Alla ricerca degli alieni: oltre i segnali radio

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AlyxVance
00domenica 30 ottobre 2011 16:49
articolo dell'Astrobiology Magazine

Se esiste una qualunque forma di vita intelligente extraterrestre, probabilmente non si presenterà a noi facendo esplodere la Casa Bianca, o vincendo i cuori dei bambini ponendosi come amabili alieni dalle dita luminose. Semplicemente, molti scienziati sperano di trovare prove della loro esistenza scansionando il cosmo, alla ricerca di radiosegnali provenienti dalla stella di una civiltà aliena. Ma tali sforzi, tuttavia, potrebbero offuscare gli indizi di una passata attività aliena proprio qui sulla Terra.

Se esiste una remota possibilità che gli extraterrestri abbiano lasciato il loro marchio sulla Terra, potremmo provare a rintracciare la loro ‘impronta’ tecnologica o addirittura analizzare il DNA degli organismi terrestri, in cerca di un messaggio intelligente o di segni d’alterazione. Secondo Paul Davies, un fisico e cosmologo presso l’Arizona State University di Temple, tale procedura forense in stile CSI potrebbe complementare, piuttosto che sostituire, il lavoro degli astronomi che continuano a guardare verso il cielo, quelli del SETI (Search for Extra-Terrestrial Intelligence, Ricerca di Intelligenza Extraterrestre).

«Le mie proposte intendono alleggerire il faticoso lavoro di un ridotto gruppo di eroici radioastronomi ed espanderlo all’intera comunità scientifica», ha dichiarato il Davies. «Progetti come un SETI genomico rappresenterebbero un tentativo di complementare il radio SETI, non certo di scalzarlo».

Davis vorrebbe che gli scienziati ampliassero i loro orizzonti su come gli alieni potrebbero averci lasciato un segno. Davies, che ha lavorato con il SETI per tre decenni, ha esposto le sue idee in un libro, The Eerie Silence (Houghton Mifflin Harcourt, 2010), e in articoli come quello apparso nell’edizione online di agosto della rivista Acta Astronautica.

Ma Davies non crede che tali forme di vita intelligente extraterrestre debbano necessariamente esistere. E i suoi molti anni di supporto al SETI non gli hanno impedito di descrivere una ricerca da ‘ago nel pagliaio’ come: «una ricerca sprovvista di prove sull’effettiva esistenza di questo ago, o di quanto possa essere grande il pagliaio».

Segnaletica aliena - A loro credito, gli astronomi del SETI non si sono limitati a considerare l’invio di un messaggio diretto e deliberato verso la Terra. Negli ultimi cinquant’anni, le possibilità prese in esame includono il traffico radio extraterrestre, o potenti segnali radio o ottici che attraverserebbero la Via Lattea come il bagliore di un faro. Per attingere dall’energia delle stelle, una civiltà aliena notevolmente avanza potrebbe aver costruito enormi progetti di astro-ingegneria, chiamati Sfere di Dyson. Incapsulando una stella in un guscio di materia, gli alieni non solo potrebbero aver catturato gran parte del calore emanato dall’astro, ma potrebbero anche aver creato un segnale infrarosso unico nel suo genere, che gli astronomi della Terra sarebbero in grado di rilevare.

Proprio come la Terra invia nello spazio esploratori robotici, una civiltà aliena potrebbe essersi lasciata alle spalle sonde dormienti in luoghi strategici, come ad esempio nella fascia degli asteroidi. Gli astronomi della Terra potrebbero provare a localizzare tali sonde, o persino provare a inviare radiomessaggi di saluto in locazioni sospette, nel tentativo di ‘risvegliare’ le sonde aliene.


Lasciati indietro - C’è anche la possibilità che alieni intelligenti abbiano lasciato tracce in casa nostra, durante una loro remota visita sulla Terra. Ma il calcolo delle probabilità e l’età dell’universo suggeriscono che eventuali visite aliene sarebbero avvenute prima ancora dell’avvento degli uomini sulla Terra, dichiara il Davies. Questo implica che le tracce di visitazioni aliene sarebbero dovute sopravvivere per centinaia di milioni o miliardi di anni, affinché l’uomo possa trovarle ancora oggi.

