso di queste macchine dunque sin dagli anni ’50.

Il boom dei tunnel è dovuto al sempre più crescente sovraffollamento del paesaggio tanto che degli urbanisti nel nord-italia stanno progettando che le estensioni delle autostrade vengano fatte sotto forma di tunnel in modo da evitare che le strade taglino foreste importanti e terreni agricoli.
Mr. Russel J. Miller del Colorado School of Mines e direttore del Center of Space Minining a Boulder in Colorado, sta conducendo degli studi per determinare se sia possibile installare basi e città sotterranee su Marte e sulla Luna. Naturalmente qualcuno da qualche altra parte avrà già battuto Miller.

Degli informatori ci hanno comunicato che le installazioni sotterranee utilizzato vere e proprie metropolitane che portano gli impiegati da casa a lavoro e viceversa. Ma sono più di una metropolitana. I convogli utilizzano infatti altissima tecnologia. Non ci sorprende allora scoprire che Frank P. Davidson del Massachusetts Institute of Technology (MIT), abbia un progetto per eliminare il traffico dai cieli tramite “aeroplani elettrici senz’ali” che sfrecciano lungo continenti ed oceani in tubature sigillate che sostanzialmente sono prive di attrito. Forse Davidson dovrebbe incontrare Kaempen e considerare l’uso delle sue tubature resistenti alla trazione.
Non è un segreto che i governi abbiano costruito le loro metropolitane. I leader della China hanno costruito linee ferroviarie segrete al di sotto di Pechino che permetteranno loro di fuggire nel caso di una crisi. Secondo un impiegato statale cinese, i tunnel collegano fra di loro le abitazioni dei leader, gli edifici governativi, la banca centrale e l’esercito. Sembra un ottimo piano di fuga. Prendi tutto ciò che hai prezioso, il denaro dalla banca, le guardie armate e corri come un pazzo! Questa fitta rete fu costruita in circa 40 anni come sistema di difesa dagli invasori stranieri. Possiamo stare certi che ciò che ha fatto la Cina lo abbiamo già fatto anche noi.

Il Giappone, densamente sovrappopolato, sta prendendo in seria considerazione la vita nel sottosuolo. Sta progettando infatti di costruire un sistema fognario sotterraneo, linee ferroviarie sotterranee e per finire intere città sotterranee. Secondo un recente numero della rivista “Omni”, la Thaisei Corporation sta progettando un centro commerciale sotterraneo chiamato Alice City.

Ci saranno dunque negozi, uffici, hotel, cinema e stadi. Gli spazi per passeggiare saranno dunque spazi interni popolati di alberi, uccelli, pesci, ponti e cascate. La Shinizu Corporation ha già un modello in scala che riguarda la costruzione di una rete sotterranea che attraverserà Tokyo per 2000 miglia quadrate. Questa rete conterrà un certo numero di centri commerciali collegati fra loro da treni in grado di portare gli impiegati al lavoro e viceversa.

Secondo lo scrittore fantascientifico Isaac Asimov, ci sono dei vantaggi nel vivere nel sottosuolo. In primo luogo nessuno dovrà preoccuparsi del condizioni meteorologiche. La temperatura infatti sarà mantenuta costante, fra i 55 e i 60 gradi Fahrenehit. Senza il ciclo solare inoltre nessuno vedrà la differenza fra giorno e notte. La gente potrà lavorare o giocare per tutto l’arco delle 24 ore.

Dunque trasporti, comunicazioni, abitazioni potrebbero andare tutte nel sottosuolo liberando la superficie dalla massa umana. La superficie del pianeta potrebbe essere riservata a pochi ristoranti di lusso e centri d’aggregazione dove sia possibile osservare i cieli blu del pianeta, la vita animale o prendere delle camere per una passeggiata in superficie nel week-end. I terremoti causerebbero solo 1/5 dei danni che causano in superficie.

In un libro provocatorio intitolato “Alternative 3”, l’autore Leslie Watkins ci descrive la preoccupazione degli scienziati riguardo l’atmosfera terrestre, uno scenario ad oggi più facile da accettare. Gli scienziati si sono segretamente riuniti studiando 3 alternative in caso di pericolo imminente.

Alternativa 1: Aprire un buco nella stratosfera per allontanare calore ed inquinamento
Alternativa 2: Spostare la popolazione della Terra in caverne sotterranee rinfrescate direttamente dal suolo. (Forse quest’alternativa è quella attualmente in corso).
Alternativa 3: Scappare dalla Terra e andare su Marte. Prenderemo in considerazione dopo quest’alternativa. Non vogliamo argomentare quale di questi piani sia realmente esistente ma questi concetti sono utili per esaminare quale sia la direzione intrapresa dai progetti segreti.

