"Medusa" Crop Circle - 29 maggio 2009

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Lachaise-L-N-
00martedì 2 giugno 2009 12:41

Singolare pittogramma a forma di medusa segnalato il 29 Maggio 2009 a Waylands Smithy, vicino a Kingstone Coombs, Oxfordshire.


Fonte: C.R.U.L.
bambino_69
00martedì 2 giugno 2009 13:25
medusa
haha belissima

chiunque sia la razza aliena che "fa" questi pittogrammi

le eleggo come "razza aliena artistica dell'anno"

secondo me meritano un premio hehe

(richard)
00martedì 2 giugno 2009 16:35
...a dir poco singolare e stupefacente,chissa' quale recondito messaggio per gli umani è celato dietro questa realizzazione,non scarterei a priori comunque la fattura umana di qualche burlone,molto bravo pero'....burlone!
MG Hyuga
00martedì 2 giugno 2009 16:39
questo è veramente originale XD
pipino88
00martedì 2 giugno 2009 23:10
bellissimo ahhahaa
aprilfruit
00mercoledì 3 giugno 2009 10:41
Bellissimo!!!!!! [SM=g1420767]

Lachaise-L-N-
00mercoledì 3 giugno 2009 22:10
Re:
è particolare per via del fatto che i "tentacoli" non seguono uno schema geometrico
AURORA PILOT
00giovedì 4 giugno 2009 09:48
Si vedono sempre i soliti cerchi...questo è davvero stupefacente!
aprilfruit
00giovedì 4 giugno 2009 10:45
Re: Re:
Lachaise-L-N-, 03/06/2009 22.10:

è particolare per via del fatto che i "tentacoli" non seguono uno schema geometrico


E' più "artistico" rispetto ai classici crop...forse si stanno sciogliendo un pò...vorranno diventare meno "rigidi" con noi...finalmente avrenno preso confidenza!! [SM=g1420771] [SM=g1420769]
Lachaise-L-N-
00giovedì 4 giugno 2009 16:50
guardandolo con piu' attenzione, ho notato che si possono intuire vari simboli all interno di questo crop, e non una semplice medusa...
Lachaise-L-N-
00sabato 6 giugno 2009 02:17
Re:
IL RITORNO DI "MEDUSA"


"..Medusa non è morta, si è solo ritirata in un angolo e la sua

ricerca di equilibrio farà tremare tutti, la sua forza da sotterranea

ritornerà a brillare in ogni angolo dell’universo;

Medusa è la nostra madre natura e la natura, che è più

forte dell’uomo, avrà sempre il sopravvento"





La Medusa comparsa sui campi di Waylands Smithy (UK) il 29 Maggio 2009

sta ad indicare un grande cambiamento, ovvero un periodo di transizione, la fine di

un mondo e l'inizio di un'altro mondo. Medusa rappresenta i cicli del Tempo

con i suoi stadi di passato, presente e futuro; i cicli della Natura con i suoi stati di nascita, morte e rinascita.



C’è stato un tempo in cui Medusa era una bellissima fanciulla, la sua bellezza si nutriva di complessità. Il suo nome in Sanscrito era Medha, in greco, Metis, in egiziano Maat.
In tutte queste antiche lingue il suo nome aveva un significato identico: Somma saggezza femminile.

Le prime tracce della sua esistenza sono presenti in Libia, dove le libiche amazzoni la veneravano in tutti i suoi aspetti di dea serpente, o meglio di dea accompagnata dal serpente: simbolo dell’eterno ciclo della vita.

Medusa rappresentava i cicli del Tempo con i suoi stadi di passato, presente e futuro; i cicli della Natura con i suoi stati di nascita, morte e rinascita. Medusa (guardiana di immensi tesori e grande mediatrice dei regni del cielo, della terra e di quello sotterraneo)aveva in sé la capacità di distruggere e costruire nel perenne obiettivo della ricerca di nuovi equilibri naturali; era la regina di tutti gli animali, ma soprattutto era la verità ultima oltre ogni possibile dualismo.

