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I "grand Canyon" marziani

Ultimo Aggiornamento: 09/05/2008 22:53
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Utente Master
09/05/2008 06:51

Gli scatti, ottenuti grazie al potente occhio della sonda Mars Express, in orbita a 300 chilometri dalla superficie del Pianeta Rosso, mostrano il già conosciuto Hebes Chasma, un bacino situato nella parte più a nord della Valles Marineris. Questo si estende per oltre 3 mila chilometri e fa parte del sistema di canyon noto a sua volta come "Grand Canyon di Marte".
Secondo gli scienziati dell'Esa un tempo in quest'area ci sarebbe stata dell'acqua. Con uno speciale spettrometro gli esperti hanno notato comunque l'abbondante presenza di solfati idrati: gesso e kieserite.



Le Valles Marineris (così battezzate in onore della sonda spaziale Mariner 9, su proposta di William Pickering) sono un vasto sistema di valli situate nei pressi dell'equatore di Marte, nella parte orientale della regione di Tharsis. Nel loro complesso, le valli raggiungono i 4000 km di lunghezza, i 700 km di larghezza ed una profondità massima di 7 km; si tratta di un complesso di fratture geologiche dieci volte più lungo, sette volte più largo e sette volte più profondo del Gran Canyon. È la più grande struttura conosciuta di questo tipo, e si estende per circa un quarto della circonferenza di Marte.
La formazione di questa enorme struttura geologica è probabilmente avvenuta contemporaneamente al sollevamento di Tharsis; successive modifiche sono state apportate dall'effetto dell'erosione. Le Valles Marineris hanno dunque un'origine tettonica.
I canyon che compongono il complesso si estendono dalla regione di Noctis Labyrinthus, ad ovest, passando per Tithonium ed Ius Chasma, quindi per Melas ed Ophir Chasma, poi verso Coprates, Ganges, Capri ed Eos Chasma, fino ai terreni caotici presenti più a est. Si tratta di numerose valli parallele le une alle altre lungo una direttrice comune est-ovest; le principali sono Ophir Chasma, Candor Chasma e Melas Chasma.
La maggior parte degli scienziati concorda nel sostenere che le Valles Marineris siano una regione ricca di fratture tettoniche nella crosta marziana, formatesi in seguito al raffreddamento del pianeta e successivamente rimodellate dall'erosione degli agenti atmosferici. Ad ogni modo sono anche presenti tracce di antichi canali, forse formati da acqua o diossido di carbonio.










Molte teorie sono state avanzate, nel corso degli anni, a proposito dei possibili meccanismi di formazione delle Valles Marineris. Prima dell'impiego di telescopi potenti si riteneva che le valli fossero in realtà un complesso sistema di canali artificiali progettato dai marziani per irrigare vaste estensioni di superficie; quest'ipotesi fu scartata non appena divenne chiaro che Marte non ospita vita intelligente.

Negli anni '70 fu proposto che le valli fossero il risultato dell'erosione da parte dell'acqua e dello scioglimento del permafrost, possibile in un ambiente caratterizzato da temperature polari come quello marziano; tuttavia la presenza di acqua liquida in superficie è un'ipotesi da scartare, dato che le condizioni di pressione e temperatura medie del pianeta (lo 0,05% della pressione atmosferica terrestre e un range di temperature fra i 148 e i 310 K) sono abbondantemente al di sotto del punto triplo dell'acqua.
Nel 1972 McCauley venne avanzata l'ipotesi che i canyon avessero avuto origine dal ritiro di materiale magmatico sotterraneo; nel 1989 Tanaka e Golombek suggerirono nuovamente la possibile esistenza di intensi fenomeni di natura tettonica nella regione.

Attualmente si ritiene che la formazione delle Valles Marineris sia stata per certi versi analoga a quella della Rift Valley in Africa; si tratterebbe di fratture di natura tettonica, successivamente rimodellate ed ampliate dall'effetto dell'erosione. Su Marte il responsabile del fenomeno dell'erosione potrebbe essere l'anidride carbonica solida contenuta nel sottosuolo, che per effetto di una rapida decompressione può sublimare e sfuggire a grande velocità verso l'atmosfera del pianeta.

Fonti:Esa, wikipedia

AURORA PILOT






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09/05/2008 10:23

sono belle le foto di Marte e cosi deserto ci sarà forme di vita?
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Utente Illuminato
09/05/2008 16:33

Bello^^...comunque il punto se non sbaglio è questo:

- Su Marte c'era l'acqua
- Ci sono forme di vita

il punto 3 sarebbe che ci sono forme di vita simile o superiore alla nostra, bisogna solo scoprirle.
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Utente Master
09/05/2008 17:30

Re:
[QUOTE:81553322=AURORA PILOT,

Attualmente si ritiene che la formazione delle Valles Marineris sia stata per certi versi analoga a quella della Rift Valley in Africa; si tratterebbe di fratture di natura tettonica, successivamente rimodellate ed ampliate dall'effetto dell'erosione. Su Marte il responsabile del fenomeno dell'erosione potrebbe essere l'anidride carbonica solida contenuta nel sottosuolo, che per effetto di una rapida decompressione può sublimare e sfuggire a grande velocità verso l'atmosfera del pianeta.

Fonti:Esa, wikipedia

AURORA PILOT
Bellissime foto,grazie Aurora,ora
mi domando sotto quale forma si puo' presentare l'anidride carbonica solida?










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Utente Master
09/05/2008 19:36

Ecco (Richard) ho trovato cosa è l'anidride carbonica solida.
A temperatura e pressione ambiente è un gas incolore e inodore. La sua formula chimica è CO2. Allo stato solido è comunemente chiamato "ghiaccio secco", ed ha numerose applicazioni in questa forma. Sublima ad una temperatura di -78ºC.
L'anidride carbonica liquida esiste pricipalmente quando l'anidride carbonica è dissolta in acqua. L'anidride carbonica è solubile in acqua solo quando la pressione è mantenuta. A seguito di perdite di pressione tende a fuoriuscire nell'aria, lasciando una massa di bolle d'aria nell'acqua.

AURORA PILOT


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Utente Master
09/05/2008 22:02

Grazie Aurora Pilot, non sapevo che l'anidride carbonica solida si presentasse sotto forma di ghiaccio secco,anche se in piu'di qualche occasione ho avuto a che fare col ghiaccio secco.
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Utente Master
09/05/2008 22:53

Non lo sapevo nemmeno io...
Sicuramente si formerà grazie alle rigide temperature dell'atmosfera marziana che è su per giù -80C°.

AURORA PILOT
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