«Se c’è stata un’altra forma di vita sulla Terra, potremmo trovarla nei prossimi venti anni», ha dichiarato il Davies all’Astrobiology Magazine. «Certamente, potrebbe non esserci mai stata, ma cercare sul nostro pianeta è molto più semplice che cercare su un altro».

Depositi non umani di scorie nucleari composti di plutonio, dice il Davies, potrebbero indicare origini artificiali, poiché i depositi naturali si sarebbero già decomposti da lungo tempo. Cave o segni di scavi minerari potrebbero essere sepolti sotto la Terra, e sul suo satellite naturale.

‘Messaggi in bottiglia’ alieni, o manufatti simili ai monoliti di 2001: Odissea nello Spazio, sembrerebbero meno idonei a sopravvivere per centinaia di milioni di anni sulla Terra, a causa delle forze geologiche e atmosferiche.

Biosfera Ombra - Forse la possibilità più affascinante è considerare che gli alieni abbiano sfruttato la bioingegneria per lasciare, volutamente o meno, tracce o messaggi nel DNA delle forme di vita presenti sulla Terra. L’auto-perpetuarsi naturale delle forme di vita potrebbe aver aiutato a garantire la sopravvivenza di tali messaggi incisi biologicamente.

Per trovare tali tracce biologiche, suggerisce il Davies, gli scienziati amatoriali e gli studenti delle scuole potrebbero favorire l’avvio di una versione genomica del Programma SETI. Iniziative basate su software di elaborazione-dati potrebbero svolgere gran parte del lavoro pesante, integrandosi in minima parte nelle consuete analisi genomiche effettuate dai ricercatori quotidianamente.

La bioingegneria aliena potrebbe anche aver creato una ‘biosfera ombra’ di vita fondata su una biochimica diversa da quella raffrontata negli organismi terrestri. Esempi potrebbero essere forme di vita che non usano il DNA o le proteine, o che incorporano elementi biochimici diversi da quelli riscontrati nelle forme di vita conosciute sulla Terra. Gli scienziati sono già impegnati in grandi sforzi per trovare tali biosfere ombra, ma si tratterebbe di biosfere di origine naturale, piuttosto che artificiale.

Se gli scienziati dovessero trovare biosfere ombra inusuali, nate separatamente dalle forme di vita terrestri che conosciamo, questo non implicherebbe necessariamente l’intervento di alieni intelligenti. Ma tale scoperta, sostiene il Davies, potrebbe donare maggiore credibilità all’idea che la vita ha buone possibilità di sbocciare date le giuste circostanze, anziché essere un semplice e irripetibile incidente della natura.

E questo potrebbe farci sentire tutti un po’ meno soli.

Fonte: Jeremy Hsu, Astrobiology Magazine - http://www.astrobio.net/exclusive/4301/an-alien-code-close-to-home-seeking-et-beyond-the-radio-silence
IRONMAN.75
00domenica 30 ottobre 2011 17:28
Brava AlyxVance hai trovato un'ottimo articolo!
L'ho letto con piacere e penso che in questo progetto Davis sia un po' troppo sicuro di sè.
Mi spiego...ci sono persone pagate apposta tra i governi (Man in Black) per far sì che le prove vengano insabbiate; e a volte anche con dei morti.
Come pensa di trovare e dimostrare un'eventuale passaggio degli extraterrestri nei nostri geni o sulla Terra?
Delta.Force
00domenica 30 ottobre 2011 17:28
L'impressione che un lettore potrebbe trarre da quest'articolo è che si brancoli nel buio più totale.
AlyxVance
00domenica 30 ottobre 2011 18:12

L'impressione che un lettore potrebbe trarre da quest'articolo è che si brancoli nel buio più totale.



Delta, ad onor del vero ho avuto la stessa impressione leggendo l'articolo per la prima volta [SM=g8297] non so quanto siano fattibili le proposte di questo Paul Davies, non so cosa si possa trovare indagando a fondo sulle tematiche da lui messe in luce. ma magari c'è davvero il Santo Graal alieno nascosto da qualche parte, e magari è proprio sotto i nostri nasi e non ce ne siamo mai accorti.. [SM=g6794]


Brava AlyxVance hai trovato un'ottimo articolo!
L'ho letto con piacere e penso che in questo progetto Davis sia un po' troppo sicuro di sè.
Mi spiego...ci sono persone pagate apposta tra i governi (Man in Black) per far sì che le prove vengano insabbiate; e a volte anche con dei morti.
Come pensa di trovare e dimostrare un'eventuale passaggio degli extraterrestri nei nostri geni o sulla Terra?



