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Rapimenti alieni e Missing time, parliamone insieme

Ultimo Aggiornamento: 10/02/2012 00:49
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Utente Veterano
06/02/2012 18:20

Nella maggior parte dei casi in cui si evidenzia un sospetto caso di abduction, si osservano alcuni contenuti comuni, tanto da essere considerati dei fattori quasi costanti. Fra questi uno dei più interessanti ed enigmatici al tempo stesso è l'alterazione della percezione temporale da parte degli addotti.

Durante la regressione ipnotica i soggetti con esperienze di IR4 raccontano una successione di eventi che occuperebbe un lasso temporale considerevole, solitamente nell'ordine di ore.
Andando invece a fare una verifica quantitativa sul cosiddetto "missing time", notiamo che invariabilmente questo risulta assai più breve.

In altre parole si verifica lo stesso fenomeno del sogno, in cui viviamo eventi complessi ed articolati, apparentemente lunghi, ma che nella nostra mente si condensano in pochi secondi.
Questa similitudine mi ha indotto nel corso di questi ultimi anni a maturare un concetto particolare sui fenomeni di abduction, intendendoli non tanto o soltanto come un semplice rapimento da parte di creature ignote, ma piuttosto come la possibile trasmissione di un messaggio specifico condensato.

Il fenomeno dell'IR4 tuttavia ha dei confini sfumati, in quanto se è pur vero che si confonde spesso con stati oniroidi (la Sindrome D.I.A.N.A., acronimo di "Delirio Individuale da Aggressione Notturna Aliena"), esso si verifica anche nel corso di normali avvistamenti di UFO.

Ora potremmo analizzare le due cose da un punto di vista separato. Missing time nella vita e missing time in relazione ai rapimenti.
Ad alcuni soggetti è capitato di trovarsi in una zona che non ricordavano di aver percorso, magari anche solo della propria casa.
Ma ci sono racconti anche più inquietanti [SM=g2806963]
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Utente Master
06/02/2012 23:06

Ok parliamone ma non so da dove cominciare perchè il missing time non esiste scientificamente. Non è neanche declinabile come evento, come fenomeno. Non ci sono molti appigli.
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Utente Master
07/02/2012 00:58

Concorde al 100% con Universal, cercherei nella psiche degli individui più che esternamente.

Una delle ipotesi formulate a proposito del Missing Time era che qualche forza elettromagnetica sfasasse gli orologi.

Non ricordo dove lessi di una cronaca dell'antica Grecia, dove si parlava di un tipo che entrato in una caverna quando riuscì trovò tutti vecchi che lo davano per morto.

Il primo caso di Missing Time e del paradosso dei gemelli di Einstein, forse il tutto fa parte di quella sfera onirica che accompagna l'uomo dai culti sciamanici, forse è un meccanismo di protezione psicologico.

Purtroppo nel campo delle abduction le ombre sono tantissime e le prove assenti, ma di certo non mancano le innumerevoli mistificazioni.

Sarebbero da approfondire gli studi di John Mack sulle abduction e gli studi del Dr. Rick Strassman's sul DMT.



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Utente Veterano
07/02/2012 15:01

Il missing time è implicitamente un viaggio nel tempo. E non i risulta sia ancora avvenuto. Per i rapimenti si parla di missing time indotto volontariamente da esseri alieni. Mi sembrano cose talmente al di sopra di ogni conoscenza umana attuale che se ci crede lo sai per fede non perchè esiste una spiegazione logica. In ogni caso a quanto mi risulta il missing time dovrebbe avvenire perchè i rapiti ti porterebbero nel loro mondo sfruttando lo spazio tempo e i buchi neri. Al ritorno avendo viaggiato in un asse temporale in realtà quello che per risulterebbe essere ore o giorni diventano pochi minuti.
La spiegazione a tutto questo potrebbe essere un sogno lucido, un disturbo del sono, un vro rapimento e semplicemente una sensazione indotta da qualche patologia.

Che gli orologi vadano avanti o indietro per l'elettromagnetismo come si ipotizza nel messaggio sopra centra con un problema tecnico, il missing time dovrebbe essere qualcosa di concreto non di tecnico. Poi è chiaro che il lasso di tempo mancante se un orologio è impazzito assomiglia al missing time: ma non tutti gli orologi possono andare avanti o indietro contemporaneamente.
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Utente Senior
07/02/2012 23:53

Re:
eone nero, 07/02/2012 00.58:

Concorde al 100% con Universal, cercherei nella psiche degli individui più che esternamente.

Una delle ipotesi formulate a proposito del Missing Time era che qualche forza elettromagnetica sfasasse gli orologi.

Non ricordo dove lessi di una cronaca dell'antica Grecia, dove si parlava di un tipo che entrato in una caverna quando riuscì trovò tutti vecchi che lo davano per morto.

