Oltre la vita

Come alcuni di voi sanno, sto vivendo un periodo piuttosto difficile e mi trovo nella situazione di trovarmi di fronte alla morte tutti i giorni. Una persona a me carissima, mio papà, si sta spegnendo lentamente dopo 3 lunghi anni di malattia.

Chi ha fede, trova consolazione nel concetto di Paradiso, San Pietro che ti attende davanti al cancello tipo addetto alla sicurezza, Dio che ti accoglie tra le sue braccia, cori angelici, beatitudine, eccetera...

Io sono atea e non dispongo quindi di questa consolazione che, mi rendo conto, aiuta davvero moltissimo gli individui a non lasciarsi sopraffare dal dolore.

Di recente, forse perchè spinta dal non voler accettare l'idea che per mio padre sia la fine di tutto e che non avremo più modo di parlare e discutere come abbiamo sempre fatto, fino a quando ha potuto esprimersi verbalmente, sono portata a pensare che forse qualcosa dopo ci sia... Se siamo energia e se siamo costantemente collegati al "tutto", se esistono diversi piani della realtà, forse l'energia, lo spirito, l'anima di mio padre continueranno ad esistere in un'altra dimensione...
Qualche giorno fa, entrando nella sua stanza, l'ho trovato molto agitato... a fatica mi ha fatto capire che, secondo lui, un suo caro amico, passato a miglior vita 4 anni fa, era stato a trovarlo... non me la sono sentita di dirgli che probabilmente aveva sognato oppure che aveva avuto un'allucinazione.
Mi sono poi ricordata di mia nonna e delle sue esperienze strane, tipo vedere il fantasma della cognata che le annunciava l'avvenuta morte di mio zio (ed era così), ed anche di mia cugina, che quando morì mio nonno ebbe una specie di esperienza extracorporale e chiamò tutti noi per dirci che nonno stava morendo (ed era così).
Possibile allora che in effetti qualcosa di noi rimanga in qualche forma ed in qualche luogo e che esistano persone particolarmente sensibili che riescono ad entrare in contatto con piani della realtà diversi dal nostro o a percepire la presenza di queste "energie" che una volta erano individui (ovviamente non mi riferisco alle cialtrone/ai cialtroni che lucrano sulle sofferenze altrui spacciandosi per medium/contattisti/super eroi mascherati).
La mia parte razionale mi fa pernacchie di continuo quando mi metto a ragionare su queste cose, ma confesso che l'idea che ci sia dell'altro dopo mi sta aiutando a gestire meglio questo processo di separazione, così come accade per chi crede e trova conforto nella Bibbia.
Anche perchè, il concetto secondo cui l'essere umano non sia solo carne e sangue ma sia fatto anche di energia non è bislacco e se il concetto non è bislacco questa energia da qualche parte dovrà pur andare, mica si distrugge... E questo spiegherebbe tanti fenomeni che con tutta la buona volontà non mi riesce proprio di spiegare razionalmente.
Confesso quindi infine che ultimamente, violentando la mia ragione e quel briciolo di razionalità che tento di mantenere e coltivare, sto sperando che, quando sarà il momento, mio padre non sarà solo e che, magari, il suo amico verrà a prenderlo e lo porterà in una dimensione a noi ignota dove sarà sereno e dove non proverà mai più dolore fisico. E allora, un giorno (lontano o vicino non lo so...) magari ci arriverò anche io lì e lo ritroverò e potrò ricominciare a discuterci e a litigarci come ho sempre fatto qui nella nostra realtà.

Scusate il post lacrimevole e probabilmente noiosissimo, ma ho seguito il consiglio di uno degli utenti (bella il Rigel!!!!! ) ed ho un pò sfogato

Detto ciò, dovessi passare a miglior vita e dovessi ritrovarmi in un'altra dimensione, vengo a raccontarvelo, promesso