Iron, ti stai addentrando nelle teorie del complotto [SM=g1420770] premetto che l'argomento 'Men in Black' mi affascina molto, ma se fosse tutto vero, allora la comunità scientifica sta perdendo uno spropositato ammontare di tempo cercando gli alieni nel cosmo (o altrove), visto che probabilmente chi paga tali Men in Black è già in combutta con entità extraterrestri, o conosce già l'effettiva esistenza di altre civiltà intelligenti..
Delta.Force
00domenica 30 ottobre 2011 18:27
Alyx, l'idea che gli alieni,qualche milione di anni fa, abbiano lasciato di proposito delle tracce nel nostro DNA,scommettendo sulla nostra lentissima futura evoluzione,fa letteralmente cascare le braccia. [SM=g6813]
PS:l'idea di scovare depositi artificiali di scorie nucleari sotterranei è già più sensata.
AlyxVance
00domenica 30 ottobre 2011 18:36
Delta, attenzione però. Nell'articolo di questa rivista non è mai menzionato un'ipotetica manipolazione aliena sul nostro DNA. si parla del DNA delle forme di vita terrestri in generale. che poi ci siano anche gli umani di mezzo l'articolo non lo specifica. personalmente credo l'autore volesse parlare di organismi 'minori' che siamo in grado di esaminare con la nostra scienza/tecnologia.. ^_^

detto questo, l'idea sembra inverosimile, ma personalmente non me la sento di cestinarla del tutto, anche perché con la bioingegneria noi stessi abbiam fatto passi da giganti..
Delta.Force
00domenica 30 ottobre 2011 20:25
Alyx,ho parlato di DNA umano perchè giorni fa ho letto un articolo analogo a questo che attribuiva a Davies l'idea di ricercare le tracce della presenza aliena sulla Terra nel DNA umano.Poi non so se l'autore dell'articolo da me letto si sia sbagliato o abbia lavorato di fantasia per richiamare l'attenzione dei lettori.
eone nero
00domenica 30 ottobre 2011 21:05
Re:
Delta.Force, 30/10/2011 20.25:

Alyx,ho parlato di DNA umano perchè giorni fa ho letto un articolo analogo a questo che attribuiva a Davies l'idea di ricercare le tracce della presenza aliena sulla Terra nel DNA umano.Poi non so se l'autore dell'articolo da me letto si sia sbagliato o abbia lavorato di fantasia per richiamare l'attenzione dei lettori.



Nel 2010 parlando degli alieni diceva:

“Di qui a un milione di anni” continua Davies “Se l’umanità non sarà ancora stata spazzata via, l’intelligenza biologica sarà vista come uno stadio intermedio nella strada verso l’intelligenza ‘reale’: quell’intelligenza potente, adattabile e immortale che è caratteristica delle macchine”

blog.panorama.it/libri/2010/04/21/paul-davies-gli-alieni-esistono-solo-che-li-cerchia...

L'articolo sulle interferenze sul DNA

www.ufoonline.it/2011/10/16/messaggi-extraterrestri-cerchiamoli-nel-nos...

Edit dimenticavo questo

antidarwin.wordpress.com/tag/paul-davies/


IRONMAN.75
00domenica 30 ottobre 2011 21:54
Leggedo i post interessanti di eone...sapete che non ho ancora capito questo Davis dove vuole andare a parare?
Una volta dice che gli extraterrestri sono probabilmente macchine un'altra che sono nel nostro DNA e io non ci capisco più nulla allora!
Non'è che vuol vendere solo dei bei libri?
G.Shepard
00domenica 30 ottobre 2011 23:27
Iroman,non sai quanto ti capisco.I discorsi di Davis virano verso la fantascienza e mi sembra spari teorie a casaccio più che ragionare seriamente su possibilità realizzabili.
Sarà che la mia fiducia verso certa gente è calata vertiginosamente...
_INSIDER_
00domenica 30 ottobre 2011 23:47
Ancora Paul Davies... [SM=g2201342]
AlyxVance
00lunedì 31 ottobre 2011 02:56
chiedo venia, non sapevo che il Davies avesse parlato di manipolazione genetiche ai danni (ai danni??) degli esseri umani. e l'articolo di Ufo Online mi era totalmente sfuggito.