Nel 1957 l’Atomic Energy Commission ha iniziato il progetto Plowshare allo scopo di identificare un uso pacifico degli esplosivi nucleari. Le possibilità vagliate sono quelle di utilizzare le esplosioni nucleari per creare porti, dighe, autostrade, canali e per stimolare la produzione di petrolio e gas naturale seguendo la pratica all’ordine del giorno di fare detonare delle cariche negli strati rocciosi contenenti petrolio e gas.
Il primo test di queste tecniche è avvenuto a 4240 piedi di profondità in un area desolata del New Mexico conosciuta come San Juan Basin. Il progetto è noto come “Gasbuggy” ed è partito il 10 Dicembre 1967 utilizzando un dispositivo da 26 kilotoni che è stato fatto esplodere in un pozzo sigillato.
Mentre il “Gasbuggy” fu un unico esperimento isolato, l’A.E.C in collaborazione con Austral Oil Company di Houston cominciò invece una lunga serie di test di circa 10 anni che comprendeva 2 esplosioni da 100 kilotoni l’una all’anno. Il primo test, datato 10 Settembre 1969 e noto come Progetto Rulison, in sostanza fu una esplosione da 40 kilotoni a 8400 piedi di profondità in un sito localizzato vicino Rifle in Colorado.
Questo metodo è appropriato per la costruzione di basi sulla luna e sulla Terra sarebbe già operativo. L’uso di esplosioni nucleari controllate renderà possibile creare cavità sotto la superficie lunare. Un missile si occuperebbe di aprire una prima breccia di circa 50 piedi di profondità, successivamente una seconda esplosione produrrebbe una cavità di circa 45 piedi di diametro. Sopra la cavità verrebbe costruito un igloo, un enorme sacco di plastica riempito d’aria. Successivamente verrebbero costruite tutte le aree di lavoro e gli alloggi vivibili.

Si rivelerebbe dunque più pratico ed efficiente per le future colonie sulla luna, vivere in cavità naturali o artificiali anziché tentare la costruzione nei crateri meteoritici. Gli alloggi, i parchi, i laghi e le aree boschive troverebbero posto nel sottosuolo. Una rete di trasporti sotterranea permetterebbe il collegamento fra le varie zone della luna.
Tornando sulla Terra, abbiamo notizie perfino di campi da gioco molto sospetti. Un ex ufficiale della sicurezza, che lavorò nelle profondità del Groom Lake in Nevada, disse di avere visto un campo da baseball e una piscina olimpionica ad un miglio di profondità nel deserto del Nevada.
Dunque cosa sta succedendo nei tunnel sotterranei della Mercury Base in Nevada ? Dopo avere ascoltato la storia di Bob Lazar sulla KVEG Radio, un costruttore chiamò in diretta Billy Goodman e lo stesso Lazar dicendo:

“ Siamo i costruttori…assembliamo e smantelliamo…dell’incontro che ci fu fra le sette persone ce ne sono due che si faranno avanti e vi supporteranno”.

Il misterioso ascoltatore proseguì dicendo:

“C’è più di un tunnel la sotto. C’è tutto ciò che riuscite ad immaginare. Lo so perché lo abbiamo assemblato noi. Lo abbiamo installato. Abbiamo fatto tutto.”

Gli informatori hanno menzionato tunnel e strutture in:

• New Mexico at:
o Dulce
o Sunspot
o Datil
o Corona
o Taos Pueblo
o Albuquerque
• Arizona in the Santa Catalina Mountains
• Colorado at:
o Delta
o Grand Mesa
o Colorado Springs
• California at:
o Needles
o Edwards AFB
o Tehachapi Mountains
o Ft. Irwin
o Norton AFB
o Morongo Valley
• Nevada at:
o Blue Diamond
o Nellis AFB
o Groom Lake
o Papoose Lake areas
o Quartzite Mountain
o Tonopah

Nell’estate dell’88, mi sono interessato ad una possibile installazione sotterranea nelle Techachapi Mountains. Ray e Nancy, una giovane coppia, dicono di avere visitato un plateau nelle montagne dopo che Ray fini il suo turno di lavoro alla Northrop Plant. Ray era ispettore nel B-2 Project. Il plateau è adiacente ad un ranch (il Tejon Ranch) preso in affitto dalla Northrop che vi costruì una struttura sotterranea. Erano circa l’una del mattino quando Ray e Nancy avvistarono una sfera luminosa (un orb) venire fuori dal terreno che li accecò con un fascio di luce. Non riescono a ricostruire le 2 ore e mezza mancanti dopo quell’esperienza.
Ray pensò di aver osservato l’orb per circa un ora, dopo di che il ricordo più vicino è quello dell’alba. Sotto ipnosi, Ray ricorda di essere stato addotto e portato in una base sotterranea popolata da EBE grigi e da personale dell’aeronautica militare. Le EBE esaminarono Nancy su un tavolo metallico. Il crescendo di emozioni di Ray fu riportato alla luce solo sotto ipnosi.