Il primo caso di Missing Time e del paradosso dei gemelli di Einstein, forse il tutto fa parte di quella sfera onirica che accompagna l'uomo dai culti sciamanici, forse è un meccanismo di protezione psicologico.

Purtroppo nel campo delle abduction le ombre sono tantissime e le prove assenti, ma di certo non mancano le innumerevoli mistificazioni.

Sarebbero da approfondire gli studi di John Mack sulle abduction e gli studi del Dr. Rick Strassman's sul DMT.






Sarò breve per via...dell'orario, e sarebbe difficile domani mattina spiegare dove lavoro che sono stato vittima di un missing time... [SM=g8297]

Concordo con Eone.

Il fenomeno del missing time assomiglia più a delle alterazioni della coscienza, che non ad una dilatazione reale del tempo.

Se per "missing time" intendiamo semplicemente dei buchi della nostra consapevolezza, allora possiamo stare tranquilli: è un evento per noi molto naturale e molto diffuso.
È stato infatti calcolato che noi cadiamo in uno stato simile in modo del tutto naturale e più volte al giorno.

Certo è che se escludiamo che il missing time avvenga a livello concreto, ma solamente nella sfera della nostra coscienza, allora dobbiamo anche accettare che le abduction avvengano più spesso non nella realtà fisica, ma a livello di contatto di due coscienze.

In effetti questo potrebbe anche risolvere il problema di come farebbero i nostri cuginetti ad attraversare spazi siderali: in realtà lo spostamento non avviene a livello fisico, ma sotto una forma che potrebbe trascendere le leggi della fisica come noi le conosciamo in quest momento.

Potrebbe anche giustificare i fenomeni di paralisi, le sensazioni di risucchio o di cadere nel vuoto, il terrore che questo comporta (questo argomento specifico meriterebbe una dissertazione apposita).

Buonanotte!!! [SM=g1950677]
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Utente Master
09/02/2012 00:00

Ivan sconfineremmo certamente nella meccanica quantistica, ed a questo proposito è interessante vedere le ricerche di David Bohm e quelle di Karl Pribram.

ilsentierodelmelograno.blogspot.com/2011/01/k-pribram-e-il-modello-olograf...

Cosa ne pensi?

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Utente Illuminato
09/02/2012 11:56

Tempo fa in tv ho sentito di alcuni turisti che sarebbero stati i protagonisti di missing time all'interno della Piramide di Cheope.
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Utente Master
09/02/2012 12:21

Delta.Force, 09/02/2012 11.56:

Tempo fa in tv ho sentito di alcuni turisti che sarebbero stati i protagonisti di missing time all'interno della Piramide di Cheope.



Il tutto dovrebbe collegarsi agli studi del dott. Mario Pincherle

Ricordo che qualche tempo fa lessi di esperimenti eseguiti dal figlio di Mario Pincherle (Maurizio) all'interno della piramide, questi avevano lo scopo di analizzare variazioni delle funzioni cerebrali.

Non ricordo se fosse Fenix, qua un'anticipazione dell'esperimento

www.picusonline.it/scheda.php?id=11836

Un documentario da Voyager con Mario Pincherle




www.mariopincherle.it/lozedelesensazio/index.html


Altrettanto interessanti anche gli studi dell'Ing. Gian Battista Ferlini, famoso per i suoi studi sulle piramidi e nel campo dell'elettromagnetismo.


L’esperimento dell’ingegnere Ferlini è descritto nel suo libro intitolato “La barriera magnetica”

Ferlini narra come, nel corso di ricerche, si sia casualmente accorto di uno strano fenomeno visivo generato da due magneti permanenti
che interagivano.

Disponendo due calamite a forma di cavallo, in modo che i poli opposti si attirino, se si avvicinano molto lentamente, si addiviene ad un punto critico d’attrazione. Qualche istante prima la forza d’attrazione è piccola ma con un ulteriore piccolo movimento di avvicinamento la forza attrattiva cresce in modo molto forte.

Quando ciò accade, Ferlini notò che nella zona centrale di
collegamento tra le due calamite, la visione dello spazio perdeva di trasparenza e si deformava leggermente come se ci fosse una lente. A suo dire anche altre persone, con un po’ d’esercizio, riuscirono a notare tale anomalia.

A questo punto egli provò a disporre quattro potenti magneti permanenti in acciaio, in una disposizione a croce. Con opportuno sistema di leve era in grado far avvicinare micrometricamente le calamite. Arrivati nella zona critica le calamite incominciarono a vibrare violentemente, avvicinando ulteriormente di pochissimo, si cominciò a formare una nebbiolina azzurra e nell’aria si
sparse un odore di ozono.