Comunque, a mio avviso, meglio Davies di tanti altri profeti in 'contatto' con la Federazione Galattica. almeno le sue idee non gli son state suggerite da Ashtar Sheran.. ^_-
eone nero
00lunedì 31 ottobre 2011 06:40
Re:
AlyxVance, 31/10/2011 02.56:

chiedo venia, non sapevo che il Davies avesse parlato di manipolazione genetiche ai danni (ai danni??) degli esseri umani. e l'articolo di Ufo Online mi era totalmente sfuggito.

Comunque, a mio avviso, meglio Davies di tanti altri profeti in 'contatto' con la Federazione Galattica. almeno le sue idee non gli son state suggerite da Ashtar Sheran.. ^_-



Vero che non sono suggerite da Sheran, ma vero pure che Davies dovrebbe dare l'esempio di sobrietà essendo uno scienziato.

Sentire delle ipotesi alternative su cui discutere va bene, ma queste di certo non aiutano di certo a dar credito ad un progetto come il SETI dove migliaia di persone danno una mano gratuita, me compreso e chiunque abbia voglia di farlo.

Già ci sono problemi di ordine economico e di conseguenza logistico, alla data attuale il sito ufficiale italiano è chiuso per manutenzioni già da diverso tempo.

www.seti-italia.cnr.it/

Il sito ufficiale

setiathome.berkeley.edu/

Per dare una mano è sufficiente scaricare il software BOINC,

boinc.berkeley.edu/download.php

Una volta registrati, il software elaborerà in maniera criptata una porzione di dati che verranno resi in forma anonima al progetto.

La comunità italiana di BOINC

www.boincitaly.org/

Ricordo che il software di calcolo distribuito praticamente utilizza migliaia di macchine degli utenti per eseguire in parallelo i calcoli, raggiungendo velocità di elaborazione che un super computer normalmente non riuscirebbe.

Boinc non è solo SETI, anche altri gruppi di ricerca utilizzano questo software per elaborare i dati affidandosi al volontariato delle persone.

[IMG]http://i44.tinypic.com/2j0jdj5.jpg[/IMG]


Quando viene installato si decide a quali progetti partecipare, una volta approvati viene scaricata una porzione di dati che il computer in background elaborerà in modo trasparente all'utente.

Qua la serie di progetti che si basano su BOINC

www.boincitaly.org/progetti/progetti-boinc.html

Spaziano dalla ricerca astronomica, a quella medica, allo studio del clima.

www.boincitaly.org/progetti/progetti-boinc.html


UniversalMan
00lunedì 31 ottobre 2011 11:06
Il DNA è sopravalutato, il vero componente basilare del nostro organismo è l'RNA. Nel nostro genoma i segnali epigenetici regolano l'apertura e la chiusura di zone del genoma, comandando pertanto l'attivazione e la disattivazione dei geni. È importante sottolineare che i segnali epigenetici sono ereditabili e costituiscono un mezzo per trasmettere lo stato attivo o inattivo tramite il processo di divisione cellulare. Attualmente conosciamo tre fattori molto importanti in questo processo: l'RNA, il nucleosoma e la metilazione del DNA. Questi sono i tre pilastri dell'epigenetica. Gli uni e gli altri sono in intensa comunicazione e orchestrano in modo coordinato l'attivazione dei geni, essenziale in un organismo complesso. Ora queste sequenze naturalmente funzionano bene perchè sono basate su una vita che ha come elemento nativo il carbonio, ma su altri mondi sarebbero pressochè indecifrabili.
Che una razza aliena che non conosce il dna possa aver fatto ingegneria genetica su di noi, tra l'altro in maniera così perfetta, è assurdo, poi c'è gente che crede a tutto ma francamente è come se un bambino di 6 anni che non ha mai visto un libro di matematica spiegasse il teorema di pitagora e risolvesse un equazione complessa.
Per fare le cose, bisogna conoscerle, noi consideriamo questi ipotetici alieni onniscenti, ma così si avvicinano di più al concetto di divinità che a quello scientifico di alta forma di vita intelligente.
Il seti ha bisogno di pubblicità mi rendo conto, perchè è un progetto che in vent'anni non ha prodotto uno straccio di segnale utile, e badate bene che ha goduto di finanziamenti e pubblicità ENORMI.
Le sonde della NASA tanto odiate dagli ufologi alternativi con Hubble, con Keplero e con tanti altri soggetti hanno fatto molto di più per l'ufologia che decenni di Seti.

