| | | OFFLINE | | Post: 547 | Registrato il: 28/03/2006 | Sesso: Maschile | [IMG]http://oi65.tinypic.com/2hq8bb5.jpg[/IMG] | Utente Esperto | |
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15/01/2011 20:18 | |
Alcune precisazioni:
1)Mi meraviglio come i siti ufologici che di solito sono sempre pronti a denigrare le dichiarazioni della Nasa o comunque degli scienziati in genere, questa volta abbiano preso la notizia così come è stata presentata dai media, e riportata senza prendersi la briga di leggersi in maniera critica la relazione comparsa su Science.
La scoperta dei batteri che vivono nell'arsenico pubblicata su Science, al di là di tutto il clamore suscitato dai media, non è nulla di eccezionale. O per lo meno non è una di quelle scoperte in grado di rivoluzionare la storia della scienza.
La tanto sbandierata scoperta, in parole povere è questa:
I batteri provenienti dal Mono Salt Lake in California, non hanno un DNA a base di arseniato come si legge in giro ma hanno un DNA a base di fosfato. Praticamente dei normalissimi batteri che però messi a crescere in condizioni particolari, con alte concentrazioni di arsenico e basse di fosforo, sono in grado di incorporare un po’ di arsenico nel DNA al posto del fosforo, ma non del tutto e comunque non gli fa benissimo.
2) Per quanto riguarda i tempi per l'evoluzione di un batterio posso dire che Richard Lenski dell'Università del Michigan, nell'anno 1988 ha iniziato un esperimento (che continua ancora oggi) con batteri del tipo Escherichia coli. Nel 2006 il Sig. Lenski era riuscito a coltivare, osservare e catalogare, le mutazioni e l'evoluzione di ben 40.000 generazioni(in effetti i batteri si riproducono a ritmi vertiginosi). Il team di Lenski ha potuto osservare che alcune colture di batteri fatti evolvere in una determinata sostanza che non faceva parte della loro "dieta", nel giro di poche generazioni erano tutti in grado di nutrirsi di quella sostanza. Quindi grazie alla loro velocità di riproduzione, nei batteri le mutazioni possono avvenire in tempi relativamente brevi.
3)Esistono, anzi no, sono esistite altre teorie sull'evoluzione, ma sono appunto rimaste solo teorie. Nessuna di queste è stata mai provata (grazie alla genetica, oggi sappiamo che pensare che una giraffa abbia il collo lungo perché i suoi antenati si sono sforzati ad allungarlo è semplicemente ridicolo).
La teoria dell'evoluzione per selezione naturale invece è stata, nel secolo scorso, ampiamente dimostrata con osservazioni ed esperimenti vari.
4) ultima precisazione: la teoria di Darwin non dice affatto che nella competizione evolutiva vince il più forte come affermi e come purtroppo si sente dire da molti, ma dice che a vincere è il più adatto. Attenzione, il più adatto non è il più forte ma è colui cioè che possiede le qualità più adatte per vivere in un determinato ambiente e in un determinato periodo storico.
Ti faccio un esempio: Nell'Inghilterra di di Darwin c'erano numerosi boschi di betulla, un albero con la corteccia di colore molto chiaro. Su di essi viveva la Biston betularia, una farfalla che ha prevalentemente ali di colore chiaro. Queste farfalle posate sulle cortecce degli alberi di betulla quasi scompaiono, così da non essere individuate dagli uccelli. Ora accadeva che a causa di mutazioni genetiche ogni tot generazioni potevano nascere farfalle con ali scure, le quali non avendo modo di mimetizzarsi sui tronchi, venivano subito individuate dai predatori e difficilmente avevano il tempo di procreare e trasmettere la mutazione alle generazioni successive. Ne conseguiva che le farfalle con ali chiare continuavano ad essere la maggioranza.
Si osservò però che nelle aree limitrofe a centri industrializzati le cortecce delle betulle erano molto scure perché ricoperte dalla fuliggine emessa dalle ciminiere delle fabbriche.
Ebbene in queste zone le farfalle con ali scure erano nettamente superiori in numero rispetto a quelle con ali chiare.
Era successo in pratica che un "individuo" che praticamente da sempre in quel luogo era risultato adatto alla vita, ora di punto in bianco veniva sostituito dalla selezione naturale da un "individuo mutante" che fino ad allora faticava a trovare spazio ma che adesso in quel luogo ed in quel determinato periodo storico risultava più adatto a sopravvivere.
Non mi stancherò mai di ripeterlo: Studiatevi la teoria dell'evoluzione per selezione naturale, o se non volete farlo, almeno evitate di parlarne per sentito dire. |