Un uomo del luogo afferma di aver visto un disco volante emergere ed in seguito decollare da un silo appartenente proprio a quella proprietà.
Un appaltatore per niente felice inoltre dichiara di avere lavorato alla costruzione di tunnel sotterranei e fu scocciato continuamente da sonde dell’aeronautica militare che spesso si vedevano librarsi in aria in giro per i tunnel. Descrisse queste sonde come piccole sfere aggiungendo che questa installazione fu soprannominata “The ANTHILL” in quanto ricordava le colonie sotterranee di formiche (Ant = Formica). I tunnel avevano uscite circolari senza porte. Adiacenti all’uscita vi erano dei pannelli di sicurezza con luci verdi e rosse. C’erano inoltre una sorta di cilindri incorporati nella serratura allo scopo di mantenere una specie di campo di energia.
Sono stati avvistati degli elicotteri neri intorno Boynton e Secret Canyon vicino Sedona, in Arizona. Un uomo, che vive a Long Canyon, ha avvistato moltissime cose strane nei pressi del canyon e i residenti sospettano che vi sia proprio un’installazione segreta del governo nelle Secret Mountain. Uno dei miei investigatori s’incamminò a notte fonda per il Secret Canyon quando fu fermato da una voce che proveniva da un altoparlante trovandosi di colpo un laser puntato sul petto. La voce disse che entrò in un area riservata e dunque di tornare indietro e uscirne.

Abbiamo individuato e fotografato questi piccoli orbs nei pressi di “Anthill”. Sicuramente hanno delle caratteristiche peculiari simili a quelle degli avvistamenti UFO. Da allora abbiamo localizzato altre installazioni segrete. Una è ubicata nel Mojave Desert ed è chiamata Llano. E’ una struttura ad altissima sicurezza ma vari testimoni hanno visto luci brillare in cima ad un traliccio all’interno di una gigantesca struttura mobile. Le luci però non illuminavano affatto l’interno della struttura! Comunque in prossimità di questa installazione sono stati avvistati altri orbs.

Possiamo fare solo congetture riguardo tutti i programmi segreti messi al riparo da occhi indiscreti. Il sottosuolo può contenere ogni tipo di segreto. Alcune delle strabilianti rivelazioni riguardanti tutti i progetti sotterranei arrivano da un misterioso informatore che si fa chiamare Thomas e che afferma l’esistenza indiscussa di un oscuro segreto sepolto fra le catene montuose del nord del New Messico.

L’oscuro segreto sepolto a Dulce
Dulce è una tranquilla cittadina nel nord del New Messico. Ha una popolazione di circa 900 abitanti e si trova a 7000 piedi sul livello del mare nella Jicarilla Apache Indian Reservation. C’è solo un grande motel e alcuni negozi. Non è una località turistica e dunque di certo non esplode di vitalità. Secondo alcune fonti esterne però, Dulce nasconde un prondo e oscuro segreto. Il segreto è sepolto sotto la fitta boscaglia di Archuleta Mesa e pare essere un laboratorio biogenetico che vede la collaborazione fra governo e alieni e dove vengono condotti esperimenti bizzarri su umani e animali.

L’officiale della polizia di stato del New Messico Gabe Valdez, fu coinvolto nel mistero di Dulce quando gli fu chiesto di investigare sulla mutilazione di una mucca nel ranch di Manual Gomes a 13 miglia ad est di Dulce. A causa delle mutilazioni perpetratesi fra il 1976 e il giugno 1978, Gomes perse 4 bovini. Così arrivò una squadra di investigatori che includeva Tom Adams, proveniente da Paris in Texas, per esaminare il sito dove furono trovate le carcasse.