Junfan88
00lunedì 31 ottobre 2011 21:35
Riguardo il Dna non si conoscono tutte le funzioni di ogni sua parte quindi magari vuol proporre che ci siano parti inutilizzate messe lì da un possibile "qualcuno".

Io mi soffermerei più sulle presunte tracce radioattive. In India nella città Rajasthan è stata rilevata una forte radioattività simile a quella di Hiroshima e Nagasaki, oltre ad un forte fenomeno di vetrificazione nel terrreno. Inoltre su un testo indiano il Mahabarata si parla di tremende esplosioni descritte a forma di "ombrello" (non sono simili ai funghi atomici??? [SM=g1420770] ) e con la lucentezza di 10000 soli.
Interessante no AlyxVance?
KOSLINE
00lunedì 31 ottobre 2011 21:48
Re:
Junfan88, 31/10/2011 21.35:

Inoltre su un testo indiano il Mahabarata si parla di tremende esplosioni descritte a forma di "ombrello" (non sono simili ai funghi atomici??? [SM=g1420770] ) e con la lucentezza di 10000 soli.
Interessante no AlyxVance?




io penso che un grosso meteorite dia la stessa senzazione di un fungo atomico , che ne pensi Junfan ?


AlyxVance
00martedì 1 novembre 2011 04:38
Junfan, certo, interessante. sensazione personalissima: ho il sospetto che l'antico passato occulti qualcosa di veramente grosso che ancora non abbiamo scoperto, o che forse ci rifiutiamo di prendere in considerazione perché sin troppo 'fantasioso'..

ma la supposizione di KOS ha merito, magari gli antichi han assistito allo schianto di un meteorite. purtroppo temo sarà difficilissimo capire ciò di cui si parla nel Mahabarata. anche per questo motivo, le proposte del Davies per me non sono poi così assurde, giacché espandere la ricerca di vita intelligente ad altre branchie della scienza (oltre i radiosegnali) potrebbe conseguire risultati che per ora sembrano davvero persi in un gigantesco pagliaio..
Junfan88
00martedì 1 novembre 2011 09:23
Vero caro Kos. Ma un meteorite non lascia tracce radioattive, tant'è vero che si studiano armi che utilizzino la sola energia cinetica emessa dal rapporto fra la massa e l'alta velocità a cui verebbe sospinto il proiettile. E poi in genere nelle zone in cui sono caudti meteoriti si ritrovano rocce meteoritiche, in questo caso che io sappia no e anche il cratere non c'è, quindi dal mio punto di vista è uno di quei casi in cui sono un pò dubbioso.

AlyxVance ne sono convintissimo anche io. Non necessariamente degli E.T. ma una qualche civiltà o cultura precedente io credo ci sia stata.
Guarda ti dò il link di un sito che si occupa più di questa Archeologia Proibita che di altro

www.antikitera.net/

Tu prendi sempre tutto con i piedi di piombo. Però molti articoli sono interessanti davvero. Spero possano incuriosirti.
eone nero
00martedì 1 novembre 2011 09:59
Re:
Junfan88, 01/11/2011 09.23:

Vero caro Kos. Ma un meteorite non lascia tracce radioattive, tant'è vero che si studiano armi che utilizzino la sola energia cinetica emessa dal rapporto fra la massa e l'alta velocità a cui verebbe sospinto il proiettile. E poi in genere nelle zone in cui sono caudti meteoriti si ritrovano rocce meteoritiche, in questo caso che io sappia no e anche il cratere non c'è, quindi dal mio punto di vista è uno di quei casi in cui sono un pò dubbioso.

