Carissimo Richard, direi che se il fotografo è giustificato, visto che appunto non è un astronomo, focus lo è un po’ meno, eheh!
Che la Luna mostri con la sua “danza” il 60% della sua superficie lo si afferma in tutti i libri di astronomia (e non solo).
Visto che comunque è un po’ lungo il discorso… mi permetto di riprendere un messaggio che avevo scritto tempo fa ad un amico di un altro forum, e che trattava di questo effetto… nella speranza di non annoiarvi…
Ciao a tutti!
Inutile ed impossibile trattere in poche righe qualche spiegazione che meriterebbe dei libri interi. Si resterebbe approssimativi, e si annoierebbe i più.
Ma proviamo a fare una piccola e semplice riflessione.
La cara e bellissima Luna ha una sua “danza” che per secoli ha fatto passare notti insonni ai più grandi astronomi per via dei suoi moti e periodi.
Consideriamo, solo per un secondo, i passi basilari: oltre alla sua rotazione intorno alla Terra (e quindi le sue relative “fasi”), dobbiamo considerare l’inclinazione del suo piano che regola l’ellissi (quest’ultima non regolare, poiche distorta dal Sole, i Pianeti, e la non sfericità della Terra che, a sua volta, deforma l’orbita lunare).
Essa è poi, nel tempo, più vicina (perigeo) o lontana (apogeo), ma non sono mai punti fissi, visto che procedono da ovest a est, compiendo una rivoluzione ogni 8,5 anni.
Persino il piano stesso dell’orbita non è fisso, poiché l’intersezione con l’eclittica si compie ogni 18 anni abbondanti.
Abbiamo quindi quattro periodi di rivoluzione: siderale, sinodico, anomalistico e draconico, a cui aggiungere le perturbazioni di evezione, variazione e inegualità annuale.
Già da questo potremmo avere materie sufficiente per sospirare, quando vediamo la Luna un po’ diversa… anzi, dovremmo sospirare pensando che in fondo… quando mai è uguale? Eheh…
A tutto ciò aggiungiamo il moto che vediamo nella bella e famosa gif che hai postato: un vero capolavoro della Natura.
Ovvero quella che il grande Galileo chiamava titubazione (la vera “danza della Luna”), e che oggi conosciamo come librazione ottica.
Credo (chissà…) che sia questa bellissima danza, che permette alla Luna di “ancheggiare ed inchininarsi”, la risposta per te, se ho ben capito.
La librazione può essere di latitudine (dovuta alla distanza), e con essa vediamo a volte una parte più consistente della calotta nord, oppure sud.
Ed infine abbiamo la librazione di longitudine (dovuta alla diversa velocità del Satellite nella sua orbita ellittica), grazie a cui a volte vediamo una parte maggiore del lato occidentale, a volte di quello orientale.
Una sorta di beccheggio quindi, sia verticale che orizzontale, che ci consente sì di vedere apparentemente metà Luna, ma che, nella realtà, ci espone un suo 60% … danzante.
Lascio comunque gli approfondimenti a qualsiasi sito, o forse sarebbe meglio libro, di buona astronomia… io stesso, per non dire troppe corbellerie, ho “rispolverato” proprio ora un libro che il grande Fienga mi ha donato l’estate scorsa, curato dai bravissimi Righini e Masini sull’Apollo.
I quali, per altro, proprio all’inizio del capitolo che spiega i periodi ed i moti della Luna citano uno dei più grandi studiosi dell’Universo, con una simpatica, ironica ed emblematica frase per tutti noi amanti della Luna: Isaac Newton il quale, nonostante avesse elaborato la gravitazione universale, soleva dire…
“Devo smettere di pensare al moto della Luna… perché mi dà il mal di capo…”
apod.nasa.gov/apod/image/0709/lunation_ajc.gif
Un caro saluto!
www.lunarexplorer.it/
ps: tornando a noi… caro Aurora, pensa che quel bellissimo cratere è…. eheheh… Tycho!
apod.nasa.gov/apod/image/0503/moon8_mandel_big.jpg
www.lpi.usra.edu/expmoon/orbiter/5lo125m.gif
un cratere bellissimo, e che in questo messaggio dedico al grande Arthur Clarke… ora ci ha lasciati, ma Tycho ed il suo monolite di 2001 Odissea nello Spazio… wow!
Ps2: se lo trovate… consiglio a tutti di leggere il suo libro: splendido!
Ciao!
[Modificato da (Tycho) 17/04/2008 13:04]