Curiosi di capire con quale criterio venissero selezionati i bovini dai misteriosi mutilatori, Valdez, Gomez e lo scienziato in pensione Howard Burgess, condussero un’interessante esperimento il 5 Luglio del 78. Analizzarono 120 bovini del bestiame di Gomez sotto la luce ultravioletta trovando “Una sostanza fluorescente sulla parte sinistra del collo, sull’orecchio sinistro e sulla gamba sinistra”. I campioni di pelle contaminata furono inviati agli Schoenfeld Clinical Laboratories di Albuquerque che riscontrarono concentrazioni significative di potassio e magnesio. Il potassio soprattutto era in concentrazione tale da risultare 70 volte più alto del normale.

Alcuni investigatori attribuiscono le mutilazioni agli alieni. Di UFO effettivamente se ne sono visti di frequente a Dulce. Avvistamenti di strane luci e altri fenomeni aerei, vennero confermati nei pressi delle zone delle mutilazioni. Il 19 Aprile del 1988 mi recai a Dulce per far visita proprio a Gabe Valdez ed investigare sugli avvistamenti, le mutilazioni e le voci circa una base aliena sotterranea. La neve giaceva ancora sul terreno. Mi recai al Best Western Motel e contattai Valdez per fissare un appuntamento alle 21 e 30.

Trovai in Gabe il padrone di casa perfetto. Si offrì di mostrarmi il circondario di Dulce quella sera e di visitare i siti teatro della mutilazione di bovini o di avvistamenti.Fece un’affermazione sorprendente dicendomi che ancora si avvistavano oggetti volanti non identificati con una media di uno ogni 2 notti. Demmo un’occhiata al ranch di Gomez, alla strada per il fiume Navajo e la maestosa Archuleta Mesa. Gabe trovò tracce di un atterraggio vicino al sito delle mutilazioni e si convinse che lo scienziato Paul Bennewitz dei Thunder Scientific Labs di Albuquerque, fosse sulla pista giusta per individuare la struttura sotterranea aliena nei pressi di Dulce. Nessuno ha mai saputo per certo dove fosse collocata la struttura, e neanche come umani o alieni riuscissero ad entrare all’interno del complesso.

Sentii parlare di Bennewitz per la prima volta nel 1980 quando il mio amico Walter mi chiamò da Alburquerque e mi disse che stava lavorando con lui su strumenti elettronici. Walter mi informò che non solo Paul Bennewitz fotografò degli UFO ma che addirittura stabilì una comunicazione con la loro base sotterranea di Dulce. Bennewitz si mise per la prima volta in evidenza nell’Agosto del 1980 durante gli avvistamenti UFO sull’area deposito armi “Manzano” nella base aeronautica di Kirkland.
Un dispaccio della base aeronautica di Kirkland del 28 Ottobre 1980 cita Bennewitz, in particolare, sul fatto che avesse dei nastri sugli UFO di Kirkland. Paul così tenne una riunione informativa ad Alburquerque spiegando dettagliatamente cosa vide in quei nastri. Al tempo gli alieni gli trasmettevano dei segnali da una base sotterranea di Archuleta Mesa.
Il ricercatore William Moore afferma che gli agenti del governo si interessarono molto delle attività di Bennewitz e che inoltre stavano tentando di screditarlo seminando attorno a lui disinformazione a vari livelli che potesse assorbire facilmente. Non è chiaro se la comunicazione che Bennewitz ebbe con gli alieni della base di Dulce fosse parte di questa campagna di disinformazione. Supponendo che Paul sia l’unica fonte di informazioni sulle installazioni di Dulce, allora screditare lui e la sua storia potrebbe essere una tattica ben precisa. L’attuale campagna di disinformazione mira a far credere al pubblico che in realtà, sulla storia di Dulce, non ci sia nulla di vero.

In un resoconto chiamato “Project Beta”, Paul afferma di aver lavorato 2 anni sull’intercettazione di un veicolo alieno. Riuscì a ricevere il segnale video di una nave aliena e di un base sotterranea. Riuscì inoltre a stabilire una comunicazione costante con gli alieni utilizzando un computer ed una forma particolare di codice esadecimale. Afferma ulteriormente di aver usato fotografie aeree e terrestri, per localizzare il punto di lancio delle navi aliene che trasportano armi laser. Paul sostiene che gli alieni non rispettarono alcun accordo. Lui e Walter stavano lavorando su un arma che avrebbe potuto tener testa agli alieni.