AlyxVance ne sono convintissimo anche io. Non necessariamente degli E.T. ma una qualche civiltà o cultura precedente io credo ci sia stata.
Guarda ti dò il link di un sito che si occupa più di questa Archeologia Proibita che di altro

www.antikitera.net/

Tu prendi sempre tutto con i piedi di piombo. Però molti articoli sono interessanti davvero. Spero possano incuriosirti.



Hai visto le fonti da cui attinge il sito che hai postato?

Spesso e sovente sono prese da piccoli articoli di giornale stranieri e non approfondite e sansazionalistiche.

Chi ha detto che un meteorite non può essere radioattivo?

www.pd.astro.it/meteoriti/cap6.htm

www.astroara.org/meteo/report/pdf/Meteoriti.pdf

www.wired.com/thisdayintech/2009/09/0925vitim-meteorite




Junfan88
00martedì 1 novembre 2011 10:46
Caro eone, forse ti è sfuggito: "Tu prendi sempre tutto con i piedi di piombo. Però molti articoli sono interessanti davvero.".

Neanche io dò retta molto a quel sito, ma per gli articoli che mi interessano, poi mi informo e alcuni tipo questo inerente la città indiana è stato trattato anche da History Channel e credo che anche Giacobbo l'abbia trattato. E' confermato, ma ovviamente l'archeologia ufficiale non lo considera come in molti altri casi dove le datazioni non conincidevano con i dati.
A e l'impatto di una meteora NON è radioattivo in NESSUN caso. Possono contenere elementi radioattivi che vengono depositati nell'impatto.
E ancora, dove sta il cratere in quello specifico caso Indiano?
eone nero
00martedì 1 novembre 2011 11:18
Allora non prendiamo con i piedi di piombo, solo che dopo 30 anni di ricerche e passata la fase in cui si credeva a tutto si ha una visione più reale e vicina al vero di determinati fenomeni o notizie che ci arrivano.

Capirai bene che trasmissioni sensazionalistiche e quindi affascinanti come quelle citate non possono costituire basi su cui costruire un tipo di ricerca seria e produttiva.

Quindi se si ha amore per la Verità, come ripeto sempre si deve essere scevri da sensazionalismi, dogmi, partigianerie, fedi e personalismi, ma soprattutto si deve arrivare alle fonti originarie per quanto possibile.

Certo che l'impatto di un meteorite non è l'Enola Gay, ma i frammenti lo sono e possono restare attivi millenni prima di decadere e senza analisi approfondite il materiale può essere confuso tranquillamente per terrestre.

Junfan88
00martedì 1 novembre 2011 12:04
Allora adesso Giacobbo e il sensazionalistico ci sta, l'ho citato solo perchè ho letto di molti che lo seguivano nei vari interventi sul sito. Ma HC,DS, NG, fanno documentari con le p... sfere fumanti. E non parlo di quelli più sensazionalistici (che li hanno anche loro un paio, in particolare History), ma prendono comunque in considerazione fatti accertati. Infatti, apparte enigmi alieni (che tratta casi interessanti ma fa parlare delle persone seriamente provate nella psiche), poi vengono intervistati sempre esperti scienziati, ingegneri e vari addetti ai lavori.
Quindi per me sono argomentazioni più che valide. Poi che uno sia per il "fai da te", non vuol dire che sia meglio. Perchè spesso, si va alla cieca. Almeno così si possono avere punti di partenza.

Tornando a quel caso, ripeto, dove è il cratere? E se anche fosse esploso in aria il meteorite, allora perchè avrebbe formato un fungo? A tunguska quando esplose (in aria) rase al suolo una foresta ma nessuno vide funghi e se in india fosse esploso in aria gli elementi radioattivi dovrebbero essere su un area molto più vasta e sulla superficie, non trovi?
eone nero
00martedì 1 novembre 2011 12:16
Sono sensazionalistici credimi, molto affascinanti più seri rispetto alle trasmissioni nostrane, ma spesso e sovente stracolme di sensazionalismi, vedasi quelle sugli Ufo nazisti, sul triangolo delle bermuda.

Dal punto di vista della ricerca quei documentari non hanno nessun valore, ripeto possono essere affascinanti ed interessanti al grande pubblico ma per gli addetti ai lavori la visione se permetti oltre che più critica è sicuramente più vicina al vero.

Ci sono cronache riguardo Tunguska che parlano di un fungo.

tinyurl.com/69sjeor

www.terninrete.it/headlines/articolo_view.asp?ARTICOLO_I...