Nel sesto secolo a.C., quando il potere e la saggezza della dea cominciarono ad essere intollerabili per un mondo che si muoveva verso la separazione e la supremazia dell’uomo sulla natura,i rituali a lei collegati furono eliminati, i suoi santuari invasi,le sue sacerdotesse violentate e la sua immagine trasformata ad uso e consumo delle nuove forme di potere dando luogo a forme di demonizzazione costante che durante i cinquecento anni di Inquisizione da parte della Chiesa raggiunsero il loro apice.

Come hanno fatto i serpenti dalle mani di queste bellissime dee a diventare arco e freccia nelle mani della dea greca Artemide, lancia nelle mani di Atena insinuarsi nella capigliatura di una mostruosa Gorgone il cui sguardo atterrisce ed infine finire schiacciato sotto il tallone della Madonna?

La storia raccontata dai greci convince poco, ad una prima lettura; denota un salto, un filo che si spezza, Sembra sia stata tutta colpa di Atena: in un impeto di rabbia e di antagonismo femminile trasformò la stupenda Gorgone, amata da Poseidone, in un mostro. Ma Neith, Anath o Athena è anche il nome di Medusa: allora forse la storia significa che Atena si rivoltò contro se stessa, la propria bellezza e femminilità riservando ogni investimento della sua energia alle funzioni più elevate del suo essere. Il che sembra molto possibile guardando ai successivi sviluppi della nostra cosiddetta evoluzione; e soprattutto ricordando che Atena era sprovvista di madre; nacque infatti dall’amore di Zeus e Metis ma fu partorita dalla testa del padre. Atena, dunque, era sprovvista di adeguati modelli sessuali femminili.

Con Atena possiamo assistere ad una energia sessuale che si muove verso la testa. Oramai le idee prevalgono e formano la realtà. Ma forse il mito ci indica che quando i serpenti dalle mani, luogo in cui possono essere meglio gestiti, finiscono nella testa, si generano orrori senza fine. Il processo di idealizzazione allontana l’uomo dai confini naturali fornitigli dall’identificazione con i suoi bisogni, i suoi sentimenti:il suo corpo.Venendo meno tali confini, il potere personale diventa strapotere e genera mostri; il femminile idealizzato e non più provvisto di spazio e dimensioni proprie, diventa un incubo per l’umanità, spaccata all’interno di sé stessa, vittima di un’antitesi senza soluzione di continuità tra testa e corpo, cuore e ragione.

Freud ci ha mostrato che la castrazione di Medusa corrisponde a quella fase in cui il bambino scopre la sua controparte sessuale e realizza che le bambine sono sprovviste del pene. Una visione pietrificante che condizionerà tutta la sua esistenza. L’interpretazione di Freud, se considerata in termini simbolici, appare plausibile; dall’analisi di questo mito si evince che la castrazione del femminile è in atto da molti secoli. La questione caso mai sarà: come è ancora possibile per molti pensare che il processo riguardi le donne come genere sessuale piuttosto che l’umanità intera?
Il grande contributo di Carl Jung e di tutti gli studiosi di mitologia consiste nell’averci aperto gli occhi su certe sommarie e superficiali divisioni dei generi sessuali.

Medusa è un magnifico simbolo crepuscolare a cavallo di mondi diversi, e nel corso dei secoli ha mantenuto le arcaiche qualità di mediatrice; è una sorta di terra di mezzo tra il visibile e l’invisibile; è un archetipo che testimonia il ‘passaggio’.Non a caso il simbolo del serpente appare in molti riti di passaggio e di trasformazione; non solo Perseo, ma Mosè, Orfeo, Apollo di Ovidio, San Giorgio, Tamino del Flauto magico, e persino il Piccolo Principe e Pinocchio ne faranno i conti nel loro processo di maturazione.

La sua decapitazione ha simbolizzato il tentativo, tra l’altro ben riuscito, di rendere senza voce la saggezza del femminile, facendo credere a tutti (soprattutto alle donne) di essere una forza malefica, sancendo la condanna a morte delle sue possibilità di crescita e di contributo culturale. Relegandola ad un trofeo o un simbolo apotropaico da esibire su scudi,medaglie e frontoni vari.



Così demistificata ha perso il suo significato originale, non è neanche più un incubo per il moderno Perseo. L’antichissima Medusa è stata soggiogata, spezzata e deprivata dei suoi poteri. La sua natura generatrice di vita controllata, come conviene alle vacche di un allevamento, ormai piegata e schiacciata da un ordine che idolatra il potere ed il maschile, ignorando l’altra metà del cielo.