Abbiamo oltrepassato la soglia del mondo reale per approdare nella finzione fantascientifica ? Allora si potrebbe dire che questi strani fenomeni abbiano la radice proprio in una realtà bizzarra. Più continuiamo i nostri studi e più la fantascienza diventa un fatto scientifico.
Paul Bennewitz ha investigato sul caso di un’addotta di nome Myrna Hansen del New Messico. Sostiene di essere stata condotta all’interno di una struttura sotterranea nel maggio dell’80. Christina Hylman invece afferma di esser stata addotta da due piccoli grigi e condotta sulla loro astronave dove incontrò anche numerosi uomini vestiti di tute di tipo militare. Fu portata all’interno di un tunnel dove vi erano numerosi punti di controllo computerizzati insieme a vari monitor che mostravano le immagini di telecamere di sicurezza.

Afferma inoltre di esser stata condotta, tramite un altro veicolo, in un’altra area dove salì su una specie di bilancia equipaggiata con un monitor. Dopo che il computer le assegnò un documento d’identità, le fu detto dalla guida che erano appena entrate al Livello Uno di un complesso sotterraneo di 7 livelli. Christa prosegue spiegando che infine fu condotta al Livello 5 dove vide navi aliene e grigi così come li vide nei vari livelli da cui passava.
In una grande stanza vide un misuratore computerizzato agganciato ad un grande serbatoio e grandi braccia che si estendevano da una grande tubatura che arrivava sino all’interno del serbatoio. Udì una specie di ronzio e sentì odore di formaldeide. Ebbe l’impressione che stessero mescolando un liquido all’interno del serbatoio. Non le fu mostrato comunque il contenuto all’interno. Christa fece dei disegni di ciò che vide durante l’adduzione.

Questi serbatoi sono presenti anche in una serie di documenti controversi chiamati “Dulce Papers” che furono presumibilmente rubati dalla base sotterranea di Dulce insieme ad oltre 30 foto in bianco e nero ed un nastro. Il misterioso ufficiale della sicurezza che prese queste carte, affermò di aver lavorato a Dulce sino al 1979 quando poi decise di lasciare la compagnia insieme ad altri suoi colleghi.

Il resto di questo capitolo racconta di come questo ufficiale incontrò un mio collega per raccontarci la verità sugli alieni, il governo statunitense e la stessa base di Dulce. La sua intenzione era quella di portare prove fisiche a sostegno di ciò che affermava. Alla fine del 1979, Thomas Costello non se la sentì più di tenere per se questa meravigliosa realtà. Come ufficiale alla sicurezza di alto livello della base sotterranea di Dulce, imparò e vide cose inquietanti. Dopo un fortissimo conflitto interiore, decise di disertare le strutture e portare con sé svariati oggetti.

Utilizzando una piccola macchina fotografica, scattò più di 30 foto della struttura multi-livello. Collezionò vari documenti e sottrasse un nastro dalle videocamere di sicurezza del centro di controllo che mostravano le hall, i laboratori, gli alieni e il personale di governo statunitense. Successivamente, disinnescando il sistema di allarme e le telecamere a circuito chiuso poste alle porte delle più delle 100 uscite presenti nel complesso, lasciò la struttura con foto, video e documenti. Gli originali vennero nascosti dopo aver fatto un set di 5 copie.

Thomas era pronto a svelare la verità ma, quando andò a prendere la moglie e il figlio, ad attenderlo c’era un mezzo governativo. La moglie e il figlio furono rapiti. Fu tradito da K. Lomas (un collega). Gli agenti volevano tutto ciò che Thomas aveva sottratto per riavere indietro moglie e figlio. Quando capì che la moglie e il figlio sarebbero stati oggetto di esperimenti biologici e che lui da questa storia non ne sarebbe uscito indenne, decise di sparire. Questo è successo più di 10 anni fa. Come si ritrovò coinvolto in questo intrigo?

Thomas ora è sulla 50ina, ma la sua storia comincia quando ne aveva all’incirca 25 e seguì un “addestramento” top secret in tecnica fotografica all’interno di una base sotterranea nel West Viriginia. Per 7 anni ha lavorato nell’alta sicurezza fotografica dell’aeronautica militare. Nel 1971 lasciò quest’incarico e andò a lavorare per la Rand Corporation a Santa Monica in California. Nel 1977 fu trasferito alla base di Dulce. Comprò una casa a Santa Fe nel New Messico lavorando dal lunedi al venerdi. Veniva portato al lavoro da uno da un sistema di trasporto sotterraneo.



A quel tempo, un collega ricercatore lavorava nell’ambito della sicurezza a Santa Fe e privatamente investigava sugli avvistamenti Ufo, mutilazioni, gruppi massonici e gruppi wicca. Thomas conosceva un amico in comune che arrivò a Santa Fe nel 1979 visitando sia Thomas che il collega ricercatore. Quest’amico vide le foto, il nastro, e i documenti sottratti alla base di Dulce. I disegni furono fatti proprio in base a ciò che aveva visto e successivamente circolarono nell’ambiente ufologico col nome di “Dulce Papers”.