Una domanda conosci questo centri?

www.cufos.org/

www.narcap.org/

Junfan88
00martedì 1 novembre 2011 12:45
Lascia stare quelli che cavalcano l'onda, ma se vedi tipo a caccia di UFO, spesso vengono sfatati, altri restano nel dubbio.
E a livello scientifico (non ambito ufo) ne fanno di eccezionali altro che sensazionalistici. E nei due link che hai postato vogliono insinuare il dubbio che sia stato un ordigno nucleare più che un meteoritea cadere, scusami ma non ci vedo tutta questa attendibilità.

Comunque il cufos si l'altro no. Perchè Eone?
eone nero
00martedì 1 novembre 2011 12:57
Junfan ti ho chiesto se conosci quei siti che di certo non cavalcano l'onda dato che in campo ufologico sono tra i più affidabili, se cerchi all'interno del Cufos creato dal padre dell'Ufologia seria Hynek troverai anche la conferma che il Majestic 12 è un falso, che spesso e sovente viene spacciato vero da tante trasmissioni che anzichè fare ricerca tendono solo a catturare l'attenzione dello spettatore.

Conosco i documentari di cui parli, e onestamente non ci trovo nulla di utile alla ricerca, ripeto possono affascinare ma non hanno nessuna utilità e spesso fondamenta.

Ho postato i due links per 2 motivi, primo per le cronache del tempo che parlano di fungo, e il secondo motivo per mostrare come i sensazionalismi si apparentano sempre con la ricerca ufologica.

Junfan88
00martedì 1 novembre 2011 13:43
Sappi che il mio non è un attacco ostinato, ma semplicemente non mi bevo le idiozie di ufologi ciarlatani che come abbiamo visto puntano solo a lucrare sulla buona fede altrui, ma non mi bevo neanche quelle di scienziati fanatici che non metterebbero in discussione nulla (mi riferisco sempre al caso indiano) il Mahabarata è un testo antico che parla di avvenimenti e oggetti che sono quanto meno curiosi, questo devi concedermelo. E non credo che il caso indiano, come diversi altri casi di archeologia (e non solo), non vengano presi sul serio (se non screditati direttamente) da scienziati affermati solo perchè non vogliono minare la propria carriera.
Riguardo quel caso i dati ci sono, al di là delle trasmissioni se non sono stati trovati frammenti radioattivi sulla superficie, in assenza di un cratere, io il meteorite lo escludo. Non dico che ET abbia buttato una atomica lì, ma al meteorite non credo proprio.
eone nero
00martedì 1 novembre 2011 14:08
Junfan non avertene a male, ma conosco gli scritti induisti meglio di quanto certi preti conoscano i vangeli. e per quanto suggestive quelle storie non sono prove.

Gli ufologi che ti ho citato non sono ciarlatani, al contrario di tanti sensazionalistici autori delle serie di HC o similari.

Se i dati ci sono dove sono le fonti?

KOSLINE
00martedì 1 novembre 2011 14:31
Re:
Junfan88, 01/11/2011 09.23:

Vero caro Kos. Ma un meteorite non lascia tracce radioattive, tant'è vero che si studiano armi che utilizzino la sola energia cinetica emessa dal rapporto fra la massa e l'alta velocità a cui verebbe sospinto il proiettile. E poi in genere nelle zone in cui sono caudti meteoriti si ritrovano rocce meteoritiche, in questo caso che io sappia no e anche il cratere non c'è, quindi dal mio punto di vista è uno di quei casi in cui sono un pò dubbioso.

.


certo junf i dubbi ci sono sempre in mancanza di prove certe concordo con te' ,ora cosi per fare due chiacchiere fra' amici ,quando ho letto la testimonianza , mi sono ricordato di altre tesmimonianze che avevo letto sulla vicenda Tunguska anchessa ancora avvolta da semy-mistero , perche' non tutte le meteoriti lasciano crateri o prove tangibili , certe volte esplodono prima d' impattare il suolo ,dipende dalla loro composizione logicamente rendendo la vita difficile a chi studia poi il fenomeno specie dopo tanti anni di distanza ,di qui l'associazione alle vicende passate


Alle ore 7:14 locale, 0:14 T.U., del 30 giugno 1908 un evento catastrofico ebbe luogo nelle vicinanze del fiume Podkamennaja Tunguska, abbattendo 60 milioni di alberi su 2150 chilometri quadrati.

