Re:
AURORA PILOT, 08/01/2008 8.28:
Innanzi tutto buon anno a tutti!
Grazie maranatha per aver lasciato le foto detagliate dell'Eagle!
Riguardo a questo penso che più che un F-15 di Ghedi sia di Aviano visto che di F-15 a Ghedi non mi risulta che ci siano(l'Italia non ha in forza questo modello di aereo). Concordo comunque con la scelta dell'apparecchio visto l'assetto e la configuarazione e la forma che si può vedere dalla foto elaborata.
Per quanto riguarda il rumore dell'aereo non è detto che si senta sempre, dipende dalla direzione del vento e la posizione dell'aeromobile; nella foto si vede l'oggetto in una sorta di picchiata e visto che i caccia non possono superare la velocità del suono (sopra centri abitati e sopra una certa quota) credo che le turbine siano state ad un livello molto ridotto.
Mi riferivo proprio a te amico...
non sono italiani ma dell'Air Force Americana.
28. Ghedi [Bs]. Base dell'Usaf[
United States Air Force], stazione di comunicazione e deposito di bombe nucleari.
Il Lago di Garda nel 1999 utilizzato da aereo f-15 americano come scarico rifiuti nucleari...http://clausneghe.blogspot.com/2007/05/italiapattumiera-della-nato.html
L'Air force [ F16 e F15 ] a GHEDI - In provincia di Brescia base dell'Us air force e deposito di un numero imprecisato di ordigni nucleari.
www.repubblica.it/2007/01/sezioni/cronaca/base-nato-vicenza/basi-usa-in-italia/basi-usa-in-ita...
Le direttive di Clinton e i governi di "centro-sinistra"
Nel servizio compare anche un'intervista a Hans M. Kristensen, lo studioso che per conto della Ong americana Natural resources defence council (NRDC) è riuscito a ricostruire la quantità e la dislocazione degli ordigni nucleari americani disseminati in Europa, che sono ben 480 distribuiti in otto basi aeree in sei paesi aderenti alla Nato: 150 in tre basi in Germania; 110 in una base inglese; 90 in una base in Turchia; 20 in Olanda e altrettante in Belgio e infine 90 in Italia divise tra le due basi di Aviano e Ghedi. Le bombe sono delle varianti modificate del vecchi tipo B-61 costruite negli anni '60, e variano da 45 fino a 170 kilotoni (quella che distrusse Hiroshima era da 14 kilotoni).
Secondo un rapporto del NRDC basato su documenti ufficiali declassificati (US nuclear weapons in Europe, pubblicato nel 2005), fu il presidente Clinton a decidere nel novembre 2000, cioè molti anni dopo la caduta del muro di Berlino e la fine della "guerra fredda", con la direttiva NSC-74 il mantenimento in Europa delle 480 bombe nucleari. Per quanto riguarda l'Italia era stato il governo D'Alema nell'aprile 1999 a firmare un accordo segreto, senza sottoporlo al parlamento, sulla "pianificazione nucleare collettiva" della Nato, in cui si stabilisce che "l'Alleanza conserverà forze nucleari adeguate in Europa, con caratteristiche di flessibilità e capacità di sopravvivenza tali da essere percepite come un elemento credibile ed efficace nella strategia atlantica di prevenzione dei conflitti". Tale aberrante strategia da "guerra preventiva" seguiva la "direttiva 60" promulgata nel 1997 da Clinton. Essa stabiliva, diversi anni prima del nuovo Hitler della Casa bianca, Bush, che le armi nucleari rimangono sul suolo europeo, puntate non solo contro Russia e Cina, ma anche contro "Stati canaglia" e contro "soggetti non-statali che minaccino gli Stati Uniti, le loro truppe all'estero e i loro alleati con armi di distruzione di massa".
Perché i governi italiani hanno sempre tenuto segreti questi accordi, compresi i governi di "centro-sinistra" e l'attuale governo Prodi? Delle 480 bombe atomiche europee, 300 sono a disposizione degli
F-15 e F-16 americani, ma le altre 180 sono assegnate agli
F-16 e ai Tornado dei paesi europei che le ospitano. Tra questi i Tornado italiani, che ne hanno a disposizione ben 40, quelle stanziate a Ghedi Torre. Tant'è vero che i piloti italiani vengono addestrati per portare e lanciare bombe atomiche. In base agli accordi Nato sulla "doppia chiave", la decisione di usare le bombe spetta agli americani ma agli italiani spetta comunque il compito di usare la parte loro assegnata.
Tutto ciò è in flagrante violazione del Trattato di non proliferazione nucleare che l'Italia ha ratificato nel 1975, e che impegna da un lato "gli Stati nucleari a non lasciare a disposizione di nessuno, né in modo diretto, né indiretto, armi nucleari" , e dall'altro impegna "gli Stati non nucleari a non acquisire, direttamente o indirettamente, la disponibilità ed il potere di disporre di armi nucleari". Ecco perché i governi italiani non hanno mai ammesso l'esistenza delle bombe atomiche nel nostro Paese, e il governo Prodi non fa eccezione, e continua a reggere il sacco al governo guerrafondaio Usa né più né meno di Berlusconi. E tutto ciò mentre ha la faccia tosta di partecipare con gli Usa e l'Onu all'infame campagna di accuse all'Iran di violare il Trattato di non proliferazione solo perché intende esercitare il suo legittimo diritto a sviluppare il nucleare civile.
L'AMERICA C'E' TUTTA A GHEDI CON GLI F-15 ED IL NUCLEARE