Thomas sostiene che siano più di 18.000 i grigi nel complesso di Dulce. Dichiara inoltre di aver visto rettiliani umanoidi. Un collega addirittura si è trovato faccia a faccia con un rettiliano alto 6 piedi che si materializzò improvvisamente in casa sua. Il rettiliano si dimostrò interessato delle mappe di New Messico e Colorado appese al muro.

Le mappe erano piene di chiodini colorati che indicavano i siti di mutilazioni, caverne, siti ad alta attività ufo, percorsi di volo ripetuti, siti di adduzione, rovine antiche e basi aliene sotterranee sospette.
La struttura multi-livello di Dulce pare abbia un sistema centrale controllato dalla sicurezza base. Man mano che si scende di livello aumenta di conseguenza la sicurezza. Thomas aveva un’autorizzazione di tipo ULTRA-7. Sapeva che il complesso aveva 7 livelli ma in teoria ce ne potevano essere altri. Molti alieni si suppone fossero ai livelli 5, 6 e 7 con alloggi al livello 5.

Le uniche scritte in inglese erano presenti all’entrata della stazione sotterranea in cui si leggeva “Direzione Los Alamos”. Il collegamento andava da Dulce a Page (un’installazione nell’Arizona) e poi direttamente al di sotto dell’Area 51 in Nevada. I convogli partivano da Dulce verso: Taos, N.M.; Datil, N.M.; Colorado Springs, Colorado; Creed, Colorado; Sandia’ e Carlsbad, New Mexico.

Sembra ci sia una vastissima connessione nel sottosuolo degli Stati Uniti in cui si estendono tunnel e città. Molti dei simboli presenti nella base di Dulce, sono in lingua aliena più dei simboli universali compresi sia da umani che da alieni. Thomas sostiene che dopo il Secondo Livello della base, si veniva spogliati, pesati e forniti di una uniforme. Ai visitatori veniva data un’uniforme grigiastra che si chiudeva con la zip. Il peso di ogni persona veniva registrato giornalmente su un documento d’identità elettronico annotando ogni eventuale cambiamento. Se il peso fosse salito oltre le 3 libre, venivano effettuati esami fisici e ai raggi X.

Le bilance sono collocate di fronte alle aree più sensibili in particolare vicino le porte d’uscita e ai pannelli di controllo. Per accedere ad ogni area bisognava inserire il proprio tesserino elettronico negli slot preposti e poi inserire un codice numerico. Se il peso e il codice della persona non corrispondevano, veniva negato l’accesso. Ogni discrepanza allertava la sicurezza. Era impedito a chiunque di portare oggetti nelle aree sensibili. Tutti gli oggetti venivano infatti posti su un nastro trasportatore ed analizzati ai raggi X. Lo stesso procedimento veniva usato per uscire dalle aree sensibili.

Gli ascensori erano controllati magneticamente; in pratica non c’erano cavi. Il sistema magnetico era posto nel condotto dell’ascensore e funzionava senz’alcun controllo elettrico. Insomma tutto era controllato secondo sistemi magnetici avanzatissimi, incluse le luci. Non vi erano infatti lampade o cose di questo genere ma unità al fosforo che illuminavano anche i tunnel. I tunnel più profondi utilizzavano una particolare forma di anidride fosforica per illuminare temporaneamente alcune aree.

Le seguenti aree non erano avvicinate dagli alieni per ragioni sconosciute:

Livello 1: Garage e manutenzione
Livello 2: Deposito treni e manutenzione macchine perforatrici
Livello 4: Venivano effettuati studi “sull’anima” umana nonché tutti gli aspetti della telepatia, ipnosi e sogni. Thomas dice che avevano imparato a separare il corpo bioplasmico dal corpo fisico per piazzarvi all’interno una “entità aliena” dopo aver rimosso “l’anima” umana (matrice di forza vitale)
Livello 6: Era soprannominato la “Sala da incubo”. Si tenevano esperimenti genetici su pesci, foche, uccelli e topi che venivano pesantemente mutati dalla loro forma originaria. C’erano umani con molte braccia e molte gambe più un numero vastissimo di gabbie in cui vi erano rinchiusi umanoidi simili a pipistrelli e alti circa 7 piedi. Gli alieni istruirono moltissimo sulla genetica; sia per produrre cose utili, sia per produrre cose pericolose.