Il rumore dell'esplosione fu udito a 1000 chilometri di distanza. A 500 chilometri alcuni testimoni affermarono di avere udito un sordo scoppio e avere visto sollevarsi una nube di fumo all'orizzonte. A 65 chilometri il testimone Semen Semenov raccontò di aver visto in una prima fase il cielo spaccarsi in due, un grande fuoco coprire la foresta e in un secondo tempo notò che il cielo si era richiuso, udì un fragoroso boato e si sentì sollevare e spostare fino a qualche metro di distanza.

L'onda d'urto fece quasi deragliare alcuni convogli della Ferrovia Transiberiana a 600 km dal punto di impatto. Si ritiene in base ai dati raccolti che la potenza dell'esplosione sia stata compresa tra 10 e 15 megatoni (40-60 petajoule). Altri effetti si percepirono persino a Londra, dove, in quel frangente, pur essendo mezzanotte il cielo era talmente chiaro e illuminato da poter leggere un giornale senza l'ausilio della luce artificiale.[5]

L'ipotesi più accreditata come causa del fenomeno è l'esplosione di un asteroide sassoso di circa 30 metri di diametro che si muoveva ad una velocità di almeno 15 chilometri al secondo (54000 km/h). La deflagrazione del corpo celeste sarebbe avvenuta ad una altezza di 8 chilometri. La resistenza offerta dall'atmosfera può aver frantumato l'asteroide la cui energia cinetica è stata convertita in energia termica. La conseguente vaporizzazione dell'oggetto roccioso ha causato un'immane onda d'urto che ha colpito il suolo.

Grazie ad una simulazione, alcuni scienziati della NASA e dell'Università del Wisconsin, Christopher Chyba e Kevin Zahnle con Paul J. Thomas, escludono che l'asteroide fosse di natura ferrosa o carbonacea. Nel primo caso, il corpo celeste avrebbe raggiunto il suolo senza frantumarsi, nel secondo caso, la deflagrazione sarebbe avvenuta troppo in alto nell'atmosfera per devastare una zona così ampia di taiga. Per ragioni analoghe e per considerazioni sulla densità, i tre studiosi ritengono improbabile che l'evento di Tunguska sia stato generato da una cometa.

Simulazioni più recenti, come quella effettuata da N.A. Artemieva per conto dell'Istituto per la dinamica della geosfera di Mosca hanno confermato la probabile vaporizzazione dell'asteroide avvenuta 5-10 chilometri sopra Tunguska, mentre nel 2007 Mark Boslough per conto del Sandia National Laboratories ha calcolato che l'esplosione fu di circa 3-5 megatoni.

La frequenza media di impatti terrestri con oggetti simili a quello caduto su Tunguska è all'incirca di uno ogni 600 anni.

@ le radiazioni

certo sarebbe qualcosa d'importante trovarle , ma ho sentito dire che cmq non e' sicuro al 100% neanche se' troviamo traccie di plutonio che facciamo noi artificialmente , perche' si puo' creare anche in natura [SM=g8297] voi ragazzi sapete qualcosa su' questo ? perche' io onestamente non sono certo di questa cosa dove la lessi ecc ,magari sto' dicendo una baggianata cosmica [SM=g1420771]

bay [SM=g1950677]





AlyxVance
00martedì 1 novembre 2011 14:45
che io sappia, e correggetemi se sbaglio, l'impatto di un asteroide in sé e per sé non genera radioattività, perché si parla di forza cinetica piuttosto che di reazioni nucleari. ma nell'asteroide potrebbero esserci elementi radioattivi poi rilevabili nel cratere. credo questo sia utile agli scienziati nell'ambito della datazione..
Junfan88
00martedì 1 novembre 2011 14:54
Alyx è' quello che ho scritto nel commento a pagina precedente. Non generano alcun tipo di radiazione, solo i componenti possono essere radioattivi.

Si Kos hai è vero la faccenda di Tunguska non si è mai chiusa definitivamente ma onestamente dubito che possa traattarsi di un qualche ordigno nucleare come alcuni hanno sostenuto.

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