A volte diventa difficile credere che i ricercatori stiano contribuendo allo sviluppo della scienza Non è questo il caso, state tranquilli!
Paolo Giordano e i suoi colleghi del Max Planck Institute for Biological Cybernetics, a Tubinga, in Germania, hanno realizzato un braccio robotico gigante interfacciandolo con un videogioco di formula 1 per creare un simulatore il più realistico possibile.
Robotica, un simulatore di Formula 1
Al progetto ha colaborato anche il dipartimento di informatica dell’università di Roma e quello di sistemi elettrici e automazione dell’università di Pisa. il risultato ottenuto è molto interessante.
La maggior parte dei simulatori di movimento solitamente usano la piattaforma di Stewart per ricreare il movimento, – si pensi ai simulatori usati dai piloti per ricreare le condizioni di volo o a quelli della NASA.
Questa volta invece, si è voluto usare un braccio manipolatore robotico molto simile a quelli usati in campo industriale, per lo studio del movimento e delle percezione sensoriale in campo F1.
Il braccio robotico si chiama Cyber Motion è una forma modificata del Kuka-500 chiamato anche Robocoaster, utilizzato in vari parchi tematici in tutto il mondo.
“Le sfide principali sono state legate all’adattamento e alll’estensione di algoritmi di controllo di movimento già esistenti”, dice Robuffo Giordano, che ha lavorato sul Cyber Motion F1 come ingegnere di robotica.
“Il nostro sistema offre un movimento molto più ampio della classica piattaforme di Stewart, che consentono agli interessati di essere liberamente spostati in sei gradi di libertà nello spazio e anche essere messi a testa in giù”, ha concluso.
fonte:Zio Geek