I grigi e i rettiliani umanoidi (rettoidi) hanno un’altissima preparazione tecnologica e analitica. Anticamente andarono in conflitto con i Nordici di altre società spaziali, e forse soggiornano qui in attesa di un conflitto futuro. Sono molto preparati in ambito di tecnologie computerizzate e bio-ingegneria conducendo esperimenti più che pericolosi senza alcun riguardo dell’etica o del rispetto per le altre creature.
Le principali organizzazioni governativa coinvolte nella mappatura del genoma umano, si trovano all’interno di:

• Department of Energy (che è presente anche nel Nevada Test Site)
• National Institute of Health
• National Science Foundation
• Howard Huges Medical Institute
• Dulce Underground Labs

Thomas rivelò che a capo degli esperimenti genetici di Los Alamos e Dulce vi è un certo Larry Deaven.Secondo Thomas gli alieni androgini sono capaci di procreare. A Dulce la forma più comune di riproduzione è la poliembrionia. Ogni embrione si divide in 6 o 9 “cunne” individuali. Il nutrimento necessario per lo sviluppo di ogni “cunne” è fornito dalla “formula”, un composto di plasma, de ossiemoglobina, albumina, lisozima, catione, liquido amniotico ed altro.

Col termine genoma si descrive la totalità dei cromosomi di un particolare organismo (o di qualsiasi cellula dell’organismo). Il termine è diverso da “genotipo” che invece descrive l’informazione contenuta all’interno dei cromosomi. I geni umani vengono mappati secondo una precisa posizione cromosomica. Il progetto è molto ambizioso e ci vorranno anni e la potenza di un certo numero di computer per portarlo a termine.
La biotecnologia umana ed aliena, è stata usata per servirci o per controllarci e dominarci ? Perché gli addotti vengono coinvolti in esperimenti genetici ? Fu solo quando Thomas incontrò gli umani rinchiusi nelle gabbie al Livello 7 che le cose per lui finalmente risultarono chiare. File di uomini, migliaia, resti umani ed embrioni di umanoidi. A questo proposito dice:

“Ho visto frequentemente gli uomini nelle gabbie, la maggior parte delle volte erano storditi o drogati e mi supplicavano di aiutarli. Ci fu detto che erano dei pazzi irrecuperabili e che stavano sperimentando su di loro farmaci ad alto rischio per curare questa pazzia. Ci fu detto inoltre di non rivolgere loro la parola per nessun motivo. All’inizio tutti credemmo a quella storia ma finalmente, nel 1978, un piccolo gruppo di impiegati scoprì la verità e cominciarono le “Dulce Wars”.

Thomas aggiunse che gli alieni non vogliono la terra, l’oro, i minerali, l’acqua, la vita umana e quella animale. Tutto ciò che vogliono è l’energia magnetica il cui flusso attraversa la Terra. Gli alieni riescono a raccogliere questo “potere magico” in un modo a noi sconosciuto. Gli alieni riconoscono che questa energia sia la cosa più preziosa presente sul nostro pianeta.

E’ difficile accettare la storia di Thomas. Sembra racconti di un incubo vivente. Ci sono prove però che qualcosa di strano sicuramente accade a Dulce. Thomas ha le risposte ? Potrebbe nascondersi una verità terribile dunque dietro i continui fenomeni Ufo, adduzioni e mutilazioni animali. Le intelligence dei nostri governi studiano il fenomeno Ufo ormai da decenni. Fenomeni straordinari presuppongono risposte straordinarie. Potremmo scoprire di essere un avamposto in un vasto impero interstellare.
Recentemente il ricercatore John Anderson si è recato a Dulce per scoprire se siano veri tutti i fenomeni Ufo descritti. Sostiene che quando arrivò in città, vide una carovana di macchine e un mini-laboratorio mobile della McDonnel-Douglas spostarsi su una strada rurale vicino la città. Seguì la carovana sino ad un complesso recintato dove aspetto di vedere se ci fossero ulteriori sviluppi.

Improvvisamente 6 Ufo discesero rapidamente sopra il complesso. Rimasero in aria quel tanto che bastava per permettergli di scattare qualche foto. Più tardi John si fermò ad un piccolo negozio dicendo al proprietario delle foto dell’Ufo che aveva scattato. Il proprietario ascoltò la storia e disse che anche lui in qualche modo ne era coinvolto in quanto vittima nel suo ranch di mutilazioni bovine. La conversazione fu interrotta da un telefonata. Il proprietario disse a John di uscire e quando lo fece e raggiunse la sua macchina, vide un van che si avvicinava al negozio. Dal van uscì un uomo che entrò al negozio. John si decise a lasciare Dulce e fu seguito in macchina da 2 uomini finché non uscì definitivamente dalla città.
Più recentemente una squadra di ricerca si è recata ad Archuleta Mesa per fare registrazioni sonore del sottosuolo. Le prime analisi indicano cavità profonde.

