Avvertimento degli scienziati: "Pensiamoci bene prima di rispondere a segnali alieni

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F.Pernigotti
00sabato 25 luglio 2015 10:56
Dopo la scoperta di Kepler 452b, il pianeta "gemello" della Terra, torna nuovamente il dibattito sulla presenza di forme di vita simili agli uomini con cui venire a contatto. [SM=g2201342]



Di fatto, finora, gli uomini non hanno mai stabilito un vero e proprio contatto con forme aliene di vita. Ma gli scienziati, dopo la scoperta di Kepler lanciano qualche avvertimento. Il più pesante arriva da Matthew Bailes, professore allaSwinburne University di Melbourne. Lo scienziato analizza i possibili scenari futuri sull'Indipendent e mette in guardia dalla voglia di entrare in contatto con altre forme di vita. "La storia ci insegna che quando una civiltà più avanzata ne ha contattata una più debole, c'è raramente un lieto fine", afferma. E ancora: "Un eventuale contatto con una civiltà del genere potrebbe essere un disastro per gli uomini". Insomma c'è una frenata su un possibile progetto per entrare in contatto con gli alieni.

Sul fronte scientifico negli ultimi tempi è stato avviato un progetto sponsorizzato dal miliardario russo Yuri Milner che servirà a rintracciare nell'universo forme di vita diverse da quella umana. Secondo quanto riferito dagli studiosi, "applicare il metodo della Silicon Valley alla ricerca della vita intelligente". Il progetto avviato di fatto sarà 10 volte superiore a quelli del passato. Bailes avverte: "La difficoltà è di sapere che genere di segnali stiamo cercando. Non esiste un manuale per la ricerca degli alieni. Dobbiamo immaginare il tipo di comunicazione che una razza aliena potrebbe impiegare. Si spera che inviino schemi e modelli riconoscibili dagli esseri umani, come i numeri primi per esempio".

www.ilgiornale.it/news/mondo/lavvertimento-degli-scienziati-pensiamoci-bene-rispondere-se-1155...


Mio commento: non avete notato che negli ultimi tempi improvvisamente c'è stata un'apertura mai vista prima su questo tema [SM=x2976642] Sarà che è cominciata una preparazione psicologica delle popolazioni?
_Thomas88_
00sabato 25 luglio 2015 11:31
Apertura dici? [SM=g8297] secondo me è tutto come prima.

Anche questo articolo non dice niente di nuovo.
Ci sarà sempre qualcuno che vedrà il possibile contatto con una razza aliena una cosa positiva, che ci aiuterà a crescere, e all'opposto ci saranno sempre altri che vedranno questo contatto come una cosa negativa, che segnerà la nostra fine.
F.Pernigotti
00sabato 25 luglio 2015 11:36
No no quale come prima [SM=g1420768], sono test di sociologia mascherati. Io vedo solo cose positive nell'entrare in contatto con razze aliene, e poi di cosa si preoccupano, se dicono che siamo lontani anni luce [SM=g2201354]
Lo dice ì Hawking che le razze aliene possono essere con cattive intenzioni, ma se hanno sempre detto che siamo troppo distanti per stabilire un contatto, di cosa hanno paura? non ti sembra un controsenso? [SM=g4413994]
_Thomas88_
00sabato 25 luglio 2015 11:56
Se sono tecnologicamente più avanzati di noi, tutta quella distanza potrebbe non essere un problema per loro.
Cento anni fa anche solo impossibile immaginare una bomba capace di radere al suolo una città e uccidere migliaia di persone, poi negli anni 40' è arrivata l'atomica.

nessuno può dire che tecnologia possiede una razza aliena più evoluta di noi...quindi potrebbe benissimo avere i mezzi per coprire distanze di anni luce.
Oroblu98
00domenica 26 luglio 2015 09:59
Se arrivano fino a noi significa che sono in grado di distruggerci in un niente.
A me fa molta più paura la guerra nucleare globale, perché gli esseri umani sono i più pericolosi del pianeta, altro che gli Et.
Hybrid1973
00martedì 28 luglio 2015 14:49
Non sta a noi contattarli.
Nel senso che noi abbiamo kepler versione 1.0 loro (i più evoluti) avranno kepler v.10000
Saprebbero già dove andare.
Aggiungiamo poi che forse per loro il viaggio siderale potrebbe presentare meno problemi ed eccoli: dovrebbero essere già qui.

Per gli scienziati contattare gli alieni significa mandare un sms con scritto "ehi, siamo qui"
Messaggio che li raggiungerà in X anni luce e loro arriveranno in altrettanti X anni luce, in funzione della distanza del pianeta contattato, più il tempo di fare le valigie.
Perché si sa che la velocità massima è quella della luce.

Che beffa. Un infinita' da esplorare ma irraggiungibile...
Chissà se esiste una scappatoia tra le interazioni delle forze?
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