Nonostante ciò, Medusa ha dimostrato di essere più di un mito, un archetipo tuttora latente; scacciato dalla porta d’ingresso è rientrato silenziosamente dalla porta di servizio. Ritorna di notte come Lilith nei sogni e negli incubi, si manifesta nei sintomi delle malattie dell’uomo moderno mai in pace con sé stesso,come un criminale che l’ha fatta franca e che teme incessantemente la giustizia.

Medusa non è morta, si è solo ritirata in un angolo e la sua ricerca di equilibrio farà tremare tutti, la sua forza da sotterranea ritornerà a brillare in ogni angolo dell’universo; Medusa è la nostra madre natura e la natura, che è più forte dell’uomo, avrà sempre il sopravvento.



"Medusa" sta ad indicare la “fase attiva”, che il Sole attraversa ogni 11 anni

Durante questo particolare periodo, la nostra stella può generare tempeste magnetiche più o meno potenti, capaci, a seconda della minore o maggior intensità, di mettere fuori uso i satelliti, di minacciare la sicurezza degli astronauti o addirittura, in casi eccezionali come quello previsto per il 2012, di distruggere i sistemi di telecomunicazione e quelli di distribuzione dell’energia. Quando uno di questi sistemi salta, le conseguenze a cascata sono rapide e gravi: “L’impatto della tempesta potrebbe ricadere su strutture interconnesse, con effetti devastanti: la distribuzione dell’acqua potabile in tilt in poche ore, cibi e medicine deperibili persi nel giro di 12-24 ore, interruzione immediata o potenziale del riscaldamento o del condizionamento dell’aria, dello smaltimento delle acque nere, dei servizi telefonici, dei trasporti, dei rifornimenti di carburante e così via”


Medusa e il simbolo della Tempesta Solare che colpirà la Terra tra non molto. Infatti se osservate attentamente sulla testa della Medusa, ci sono quattro striscie d'onda, ovvero, sono quattro fasi di ondate di Solar Wind (vento solare o tempesta solare) che colpiranno il nostro pianeta in quattro momenti differenti, quattro volte.

di Antonella Iurilli Duhamel e Massimo Fratini
aprilfruit
00lunedì 8 giugno 2009 16:11


Formazione anomala, e spettacolare. È stata riportata da tutti i media internazionali in quanto dotata di una rara quanto unica energia espressiva. La medusa è un invertebrato dunque non possiede ossa. Inoltre il suo corpo è caratterizzato dal solo 1% di materia organica, il restante 99% è acqua. Questo ci offre una certa sicurezza nell’indicare la medusa marina quale simbolo animale dell’anima, del corpo animico, il corpo acqueo. A conferma di tale interpretazione possiamo definire la struttura basilare della formazione di Waylands Smithy come una coppa, il Graal, simbolo della ACQUE DI FUOCO della tradizione egizia e gnostico-alchemica. In effetti la Medusa è un essere urticante e velenoso (come il serpente), dunque tale associazione simbolica trova riscontro nella biologia della medusa stessa. È Giovanni l’apostolo a offrirci una chiave e una conferma. L’attributo principale di Giovanni è l’aquila, ma quando non è presentato in veste di evangelista è spesso identificato da una coppa da cui spunta un drago, ricordo di una disputa avvenuta a Efeso con un sacerdote di Diana che l’aveva sfidato a bere da un calice in cui la bevanda era stata adulterata con veleno di serpente. Credo che l’associazione MEDUSA-COPPA-GIOVANNI-DRAGO sia da abbinare a questa formazione. Giovanni è spesso associato alla Maddalena, quindi all’anima che è in grado di generare il Corpo di Luce (Acqua di Fuoco) e tutta la formazione della Medusa quindi è riferibile a questo concetto. Da sottolineare la colonna centrale formata da 7 cerchi (i 7 chakra) che saranno discussi nell’ultima formazione, a cui questa si lega.

aprilfruit
00lunedì 8 giugno 2009 16:12



Giovanni Evangelista con la Coppa delle ACQUE URTICANTI


Fonte- evidenzAliena
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