Per quanto tempo rimarrà chiuso fra le montagne del New Messico il segreto di Dulce (conosciuto dagli insiders come Section D)? Per sempre?
Ale-95
00domenica 6 gennaio 2013 13:26
Re:
cazz@ro6502, 06/01/2013 11:53:

Io prima di ascoltare le speculazioni sulle basi aliene sulla terra, chiederei all'ufologo di turno:

Cosa pensa di Roswell??

[ ] e' tutto veroooooooo!!! e' un UFO crash e c'e' stato "cover up"
[ ] una hoax
[ ] gli UFO crash erano due!!!!!!!!!!!!

Da li' giudicherei il grado di star a sentire l'ufologo o meno.



Che ci sia stato un incidente aereo è vero, questo è confermato. Dire poi che si sia trattato di un disco alieno e non del pallone Mogul è tutta un'altra storia. Io dico che l'effettiva censura sistematica perpretrata dall'USAF fa ben capire di come fosse il clima dell'epoca. Posso anche azzardare a dire che non si schiantò un pallone ma una V-2, dato che White Sands era uno dei centri di test principali all'epoca. Di sicuro la sperimentazione dei razzi, erano ben più importanti. Quindi un hoax ovviamente no. Un cover-up? E dov'è la stranezza, dato il periodo dell'epoca e il luogo interessato. Semplice politica militare. I crash erano due...non è dato saperlo..
FABIOSKY63
00domenica 6 gennaio 2013 14:49
...ipotesi...

..."credere"...

ognuno è libero di pensare e credere ciò che vuole ma è indiscusso, e comprovato da migliaia di testimonianze di lavoratori negli ultimi 60 anni, che gli USA hanno costruito sin dagli anni '50 silos e gallerie collegati tra loro e a centri di controllo in tutto il paese.. [SM=g1950691]

prima per esigenze strettamente legate ai programmi di difesa attraverso l'utilizzo di vettori con testate nucleari e poi, sin dagli anni '60, con l'implementazione di tecnologie ed armi NON convenzionali, sia a terra che nello spazio, di cui SDI fu sin dalla fine degli anni '70 l'apice della nuova tecnologia (per l'epoca) applicata agli usuali satelliti... [SM=g2806959]

it.wikipedia.org/wiki/Strategic_Defense_Initiative

alieni o no, è da "semplici" pensare che l'establishment americano dell'epoca di D.D.E. abbia rinunciato allo sviluppo di tali sistemi di difesa e controllo che avrebbero permesso l'attuarsi negli anni a venire della leadership mondiale degli Usa sotto il profilo strategico militare aerospaziale...ALIENI o NO presenti sulla Terra... [SM=g8284]

it.wikipedia.org/wiki/Dwight_D._Eisenhower

tutto "era previsto" sin dalla fine della seconda guerra mondiale quando le forze alleate dovettero fare i conti con "le nuove tecnologie" naziste e le fecero proprie dividendosi tra i due blocchi, gli studi, le tecnologie e le risorse umane tedesche e giapponesi dando così inizio ad una inevitabile "corsa al futuro"... [SM=x2976640]

it.wikipedia.org/wiki/Guerra_fredda

dopo la caduta del muro di Berlino e la dissoluzione dell'impero sovietico a -MOLTO- poco servirebbero le gallerie, i silos, i depositi, i centri di smistamento e quelli di controllo che si sono continuati a costruire -ANCHE- dopo il '91 nel sottosuolo americano se... [SM=g3061178]

se non fossero evidenti -ORMAI- altri usi e destinazioni delle stesse opere... [SM=g8297]

i tempi cambiano e TUTTO il resto pure!..ed -ANCHE SE MOLTO NON SI VEDE ANCORA- indietro non si torna più quindi... [SM=g3061082] [SM=g3061082]

cominciate a prepararvi!.. [SM=x2976641]
Ale-95
00domenica 6 gennaio 2013 14:53
Quoto, durante la Guerra Fredda si costruirono diverse facilities sotterranee. Non è un mistero. Certo, che poi fossero nate voci intorno sensazionalistiche, che volevano ci fossero tecnologie aliene e gli stessi alieni, che pure vi lavoravano insieme a scienziati e militari, è tutt'altra storia. Ma la Guerra Fredda molte cose ha generato, compresi tunnel sotterranei.
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