Morte di una stella

L’universo non smette mai di stupire. E anche la morte di una stella può dare origine a uno spettacolo di luce e colori.
Questa gigantesca "bolla" spaziale è stata fotografata dal telescopio Hubble il 6 febbraio 2007, generato dall’esplosione di una stella simile al nostro Sole.
Nell’ultima fase della sua evoluzione, la stella di piccola massa (di solito il Sole viene usato come unità di misura, perché tra le stelle è una delle più piccole) espelle alcuni gas che, gettati fuori, formano questa particolare nebulosa attorno all’astro.
La particolare colorazione è dovuta alle radiazioni ultraviolette emesse durante l’esplosione.



Fonte:focus.it

AURORA PILOT

Sembra quasi un orchidea,tanto è bella....certo che Hubble ci ha permesso di osservare e godere di immagini magnifiche sopra ogni immaginazione!

immagine magnifica

Ecco un altro esempio di stella morente!

Ecco come pare una stella morente: la nebulosa planetaria IC 4406 presenta una forma rettangolare e una forte simmetria, tipica delle nebulose planetarie.
La distanza dalla Terra? Almeno 5000 anni luce.
I colori che appaiono nell'immagine sono i riflessi dei diversi gas presenti nella nebulosa: gli atomi di ossigeno riflettono la luce blu, quelli di idrogeno la luce verde. Le sfumature rosse sono dovute invece alla presenza dell'azoto.
© Nasa (Hubble Heritage Team)



Fonte:focus.it

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Ecco un altra foto, questa volta è la ex... nebulosa planetaria NGC 6369, soprannominata anche Nebulosa "Piccolo fantasma", per la nuvola evanescente che circonda la stella centrale. La foto rivela molti dettagli della fase di espulsione durante la quale i gas vengono espulsi dalla stella morente ad almeno 25 chilometri al secondo per poi dissolversi nello spazio interstellare nel giro di 10.000 anni, lasciando la stella, debolissima, a risplendere impercettibilmente.

Che morte atroce...ma che spettacole per noi che ce la godiamo!



Fonte:focus.it

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Questi sono i resti di Cassiopea A, esplosa 340 anni fa e fotografata dal telescopio Chandra.
I filamenti blu mostrano le onde d’urto generate dall’esplosione, le aree rosse e verdi invece sono formate dai resti della stella ormai distrutta riscaldati a temperature di milioni di gradi.
Fino a poco tempo fa, Cassiopea A era considerata la supernova più giovane della nostra galassia.



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Affiscinante

La natura sconcerta in tutte le sue forme espressive dalla nascita alla morte.Cosi' è in ogni dove ,anche nelle profondita'piu' estreme dell'Universo immaginabili dalla pur limitata mente umana.

Sembra quasi una medusa al plamsma!

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