Ripetendo tale esperimento in grande con potenti magneti del peso di svariati quintali, il fenomeno si ripeté. Questa volta, a causa di un incidente, lo stesso Ferlini venne avvolto della nebbia e sparì dalla vista, egli sostiene, sia nel libro che in un’intervista a Rai 3, di
aver visto un altro posto. L’esperimento nel frattempo prosegue e gli assistenti osservarono la nebbia espandersi notevolmente e cambiare colore passando per tutta la gamma dell’arcobaleno. Finalmente egli ricomparve alla vista degli assistenti esterrefatti.

Curiosamente la maschera antigas che aveva con se, sparì e non fu più possibile trovarla.



Qua un libro di Vittorio Bacelli sull'argomento

baccelli1.interfree.it/teletrasportoparanormale.pdf

L'introvabile libro di Ferlini, La Barriera Magnetica, ne consiglio la lettura perchè molto affascinante.

www.scribd.com/doc/48737489/La-barriera-magnetica-G-B-Ferlini-ocr-...



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Utente Veterano
09/02/2012 14:29

Caspita! Il fatto della piramide di cheope mica la sapevo !! Grazie della segnalazione ! Mi informo al volo !
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Utente Senior
10/02/2012 00:48

Re:
eone nero, 09/02/2012 00.00:

Ivan sconfineremmo certamente nella meccanica quantistica, ed a questo proposito è interessante vedere le ricerche di David Bohm e quelle di Karl Pribram.

ilsentierodelmelograno.blogspot.com/2011/01/k-pribram-e-il-modello-olograf...

Cosa ne pensi?





Non ho mai letto direttamente Pribram, ma ne ho molto sentito parlare.

Personalmente mi sento molto vicino all'idea di ologramma.

Il concetto di mente modulare pare stia pian piano venendo superata a favore di una mente più "diffusa", complici numerose scoperte.

il fatto che il nostro intelletto non stia all'interno di una unità, ma nell'interazione di questa con almeno un'altra unità non è nuova in noi esseri umani.

Sembra infatti che molte funzioni accadano grazie a quello che definisco "delta matematico", ossia grazie ad un differenziale.

Ad esempio...

La nostra vista percepisce le immagini grazie al movimento saccadico degli occhi: è stato scientificamente dimostrato che, annullando questi micro movimenti, dopo un po' l'ambiente tendeva a scomparire dalla vista della persona.

Nel momento in cui ci sediamo ci accorgiamo di esserci appoggiati su qualcosa, ma poi questa sensazione scompare...fino a quando non cambiamo posizione, allora riproviamo questa sensazione.

A livello mentale noi concepiamo la realtà in termini di polarità, quindi di nuovo il concetto di delta.
Per ogni considerazione riguardo una situazione noi mettiamo questa subito in confronto con altre situazioni.

Molto banalmente, noi concepiamo il bello perché lo mettiamo a confronto con qualcosa che per noi è i concetto di brutto, e questo lo si può ritrovare in ogni ambito, che ci piaccia o meno.

Ecc...

Non mi stupisce quindi che il nostro pensiero non possa essere anch'esso originato da questo delta.

Il concetto di ologramma presuppone anche il concetto di frattale.

Uscendo dalla neurologia (che non è esattamente il mio campo) possiamo entrare nell'aspetto umano delle nostre vite, e scopriamo che tutta la nostra segue questo modello: uno schema che tendiamo a ripetere e ripetere ancora, sia nelle grandi che nelle piccole cose.

Anche i nostri comportamenti possono rientrare nel concetto di frattale, tanto che presentano anche l'esistenza di uno o più attrattori, che in questo caso costituiscono non solo il nucleo del discorso, ma anche il leit motiv di ciò che viviamo quotidianamente.

Infatti lo scopo della psicoterapia è quello di riuscire a trovare e far emergere "l'algoritmo della nostra Vita", capire quali sono i nostri attrattori, e poi lavorarci su.
Una volta che questo emerge alla nostra coscienza, allora possiamo poi muoverci per trovare alternative, fornirci delle scelte.
(ovviamente questo è il percorso ideale, nella realtà non è affatto così facile)

Senza questa consapevolezza ogni nostro tentativo di uscirne rimarrà nulla più che un correre all'impazzata all'interno dello stesso recinto, in quanto anche questi tentativi rimarranno all'interno di questo frattale.

Spingendo oltre, questo potrebbe essere un aspetto del concetto di inconscio.

(sul discorso di come una perdita di coscienza possa generare i sintomi narrati da molti addotti mi piacerebbe scrivere qualcosa di più, ma devo trovare prima il tempo...sorry...)

PS: molti colleghi più conservatori respingono questa teoria, la quale però si è anche rivelata predittiva sull'andamento di alcuni percorsi terapeutici presi in esame da alcuni ricercatori, tanto che poi si è entrati anche nella Teoria del Caos...con una predittività strabiliante!!!
[Modificato da IvanPsy 10/02/2012 00:54]
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10/02/2012 00:49

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