Mancano 100 mesi all'apocalisse climatica

Un ricercatore inglese anticipa i tempi previsti per il collasso del "sistema Terra": se non sarà possibile contenere il riscaldamento climatico sotto i due gradi in più rispetto all'era pre-industriale


Secondo gli atzechi il tempo dovrebbe finire nel 2012. Ma questa potrebbe essere solo la data in cui tornano ad essere presi in considerazione gli stessi elementi astronomici che furono inizialmente valutati al momento dell’ideazione del calendario degli antichi abitanti americani.
Se dunque quella data dovesse essere superata senza traumi gli uomini potrebbero sperare in una vita tranquilla per sé ed i propri discendenti.
Ma così non sarebbe secondo l’opinione dell'esperto britannico Andrew Simms, responsabile degli studi sui mutamenti del clima alla New Economic Foundation.

Se non si riuscirà a contenere l'aumento medio della temperatura rispetto al mondo pre-industriale sotto ai 2 gradi centigradi, l'umanità avrebbe solo 100 mesi per salvare il mondo dalla catastrofe generata dai cambiamenti climatici.
Secondo Simms, ''sulla base di stime per difetto'', tra 100 mesi (otto anni e mezzo circa) potremmo raggiungere il punto dal quale il cambiamento climatico accellererà a tal punto da essere irreversibile.
La concentrazione della Co2 nell'atmosfera, spiega, è la più alta degli ultimi 650.000 anni, un aumento raggiunto in soli 250 anni, dalla rivoluzione industriale, con la conseguente crescita delle città, la distruzione delle foreste, il cambiamento d'uso dei terreni.

Ogni secondo, a causa dell'attività umana, 1.000 tonnellate di anidride carbonica vengono riversate nell'atmosfera, incrementando l'effetto serra che surriscalda il pianeta.
Di questo passo, i modelli scientifici di previsione dicono che tra cento mesi si arriverà al punto del non ritorno, generato da fenomeni collegati, come lo scioglimento dei ghiacchi polari e la diminuita capacità degli oceani di assorbire Co2: ovvero, il riscaldamento continuerà anche se cesseremo completamente di immettere gas nocivi nell'atmosfera.

Qua tra pianeti di passaggio,possibili guerre ed inquinamento non c'è la passeremo molto bene mi sà!!

Tutti i sospetti del ricercatori Andrew Simms sono alquanto attendibili visto che da piu' parti è tempo che si sta strombazzando a destra e a manca di questo pericolo sempre piu' incombente del surriscaldamento del pianeta ed il conseguente effetto serra.
Mille tonnellate di Co2 al secondo immesse nell'aria in tutto il pianeta sono un'enormita',pero' nessuno sembra preoccuparsi piu' di tanto,anzi per niente.Siamo fregati!!!

22 DICEMBRE 2012

Secondo me l'apocalisse ha gia' incominciato a dare i suoi primi segnali,vedi scioglimento dei ghiacci polari e tornadi sequenziali sulle coste delle Americhe......e non mi sembra poco.